| Sailorina hai sostituito il bel visino di Terence dagli occhi blu con un altro bel visino di una fanciulla con occhi magnetici?
LA VERITA'
La notizia fu presto su tutti i giornali, Candy la vide così come i suoi amici e le sue madri. Se prima tutti erano stati attenti a non riferirsi mai a Terence in qualsiasi discorso riguardante il passato fosse venuto fuori, adesso il suo nome era diventato un vero tabù. In realtà Candy non aveva commentato la notizia, sembrava semplicemente ne avesse preso atto, ma gli occhi attenti di Miss Pony e di Suor Maria non avevano faticato a cogliere il grande sconforto della sua anima.
Dall’altra parte dell’Oceano anche Patty aveva appreso la notizia e le sembrò una buona idea prendersi una vacanza e sincerarsi dello stato d’animo di Candy.
Dalla morte del suo Stear Patricia si era chiusa ancora di più in se stessa, era molto cambiata. La forzata privazione dell’amore della sua gioventù l’aveva resa più forte. Era rimasta molto affezionata a Candy ma per il periodo seguente alla sua separazione da Terence aveva sentito il bisogno di allontanarsi da lei perché viveva le rinunce delle persone ai propri sogni come un atto di mancato rispetto verso chi, come lei, aveva dovuto arrendersi per forza al destino. Si vergognava di questi suoi sentimenti perciò aveva preferito isolarsi ulteriormente anche dai suoi amici. Adesso però la questione era veramente delicata e portata all’accesso, sentiva di dover essere vicina a Candy per quel che avrebbe potuto, glielo doveva.
Patty arrivò in una bella mattinata di sole di metà Aprile. Esauriti i convenevoli con le padrone di casa fu dalle stesse invitata a fare una sorpresa a Candy che ancora riposava nella sua stanza seppur fossero le nove passate. Patty sapeva che l’amica era una dormigliona, salì con la colazione per farle una sorpresa, ma la sorpresa la ricevette lei.
Candy, riversa sul letto, piangeva senza lacrime, sfinita, sollevò il suo sguardo verso l’amica e le corse incontro per abbracciarla disperatamente.
“Candy, mio Dio, non fare così, vedrai andrà meglio” “E come Patty???come potrà andare meglio?? Sono passati più di tre anni, e io sto sempre peggio. Come potrà andare meglio???Quando???”
Non l’aveva nemmeno salutata, Patty aveva attraversato l’oceano per vederla e lei nemmeno le aveva chiesto come stesse.
“Oh, Dio mio, Patty, scusami, io non ho giustificazioni, sono così maleducata, come stai cara? Che bello vederti, che sorpresa!...”
“Oh Candy, non cambierai mai….sei disperata e ti preoccupi di non avermi salutata adeguatamente….Sono venuta per vedere come stai… e quello che vedo non mi piace..”
“Hai ragione! Ora metto via le lacrime e….sarò come nuova.”
“Quali lacrime Candy? Ormai le hai versate tutte: il tuo è un pianto isterico. Perché ti fai questo? Perché lo fate al vostro amore?”
“Patty, tu non capisci”
“No, ti sbagli io capisco, capisco fin troppo e trovo che tutto questo sia…folle! non trovo un termine migliore”
Il loro discorso venne interrotto da Miss Pony che ricordava a Candy che doveva preparasi per il pranzo, sarebbero arrivati anche Annie ed Archie che erano informati dell’arrivo di Patty. Quest'ultima raccontò loro dello stato in cui aveva trovato Candy. Archie era nervoso, Annie guardando sua sorella commentò che le era sempre sembrata serena: doveva essere un’attrice!.
“Strano paragone visto il lavoro di Terence…” disse Patty.
“Chissà quante altre volte ci è sembrata serena e invece per colpa di quel bastardo soffriva come un cane” sbottò Archie.
Candy lo aveva sentito. “Terence non è un bastardo, Archie. La nostra è stata una decisione obbligata, e poi io gli ho scritto mesi fa che stavo per sposarmi con un medico della clinica…”
Calata la maschera da ragazza spensierata che ormai sempre più spesso si imponeva, Candy corse nella sua stanza a piangere. Annie incredula si voltò per rimproverare Archie, Patty li lasciò alla loro discussione e corse da Candy.
“Ma perché? Perché gli hai scritto una cosa simile?”
