Candy Candy

La verità

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view post Posted on 6/9/2012, 18:14     +1   -1
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Iriza chiamò una carrozza e si recò all’ospedale. Il nome della struttura che ospitava Susanna Marlow era apparso su tutti i giornali. Le si presentò come una sua grande ammiratrice ed amica di Terence Granchester che la mandava per comunicarle una cosa importante. In realtà perfino la povera Susanna capì ben presto che non era un’amica di Terence ma le sue argomentazioni la indussero ad ascoltarla ugualmente. Iriza si accorse subito dell’invalidità della giovane e fece una smorfia di disgusto. Poi le spiegò che come sua ammiratrice devota non poteva fare a meno di riferirle che il bel ragazzo a cui lei aveva salvato la vita a proprio discapito, e che lei, come era noto all’ambiente, amava si era precipitato a chiedere in moglie un’altra che per lui non solo non aveva mai fatto niente ma anzi gli aveva solo procurato guai. Entrò nei minimi dettagli per lo più inventati al solo scopo di fare impazzire di gelosia Susanna e ci riuscì perfettamente.
Non paga delle lacrime della giovane Iriza rincarò la dose:
“Povera te, Susanna, io non potrei vivere con un tale dolore nel cuore: invalida a causa di un uomo che ha preferito un’alta! Io preferirei morire, chissà ….con un gesto del genere magari catturerei l’attenzione dell’uomo che amo…io al tuo posto sarei disposta a tutto!”

La madre della giovane entrò nella camera in quel momento e trovando la figlia in lacrime dovette chiedere a quell’inaspettata ospite di andare via per non turbarla ulteriormente.
La signora Marlow accarezzava i capelli della figlia: “Susanna, tesoro, calmati”
All’improvviso la giovane smise di piangere.
“Va tutto bene, perdonami, è stato solo un attimo di debolezza” disse guardando la madre con una strana risolutezza negli occhi. La Signora Marlow non comprese lo sbalzo d’umore della figlia, ma essendosi calmata decise di non indagare su chi e perchè le avesse fatto visita.

“Perfetto!! quando Susanna e sua madre vedranno Terence gli faranno pentire di essere nato! con l’influenza che ha Susanna nell’ambiente del teatro magari sono riuscita anche a rovinargli la carriera! E se mai Susanna decidesse per un gesto estremo tanto meglio, le coscienze di quei due stupidi non sopravvieveranno al rimorso!” pensò Iriza soddisfatta tornandosene a casa.


Lo spettacolo era stato un successo, tutti erano entusiasti del giovane Granchester e della sua brillante interpretazione.
Come si erano ripromessi, Candy e Terence passarono velocemente all’albergo di lei perché si cambiasse ed insieme andarono da Susanna.
Arrivati davanti alla sua stanza notarono un grande trambusto: tutti erano agitati: Susanna era sparita ed aveva lasciato un biglietto.
Candy entrò nella camera e trovato il messaggio lo lesse con Terence.

Cara mamma perdonami ma non posso continuare a vivere da invalida e in più senza l’amore di Terence. Non odiarmi per quello che sto per fare perché io lo amo più di me stessa.
Addio, tua Susanna

Oh mio Signore! invalida, lo amo più di me stessa, addio... queste parole rimbombavano nella testa di Candy mentre Terence già era corso via a cercare Susanna.


Fu Candy, attratta dall’ingresso di un freddo inusuale per un ospedale che trovò Susanna sul tetto. Aveva lasciato cadere le stampelle e si stava sporgendo pericolosamente dal parapetto.
“Susanna, no! Non farlo!” gridò Candy correndo per trattenerla.
Al momento della stretta Candy si era accorta che la poverina aveva perso una gamba.
“lasciami Candy, lasciami al mio destino! non posso vivere senza Terence!”
A fatica Candy riuscì a buttarla a terra. Arrivarono i medici e Terence che su invito della madre di Susanna la portò nella sua camera.

Erano stati momenti concitati.

Candy stava riflettendo sull’impossibilità di essere felice con Terence quando la povera Susanna si era sacrificata a tal punto per amor suo.
Credette di capire tutto in un secondo: Terence era dilaniato dal senso del dovere verso Susanna e dalla promessa che aveva fatto a lei la sera prima, doveva liberarlo da questo peso. “io ne soffrirò ma lui sarà sereno e mi dimenticherà” pensò.

