Candy Candy

Il fandom di CandyCandy nel web

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view post Posted on 16/5/2018, 13:08     -1   +1   -1
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Nonostante la Nagita non descriva minimamente Candy in questo modo e faccia crescere Terry facendolo uscire dai suoi demoni, questo articolo può spiegare perché "ce ne dicono di tutti colori". Di donne che amano troppo in giro ce ne sono sempre tante purtroppo.

Sarà stata colpa, o forse no, di Candy Candy e della sua tendenza a sacrificarsi sempre, del suo fare servizievole per accudire e per guarire tutti, anche a suo discapito. Fatto sta che questo comportamento di ergere il proprio partner su un piedistallo, credere di poterlo sanare e redimere, proteggendolo oltre misura – come se da solo non ne fosse capace – chi più chi meno, lo abbiamo purtroppo sperimentato un po’ tutte. Perché ammettiamolo, più sono complicati e pieni di casini, più vengono idealizzati.

Chiariamo subito: questo non è un amore sano che può renderti felice, ma solo un rapporto di reciproca dipendenza affettiva, che rischia di ledere la tua autostima. Perché alla fine quella che va salvata da questo atteggiamento nocivo, sei proprio tu. Ne abbiamo parlato con il Dott. Michele Spaccarotella, psicologo, psicosessuologo e psicoterapeuta dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica, che il 16 maggio terrà un seminario su questo tema: “Io Mi salverò: come smettere di fare la crocerossina ed uscire dalla dipendenza affettiva”. L’appuntamento è alle 19 a Largo dei Colli Albani 14, a Roma.

Partiamo dalla definizione. Che cos’è la “sindrome della crocerossina” e come si fa a individuarla?

“Si parla di “sindrome della crocerossina” quando all’interno di una relazione di coppia, vengono mostrati marcati comportamenti accudenti e protettivi, orientati completamente al compiacimento e alla soddisfazione dell’altra persona, là dove la focalizzazione sui bisogni del partner è a evidente discapito dei propri. La “crocerossina” può esistere solo se c’è qualcuno da “curare”. Non a caso queste persone spesso scelgono e tengono in piedi relazioni affettive con compagni che, per diversi motivi, rivestono il ruolo di “bisognosi”. Più il partner viene visto come complicato ed irrisolto, più diviene oggetto d’amore incondizionato, idealizzato e soccorso, portando l’altro a mettere in secondo piano il proprio valore e a trascurare il suo benessere personale”.

È un’attitudine solo femminile?

“Questa modalità relazionale viene anche chiamata Sindrome di Wendy, richiamando alla memoria il personaggio femminile della nota favola di Peter Pan. Wendy, infatti, rappresenta il prototipo della donna dedita al sacrificio per amore, che si prende cura in maniera servizievole dell’eterno fanciullo, quasi come fosse una missione da assolvere, insita nell’animo femminile. Possiamo dunque dire che “numericamente” si tratta di un atteggiamento più a carattere femminile, ma di certo non esclusivo. Anche l’esperienza clinica ci dice che molti uomini possono sviluppare questa modalità di stare in relazione”.

Di solito si manifesta quando abbiamo a che fare con amori tossici e disfunzionali. Che caratteristiche hanno questo tipo di storie?

“Quando la relazione diventa tossica, probabilmente ci troviamo di fronte a una situazione di dipendenza affettiva, che si caratterizza come un disturbo della sfera emotiva. È contraddistinto dalla centralità di un oggetto d’amore, verso il quale il soggetto dipendente nutre sentimenti disfunzionali di esclusività. I campanelli d’allarme cui dare attenzione sono: un pensiero costante sull’oggetto d’amore, in nome del quale vengono sacrificate tutte le aree e le attività più importanti della vita (come amicizie, hobby, etc.), fino anche a giungere al ritiro sociale; una idealizzazione della persona amata, che porta a sovrastimare i segnali di conferma delle sue qualità e a sottostimare o a nascondere quelli che lo mettono in cattiva luce; la mancanza di reciprocità, all’interno della relazione; la costante presenza di un vissuto di abbandono e solitudine; un perenne stato d’attesa, che conduce a sentimenti di vuoto e di mancanza di senso; un atteggiamento compulsivo nel controllare notifiche, telefonate e messaggi; l’incapacità di prendere decisioni senza aver prima consultato il partner”.

