Candy Candy

"Incontro nel vortice" di Alys Avalos, Traduzione della più famosa fanfiction di Candy in lingua spagnola

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 16/9/2011, 20:07     +1   -1
Avatar

Group:
FANatic
Posts:
2,061
Location:
Milano

Status:


Ma noooo..sul più bello!!!! :laura: :laura: :laura:

Grazie Kiar@ ancora una volta ma - ti prego - non farci aspettare troppo il seguito.
Come ho già detto altre volte, a suo tempo ho letto ( e riletto ) questa FF in Inglese ma leggere/tradurre e leggere di seguito c'è una bella differenza!

:giusy: :giusy: :giusy: :giusy: :giusy: :giusy: :giusy:
 
Top
view post Posted on 16/9/2011, 22:03     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
3,933

Status:


Questa storia diventa sempre più bella! La tua traduzione come sempre eccellente non guasta l'atmosfera, i sentimenti che provoca l'originale anzi, li esalta ancor di più.
Mentre leggevo, mi trovavo con questi due innamorati...sì mi sembrava proprio di essere lì.Sei davver brava kiar, i miei più sinceri complimenti! :bravo: :bravo: :bravo: :bravo: :bravo: :bravo:
Questo capitolo, poi, lo definerei MERAVIGLIOSO!
Finalmente trascorrono una giornata insieme e ... spero che da cosa nasce cosa :wub: :wub: :wub: :wub: :wub:
Il chiarimento tra loro ci sarà...ci DEVE essere!
So che ti chiedo molto ma: posta presto ti prego!
 
Top
klimt_1974
view post Posted on 17/9/2011, 08:30     +1   -1




Carissima Kiar@ non posso che unirmi ai complimenti delle ragazze! Le tue traduzioni sono sempre impeccabili e le emozioni che ci trasmetti non hanno prezzo! Grazie per il tuo lavoro :lol:

Però Marikette ha ragione, ci hai lasciate sul più bello ^_^ angel see

Attendo con trepidazione la prossima traduzione onion-head29
 
Top
pecorellarosa
view post Posted on 17/9/2011, 12:00     +1   -1




Davvero BELLISSIMO!!!! :laura:
Riesce a mescolare sapientemente dolcezza, malinconia e romanticismo, è poetico e struggente allo stesso tempo!!!
Noooooooooooo ci hai lasciate tutte col fiato sospeso, proprio sul più bello :doll 2:
Ti prego, Kiaretta, non farci aspettare troppo....io non resisto :doll:
 
Top
view post Posted on 25/9/2011, 12:46     +1   -1

Group:
FANatic
Posts:
300
Location:
Torino

Status:


Finalmente dopo aver penato per 12 capitoli, intravediamo uno spiraglio di luce!!!!!! Era ora...................

Grazie Kiar@ per regalarci sempre nuove emozioni. :darling I love u:

:rose rosa:
 
Top
*Kiar@*
view post Posted on 1/10/2011, 23:58     +1   -1




CAPITOLO XIII - CONTINUAZIONE



“Guarda Candy,
è il più antico colore del mondo,
la tinta del Cielo e dell’Acqua…”

La dolce brezza che spirava mi portò il dolce mormorare
di Terry, poi s'esaurì.
Guardammo per un lungo istante nella stessa
direzione senza osare posare gli occhi l’uno sull’altra.

Forse non pronunciò sillaba alcuna,
ma le sue parole mi giunsero alle orecchie come un sogno,
come la musica della sua voce calma.

“Guarda Candy,
è il più antico colore del mondo,
la tinta del Cielo e dell’Acqua…”


Kyoko Mizuki



Le vie lungo la Senna sono chiamate quai, e la loro somma forma un lungo viale diviso dai ponti che collegano le due rive. Quando il battello ebbe terminato il suo giro e lasciato i passeggeri sul Quai des Augustins, la giovane coppia passeggiò lungo il viale fino ad arrivare al ponte Saint Michel, che collega il Quartiere Latino all’Île de la Cité. Erano le cinque e mezzo e l’orizzonte si stava a poco a poco dipingendo con i colori del tramonto. Terry e Candy guardavano il fiume appoggiandosi al parapetto di pietra del ponte. A pochi metri da loro un organista suonava il suo strumento mentre, vicino a lui, la sua figlioletta giocava con una palla.
Mentre guardava fissamente il cielo, Candy si sentì colpire alle gambe dalla grande palla rossa della bambina. La giovane si voltò per vedere cos’era successo e incontrò un paio d’occhi neri straordinariamente grandi che la guardavano con candida curiosità. Si accoccolò sulle caviglie prendendo tra le mani la palla che rimbalzava ai suoi piedi.
- C’est á toi? – chiese sfoderando uno dei suoi sorrisi smaglianti.
- Oui – rispose la bimba, che doveva avere tre o quattro anni appena.
Candy allungò la palla verso la creatura e non poté trattenere l’impulso spontaneo di toccarle le tenere guance. I grandi occhi della piccina la osservavano con stupita ammirazione, come se fosse stata una visione dell’altro mondo.
- Comment tu t’appelles? – domandò Candy, mossa da un istinto materno.
- Giannina … - rispose la bambina articolando le sillabe sorprendentemente bene.
Con l’ingenua fiducia che hanno solo i bambini, la piccola tirò uno dei riccioli biondi di Candy e sorrise divertita nel vedere che i boccoli si riattorcigliavano come molle quando li rilasciava. La giovane capì che Giannina era affascinata dai suoi capelli che le sembravano particolarmente buffi. Entrambe, adulta e bambina, risero a quella comune scoperta.
“Sono sicuro che sarà una madre tenera e amorosa” pensò Terry contemplando in silenzio la scena. “Come vorrei che i suoi figli potessero essere i miei”.
- Giannina, Giannina! – chiamò l’uomo dell’organetto e la bimba corse immediatamente verso il padre.
Candy si rialzò in piedi guardando la bambina che si allontanava per mano al genitore. Prima di sparire completamente dietro la curva del ponte, la piccola si girò e agitò la mano in segno di saluto. La bionda rispose sorridendo e agitando la mano a sua volta.
- È un amore – commentò Candy quando Giannina fu scomparsa dalla sua vista.