"Per liberarlo dal passato, perché non si sentisse in obbligo con me… e deve aver funzionato! Lui ora ama Susanna, infatti adesso è pronto a sposarla!, come è giusto che sia! ed avranno una meravigliosa vita insieme….” Candy guardò verso il basso: lo sguardo che le mandava Patty non era di approvazione.
“E perché allora, se sei così convinta della bontà delle tue decisioni ti disperi?”
“perché lo amo ancora, infinitamente, e adesso che so, che ho la certezza di essere stata scalzata dal suo cuore, mi sento tremendamente infelice” le disse riprendendo a piangere.
“Quindi tu sei disperata perché pensi che lui ora ami Susanna…e come pensi si sia sentito Terence quando gli hai scritto del tuo fidanzato dottore?”
Candy era perplessa, non aveva mai visto la situazione in questi termini. Lei aveva scritto quelle cose per aiutarlo a sentirsi meglio, libero, non aveva voluto certo infliggergli una sofferenza simile a quella che ora stava provando lei.
“no…è diverso, Patty, il mio dottore non esiste, Susanna invece sì!”
“Terence questo non lo sa!” rispose lapidaria Patty.
“Senti Patty, ormai quello che è fatto è fatto, ti chiedo solo una cortesia, ti prego non dirmi di no”
“Tutto quello che vuoi Candy, purché tu poi ti senta meglio” le rispose arrendevolmente la sua amica, abbracciandola.
Patricia si era sempre sentita in obbligo verso Candy, lei l’aveva aiutata in molte occasioni: l’aveva aiutata a crescere. Era contenta di poterle essere utile.
“Queste ultime settimane ho pianto tutte le notti, rileggendo le lettere che Terence mi aveva scritto prima che io andassi a New York per lo spettacolo di Giulietta e Romeo. Sai, non l’ho mai detto a nessuno, ma lui la sera precedente mi aveva chiesto di sposarlo e mi aveva dato questo.” Prese l’anello e lo mostrò a Patty.
“Oh, Candy…ma allora voi avete veramente sbagliato tutto….lui si era impegnato con te…”
No Patty, doveva andare così, io gli ho detto che era giusto così”
“Ma non avete deciso di comune accordo???”
“Bhe, io ho deciso per tutti e tre, ero l’unica che era in grado di farlo, non avevo alternative…”
Un’ombra di amara tristezza e ripianto velò il volto di Patty “…Candy c’è sempre un’alternativa…solo alla morte non c’è alternativa”, pensò, ma invece le disse: “Amica mia, io credo che talvolta tu pecchi di eccessivo altrui…”
Candy non le lasciò finire la frase.
“Non è questo il punto, Patty. Devi fare una cosa per me. Devi riportare l’anello a Terence. Appartiene alla sua famiglia da generazioni, è giusto che lo riabbia, che lo dia alla sua futura moglie, ora che so che lui è felice e che l’ama, Annie non è la persona adatta per questo compito e io non posso, lo capisci vero?”
Patricia avrebbe voluto chiedere alla sua amica come facesse a essere certa che Terence amasse Susanna, il fatto che avesse deciso di sposarla non le sembrava una prova sufficiente; per un tipo come lui sarebbe anche potuta essere una ripicca, oppure un’azione dettata dallo sconforto, perché no?! ma capì dagli occhi di Candy che aveva bisogno di credere fosse così per certo. Solo in questo modo il loro sacrificio non sarebbe stato inutile. Per niente convinta la rassicurò: “Certo, Candy, glielo darò io in persona” fu l’unica cosa che riuscì a dirle.
“Grazie Patty, non so come farei senza di te! Ecco…questo è il biglietto per lo spettacolo di Venerdì prossimo. Se parti domani farai certamente in tempo!”
“Come fai ad avere un biglietto?” “me lo ha spedito la madre di Terence” “Tu la conosci?” “”Bhè sì, l’ho incontrata durante le nostre vacanze in Scozia” ripose senza specificare chi in realtà fosse la madre di Terence. “E perché te lo ha mandato?” “Non so…all’inizio ho pensato che sperasse in un nostro riavvicinamento, ma considerati i prossimi accadimenti non saprei dirti…”
“Va bhè, meglio così: non avrò problemi per cercarne uno!”
Il giorno dopo Patty partì per New York dicendo a tutti che doveva andare a salutare una sua zia e che sarebbe tornata in tempo per il compleanno di Candy. Tutti rimasero un po’ perplessi, era appena arrivata da un lungo viaggio, ma nessuno le fece domande. Per fortuna.
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