Se noi ci “vestiamo” da crocerossina, il partner diventa qualcuno da salvare. Che tipo di uomini sono?

“Di solito, i “soccorsi” hanno la caratteristica di essere persone complicate, inafferrabili o molto problematiche. Spesso si tratta di uomini che illudono o ingannano la compagna rispetto allo “status” della loro coppia, mostrano un aperto rifiuto di responsabilità derivanti dalla relazione. Manifestano una mancanza di empatia e l’incapacità di parlare dei propri sentimenti, un atteggiamento che genera nella partner un profondo senso di insicurezza e inadeguatezza. In molti casi possiamo parlare di veri e propri narcisisti patologici, che utilizzano il rapporto solo per dimostrare il loro potere. La partner subisce una continua alternanza tra parti “buone” (ad esempio, romantico, gentile, brillante) e “cattive” (crudele, gelido, respingente) vivendo una condizione di assoluta confusione. Questa ambivalenza di fondo, costituisce il centro della dipendenza affettiva: la “vittima” s’innamora del volto buono, lo idealizza e vi si dedica completamente, mentre minimizza o nega la parte negativa. La dipendente, quindi, si innamora del volto “dorato” e considera gli atteggiamenti del “narciso” come conseguenza della propria inadeguatezza”.

Perché sono rapporti che non portano felicità?

“Manca la reciprocità, che invece rappresenta il prerequisito fondamentale per instaurare una coppia “sufficientemente buona”. Inoltre, sono fondate su un grosso “malinteso”. La “crocerossina” nutre la speranza che aiutare il partner bisognoso a risolvere i suoi problemi lo porterà ad esserle riconoscente, secondo uno schema ben preciso: “io ti salverò, tu ti sentirai meglio, mi sarai riconoscente e mi amerai”. In realtà, il “paziente” una volta “guarito” lascerà o cambierà “ospedale”, abbandonando la crocerossina nella più profonda disperazione, o nei casi più gravi a non lasciarla mai, diventandone il suo persecutore. Nella dipendenza affettiva la relazione in realtà non esiste. La dipendente affettiva finisce per concentrarsi su se stessa, sui propri “errori” e sul proprio dolore. Di contro, il narcisista non riesce a vedere il partner, se non come uno specchio, che serve a convalidare la propria immagine grandiosa ed egocentrica”.

https://www.missveronic.com/2018/05/06/sin...vare-te-stessa/
 
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Maurina Maura Municchi
view post Posted on 16/5/2018, 13:21     +6   +1   -1




La dipendenza tossica che puo' chiamarsi ossessione in questo romanzo purtroppo appartiene solo a Susanna. Che non ricambiata non solo ruba lettere, allontana Candy a Chicago, vuole un uomo a tutti i costi, prima dell'incidente, dopo, preferisce stare senza una gamba e su una sedia a rotelle , basta che lui le rimanga accanto. Non appartiene a Terence, lui non e' ossessionato e' semplicemente innamorato.

Ascolta October, anche un romanzo puo' ossessionare, il film( Misery non deve morire) ne e' un esempio, se uno si immedesima piu' del dovuto nella protagonista. Leggi la lettera ad Antony , la chiave del romanzo e' tutta li.
 
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Maurina Maura Municchi
view post Posted on 16/5/2018, 13:41     +9   +1   -1




Trovo l'ennesima disamina , Chi e' l'autrice? Un altro delirio Che niente ha a che vedere con questo romanzo.
 
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view post Posted on 16/5/2018, 14:10     +10   +1   -1
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Sono d’accordo con Maurina, tutta la pantomima dell’amore disfunzionale non c’entra niente, ma proprio niente, con Candy Candy. Tra l’altro non credo proprio che fosse nell’intenzione di Nagita dare un esempio nel suo romanzo, inizialmente indirizzato ad un target di adolescenti, di un simile tipo di amore distorto! Terence non si è mai appoggiato a Candy, anzi ha sempre agito da solo, facendo le sue scelte e pagando in prima persona! Se Candy sente trasporto ad accudire i bisognosi, non a caso lei è veramente una infermiera, lo fa perché è una che si prende volentieri cura delle persone, e questa è una qualità non un difetto caratteriale! Tra i due, se c’è uno di cui Candy si è presa cura, accudendolo amorevolmente è proprio Albert e non certo Terence! Se poi si ritiene che nel rimanere innamorati di qualcuno nel tempo, benché ci sia stata una separazione, ci sia qualcosa di patologico, allora questo è un giudizio personale che io non mi sento certo di dare perché credo che ognuno di noi abbia i propri tempi di elaborazione, forse quelli di Terry sono più lunghi di quelli di Candy e non ci vedo niente di strano.
Ci sono stati casi di coppie che si sono ritrovate molto tempo dopo che la vita le aveva divise scoprendo di essere ancora innamorati gli uni degli altri, come e più di prima e, onestamente, non vedo dove sia tutta questa anormalità!
 
