| piccoletta76 |
| | Care tutte, finalmente inizia il week-end ed un po' di scadenze sono superate... Così mi sono messa alla tastiera ed ho già scritto un po', continuerò dopo cena... Per cui eccovi un nuovo brano tutto per voi!!!!! Brano che assolutamente non poteva mancare nella mia ff ed ovviamente... Dedicato ad alcune amiche che, lo so, apprezzeranno Ovviamente il brano non può essere considerato "farina del mio sacco"... Ma spero che mi perdonerete * * * * * * * * * * * *
Lentamente, gli occhi pieni di lacrime rivolti verso il basso, Candy aveva raggiunto il cancello delle rose, ormai quasi del tutto disadorno per l’avanzare dell’autunno. Le riusciva difficile anche alzare gli occhi a guardare il pilastro del cancello da cui lui l’aveva salutata il giorno del loro primo incontro, ogni angolo di quel giardino sembrava riecheggiare delle sue parole e del suo sorriso. Solo che ora un vento gelido spazzava il vialetto, il giardino ed il cancello e le rose, come Anthony, non c’erano più. Certo, in primavera sarebbero tornate e, se le cure all’ospedale di Chicago avessero sortito il loro effetto, chissà, forse Anthony sarebbe stato lì di nuovo a prendersene cura, ma la verità era che nessuno poteva prevedere quando e se sarebbe successo. Le crudeli parole della zia Elroy continuavano a tormentarla, forse era davvero colpa sua? Forse davvero sarebbero stati più felici se lei non fosse stata tra loro? Crollò di nuovo in lacrime accanto al cancello e non s’accorse della figura imponente che si stagliava davanti a lei coprendola con la sua ombra come a volerla proteggere, finché l’uomo dalla folta barba e gli occhiali scuri non si rivolse a lei con voce affettuosa e comprensiva. - Ciao Candy, vuoi dirmi che succede? Cosa significa quella faccia? La Candy che conosco io ha sempre il sorriso sulle labbra! La piccola Candy si tuffò letteralmente tra le sue braccia, quelle braccia forti e robuste che già una volta l’avevano salvata e nelle quali si sentiva protetta e al sicuro e pianse tutte le sue lacrime - Albert! Anthony… Il mio Anthony… E’ caduto da cavallo, è molto grave… Non ha ancora ripreso conoscenza e non sappiamo se e quando accadrà… E la zia… La zia Elroy non vuole vedermi né portarmi in visita da lui, dice che è tutta colpa mia, che è perché la caccia alla volpe è stata organizzata in mio onore, e perché ci eravamo allontanati dal gruppo… Che se non fosse stato per me non sarebbe mai accaduto… Albert… Io ho paura… E vorrei vedere Anthony e stargli vicina ma la zia non me lo permetterà mai… La zia mi odia… Ed Anthony… Anthony mi manca tanto! Mi manca il suo consiglio, mi manca la sua dolcezza, mi manca il suo sorriso… Ed è tutto così vuoto senza di lui! Albert non l’aveva interrotta mentre si sfogava, scossa dai singhiozzi e con la voce spezzata, non aveva potuto far altro che avvolgerla con le sue forti braccia ed accarezzare i suoi morbidi riccioli dorati per cercare di confortarla. - Candy… Gli vuoi molto bene? - Certo, fin dal primo momento in cui l’ho visto! Ed anche lui me ne vuole tanto… E’ sempre stato così tenero e dolce con me… - Ed ora che lui sta male come vuoi ricambiarlo? Come vuoi incoraggiarlo? Puoi incoraggiarlo con questi occhi pieni di lacrime, con questa disperazione? Se la zia te lo facesse vedere, gli saresti d’aiuto in questo stato? La voce di Anthony risuonava nelle orecchie di Candy, il suo sorriso le scaldava il cuore. “Sei più carina quando ridi che quando piangi” le aveva detto, proprio come un tempo aveva fatto il suo Principe della Collina. - Candy, devi farti forza e ritrovare te stessa, solo così potrai essergli d’aiuto quando si riprenderà. - Ma mi manca tanto, e non so da che parte iniziare… - E’ dentro di te, Candy, la risposta. Cerca dentro di te, e saprai da dove prendere la forza. Siamo noi, piccola, che ci costruiamo il nostro destino con le nostre mani. Devi essere forte, e trovare da sola il modo di superare questa prova. Candy si strinse ancora più forte al suo amico, abbandonandosi alla confortevole sensazione di protezione del suo abbraccio. Ma il rumore di un rametto spezzato mise in allarme Albert, sempre braccato dai guardacaccia degli Andrew. - Piccola Candy, arriva qualcuno, devo scappare - Quando potrò rivederti Albert? - Quando avrai ritrovato il tuo bel sorriso, piccola mia. Pochi secondi dopo Albert scompariva nella fitta boscaglia subito al di fuori del cancello e Candy si trovò di nuovo sola davanti al cancello spoglio. Ma ora tra le lacrime che continuavano a scendere inarrestabili si stava facendo strada un pizzico di determinazione che già affiorava sul suo volto.
Cari Anthony, Archie, Stear… Perdonatemi se vado via così, senza nemmeno un saluto. La verità è che vorrei lottare per stare accanto a voi, specialmente a te Anthony, in questi momenti così difficili. Ma per il momento non mi è permesso vederti e non ho ancora nemmeno la forza per affrontare questo momento difficile. Oltretutto al momento non sono bene accetta qui, e non so se lo sarò mai più. Per ora è meglio che stia un po’ sola, tornerò più forte, vedrete, e sarò anche di maggiore aiuto e sostegno se mi permetteranno di entrare in ospedale. Voglio molto bene a tutti voi, siete sempre stati dolcissimi con me ed avete reso migliori i giorni difficili dai Legan. Se lo zio William lo permetterà tornerò a trovarvi presto. Ditegli che gli sono e gli sarò sempre molto grata per tutto ciò che ha fatto per me e di scusarmi per essermi allontanata così. E siate buoni con la zia Elroy. Anthony, pregherò per te ogni giorno, e spero che mi sia permesso di rivederti prima o poi. Vi abbraccio forte forte Candy
Il vento soffiava ancora gelido e le scompigliava i capelli e sferzava il viso, ma Candy con la sua valigetta ed un vasetto con l’ultima rosa Dolce Candy non ancora sfiorita camminava con la schiena eretta. Sapeva di avere molta strada da fare, ma non vedeva l’ora di essere al sicuro tra le braccia delle sue amate mamme e tra i forti rami di papà albero. - Cerca dentro di te e saprai da dove prendere la forza Questo aveva detto Albert, lui che era così saggio… Aveva ragione, guardando dentro di sé aveva subito capito che la forza non avrebbe potuto prenderla che da lì.
(continua)Edited by piccoletta76 - 29/6/2012, 23:25
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