Aveva sottovalutato l’intensità del loro amore e la sofferenza che avrebbero provato, soprattutto quella di Terence.

“Lei ha più bisogno di Terence di quanto ne possa avere io: devo andarmene da qui”
Così salutata Susanna e rassicuratala che se ne sarebbe andata facendosi da parte, salutò Terence.
“Prenditi cura di te e di lei, io parto stasera”
“Come parti?”
Candy gli passò davanti senza guardarlo, se l’avesse fatto sarebbe scoppiata in lacrime.
Iniziò a scendere le scale. Sentendosi seguita aumentò il passo, ma lui era più veloce, la raggiunse e l’abbracciò da dietro. “Candy tu …noi… ci siamo fatti delle promesse, io dicevo sul serio..”
“Non preoccuparti Terence, io, capisco benissimo la situazione, noi…come potremmo? IO non posso! mi dispiace, rendila felice e cerca di esserlo anche tu”
“Vorrei che il tempo si fermasse in questo istante…” le disse e come un automa privo di volontà propria riuscì solo ad aggiungere:” anche tu Candy, sii felice, perdonami se puoi”.

Come lui allentò la presa lei si divincolò e subito fuggì correndo, non si voltò mai indietro.



Dopo quasi tre anni da quell’evento molte cose erano accadute eppure per Terence il tempo si era fermato su quelle scale “vorrei che il tempo si fermasse in questo istante” le aveva detto quella sera, e per lui era stato così. Aveva perso il suo faro nella nebbia e si era lasciato andare a lungo annegandosi nell’alcool. Poi si era ripreso ed era tornato ad onorare il suo dovere con Susanna, iniziando la sua più grande recita. A dire il vero sentiva di non essere un bravo attore con lei. Era sempre gentile e servizievole ma piatto, rassegnato e monotono. Una sera preso dallo sconforto Terence azzardò a scrivere a Candy.

Anche Candy aveva sofferto molto, ma lei dato il suo carattere solare e circondata dai suoi amici, primo tra tutti Albert (che nel frattempo aveva scoperto essere lo zio William), in qualche modo era riuscita a sopravvivere. Non a tornare a vivere, però.
Si era tuffata nel lavoro, ormai si divideva tra l’aiuto alla Casa di Pony e la piccola clinica del paese, dove lavorava come infermiera. Si stancava allo sfinimento tutti i giorni perché l’unico modo per non piangere disperatamente prima di addormentarsi, quando la notte i ricordi si fanno più vivi e i pensieri più tristi, era quello di arrivare esausta al proprio letto.

“Buon giorno Suor Maria, riposato bene?”
“Sì Candy, grazie, non si direbbe altrettanto tu però….”
“Scherza? Mi sento in gran forma. Tenga c’è la posta sul tavolo”
“Ah grazie, deve averla ritirata miss Po…” Suor Maria non aveva finito la frase che uno sguardo di sorpresa misto a nervosismo si impossessò di lei.
“Suor Maria?! Non si sente bene?” chiese preoccupata Candy.
“Ecco…c’è una lettera per te, da parte del signor Terence Granchester”
Candy la prese in mano e cadde seduta sulla poltrona dietro di lei. Era pallida.
“io devo …devo uscire, credo. Può svegliare lei i bambini?”
“Sì certo, cara”

Candy con la lettera tra le mani andò sulla collina. Guardava la busta e accarezzava la grafia elegante di Terence sulla missiva.
Tutta la forza che aveva avuto da quella maledetta sera a New York era andata perduta solo guardando la busta. “forse non dovrei leggerla” pensò, ma cambiò subito idea: “no è inutile nascondersi…”