Terry rispose sorridendo leggermente e continuò a scrutare l’orizzonte. Entrambi rimasero in silenzio per lungo tempo mentre il sole continuava a calare proiettando le sue ombre maestre. La calma sul volto del giovane non era che una maschera che nascondeva i suoi pensieri agitati. Una domanda gli pesava nel cuore, e lui sapeva che il tempo stava fuggendo ... se doveva fare quella domanda, doveva farla in quel momento.

- Sai Candy? – cominciò, con il cuore che gli batteva all’impazzata.
- Sì, Terry?
- Mi vergogno un po’ di aver lasciato l'ospedale senza aver visto Bonnot per l'ultima volta. Temo di non averlo ringraziato come si deve ... - commentò in tono neutro. Finalmente aveva pronunciato il nome del suo rivale. Da quel momento solo la sorte poteva decidere.
- Yves non è più a Parigi – rispose tristemente Candy – È stato inviato a Nord e ha lasciato la città lo stesso giorno in cui sei stato dimesso dall’ospedale.
- Davvero? – chiese Terry colpito dalla notizia – E … suppongo che tu non sia molto contenta …
Le sue ultime parole raggiunsero le orecchie di Candy come lente onde. La ragazza comprese che Terry stava cercando di sapere più di quello che lasciava intendere … ma … come avrebbe dovuto rispondere a una simile domanda?
- No, non mi rende certamente felice sapere che un amico sta rischiando la vita al Fronte – disse finalmente, non sapendo se aveva usato le parole giuste.
- Immagino che … ti mancherà – insistette Terry.
- Beh …si … - fece lei esitante, poi rimase muta. Se la prese con se stessa per la sua incapacità di terminare la frase così come l’aveva pensata: “non tanto quanto mi mancherai tu, Terry”. Ma le parole non ne vollero sapere di uscire dalla gola.
Ancora una volta rimasero in silenzio, lei lamentandosi per la sua mancanza di coraggio, lui ormai convinto di esser stato definitivamente battuto dal medico francese.

Fu allora che gli ultimi raggi del sole si mischiarono alle prime luci sfavillanti della stella della sera. Le anime di Candy e Terry furono avvinte da quel momento magico. I loro sguardi si persero nella superficie blu del fiume che sembrava fondersi con lo sfondo azzurro del cielo in un punto lontano all’orizzonte. Era il colore più antico del mondo, dipinto dall’Artista Supremo in tonalità iridescenti sul paesaggio parigino.

“Stupendo … il colore più antico del mondo … semplicemente stupendo” pensò Candy, e in quel momento le parole corsero dalla sua mente attraverso il sottilissimo filo invisibile che univa i loro due cuori.
- Si, è incredibilmente stupendo – rispose lui a voce alta, e un istante dopo entrambi si stavano guardando l’un l’altra con espressione stupita. Non dissero nulla, ma in quell’attimo compresero di aver appena avuto un’altra dimostrazione, la terza nella loro vita, del misterioso legame che li univa con una forza indistruttibile.

Nel tempo di un sospiro, una lunga serie di care immagini si proiettò nella mente di Terry. Vide ancora la Queen Mary nella notte nebbiosa e la luce dei due verdi smeraldi che lo fissavano con una bontà che mai aveva colto prima in un estraneo. Ricordò ogni incontro furtivo che aveva cercato intenzionalmente ai tempi del collegio. Rivisse ogni momento di quell’estate vibrante e sentì ancora il dolce calore del bacio a Candy. Riprovò la nostalgia, le ripetute separazioni, il sentimento di perdita totale e l’immenso tormento dei rimorsi. Sentì una volta ancora il sapore agrodolce del nuovo incontro nella notte innevata, il risveglio nella stanza d'ospedale, l'estasi quotidiana accanto alla donna la cui anima era connessa alla sua da un legame magico. E subito dopo si rese conto di essere sul punto di perderla, stavolta per sempre … a meno che non fosse ricorso all’ultimo mezzo: la verità … ma ancora una volta un terribile nodo alla gola gli impediva di parlare.

Continuavano a guardarsi, incapaci di articolare una parola. Il rumore dei passanti si confondeva con il battito dei loro cuori. Candy si sentiva opprimere nel corpo da una pressione che le martellava le tempie e le dava il capogiro. Dal canto suo Terry si sentiva paralizzato come nei suoi sogni. Prima che riuscisse a evitarlo una lacrima solitaria gli scese sulla guancia e finalmente, come per miracolo, come se la sensazione fresca e umida lo avesse destato, trovò la forza di aprire le labbra.

