Capitolo XXX
Avvolgo attentamente in una robusta carta da macellaio il dipinto di Slim che ritrae la Casa di Pony della mia musa , e di proposito lo colloco tra la vigogna per le spedizioni dei viaggi sicuri. Verrà con me in Scozia per la mia pausa estiva, in quanto sento che non può restare lontano da me un solo momento - specie durante questa pausa anticipata dove potrò finalmente ricaricarmi. Attraverso una iniziale corrispondenza con i devoti custodi ( dopo molti anni di silenzio da parte mia) so che la mia villa oggi è esattamente un cumulo di ancestrali ricordi con un disastroso bisogno e devoto interesse di proprietario, mano e risorse.
Sono molto impaziente di ricongiungermi a questo diritto di nascita. A Londra il mio contratto con l'Amleto è ormai finito ...sto andando a concludere le emozioni fisiche e mentali che hanno dominato la mia vita per più di questo mezzo decennio. Ho versato ogni singolo momento di veglia e di incoscienza della mia arte in questo impegnativo e complesso protagonista Shakespeariano , ombreggiando ulteriormente il dramma della mia vita reale - posso ora dire che sono abbastanza pronto a chiudere questa con maggior successo , malgrado l'anima vada consumando il capitolo della mia vita.
Tuttavia, per quanto possa ora giustamente concedermi di scandagliare ciò, so che il prossimo capitolo sarà simile, non mi sembra ancora abbastanza per fare il primo passo e rivendicarlo.
Candice tesoro mio ... ogni volta che mi alzo per prendere la mia penna stilografica e scriverti, io, Terence, presumibilmente il più dotato divulgatore di Shakespeare, secondo la vox populi, sembro non esser capace di infilare una sola frase che possa adeguatamente esprimere ciò che il cuore , l' anima e la mente desiderano liberamente dire. Sono irritantemente ostacolato da oneri e colpe del passato ancora troppo presenti .
Torno al compito a cui mi sto dedicando non potendo al momento permettermi di fare altro. Consapevole di sapere che devo distrarmi per timore che le ombre dei miei demoni si sentano autorizzati a catturare completamente la razionalità della mia mente.
Quindi mentre mi dedico al mio divano avvolgendolo in tela d' anatra , il mio occhio cattura nella fessura ricurva del sedile, un luccichio.
Mi lascio andare ad una complice risatina, veramente lieto di questa distrazione.
E' uno dei suoi orecchini quelli che indossava due settimane fa , quando è venuta a trovarmi ... una coppia di diamanti taglio rosa da un carato con un castone esterno in oro giallo e uno interno filigranato in platino , ho subito riconosciuto la fattura manuale di Asprey prima ancora che venisse confermata dal marchio.
"Janey piccola imp ..." mormoro, leggermente ammorbidito. Una parte di me suggerisce che lo ha lasciato apposta in modo da darmi motivo di contattarla nuovamente. Un' altra parte di me sospetta invece , che lei sia ben consapevole del mio sommo disgusto per quei convenevoli forzati e inesorabilmente puntigliose , e delicate buone maniere dell'alta società che francamente e ancora fastidiosamente governano la mia vita. Le medesime che hanno controllato la mia mano ogni volta che avrei voluto raggiungere la mia amata sapendo che lei mi avrebbe preso in considerazione solo dopo un periodo corretto.
Posso vedere quegli scuri, provocanti occhi brillare maliziosamente negli occhi della mia mente . " Oh Terence, lo sai che tutte le mie amiche e amiche dei miei amici sono completamente fuori di testa , pazze di te! Tutte vorrebbero essere le mie amiche del cuore , sperando che io ti presenti loro personalmente! Non puoi credere di cosa sarebbero capaci di barattare per questa richiesta nonostante il risultato!! " Mi aveva detto, allungando audacemente la sua flessuosa leggera figura vestita di argento Lanvin , sul mio divano come se gli appartenesse. "Ma ora che ti vedo da vicino, mi verrebbe da dire che se tu non fossi chi sei , anch'io potrei essere innamorata pazza e fuori di testa per te!!" Alzando il suo sopracciglio civettuolo verso di me con un malizioso compiaciuto sorriso.