N.Y. 1 Settembre 1917

Cara Candy, sono ormai passati quasi tre anni.
Come stai?
Ti scrivo perché il bisogno di avere tue notizie è per me non più ignorabile.
Sto cercando in tutti i modi rendere felice Susanna, lo sto facendo perché tu me lo hai chiesto, e perché glielo devo.
Quando ci siamo lasciati sono caduto in un limbo senza uscita, ho cercato rifugio nell’alcool e me ne vergogno. Ma anche adesso che ho ripreso in mano la mia vita mi rendo conto di non aver sconfitto del tutto i mie demoni. Il sentimento di profonda gratitudine che insieme al mio senso dell’onore mi ha legato a Susanna sta vacillando pericolosamente. Oh Candy se almeno sapessi che tu sei felice!
Non tollero il pensiero che tu possa soffrire a causa mia.
Perdona la mia lettera senza forma, è giorni che tento di radunare le idee da esprimerti ma con scarso successo.
Temo che se rileggessi quanto scritto poi non invierei la lettera.
Ti penso ancora e sempre, Terry




Quando Eleanor diede la lettera che Candy aveva discretamente inviato al suo indirizzo in risposta a Terence era felice, sperava in un loro riavvicinamento perché lei non credeva che suo figlio potesse essere felice senza di lei; aveva capito i suoi sentimenti per quella ragazza dal loro primo incontro, in Scozia.
Lo sguardo con cui Terence prese la lettera tra le mani era eccitato ma man mano che leggeva il suo volto si incupì in un’espressione mista di incredulità e dolore profondo. Terence prese la lettera, la accartocciò, e rivolgendosi a sua madre disse: “Bene mamma, questo è tutto” e se ne andò buttando nel cestino la missiva.

Eleanor era stupita, con fare incerto, appena sentita sbattere la porta d’ingresso, prese la lettera, ne stirò come riuscì il foglio e lesse:


19 Settembre 1917

Caro Terence,
posso finalmente dirti con serenità di essere felice della mia vita. Lavoro come infermiera e contemporaneamente mi occupo dei bambini alla Casa di Pony dove vivo stabilmente, per ora. Ho conosciuto molte persone in questo ultimo anno, un gentiluomo in particolare, un dottore della clinica in cui lavoro, che penso e spero mi renderà presto felice chiedendomi in moglie.
Ti ringrazio quindi della tua premura, ma sono riuscita a buttarmi alle spalle il passato. Dovresti farlo anche tu, così, con la mente libera da pensieri, potresti trovare la serenità che meriti accanto a Susanna.
Resterai sempre nel mio cuore come un dolce ricordo, ma non credo, vista la situazione sentimentale di entrambi, impegnati con altre persone, sia opportuno continuare questo scambio epistolare.
So che comprenderai. Ti auguro ogni bene, Candice Andrew


Eleanor era perplessa. “Questo non è possibile…”
Eppure il tono della lettera era chiaro, il distacco nella scelta dell'uso dei nomi ne era la prova finale.



Candy aveva dubitato per settimane prima di scrivere quella risposta al suo Terry, ma aveva concluso che liberarlo dal timore che lei fosse infelice a causa sua era l’unico modo per renderlo libero di amare Susanna. Decise quindi di inventarsi un pretendente e di fornire anche il particolare che fosse un medico della sua clinica per rendere il tutto più realistico possibile; solo si era permessa di fare sapere a Terence che lui avrebbe sempre avuto un posto nel suo cuore perché proprio non riusciva a tollerare che lui potesse credere che l’avesse dimenticato.
Aveva spedito di tutta fretta la lettera.
Un attimo dopo se ne era pentita gravemente. “Cosa ho fatto????” si chiese scoppiando in pianto a dirotto uscita dall’ufficio postale.
 
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view post Posted on 6/9/2012, 19:58     +1   -1
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CITAZIONE (cate_maggio @ 6/9/2012, 19:14) 
19 Settembre 1917

Caro Terence,
posso finalmente dirti con serenità di essere felice della mia vita. Lavoro come infermiera e contemporaneamente mi occupo dei bambini alla Casa di Pony dove vivo stabilmente, per ora. Ho conosciuto molte persone in questo ultimo anno, un gentiluomo in particolare, un dottore della clinica in cui lavoro, che penso e spero mi renderà presto felice chiedendomi in moglie.
Ti ringrazio quindi della tua premura, ma sono riuscita a buttarmi alle spalle il passato. Dovresti farlo anche tu, così, con la mente libera da pensieri, potresti trovare la serenità che meriti accanto a Susanna.
Resterai sempre nel mio cuore come un dolce ricordo, ma non credo, vista la situazione sentimentale di entrambi, impegnati con altre persone, sia opportuno continuare questo scambio epistolare.
So che comprenderai. Ti auguro ogni bene, Candice Andrew