- Sono stato uno stupido – balbettò.
Alla prima nota della sua voce le lacrime di Candy vinsero la resistenza delle palpebre e, come cercando un punto immaginario nel nulla dell’acqua, la giovane volse verso il fiume il viso trasfigurato dalle profonde emozioni che si agitavano nelle sue viscere.
- Un vero stupido – continuò lui con voce roca – In tutti questi anni, da quella notte di Capodanno in cui ci siamo incontrati la prima volta, in ogni minuto, ogni giorno, ogni stagione dell’anno, in ogni sogno e con ogni battito del mio cuore, sei sempre stata tu l’unica donna che ho amato, Candy – disse con un profondo sospiro.
La ragazza si girò di nuovo verso di lui e questa volta i suoi occhi di smeraldo non poterono sfuggire allo sguardo blu del giovane. Ma ancora non riusciva a dire una parola.
- Adesso so che ho commesso l'errore delle mia vita quando ti ho lasciata andare quella sera a New York – confessò, lasciando Candy di stucco.
- Hai fatto quello che era giusto - riuscì finalmente a dire.
- No! – negò lui categoricamente con un cenno della testa - Con il tempo ho capito di aver sbagliato. Ho imparato nella maniera più crudele che era stato immorale tradire i miei sentimenti per te.
- Ma lei aveva bisogno di te! Aveva bisogno di te! – ripeté lei tra i singhiozzi.
- Si, ma quello di cui aveva davvero bisogno io non glielo potevo dare perché lo avevo dato a te fin dalla primo momento che ti ho vista. Non vedi che io posso essere soltanto tuo? Non ha senso continuare a negarlo. Non ho mai potuto, mai, riprendermi dalla nostra separazione, Candy. Tu sei scolpita nel mio essere, il tuo ricordo mi scorre nelle vene e mi pulsa nel cuore. Ho sempre amato soltanto te … anche se non te l’ho mai saputo dimostrare veramente.
- Terry! – ansimò lei, sentendosi come se l’anima le stesse uscendo dalle labbra.
- Candy, non hai idea di come ho tentato di amare Susanna, ma ogni volta che ascoltavo il mio cuore tutto quello che sentivo era solo amore per te. Non c’è spazio per un altro sentimento. Non era giusto fingere di poter essere un buon marito per lei quando la mia anima si era legata indissolubilmente alla tua fin dall'alba dei tempi. Avrei dovuto capirlo molto tempo fa, interrompere quella menzogna e lottare per quell'amore che una volta condividevamo. Sono stato un vero idiota, e neanche negli ultimi giorni mi sono comportato con molta intelligenza. Invece di dirti quello che ho qui – disse toccandosi il petto – ho agito come un deficiente, in preda alla gelosia e all’orgoglio – terminò chinando la testa vergognoso.
- Terry, per favore, smettila! – lo implorò lei – Se separarci è stato un errore, allora la responsabilità è anche mia, sono stata io a decidere di andarmene da New York quella sera stessa. Se quella mia decisione ti ha portato dolore, sono io che devo sentirmi in colpa – ammise – Se questa separazione ti ha fatto soffrire invece di aiutarti a farti sentire meglio ... allora ti ho fatto del male e mi dispiace infinitamente! – concluse con un’espressione tristissima in volto.
- Non è vero, non è vero, Candy – rispose lui con ardore volgendo lo sguardo verso l’alto – Io per primo ti ho nascosto quello che stava succedendo … Ti avrei detto tutto, ma non ho trovato il coraggio di spiegarti prima che lo venissi a sapere ugualmente … e anche dopo sono stato io a peggiorare le cose promettendo il matrimonio a una donna che non potevo amare. Sono stato io a tradire il nostro amore, io ad abbandonarti ... ah, Candy! So bene che le parole non basteranno mai a compensare il dolore che ti ho causato, ma ho bisogno di chiederti perdono ... Puoi farlo? ... Potrai mai perdonarmi, Candy? - chiese con uno sguardo veemente.
Lei rimase immobile per alcuni secondi interminabili e lui sentì assalire da un senso di morte.
- Quando mai ho potuto portarti rancore? – mormorò la ragazza, e l’incanto della speranza si fece strada nel cuore del giovane.
- Candy! – esclamò sbalordito, poi, riacquistando coraggio, le si avvicinò di qualche passo – Candy, l’altra notte in ospedale ti ho vista mentre salutavi Yves ed ero sicuro di averti perduta per sempre. Anche adesso accetto il fatto di non poter competere con un uomo che non ti ha mai ferita come ho fatto io … tremo di paura al pensiero che lui possa avere quel posto speciale nel tuo cuore … quel posto che una volta era mio e che non ho saputo conservare … Ieri ero convinto di esser stato cacciato dal tuo cuore per sempre, ma dentro di me qualcosa mi diceva che dovevo tentare ancora e dirti tutta la verità dei miei sentimenti … So che non merito nulla, so che non dovrei dirti queste parole, ma ... se tu ... mi perdonassi ... Puoi accettare questa confessione? So che tra noi è ormai tutto finito, ma... nonostante tutti i miei errori, io ti amo ancora ... ora e sempre ...
- Terry, io … - fu tutto quello che riuscì a dire Candy, mentre le parole del giovane la stavano portando verso una magica terra di sogni.
- No, non dire niente ancora ... - la pregò - ti sto aprendo il mio cuore, ma non mi aspetto che il mio amore sia corrisposto. Se ora mi dici che Yves ha conquistato il tuo affetto, lo capirò perfettamente … Ma … se sei ancora incerta sui tuoi sentimenti, allora Candy, per favore, dimmi cosa vuoi che faccia per guadagnarmi il tuo amore … Farò qualunque cosa mi chiederai ... Potrei ... se ci provo ... se riuscissi a essere un uomo migliore ... potrei mai aspirare ad averti ancora per me? Posso sognare di poterti riavere nonostante l’amore di Yves per te?
Candy abbassò la testa e Terry sentì come se l'inferno si aprisse sotto i suoi piedi. Ma fu una sensazione che durò solo un istante, perché la giovane, con la testa ancora china sul petto, stese un braccio verso di lui aprendo il palmo della mano. Poi alzò un viso pieno di lacrime e, senza emettere alcun suono, le sue labbra si aprirono per pronunciare due piccole parole che aveva ripetuto varie volte nei mesi che lui aveva trascorso all'ospedale, quando lo aiutava ad alzarsi, ma che adesso acquistavano un significato tutto nuovo.
- Vieni qui – disse in un soffio.
Lui andò lentamente verso di lei, ancora incredulo sul significato del gesto di Candy. Quando le fu abbastanza vicino, lei lo ricevette con slancio appoggiando la testa sul petto del giovane, mentre le mani di Terry cinsero la vita della ragazza in un tenero abbraccio. Per alcuni minuti non parlarono, assaporando in silenzio quel contatto, mentre i corpi si abbandonavano a quel dolce calore.
Al primo contatto Candy ebbe la netta percezione di un rossore furioso che le incendiava le guance, mentre l'uomo la stringeva nel suo abbraccio. Ma l'imbarazzo iniziale svanì a poco a poco per lasciare il posto ad altri sentimenti, più intimi e profondi. Finalmente, dopo anni di esilio, il suo cuore ritrovava la strada di ritorno verso casa. Il posto di Candice White era proprio lì, tra le braccia dell'uomo che amava, e non le ci vollero che pochi istanti per capirlo.
In quel momento pensò che sarebbe potuta rimanere per secoli lì dov’era, allacciata al corpo di Terry, le cui mani le accarezzavano lentamente le spalle e i capelli, e il cui fiato all'aroma di cannella le riscaldava le guance e il collo. Si lasciò sfuggire un sospiro e in quell’istante si rese conto di non aver ancora detto al giovane quello che aveva nel cuore.
- Terry … - disse in un sussurro, ancora stretta al petto di lui.
- Mmmh …? – fece lui dal profondo delle sue incantevoli fantasie.
- Credo di non averti ancora dato una risposta - mormorò.
- Credo di conoscerla già … anche se non riesco a crederci – le bisbigliò lui all’orecchio.
- Ma certe cose vanno dette – insistette.
- Allora fai così - disse Terry prendendo il viso della ragazza tra le mani in un gesto tenerissimo, così che lei potesse guardarlo negli occhi. S’immerse nel profondo dei due smeraldi che avevano dominato i suoi sogni fin dall'adolescenza, ma prima di naufragarci dentro chinò la testa in modo che le labbra di Candy fossero vicine al suo orecchio. – Dimmelo qui, in modo che possa sentire solo io.
La giovane sorrise dolcemente, commossa a quella richiesta. Anche se era stata innamorata più di una volta, non aveva mai detto “ti amo” a nessun uomo. Chiuse gli occhi per trovare la forza, ma ancora una volta il suo eterno rossore arrivò, rendendole il compito più difficile.