"Quanti anni hai adesso?" Le domandai, dispiacendomi di deluderla, interrompendola nell' adorazione del mio personaggio, ma c'era un fascino irresistibile unito ad un inevitabile rancore di protezione filiale in me. Nonostante la sua giovinezza, in quel momento ero certo che lei stava per diventare una tremenda donna ribelle , e il mio soprannome di testa calda che avevo appena pensato per lei , le si sarebbe adattato perfettamente , con tanto di disappunto sia da parte sua che mia.
" Oh, via, via, via, ti comporti come un vecchio antiquato anzichè come un meraviglioso fratellastro maggiore! Come se non sapessi la mia età!" Mi rispose, scuotendo il capo all'indietro. " Ho sentito dire che eri solito fuggire continuamente dalla St.Paul durante la tua permanenza lì - pensi di essere l'unico Grantchester capace di infrangere gli stupidi stoici regolamenti della St.Paul e mandare il vecchio caro papà su tutte le furie?!" Mi sfidava con noncuranza.
"Kathryn Jane Grantchester - tu hai tutti i tuoi 16 anni , vero?" Gli ribattei apparentemente infastidito , ma sbigottito dalla facilità ed il coraggio con il quale la ragazza sfidava il nostro genitore nel suo parlare in modo molto simile a quello che usavo io durante la mia giovinezza. L'ultima volta che l'avevo realmente vista fu quando me ne andai furiosamente dalla House Grantchester in Mayfair in quel fatidico dicembre del 1911 , dopo quell'orribile discussione con la Duchessa . Il peggiore momento della mia vita fino ad allora, ma il momento migliore , per via di Candice arrivata non molto tempo dopo.
Kathryn Jane - era appena una bambina , allora. Fisicamente non aveva nulla di sua madre , la mia cara odiata matrigna - era diversa da quella sfortunata faccia grassoccia ... in realtà aveva molto dei colori e delle caratteristiche del nostro padre in comune, oh talmente dirimente e doveroso da annullare e sacrificare prontamente la sua seconda moglie , Sua "Grazia" Richard Grantchester , Duca dell' East Anglia , il più alto nel rango tra i pari del Regno Unito - per importanza di storia, di potere, di posizione, di ricchezza accumulata , il vero Monarca delle Isole Britanniche . Una posizione per la quale io non darei un fico secco . Ma che certamente otterrà , il nostro fratello maggiore . Richard Jr. , David mi ha detto che è Capitano di Vascello in servizio in India , confermandomi di vivere da scapolo impenitente come il Principe del Galles.
Alla prima impressione, la mia piccola sorella sembrava avere una personalità terribilmente titolata e brutalmente simile a quella di sua madre; ma da come la sto osservando ora, qualcosa non è più compatibile con la mia valutazione iniziale di lei.
"Ecco l'ONOREVOLE , sei antico!" Lei altezzosamente mi ricordava , continuando a dirmi : " parli come il nostro suonato vecchio signore - io sono semplicemente Janey !! Nessuno che sia qualcuno gira con il proprio nome completo di titolo in questi giorni - è mooooolto fuori moda , sa di muffa e alterigia!"
"Davvero?" Sollevando curiosamente il mio sopracciglio sinistro. Questa giovane generazione certamente evidenziava un disprezzo imbaldanzito che non avevo mai visto prima.
"Certo che lo è! Per la miseria , se il cugino David , Principe del Galles, può vivere come meglio crede, allora perchè non noi! Invece dobbiamo fronteggiare la Madre Superiora Suor Kries e la sua squadra di suore attaccate alle loro folli rette ! "
"Suor Kries?" Dissi, domandandole ... "Cosa è successo a Suor Grey?"
" Oh si - tra il tuo sacrificio per l'amata del tuo cuore e quelli delle Paoline l'abbiamo persa nella Grande Guerra , la vecchia Suor Gray è morta di crepacuore nel 1918 - non lo sapevi? " Mi informava candidamente di ciò con disinvoltura, consapevole di darmi per prima quella notizia. "Tu non sai che ogni ragazza alla St.Paul spera di essere trattata come una Terenciana dal ragazzo dei propri sogni, vero? "
"Cosa?" Le domandai , sorpreso.