Perchè nooooooooooooo! :sospiro!: Però Candy è questa pronta a sacrificarsi per il bene degli altri, brava Cate!
Continua. Baci: :giusy:
 
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view post Posted on 6/9/2012, 21:23     +1   -1

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Nooooo Cate!!!!!! :infelice:
Iriza e l'arpia bionda insieme sono un'associazione a delinquere!!!!! :plrrrr:
Ho sperato che le cose andassero diversamente e invece no!!!!! :infelice:
E adesso?
Non ci lasciare sulle spine!!!!
A presto.
:giusy:
 
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view post Posted on 6/9/2012, 22:30     +1   -1
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Insomma, ragazze... s'ha da soffrire, si sa! Quando entra in azione Iriza non c'è da aspettarsi niente di buono. E quella gattamorta di Susanna ci mette il carico da 11! Insomma ma una che scriva una ff in cui finalmente, con un certo tempismo, riesca a farla volare giù da quel benedetto terrazzo, no, eh? Candy poi con quella lettera permette di definire questo capitolo l'apoteosi del sacrificio, in perfetti spirito e stile mizukiani! :triste: :molto triste: :infelice: :triste: :infelice:

Tesò, non tenere le forumelline troppo sulle spine però, eh? ;) :)
 
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view post Posted on 6/9/2012, 22:36     +1   -1

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Vabbè, Candy, ma anche NO! :molto triste: Stai proprio fuori come un balcone!!

Dallo a me l'indirizzo di Terence, che ci penso io! Altro che telegramma!!!

:dakota: :pc: :plrrrr:
 
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view post Posted on 6/9/2012, 22:41     +1   -1
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CITAZIONE (sailor74 @ 6/9/2012, 23:36) 
Vabbè, Candy, ma anche NO! :molto triste: Stai proprio fuori come un balcone!!

Dallo a me l'indirizzo di Terence, che ci penso io! Altro che telegramma!!!

:dakota: :pc: :plrrrr:

Ila, se hai bisogno d'aiuto in quest'impresa lo sai che per te ci sono sempre! Ma perché ho come la senzazione che che tu voglia fare tutto da sola? :mille bolle blu: :mille bolle blu: :mille bolle blu: ;)
 
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view post Posted on 6/9/2012, 23:08     +1   -1

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CITAZIONE (candyforever @ 6/9/2012, 23:41) 
CITAZIONE (sailor74 @ 6/9/2012, 23:36) 
Vabbè, Candy, ma anche NO! :molto triste: Stai proprio fuori come un balcone!!

Dallo a me l'indirizzo di Terence, che ci penso io! Altro che telegramma!!!

:dakota: :pc: :plrrrr:

Ila, se hai bisogno d'aiuto in quest'impresa lo sai che per te ci sono sempre! Ma perché ho come la senzazione che che tu voglia fare tutto da sola? :mille bolle blu: :mille bolle blu: :mille bolle blu: ;)

Sono un cane sciolto!!! :auri: :auri: :auri:
 
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view post Posted on 7/9/2012, 13:10     +1   -1
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E NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!
Eri partita così bene....e ora ci ritroviamo di nuovo bellicapelli in mezzo alle scatole. Uffa.
Perchè Candy si ostina a voler essere martire?!?!? Boh.
CITAZIONE
Insomma ma una che scriva una ff in cui finalmente, con un certo tempismo, riesca a farla volare giù da quel benedetto terrazzo, no, eh?

Ora la scrivo io una bella ff dove Candy arriva, vede bellicapelli sul terrazzo e le da un bel calcio per aiutarla a saltare!
Ti prego Cate dacci preso buone notizie!
 
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view post Posted on 7/9/2012, 14:16     +1   -1
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CITAZIONE
Dallo a me l'indirizzo di Terence, che ci penso io! Altro che telegramma!!!

Sailor, tu sai che ti voglio bene, ma METTITI IN FILA, CARA!!!

CITAZIONE
Ora la scrivo io una bella ff dove Candy arriva, vede bellicapelli sul terrazo...e le da un bel calcio per aiutarla a saltare!