- Ti amo, ti ho sempre amato – ripeté all’orecchio del giovane, sentendosi mancare il pavimento sotto i piedi.
Il mondo intero sembrava esser sparito per lasciare il posto alla sensazione delle braccia di Terry che la sostenevano stringendo a sé il suo corpo, le sue mani teneramente allacciate al collo del giovane, il viso di lui immerso tra i riccioli biondi, il calore dei corpi, i battiti dei cuori, le lacrime che scorrevano silenziose, profumi di rosa e lavanda confusi nell’aria, le parole “ti amo” ripetute in un mormorio a due voci.

- Non c’è stato giorno o notte – continuò a bisbigliare Candy, senza interrompere l’abbraccio – né alba né tramonto in tutti questi anni in cui non abbia pensato a te. Ho cercato di dimenticarti Terry, ho cercato di soffocare quest’amore dentro di me. Pensavo fosse peccato perché ti credevo sposato con lei. Ho lottato contro quest’amore, ma si è dimostrato più forte della mia volontà. Yves è solo un buon amico che ha avuto la sfortuna di innamorarsi di me, ma non ho saputo ricambiarlo e quella notte al ballo gli ho detto la verità. Adesso lui sa che sei tu l'uomo che amo. Non potrei provare per nessun altro in questo pianeta i sentimenti che hai suscitato tu nella tua Candy, che è tua e soltanto tua, e non ha mai smesso di esserlo nonostante il tempo, le situazioni, la lontananza! Ah, Terry, Terry mio! – disse tuffando il viso sul petto del giovane, senza riuscire ad aggiungere più nulla perché l'emozione la stordiva, ma questo fu un bene perché l’uomo che la teneva tra le braccia era ormai completamente stravolto e non avrebbe più potuto reggere alcuna dichiarazione amorosa.

Rimasero abbracciati a lungo. Del tutto sopraffatti dalla sensazione di mille sigilli che si aprivano simultaneamente nei loro cuori, finalmente ritrovarono l’uno nelle braccia dell’altra la chiave perduta delle loro anime. A contatto del reciproco calore una serie di piccoli fuochi cominciò a esplodere nei corpi e, prima che potessero capire la natura di quel mistero, un torrente di bisogni vecchi e nuovi cominciò a reclamare appagamento e Terry fu il primo a lasciarsi andare all'estasi della vicinanza fisica.
Il giovane la strinse ancor di più scostando lentamente la testa, mentre la sua guancia sfiorava quella di Candy. Aspirò voluttuosamente il profumo di lei e prese il suo viso in una mano sollevandole il mento, in modo da poterla guardare negli occhi. Candy si sentì tremare in tutto il corpo sotto quello sguardo penetrante, ma per una ragione sconosciuta riuscì a sostenerlo, perdendosi nelle iridi blu di Terry. Lui non disse una parola, ma la giovane capì che stava per baciarla, e seppe anche che stavolta non avrebbe resistito. Aveva desiderato un suo bacio per tanto tempo, non poteva più negarlo. Quando l’anima si è completamente rivelata, la pelle può solo assecondare quella rivelazione.
Terry chinò la testa riducendo la distanza tra loro, finché la sua pelle poté sentire la calda brezza dell’alito della ragazza. Allora chiuse gli occhi e rimase immobile per un momento. Era così inebriato di lei da aver paura che sparisse non appena avesse osato sfiorarle le labbra. Ma l'istinto fu più forte delle sue paure e presto l'ultimo residuo di dubbio svanì. Nel momento in cui le sue labbra incontrarono quelle di lei, dopo anni di separazione e nostalgia dolorosa, il giovane concludeva finalmente il lungo viaggio che aveva iniziato una mattina d’autunno, quando se n’era andato da Londra.
Candy fu travolta dalla tenerezza di quel primo approccio. Piccoli baci piovevano sulle sue labbra producendo una lieve sensazione umida. Terry sfiorava la delicata pelle della bocca di Candy come se fosse stata di schiuma o porcellana. Una serie di piccole scintille elettriche cominciò a invadere i loro corpi mentre la pelle sensibile delle labbra riceveva le reciproche carezze. Per una ragione che non riusciva a comprendere Terry si sentiva come un ragazzino timido, perduto nella seduzione di Candy, ma non abbastanza ardito da esprimere tutta la passione repressa nel fondo del suo cuore.
All’improvviso Candy si sorprese a rispondere alle carezze del giovane e al dolce calore dell’abbraccio che cominciava ad aumentare d’intensità. Prima che potesse rendersene pienamente conto il bacio di Terry diventò più audace e lei lo corrispose, mossa da un istinto animale di non sapeva di possedere. Inconsapevolmente aprì la bocca e immediatamente Terry reagì non più come l’adolescente che un tempo le aveva rubato un bacio, ma come un uomo che l’aveva desiderata per anni. Esigeva la sua bocca per poterla esplorare liberamente, seguendo un impulso proveniente dal profondo del suo essere. Lei non oppose resistenza nemmeno quando l’ultimo alito d’aria era svanito da tempo. Candy si rese conto che lui la stava possedendo solo con un bacio, e che con quel gesto appassionato era tornato per reclamarla, anima e corpo. Comprese anche di esser nata per quel momento magico, era stata creata donna per amare l'uomo che la stava baciando.
Un bacio, dato con vero amore, è la scintilla che dà fuoco ai torrenti incontrollabili della passione. Correnti di energia magnetica che percorrono il corpo, connettendo la pelle alla mente e all'anima, risvegliano nelle vene la forza imperiosa della natura. Fu quello che successe nei corpi di Candy e Terence nel momento in cui si concessero l'uno all'altra in quel lungo bacio. Candy all'improvviso smise di essere una bambina e diventò donna, e come donna capì che le ruote della passione stavano già girando nel suo intimo e non si sarebbero fermate finché la sete non avesse trovato appagamento in un abbraccio più intimo.