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Maurina Maura Municchi
view post Posted on 16/5/2018, 16:45     +10   +1   -1




Il Terence di Nagita non e' narcisista.Il narcisista vuole adulazione, ama essere corteggiato,nella maggior parte dei casi e' fedifrago, pensa esclusivamente a se stesso. Lui e' addirittura contrariato, infastidito dalle fans che lo corteggiano, compresa Susanna. Nonostante sia supercorteggiato resta fedele alla ragazza che ama, perlomeno dal manga io ho percepito questo.
 
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view post Posted on 18/5/2018, 14:13     +1   -1
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in che senso? conta che sono precedenti a fs. in incontro nel vortice terry va avanti, ma resta innamorato di candy, e lei di lui. cmq se non te lo ricordi pazienza. e tu giallo? a te piace la narrazione di alys? le leggi volentieri le sue storie?
 
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view post Posted on 18/5/2018, 14:36     +1   -1
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questo è l'ennesimo delirio radfem, io mi chiedo cosa abbia a che fare con candy. qui si parla di relazioni tossiche e malate. davvero, mi sento A DISAGIO E non poco. e come me molte altre. qui pare che siamo tutte matte, da curare e sporche. mi sto odiando perché amo qst storia, prima mi faceva star bene venire qui, ora mi crea ansia e disagio, mi chiedo se non sia io matta, se non mi debba curare, tanto che sto pensando seriamente di cancellarmi dal forum. dieci anni fa una cosa simile mai si sarebbe vista, la storia di candy, nel complesso o con terry, era pulita, serena, disperata ma positiva, ricca d'amore. un amore come quello di romeo e giulietta, capace di attraversare le epoche, vincere la morte, ogni avversità. era una storia d'amore e speranza di ritrovare un giorno la persona amata, per 'farla felice, per tutta la vita', come dice terry. un amore che rendeva liberi di trovare ognuno la propria strada, prima di riunirsi. un amore che faceva crescere, che gettava all'inferno ma che cmq redimeva. ora è diventata sudicia, violenta, morbosa, malata. io non la riconosco più. è cambiato tutto, i presupposti, la chiave di lettura. noi fan di terry siamo sudicie, malate, future vittime di femminicidio. su fb ho frequentato qst gruppi. prima credevo fossero teste di cazzo, che non avessero letto la storia, ora mi rendo conto che pure chi ha letto la storia tira su qst cose. il 90% dei fan, io sapevo preferisse terry. sono tutti malati? pazzi? violenti? non lo so. però nessuno nomina susanna, che è una stalker. boh. ripeto, ho frequentato qst gruppi fb, e mi sono resa conto che ero arrivata al pun to di aver paura di uscire di casa, perché chissà che mi poteva succedere. oggi ho paura all'ipotesi di trovare un compagno, perché penso 'e se mi ammazza?' non vivo bene, e se devo farmi paranoie pure qui ditemelo che me ne vado. maurina è albertiana, eppure è obiettiva nei giudizi. anche Esther, che è la fondatrice. o odyssea, che è mod. sono donne adulte, sane di mente, equilibrate. per qnt ne so, Esther è sposata e albertiana, eppure ha amato terry e mai ha detto fosse violento, o abusante. odyssea, mizia, kiara sono terenciane. eppure mi sembrano equilibrate, donne realizzate nella loro vita. sono pazze e croceriossine anche loro?

mi sto sentendo male, davvero. mi viene da rimettere.
 
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view post Posted on 18/5/2018, 19:43     +3   +1   -1
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CITAZIONE
mi sto sentendo male, davvero. mi viene da rimettere.