Lady Oscar mi fai morire dal ridere...
Guarda per me poteva saltare dal tetto trent'anni fa...ma buttarla giù io....non me la sono sentita! poi mi sarebbero venuti i rimorsi e se faccio sogni brutti e ...addio sogni con occhi blu!

Ragazze: Candyforever, Sailor, Candy75, Italia, Lady oscar... :auri: :giusy: :mizia:
dopo posto...:pc:
 
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view post Posted on 7/9/2012, 18:17     +1   -1
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CITAZIONE (lady oscar @ 7/9/2012, 14:10) 

Ora la scrivo io una bella ff dove Candy arriva, vede bellicapelli sul terrazzo e le da un bel calcio per aiutarla a saltare!
Ti prego Cate dacci preso buone notizie!
[/QUOTE]
:risata: :risata: :risata: magari se si trovasse per caso anche Iriza potresti prendere due piccioni con una fava :sorrisone:

CITAZIONE (cate_maggio @ 7/9/2012, 15:16) 
[

Ragazze: Candyforever, Sailor, Candy75, Italia, Lady oscar... :auri: :giusy: :mizia:
dopo posto...:pc:

Ti aspettiamo Cate :auri:
 
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view post Posted on 7/9/2012, 18:19     +1   -1
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Dopo aver letto la lettera, Terence se prima si era sentito rassegnato ad accettare un destino ingiusto subito dopo si era sentito tradito. Perché poi? Avrebbe dovuto sentirsi sollevato, no? Candy era felice. Ma con un altro…. lo aveva sostituito nel suo cuore mentre lui ancora si struggeva per la sua mancanza e ogni cosa che facesse la faceva per lei, perché fosse orgogliosa di lui. Terence per la prima volta in vita sua sentiva un‘irrefrenabile voglia di morire.

Susanna lo interruppe dai suoi cupi pensieri. “Ti va di accompagnarmi a fare spese, caro?”
“Come no, Susanna, è per questo che sono qua..” le rispose con cinismo.

L’attrice aveva notato il cambiamento di Terence, ma lui era così lunatico, imperscrutabile, “meglio che io non indaghi, gli passerà! Come già è successo altre volte!”

Susanna in quegli anni si era sempre comportata allo stesso modo. Non faceva domande a Terence perché aveva paura di rompere quel delicato equilibrio a cui si era aggrappata.
Godeva semplicemente della compagnia di una persona visibilmente irascibile quando non era apatica.

Terence spesso fumava e di tanto in tanto eccedeva ancora con il Whisky, cosa altamente pericolosa considerato il suo passato di dipendenza dall’alcool. Anche in questi casi Susanna era conciliante con lui e questo rendeva Terence ancora più esasperato.

Qualche mese dopo l’irascibilità di Terence si era un po’ attenuata. L’unica cosa che potesse fare per far sì che il suo sacrificio non fosse stato vano era andare fino in fondo a quella finzione melodrammatica che era la sua vita. “meglio di un dramma di Shakespeare” si trovava spesso a pensare. Era Novembre, il mese in cui si ricordano i morti.

Così una delle tante sere in cui stava cenando a casa di Susanna e della madre, disse senza importanza: “penso che dovremmo stabilire una data per il matrimonio, credo sia il momento”.
La ragazza era in estasi dalla gioia, la madre aveva stampato in faccia un sorriso di grande soddisfazione.

Susanna non si era chiesta perché la fatidica domanda le fosse stata posta davanti a sua madre, senza un pizzico di romanticismo e con lo stesso tono con cui lui avrebbe potuto chiederle di passargli il pane.

Dopo cena le due donne si erano raccolte a consiglio per stabilire la data, “decidono LORO la data! Il mio parere non conta, ovvio: devono battere il ferro fiche è caldo!” pensò sarcasticamente Terence, con un sorriso malatamente ironico sulle labbra.

“Amore! Amore abbiamo deciso: ci sposeremo Domenica 7 Maggio dell’anno che verrà! Che ne dici, sei felice?”

“Perfetto. Non potevate scegliere meglio di così…” rispose lui in tono stanco.Adesso scusate ma mi ritiro, è stata una giornata faticosa.”