riv13b


Da parte sua Terry non era molto in sé, totalmente perduto com’era nell'incantevole sensazione dell'esplorazione del corpo di Candy. Che gioia incredibile, le sue labbra su quelle di lei, l’essenza aromatica della sua bocca inumidita, il suo profumo di fragole, lo stesso di quel pomeriggio in cui l’aveva baciata per la prima volta! Che piacere immenso, i rilievi e le valli del corpo di lei che aderivano ai suoi muscoli! Che dolce sensazione, la pelle tremante della ragazza sotto i suoi baci che formavano una scia umida sulla guancia setosa fino al cremoso incavo del collo! Percepì compiaciuto il respiro di Candy che si faceva via via irregolare, chiaro segno dell’effetto delle sue carezze. Mai in tutta la vita il giovane attore aveva sperimentato una sensazione di piacere così intensa. Era un tipo di ebbrezza ancora più profondo e incredibilmente più forte di quello che l’alcool potesse offrire.

Candy ansimò brevemente con un suono di voce arrochita, sentendosi la bocca di Terry sul collo mentre il suo corpo era pervaso da nuove sensazioni. Il suo gemito spontaneo provocò la reazione di Terry, che subito tornò in sé rendendosi conto che si trovavano ancora in mezzo alla pubblica strada. Stava portando entrambi sul bordo di un precipizio dal quale non c’era ritorno se non si fermavano immediatamente.

Lentamente Terry staccò le labbra dal collo della giovane, abbandonando con reticenza quel lago di madreperla che lo seduceva con il suo sapore. Poi affondò il viso tra i ricci della ragazza.
- Perdonami, amore – le mormorò all’orecchio – Ti amo così tanto che ho dimenticato che siamo in un luogo pubblico e che tu sei una signora … La mia unica giustificazione è l'ansia che ho dovuto sopportare in tutti questi anni. Candy, sei stata la mia unica ossessione e adesso stento ancora a credere che mi ami ancora … mi sono solo … lasciato prendere.
La bionda si scostò fino a poterlo guardare in viso. Il dolce sorriso comprensivo di Candy colpì Terry per la sua espressione matura.
- Va tutto bene, Terry, non hai niente di cui farti perdonare – mormorò abbassando gli occhi con un atteggiamento timido – Anch’io … anch’io avevo bisogno di … starti vicino – confessò.
Terry guardò la giovane con gratitudine mentre la scioglieva dall’abbraccio. Prendendola per mano cominciò a camminare lentamente. Candy lo seguì, godendo della gioia indicibile di passeggiare mano nella mano con l'uomo che amava. Camminavano a due metri dal suolo.
Avevano lasciato il ponte e percorrevano il viale in silenzio. Improvvisamente non avevano più bisogno delle parole. Il rumore attutito della Senna, che seguiva impassibile il suo corso, e quelli della città si confondevano nella travolgente musica dei sentimenti. Terry lasciò la mano di Candy e le mise il braccio attorno alle spalle. Istintivamente la ragazza circondò la vita del giovane e così continuarono a camminare per un po’.
L’orologio della cattedrale batté le sei della sera e i rintocchi fecero riemergere i due giovani dalla terra di sogni in cui si erano soffermati per un tempo incalcolabile. Era quel misterioso momento della giornata in cui è difficile stabilire se il sole è sul punto di tramontare o di sorgere.
- Candy – disse Terry interrompendo il silenzio – Domani dovrò … - si fermò esitante.
Le sue parole raggiunsero le orecchie di Candy portando un nuovo sapore amaro in quel momento che fino allora era stato perfetto.
- Domani parti per il fronte, non è vero? – chiese con voce tremante.
- Si – rispose Terry – ma ti scriverò ogni giorno e quando la guerra finirà …
- Taci! – disse lei mettendogli un dito sulle labbra – Terry, questa guerra mi ha insegnato che non possiamo contare su niente che non sia l’oggi … - si fermò mentre un’ombra oscura scese sui bei lineamenti – Non promettermi niente adesso, solo Dio sa cosa dovremo affrontare quando sarai partito.
Terry osservò come gli occhi di lei si rabbuiavano alla prospettiva dei nuovi pericoli che lui avrebbe dovuto affrontare non appena fosse tornato alla linea del fuoco. Si sentì stringere il cuore nel vedere il volto preoccupato della giovane e la sua mente cominciò a cercare disperatamente una soluzione a quel nuovo dilemma che si presentava loro. Strinse la mano di Candy nella sua, poi la condusse verso una vicina panchina dove si sedettero.
- Candy – cominciò in tono trepidante - Capisco bene che nella situazione in cui ci troviamo sembrerebbe futile farti certe promesse, ma ... credo di dover ... io ho bisogno di chiedertelo adesso.
- Terry! – Candy spalancò la bocca stupefatta, incapace di dire alcunché.
- Candice White – continuò lui guardandola con occhi adoranti, tenendole nervosamente le mani – Hai confessato che mi ami ancora. Posso quindi dedurre dalle tue parole che accetteresti la mia domanda di matrimonio? Mi concederesti quest'onore?
-Ah, Terry! – disse la ragazza mentre grosse lacrime le scendevano sul viso – Si, si! Mille volte si! Dio sa che essere tua moglie è sempre stato il mio sogno più bello … Ma non sono sicura che parlarne adesso sia la cosa migliore, quando il nostro futuro è così incerto. Ho paura Terry, ho paura del destino, è sempre stato tanto crudele con il nostro amore. Se ti succedesse qualcosa al Fronte, io ... io ...
-Ti prego, non dire così – rispose lui e non resistette all’impulso di chiuderle la bocca con nuovi baci ardenti, infiammato dal significato implicito nelle parole della ragazza.
Poi non riuscì a dire altro, perduto ancora una volta nell’essenza della bocca femminile. Candy ricambiò con trasporto quel bacio profondo. Niente al mondo era più bello che quella vicinanza. Le loro labbra rimasero saldate le une alle altre per un po’, mentre Venere illuminava l’orizzonte sopra la Senna. Quando si separarono per riprender fiato Terry sollevò il mento della ragazza e appoggiò la fronte su quella di lei.
-Ascolta – disse – per una volta tiriamo noi uno scherzo al destino. Sarei l’uomo più felice del mondo se potessi averti tra le braccia stanotte, ma voglio fare le cose per bene. Hai appena detto che mi sposeresti. Allora mantieni subito la promessa ... sposami oggi!
Candy sgranò gli occhi, per niente sicura di aver capito quello che Terry aveva detto.
-Ma Terry, lo sai che questo è impossibile! – rispose con un velo di tristezza negli occhi – sei una recluta ed è contro il regolamento militare per le reclute celibi contrarre matrimonio in tempo di guerra. Inoltre, se anche fosse possibile, non riusciremmo a organizzare tutto per stasera.
Un grande sorriso apparve sul volto di Terry.
- Il modo c’è – disse – Conosco qualcuno che ci può aiutare. Ho solo bisogno di sapere se sei d’accordo.
- Ma lo sai già!
- Ma voglio sentirlo dire dalla tua voce – disse lui con un sorriso smagliante.
- Allora la risposta è si, accetto di sposarti oggi, ammesso che questo miracolo sia possibile.
- Lo è. Adesso dammi un altro bacio Non sono mai sazio delle tue labbra e sono quasi morto di fame in tutto questo tempo.