Suvvia fanciulla, calmati. :)
Se stai male per queste cose, allora il mondo virtuale non fa per te.
State parlando di una storia di fantasia, di personaggi scritti sulla carta, la vita reale è ben altra cosa, quella sì che a volte fa proprio stare male.

Saluti.

Paul
 
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view post Posted on 19/5/2018, 09:00     +2   +1   -1
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Lagadema, mi dispiace tanto sentirti così angosciata! Non devi prendertela così. Tieni sempre presente che quelle che leggi tra queste pagine sono sempre e comunque opinioni personali di chi le esprime, non badare ai toni che a volte si alzano un po’ e continua a guardare alla storia, abbracciando la teoria che più ti piace quella che ti fa stare meglio! Nessuno credo pensi veramente che l’amore di Candy e Terry non sia bello e pulito!
 
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view post Posted on 19/5/2018, 09:22     +5   +1   -1
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Certo che no! Anzi, credo che coloro che credono che quello tra Candy e Terence sia un amore scritto in cielo, per fortuna sia la maggioranza! Volevo scrivere ‘scritto nelle stelle’ ma poi ho pensato che su questo forum, dati i trascorsi topic, poteva dar adito ad equivoci e confonderti ancora di più, Lag! ;)
 
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view post Posted on 19/5/2018, 13:33     +1   -1
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Dai Lagadema, non esagerare. A me tutta questa storia di amori disfunzionali, sindromi da crocerossina etc...sembrano assurdità in questo contesto.
Non credo ci sia nullo di sporco nell'amore tra Candy e Terry, anche perché Candy è una tosta, e i piedi in testa non se li farebbe mettere di sicuro e da nessuno.
Ora ti dirò cosa ne penso io Lagadema, ma ricorda per favore che è una mia personalissima opinione, come tutte quelle presenti nel web, nessuna esclusa.
Per me ci si dimentica spesso e volentieri il momento storico in cui è stato scritto il manga. Il Giappone stava vivendo un momento di grande cambiamento, in bilico tra una cultura tradizionalista e chiusa e un'apertura sempre più massiccia all'occidente.
Se dai un'occhiata ai manga e agli anime di quegli anni la violenza era all'ordine del giorno, accettata e auspicata come metodo educativo e rispetto dell'ordine gerarchico. Ricordate, che ne so, Mimì e la nazionale di pallavolo (allenamenti con catene, umiliazioni, schiaffoni e punizioni varie), Il grande sogno di Maya (i metodi educativi della Tsukikage -con sevizie vere e proprie - gli schiaffi di Masumi a Maya o anche alla sua segretaria etc...), Rocky Joe e i suoi allenamenti? Sono solo tre esempi, ma rendono l'idea. Io penso che con Candy si sia voluto, a suo tempo, proporre un intento educativo volto al cambiamento. Una ragazza di umili origini che prende in mano la sua vita, indipendente e autonoma, era ciò che di più lontano si potesse mostrare dall'ideale della donna geisha giapponese, devota al marito, alla casa e alla tradizione nipponica. E lo stesso vale per Terry e il suo autoritarismo.
Personalmente non vedo Terry un personaggio sporco, non l'ho visto così nel manga e tantomeno nell'anime. L'ho sempre trovato un personaggio complesso, difficile, ma non cattivo. E il suo amore per Candy sincero.
In FS, però, il ritratto che ne fa di lui la Nagita è diverso sia da quello dell'anime che da quello del manga. Il Terry di FS alterna luci e ombre che a me hanno disturbato, e la sua influenza su Candy è stata descritta con toni non positivi da parte della Nagita. A parte il primo incontro sulla nave, dove è il termine illusione a farla da padrone in tutte le sue declinazioni e sinonimi, Terry ci viene sempre mostrato come prevaricante rispetto a Candy, aspetto che a una prima lettura mi aveva lasciata perplessa, a una seconda sospetta. La Nagita si sofferma sempre, ad esempio, a descrivere come l'ombra di Terry si allunghi sempre verso Candy ad oscurarle la luce (sulla finta collina di Pony, in Scozia, tramite ricordo al presente), come se la sua personalità fosse troppo dominante per lei. Terry, in linea con il suo personaggio d'attore, ruba la scena a chiunque. Inoltre i suoi sbalzi di umore sono più marcati, le sue decisioni più nette, il suo autoritarismo più evidente. È un Terry diverso da quello del manga e, personalmente, preferisco il secondo. Grazie Igarashi!
Questo per dirti, Lagadema, che che esistono più Terry in questa storia, oltre al Terry presente nella mente e nel cuore di ognuno di noi. Candy non fa la crocerossina con lui, Candy lo lascia andare. Non lo cerca. A Rockstown non va a consolarlo o a scuoterlo, perché deve farcela da solo, e va via. No, nessuna sindrome da crocerossina da parte di Candy. Lei è tosta.