Né Susanna né la madre si erano accorte che la stanchezza di Terence non aveva niente a che fare con la sua giornata; lui era stanco di cercare continuamente di farsi forza quando sentiva che un peso troppo grande lo stava schiacciando senza un briciolo di pietà.

“Questo è veramente troppo, è inverosimile!...” pensò andandosene da quella casa al massimo dello sconforto.

Il destino stava veramente esagerando con Terence.
 
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view post Posted on 7/9/2012, 18:39     +1   -1

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Salvate Terenzuccio mio da quelle due!!!! HELP!!!! :triste: :triste:

Bravissima Cate!! Continua così!!!!

Love ya :giusy: :giusy: :giusy:
 
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view post Posted on 7/9/2012, 18:49     +1   -1
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CITAZIONE (cate_maggio @ 7/9/2012, 19:19) 
“Amore! Amore abbiamo deciso: ci sposeremo Domenica 7 Maggio dell’anno che verrà! Che ne dici, sei felice?”

“Perfetto. Non potevate scegliere meglio di così…” rispose lui in tono stanco.Adesso scusate ma mi ritiro, è stata una giornata faticosa.”

Né Susanna né la madre si erano accorte che la stanchezza di Terence non aveva niente a che fare con la sua giornata; lui era stanco di cercare continuamente di farsi forza quando sentiva che un peso troppo grande lo stava schiacciando senza un briciolo di pietà.

“Questo è veramente troppo, è inverosimile!...” pensò andandosene da quella casa al massimo dello sconforto.

Il destino stava veramente esagerando con Terence.

Oh mio Dio! Catemiz mi meraviglio come terence non gli abbia riso in faccia a mamma e figlia. :sorrisone:
Comunque brava, continua, sono proprio curiosa di sapere cosa accadrà. :giusy:
 
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view post Posted on 10/9/2012, 10:30     +1   -1
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Sailorina hai sostituito il bel visino di Terence dagli occhi blu con un altro bel visino di una fanciulla con occhi magnetici?


LA VERITA'


La notizia fu presto su tutti i giornali, Candy la vide così come i suoi amici e le sue madri. Se prima tutti erano stati attenti a non riferirsi mai a Terence in qualsiasi discorso riguardante il passato fosse venuto fuori, adesso il suo nome era diventato un vero tabù.
In realtà Candy non aveva commentato la notizia, sembrava semplicemente ne avesse preso atto, ma gli occhi attenti di Miss Pony e di Suor Maria non avevano faticato a cogliere il grande sconforto della sua anima.

Dall’altra parte dell’Oceano anche Patty aveva appreso la notizia e le sembrò una buona idea prendersi una vacanza e sincerarsi dello stato d’animo di Candy.

Dalla morte del suo Stear Patricia si era chiusa ancora di più in se stessa, era molto cambiata. La forzata privazione dell’amore della sua gioventù l’aveva resa più forte.
Era rimasta molto affezionata a Candy ma per il periodo seguente alla sua separazione da Terence aveva sentito il bisogno di allontanarsi da lei perché viveva le rinunce delle persone ai propri sogni come un atto di mancato rispetto verso chi, come lei, aveva dovuto arrendersi per forza al destino.
Si vergognava di questi suoi sentimenti perciò aveva preferito isolarsi ulteriormente anche dai suoi amici. Adesso però la questione era veramente delicata e portata all’accesso, sentiva di dover essere vicina a Candy per quel che avrebbe potuto, glielo doveva.

Patty arrivò in una bella mattinata di sole di metà Aprile. Esauriti i convenevoli con le padrone di casa fu dalle stesse invitata a fare una sorpresa a Candy che ancora riposava nella sua stanza seppur fossero le nove passate.
Patty sapeva che l’amica era una dormigliona, salì con la colazione per farle una sorpresa, ma la sorpresa la ricevette lei.

Candy, riversa sul letto, piangeva senza lacrime, sfinita, sollevò il suo sguardo verso l’amica e le corse incontro per abbracciarla disperatamente.

“Candy, mio Dio, non fare così, vedrai andrà meglio”
“E come Patty???come potrà andare meglio?? Sono passati più di tre anni, e io sto sempre peggio. Come potrà andare meglio???Quando???”

Non l’aveva nemmeno salutata, Patty aveva attraversato l’oceano per vederla e lei nemmeno le aveva chiesto come stesse.