:heart of rose:



La carrozza si fermò al numero 35 di Rue Fontaine. Il Moulin Rouge era esattamente a un paio di isolati dall’elegante casa antica di stile neoclassico dove il veicolo li aveva lasciati. Si trovavano nel cuore di Montmartre, centro della vita notturna della Rive Droite. Il giovane si appoggio alla carrozza e invece di aiutare la ragazza a scendere dandole la mano l’afferrò alla vita, la sollevò, la posò sul marciapiede accanto a sé e la baciò con ardore.

- Terry, smettila! – lo rimproverò lei mentre l’uomo insisteva nel baciarle la guancia e le tempie. Ma poiché Candy rideva allegramente Terry non fece molta attenzione alle sue deboli proteste.
- Perché dovrei? – la stuzzicò con un sorriso malizioso, mentre le baciava il lobo dell’orecchio.
- Perché siamo arrivati. Non vuoi bussare alla porta per vedere se c’è qualcuno? – rispose Candy cercando di sopportare il solletico.
- Va bene – disse Terry arrendendosi al buon senso della ragazza - Ma non credere che mi fermerò dopo – insinuò, e Candy diventò rossa come un peperone.

Il giovane bussò energicamente. Non passò molto tempo prima che dall'interno rispondesse una gradevole voce maschile e che i chiavistelli della porta cominciassero ad aprirsi. Un uomo di mezza età si presentò loro e, una volta che la giovane coppia ebbe spiegato i motivi di quella visita, li invitò a entrare.
Candy e Terence sedettero nella saletta arredata con gusto sobrio, mentre il giovane prendeva le mani della ragazza tra le sue. Un minuto dopo un uomo alto fece apparizione nella stanza.

- Padre Graubner! Grazie per averci ricevuto in casa sua – disse Terry alzandosi in piedi.
- È un piacere vedere tutti e due – disse il sacerdote con un’espressione interrogativa sul volto – però questa non è casa mia. È del vescovo Benoit, che è a capo della basilica di Sacré-Cœur, non molto lontano da qui.
- Ah si, la famosa basilica tutta bianca in cima alla collina, dove bisogna salire mille gradini prima di arrivare all’entrata – commentò Candy, ricambiando il saluto di padre Graubner.
- Esatto, mia giovane signora – disse il prete soffocando un risolino all’osservazione della ragazza – sono soltanto 237 gradini, ma lei è nel giusto perché sembrano davvero mille a un uomo debole di cuore come me. Ma accomodatevi amici miei. Gradite qualcosa da bere?

Un’anziana inserviente portò del vino per il sacerdote e tè per la giovane coppia. Una volta rimasti soli con padre Graubner, Terry spiegò il vero motivo della loro visita. Mentre il giovane parlava il sacerdote dirigeva i suoi occhi scuri dall'espressione raggiante di Terry al rossore sul viso di Candy, por poi tornare a guardare l'attore. In realtà un uomo come Graubner, con tutta la sua esperienza e conoscenza della natura umana, non aveva bisogno di nessuna spiegazione, gli era bastata un'occhiata alla coppia e la coscienza dei tempi in cui vivevano per afferrare la situazione. Ciononostante lasciò che Terry terminasse il suo discorso, poi, con un'espressione grave, rispose:
- Caro amico, ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo di fare? Sai bene che una cosa del genere sarebbe contro le leggi militari e che noi sacerdoti siamo tenuti a rispettare scrupolosamente quelle disposizioni.
- Lo sappiamo, padre – rispose Terry – ma lei sa anche che l’amore è un’autorità superiore.
- Mi stai chiedendo di disobbedire ai miei superiori? – chiese Graubner, aggrottando le sopracciglia.
- Non è così, padre – intervenne Candy – Le stiamo solo chiedendo di dimenticarsi dei suoi ordini per qualche minuto … Sono sicura che nessuno se ne accorgerà – concluse con un sorriso a cui era impossibile resistere.