"Oh si, tutti sanno quello che hai fatto per salvare quell'enigmatica adottata ereditiera americana che doveva essere espulsa dopo che voi due foste colti in flagrante delicto nelle scuderie! Caro fratello, tu non hai idea! Al giorno d'oggi una simile azione commessa da uno studente maschio verso una ragazza , viene chiamata da tutti gli studenti, " tirare un Terence" o " essere un Terenciano" ! Tu hai saputo superare la leggenda Geoffrey, il nostro comune antenato! " Kathryn Janey, era estasiata da ciò, visibilmente soddisfatta di quella associazione .
"Di quali fantasie stai parlando!" Le domandai, leggermente infastidito , non lusingato di quell'appellativo, ma comunque affascinato da ciò che mi stava dicendo. Dio solo sapeva quanto profondamente fossi ancora mortificato nell'essere caduto in quella stupida trappola che aveva messo in moto la miserabile separazione da Candice , culminata poi nel massimo sacrificio che avremmo dovuto affrontare.
"Via, via , via fratello - non puoi ingannarmi con il Grantechester labbro superiore rigido!" Alzandosi e andando dritta verso il mio portasigarette Asprey . Prima che potessi fermarla vi aveva già preso una Dunhill mentre palesandola mi pungolava di accenderla. Mi sono sentito alquanto vecchio prendendogliela tra le sue labbra perfettamente piene e imbronciate, castigandola con lo sguardo ... questi dorati protagonisti di questa giovane generazione , questo jazz inebriante e queste ragazze emancipate , persone che vivono libere , con codici che io invece non ho mai potuto sposare.
"Per amor di Dio , Kathr... Janey!!" Rimproverandola, offrendole almeno il riconoscimento della sua espressa individualità.
"Ugh! Per favore Terry! Non dirmi che sei un noioso squallido vecchio ... io mi aspetto che tu mi porti al Picadilly!" Esigendo. " Io voglio vivere, vivere, Terry!"
Questo fu tutto... quello che potei commisurare con ... quella creatura intelligente soffocata da ciò che ci si aspettava da lei. Se era stato impegnativo per un ragazzo , era ancora più opprimente per una ragazza ... ed evidentemente lei non aveva preso molto da sua madre.
Eppure in quel momento , ero per metà il suo fratello maggiore.
E anch'io ... ricordo come ci si sente ad avere 16 anni ed essere intrappolati alla St.Paoul.
Aveva ballato e ballato e ballato il Charleston come una matta. Mi aveva ringraziato un mucchio di volte per averle regalato " la notte più bella della sua vita!"
Quella sera scoprii quanto vecchi fossimo diventati tutti - e come le cose non andassero bene per la Duchessa - sua madre era costretta a letto dopo aver subìto una serie di colpi. Le visite a casa durante le vacanze scolastiche erano oppressive e cupe. Non c'era da stupirsi che si sentisse tanto repressa. La sua paura più grande era quella di sposarsi non appena fosse stata presentata alla Corte di St.James di lì a due anni.
Quando le ho domandato cosa avrebbe voluto fare , aveva subito risposto " Volare sugli aerei! Pensi che sia sciocco, vero?" Mi domandò , in cerca di approvazione.
"Nostro padre non lo permetterebbe mai..." Disse sobriamente. Trovai questo interessante sapevo infatti che lui aveva sponsorizzato un ingegnere per progettare un aereo per tornare ai suoi tempi in Scozia ... quell'aereo era ormai un rottame nel fienile della mia villa dall' ultima volta che ero stato lì. " E non credo di avere in me abbastanza Geoffrey per poterlo sfidare ... " Concluse sospirando tristemente.
"Hai un sacco di Geoffry in te sorella ..." Volli rassicurarla.
Il divano mi ha dato un confortevole ricordo del mio fraterno incontro . Le punte delle mie dita intrecciano il suo orecchino rigirandolo in tondo , e il suo diamante cattura e riflette la luce.
Raggiungo la mia scrivania per metà imballata e vi tiro fuori la mia carta da lettere . La indirizzo presso Grantchester House in Mayfair. Lascio cadere l'orecchino nella busta con una nota.
Janey ...
Ancora qualche noioso consiglio ben intenzionato da qualcuno che pensava di aver capito il giusto , ma che purtroppo non aveva capito abbastanza fino a quando la vita non gli ha insegnato il contrario :
per te stessa devi essere vera
Terence.
P.S. Fai attenzione a ciò che lasci dietro di te !
Edited by scacciapensieri - 18/6/2015, 17:39