“Oh, Dio mio, Patty, scusami, io non ho giustificazioni, sono così maleducata, come stai cara? Che bello vederti, che sorpresa!...”

“Oh Candy, non cambierai mai….sei disperata e ti preoccupi di non avermi salutata adeguatamente….Sono venuta per vedere come stai… e quello che vedo non mi piace..”

“Hai ragione! Ora metto via le lacrime e….sarò come nuova.”

“Quali lacrime Candy? Ormai le hai versate tutte: il tuo è un pianto isterico. Perché ti fai questo? Perché lo fate al vostro amore?”

“Patty, tu non capisci”

“No, ti sbagli io capisco, capisco fin troppo e trovo che tutto questo sia…folle! non trovo un termine migliore”

Il loro discorso venne interrotto da Miss Pony che ricordava a Candy che doveva preparasi per il pranzo, sarebbero arrivati anche Annie ed Archie che erano informati dell’arrivo di Patty.
Quest'ultima raccontò loro dello stato in cui aveva trovato Candy.
Archie era nervoso, Annie guardando sua sorella commentò che le era sempre sembrata serena: doveva essere un’attrice!.

“Strano paragone visto il lavoro di Terence…” disse Patty.

“Chissà quante altre volte ci è sembrata serena e invece per colpa di quel bastardo soffriva come un cane” sbottò Archie.

Candy lo aveva sentito. “Terence non è un bastardo, Archie. La nostra è stata una decisione obbligata, e poi io gli ho scritto mesi fa che stavo per sposarmi con un medico della clinica…”

Calata la maschera da ragazza spensierata che ormai sempre più spesso si imponeva, Candy corse nella sua stanza a piangere. Annie incredula si voltò per rimproverare Archie, Patty li lasciò alla loro discussione e corse da Candy.

“Ma perché? Perché gli hai scritto una cosa simile?”


"Per liberarlo dal passato, perché non si sentisse in obbligo con me… e deve aver funzionato! Lui ora ama Susanna, infatti adesso è pronto a sposarla!, come è giusto che sia! ed avranno una meravigliosa vita insieme….” Candy guardò verso il basso: lo sguardo che le mandava Patty non era di approvazione.

“E perché allora, se sei così convinta della bontà delle tue decisioni ti disperi?”

“perché lo amo ancora, infinitamente, e adesso che so, che ho la certezza di essere stata scalzata dal suo cuore, mi sento tremendamente infelice” le disse riprendendo a piangere.

“Quindi tu sei disperata perché pensi che lui ora ami Susanna…e come pensi si sia sentito Terence quando gli hai scritto del tuo fidanzato dottore?”

Candy era perplessa, non aveva mai visto la situazione in questi termini. Lei aveva scritto quelle cose per aiutarlo a sentirsi meglio, libero, non aveva voluto certo infliggergli una sofferenza simile a quella che ora stava provando lei.

“no…è diverso, Patty, il mio dottore non esiste, Susanna invece sì!”

“Terence questo non lo sa!” rispose lapidaria Patty.

“Senti Patty, ormai quello che è fatto è fatto, ti chiedo solo una cortesia, ti prego non dirmi di no”

“Tutto quello che vuoi Candy, purché tu poi ti senta meglio” le rispose arrendevolmente la sua amica, abbracciandola.

Patricia si era sempre sentita in obbligo verso Candy, lei l’aveva aiutata in molte occasioni: l’aveva aiutata a crescere. Era contenta di poterle essere utile.

“Queste ultime settimane ho pianto tutte le notti, rileggendo le lettere che Terence mi aveva scritto prima che io andassi a New York per lo spettacolo di Giulietta e Romeo.
Sai, non l’ho mai detto a nessuno, ma lui la sera precedente mi aveva chiesto di sposarlo e mi aveva dato questo.” Prese l’anello e lo mostrò a Patty.

“Oh, Candy…ma allora voi avete veramente sbagliato tutto….lui si era impegnato con te…”

No Patty, doveva andare così, io gli ho detto che era giusto così”

“Ma non avete deciso di comune accordo???”