A quel commento l’uomo, che non riusciva più a nascondere la sua ilarità, rise a lungo a crepapelle, mentre i due giovani si guardavano l’un l'altra, sconcertati da quel cambiamento d’umore.
- Um Himmels Willen! – esclamò Graubner piegandosi dalle risate – Io … io … adesso capisco come mai siete così innamorati l’uno dell’altra. Siete una coppia di ribelli! Le osservate mai qualche volta le regole, figlioli? - domandò il prete ridendo ancora – Però ... beh, anche Gesù Cristo è stato un ribelle … e Dio li benedice tutti.
- Intende dire che accetta? – chiese Candy sorpresa.
- Certo che accetto, figliola! – rispose il sacerdote – Potevate anche risparmiarvi tutta questa spiegazione, avevo già capito la ragione della vostra visita nel momento in cui ho visto le vostre facce.
- Allora ci stava prendendo in giro – commentò Terry con un sorriso impertinente – non ha mai pensato di rifiutare … Lei sarebbe stato un bravo attore, padre.
- Non ho potuto farne a meno – rispose Graubner – Però sai bene, caro Terence, che io non mi curo molto degli ordini dei miei superiori quando sono contro i miei principi. Avete idea di quanti matrimoni così ho celebrato dall’inizio della guerra? … Ormai ho perso il conto! – concluse, e la coppia rise alle marachelle del sacerdote.

:rosy heart:



Il vescovo Benoit era in visita al Papa a Roma, sicché Erhart Graubner aveva la casa a sua completa disposizione per tutte le necessità. Era una grande casa confortevole, con una cappella privata. In quel luogo intimo e tranquillo, adorno di eleganti colonne ioniche, di un parquet stile Versailles, di due discreti vasi di cristallo con narcisi bianchi sopra l’altare e di un crocifisso d’argento che costituiva l’unico simbolo religioso sulla parete azzurro cielo, Candice e Terence contrassero matrimonio la sera del Primo settembre 1918.

Erano a migliaia di chilometri dal loro paese natale, nessun parente o amico era presente, non c’era il tempo di comprare un bel vestito da sposa, lo sposo non portava il frac, non c'erano né testimoni né damigelle, niente musica né dolci, e gli anelli erano appartenuti a un'altra coppia venticinque anni prima. Ma il giovane aristocratico e la sua fidanzata parevano non notare per niente tutte quelle imperfezioni. C’era un’unica verità che per loro contava: lo stesso destino che li aveva costretti alla separazione ora aveva riparato al suo errore facendoli rincontrare in mezzo al vortice della guerra, e l’amore aveva fatto il resto. Qualunque altra considerazione era inutile.

A dispetto di tutti i difetti Graubner non aveva mai visto, in tutti i suoi anni di sacerdozio, una sposa più bella, né uno sposo più raggiante di quelli che aveva di fronte a lui quella sera. La giovane bionda era illuminata dalla tenue luce dei candelabri che faceva risplendere di innumerevoli scintille i capelli dorati e i profondi occhi verdi, mentre il giovane accanto a lei, ancora strabiliato dall’inaspettata benedizione, non poteva concentrare l'attenzione in nient’altro che non fosse quella ninfa bianca che stava per sposare.

La cerimonia fu breve e piuttosto informale, ma sarebbe rimasta scritta con caratteri indelebili nel cuore dei due amanti per il resto della vita. Ogni gesto, ogni parola, ogni silenzio e sguardo che condivisero nell’istante in cui pronunciarono i voti non sarebbe mai stato dimenticato, avessero anche vissuto cent’anni ... e anche quando la morte li avesse separati.

- Io, Candice White Andrew, prometto di amare te, Terence Graham Granchester, in ricchezza e in povertà, in salute o in malattia, per il resto della mia vita e finché morte non ci separi - disse Candy, mentre le lacrime le scorrevano sulle guance arrossate, e Terry dovette fare un grande sforzo per non abbracciarla in quel momento. Tuttavia riuscì ad aspettare un attimo in più per pronunciare i suoi voti.

- Io, Terence Graham Granchester, prometto di amare te, Candice White Andrew, in ricchezza e in povertà, in salute o in malattia, per il resto della mia vita e finché morte non ci separi – rispose, sapendo che stava pronunciando le battute più importanti di tutta la sua vita.

rovct13wed


La giovane guardò Terry, consapevole che da quel momento tutto, progetti, speranze, abitazione, nome e vita intera, avrebbe ruotato attorno a quel nobile arrogante che un tempo aveva conosciuto in Inghilterra. Lui, che ormai era la sua alba e il suo tramonto,era finalmente unito a lei in un modo in cui nessun altro essere umano avrebbe potuto esserlo. Candy sentì allora che la grande avventura della vita era davvero cominciata.

- Allora, con l’autorità a me conferita da Santa Madre Chiesa, io vi dichiaro marito e moglie – disse il sacerdote, e non ebbe il tempo di dire altro perché lo sposo non attese la sua autorizzazione per baciare la sposa. Ma padre Graubner non protestò.
Baciando sua moglie per la prima volta, Terence si sentì finalmente libero del pesante fardello che gravava sulle sue spalle da così tanti anni. Con la donna che amava tra le sue braccia, aveva infine trovato il suo posto e la sua anima poteva riposare.

:heart of rose:



In tempo di guerra era normale che la gente impoverisse e si ritrovasse indigente; quelli che un tempo erano ricchi scendevano di qualche gradino la scala sociale, e a volte dovevano affrontare dei seri problemi economici che li portavano alla bancarotta. Era il caso di Madame Guibert. Suo marito, un ricco uomo d’affari, era morto quindici anni prima dell’inizio della guerra e, privata della sua amministrazione, la fortuna dei Guibert era calata a dismisura dopo il 1914. Così Madame Guibert, una matrona ottimista, aveva deciso di convertire la sua grande casa in albergo per guadagnare i franchi che l’eredità di suo marito non poteva più procurarle.
La casa dei Guibert era stata costruita nel diciassettesimo secolo, era di stile pre rivoluzionario, con travi di quercia sul tetto e grossi muri di pietra. Si trovava nel cuore del Quartiere Latino, e precisamente in via Monsieur Le Prince, non molto lontano dal Giardino del Lussemburgo. Il posto era scrupolosamente pulito, confortevole e bello. Terry lo aveva scoperto per caso il giorno in cui aveva lasciato l’ospedale. Mai avrebbe immaginato che proprio lì lui e la sua sposa avrebbero trascorso la prima notte di nozze.
Quando uno degli ospiti rientrò seguito da una giovane bionda, Madame Guibert, che come sempre era alla reception, non fece alcun commento. Albergatrice in tempo di guerra da quattro anni, la signora era abituata a situazioni come quella e le prendeva per quello che erano, cioè la cosa più naturale del mondo. Tuttavia, quando percepì l’atmosfera particolare che circondava quella coppia, non poté evitare un sospiro profondo, ricordando i giorni della sua prima gioventù, quando era stata pazzamente innamorata come la giovane che allora stava salendo le scale, con il viso pervaso da un delicato rossore.
“Santa Madre, fa che questa sia una bella notte per lei” disse la donna dentro di sé, facendosi il segno della croce.

CAPITOLO XIII - CONTINUA



La parte riguardante la notte di nozze di Candy e Terence è stata scritta in un sotto-capitolo a parte, dato l'alto tasso di erotismo del contenuto. Intendo seguire la stessa impostazione e postare la traduzione di questo frammento nella sezione "Hot fanfic". - Kiara

Edited by *Kiar@* - 7/10/2011, 23:25
 
Top
view post Posted on 2/10/2011, 09:52     +1   -1

Group:
Member
Posts:
2,274
Location:
Prato

Status:


Bellissimo capitolo!Non trovo le parole per poter descrivere le emozioni provate mentre leggevo..L'esitazione iniziale che diventa ferma determinazione tipo"O la va' o lo spacca"di Terence e la loro confessione di amarsi a discapito di tutte le pene passate rendono,secondo me,la proposta di matrimonio di Terry e la sua accettazione da parte di Candy,l'unica strada percorribile dai loro cuori.
La loro cerimonia di nozze è cosi' ricca di amore che la sua descrizione la rende una delle pagine più belle di REEV.
Ki@ra,Alys avrà scritto l'originale,ma tu sei bravissima nel tradurre non tanto le parole, quanto lo stile e le emozioni che sicuramente caratterizzano la versione spagnola.Attendo con ansia di leggere le pagine successive :anthony: :anthony:,ho già a portata di mano ventilatori e simili! :bravo: :bravo: :bravo:
 
Top
klimt_1974
view post Posted on 2/10/2011, 10:02     +1   -1




Kiar@ cosa posso aggiungere a quanto è stato già detto se non grazie di cuore.
merci33 Questi capitoli mettono a dura prova il mio povero cuoricino. Come farò ad aspettare :laura: HoSyl_bravo
 
Top
view post Posted on 2/10/2011, 12:58     +1   -1
Avatar

Group:
Fan
Posts:
4,808
Location:
ROMA

Status:


Che meraviglioso capitolo!......

E' vero , Alys è stata superba nello scrivere questa meravigliosa storia d'amore, ma tu Kiar@ complimenti vivissimi sei bravissima e quanto amore metti nella tua attentissima traduzione.....mille e mille kiss per te.... :giusy: :giusy: :giusy: :giusy: :giusy: :giusy: :giusy: :giusy:
 
Top
view post Posted on 2/10/2011, 23:58     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
3,933

Status:


Stupendo questo capitolo! Pieno di amore gioia e passione! Ah Kiar sei stata perfetta nel tuo compito di traduttrice. Non si è perso nulla della magia dell'originale.
Candy e Terence sono proprio come li abbiamo conosciuti e amati tramite la Mizuki e Alys e tu Kiar ce li state facendo amare sempre più con questa stupenda storia!
Ah non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli!
Complimenti di vero cuore e ti prego non farci aspettare troppo!
 
Top
view post Posted on 3/10/2011, 15:50     +1   -1
Avatar

Group:
Fan
Posts:
150

Status:


Grazie [email protected]'ho letto tutto di un fiato...i miei occhi si mangiavano le parole per la fretta di leggere la frase successiva. Ora lo rileggerò con calma per godermelo appieno.
Grazie ancora :giusy:

Edited by sanlu - 4/10/2011, 16:13
 
Top
view post Posted on 3/10/2011, 20:57     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
929

Status:


Kiara, è bellissimo questo capitolo, che emozione.
Sei stata bravissima, complimenti, aspetto un altro capitolo.


GRAZIE GRAZIE GRAZIE :bravo: :bravo: :bravo: :bravo: :bravo: :mizia: :mizia: :mizia:
 
Top
view post Posted on 4/10/2011, 06:46     +1   -1

Group:
FANatic
Posts:
428

Status:


Questo è senza dubbio il capitolo più bello, che meraviglia: Grazie Kiara! :susi: E complimenti per la traduzione :mizia:
Danda
 
Top
view post Posted on 4/10/2011, 11:59     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
1,924

Status:


Kiara, grazie per quest'altro capitolo ed ancora complimenti per la traduzione! Me la sono davvero goduta, le parole fluivano liberamente ed è stato molto più gradevole dell'originale spagnolo! :D
 
Top
Meidou
view post Posted on 4/10/2011, 21:20     +1   -1




Mi unisco ai commenti di chi mi ha proceduta. MERAVIGLIOSO! STUPENDO!
 
Top
383 replies since 9/6/2008, 11:44   131530 views
  Share