“Bhe, io ho deciso per tutti e tre, ero l’unica che era in grado di farlo, non avevo alternative…”

Un’ombra di amara tristezza e ripianto velò il volto di Patty
“…Candy c’è sempre un’alternativa…solo alla morte non c’è alternativa”, pensò, ma invece le disse:
“Amica mia, io credo che talvolta tu pecchi di eccessivo altrui…”

Candy non le lasciò finire la frase.

“Non è questo il punto, Patty. Devi fare una cosa per me. Devi riportare l’anello a Terence. Appartiene alla sua famiglia da generazioni, è giusto che lo riabbia, che lo dia alla sua futura moglie, ora che so che lui è felice e che l’ama, Annie non è la persona adatta per questo compito e io non posso, lo capisci vero?”

Patricia avrebbe voluto chiedere alla sua amica come facesse a essere certa che Terence amasse Susanna, il fatto che avesse deciso di sposarla non le sembrava una prova sufficiente; per un tipo come lui sarebbe anche potuta essere una ripicca, oppure un’azione dettata dallo sconforto, perché no?! ma capì dagli occhi di Candy che aveva bisogno di credere fosse così per certo. Solo in questo modo il loro sacrificio non sarebbe stato inutile.
Per niente convinta la rassicurò: “Certo, Candy, glielo darò io in persona” fu l’unica cosa che riuscì a dirle.

“Grazie Patty, non so come farei senza di te! Ecco…questo è il biglietto per lo spettacolo di Venerdì prossimo. Se parti domani farai certamente in tempo!”

“Come fai ad avere un biglietto?”
“me lo ha spedito la madre di Terence”
“Tu la conosci?”
“”Bhè sì, l’ho incontrata durante le nostre vacanze in Scozia” ripose senza specificare chi in realtà fosse la madre di Terence.
“E perché te lo ha mandato?”
“Non so…all’inizio ho pensato che sperasse in un nostro riavvicinamento, ma considerati i prossimi accadimenti non saprei dirti…”

“Va bhè, meglio così: non avrò problemi per cercarne uno!”



Il giorno dopo Patty partì per New York dicendo a tutti che doveva andare a salutare una sua zia e che sarebbe tornata in tempo per il compleanno di Candy. Tutti rimasero un po’ perplessi, era appena arrivata da un lungo viaggio, ma nessuno le fece domande. Per fortuna.

 
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view post Posted on 10/9/2012, 15:26     +1   -1
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CITAZIONE (cate_maggio @ 10/9/2012, 11:30) 
LA VERITA'


La notizia fu presto su tutti i giornali, Candy la vide così come i suoi amici e le sue madri. Se prima tutti erano stati attenti a non riferirsi mai a Terence in qualsiasi discorso riguardante il passato fosse venuto fuori, adesso il suo nome era diventato un vero tabù.
In realtà Candy non aveva commentato la notizia, sembrava semplicemente ne avesse preso atto, ma gli occhi attenti di Miss Pony e di Suor Maria non avevano faticato a cogliere il grande sconforto della sua anima.

Dall’altra parte dell’Oceano anche Patty aveva appreso la notizia e le sembrò una buona idea prendersi una vacanza e sincerarsi dello stato d’animo di Candy.

Dalla morte del suo Stear Patricia si era chiusa ancora di più in se stessa, era molto cambiata. La forzata privazione dell’amore della sua gioventù l’aveva resa più forte.
Era rimasta molto affezionata a Candy ma per il periodo seguente alla sua separazione da Terence aveva sentito il bisogno di allontanarsi da lei perché viveva le rinunce delle persone ai propri sogni come un atto di mancato rispetto verso chi, come lei, aveva dovuto arrendersi per forza al destino.
Si vergognava di questi suoi sentimenti perciò aveva preferito isolarsi ulteriormente anche dai suoi amici. Adesso però la questione era veramente delicata e portata all’accesso, sentiva di dover essere vicina a Candy per quel che avrebbe potuto, glielo doveva.

Mi piace la tua Patty, è comprensibile il suo stato d'animo, come poteva capire Candy che lasciava andare l'amore della sua vita, quando il suo le era stato strappato così brutalmente! Ma ora sente che Candy ha bisogno di sostegno, Patty è una vera amica!
Brava Cate! Speriamo che Patty aiuti questi due. Baci. :giusy:

 
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