CITAZIONE (LAGADEMA @ 14/5/2018, 21:21) 
giallo secondo te a che tavola si riferisce la lettera? e poi, scusate un'umile domanda: ma allora perché piazzarla lì?

A quella di Rockstown in cui Terry decide che ritornerà a Broadway e risorgerà agli antichi splendori. :)
Perché piazzarla lì? Siamo ancora tutte qui a scrivere, no?

CITAZIONE (LAGADEMA @ 14/5/2018, 21:21) 
se non si amassero più, amen. a me disturba che abbia anmcora sentimenti per candy, e lei no.

Quanto c'è scritto in FS che si amano ancora e quanto c'è scritto che si amino invece nel tuo cuore?
In un certo senso che ognuno abbia proseguito con la sua vita in FS c'è scritto: Candy è felice, incredibilmente felice come scrive alla Prozia Elroy e a tutti, e Terry lo leggi infelice solo se rapporti quella lettera al suo amore per Candy. Ma se la leggi nel contesto Rockstown dove e inserita, prima dell'Amleto, ritrovi un ragazzo con la voglia di vivere, di farcela, di riprendere in mano la sua vita compresa la capacità di amare, Candy, Susanna o chi preferisci.
La Nagita ha riscattato anche lui, a prescindere che poi stia o meno con Candy. Terry non è più un perdente preso a calci dalla vita, un ragazzino arrabbiato con il mondo che non trova altro sfogo che non preveda autodistruzione. È diventato un uomo che ha ritrovato i suoi sogni e il suo scopo nella vita, un uomo in grado di assumersi in pieno le proprie responsabilità e che ha finalmente trovato il suo posto nel mondo. Io lo trovo molto bello.

CITAZIONE (LAGADEMA @ 14/5/2018, 21:21) 
dov'è che terry non ha dignità per te?

Non l'avrebbe se dopo la morte di Susanna scrivesse una lettera a Candy per renderla partecipe del fatto che è ancora innamorato di lei. Per gli stessi motivi che hai scritto tu nel tuo post, Lagadema. Invece, per me, se quella lettera come credo è stata scritta prima dell'Amleto o durante la sua messa in scena, Terry non è più ancorato al passato ma proiettato nel futuro, come Candy e come qualunque altro personaggio di FS, e allora sì che, dopo la morte di Susanna, avrebbe possibilità di ristabilire un contatto e una relazione con lei (a prescindere dal fatto che per me il romanzo è costruito su tutt'altri binari).

Comunque Terry non è stato abbandonato da tutti, è lui, semmai, ad essersi sentito rifiutato: sua madre l'ha sempre seguito, Candy pure, Susanna idem. Tutte e tre però sapevano che l'unico in grado di sconfiggere i suoi demoni sarebbe stato solo ed esclusivamente lui, e a parte Candy, che una volta chiusa una storia non si è mai voltata indietro nemmeno una volta, le altre lo hanno aspettato. Così ha fatto Eleanor, così ha fatto Susanna: tutte sapevano che ce l'avrebbe fatta e gli hanno dato fiducia restando ad aspettare i suoi tempi senza interferire,anche per questo la sindrome da crocerossina, secondo me, non c'entra molto con questa storia.

Spero che questo mex sia comprensibile, perché ho scritto in fretta e con il cell. :)

Edited by GiallodiMarte - 19/5/2018, 16:06
 
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view post Posted on 19/5/2018, 13:44     +5   +1   -1
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CITAZIONE (GiallodiMarte @ 19/5/2018, 14:33) 
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In FS, però, il ritratto che ne fa di lui la Nagita è diverso sia da quello dell'anime che da quello del manga. Il Terry di FS alterna luci e ombre che a me hanno disturbato, e la sua influenza su Candy è stata descritta con toni non positivi da parte della Nagita. A parte il primo incontro sulla nave, dove è il termine illusione a farla da padrone in tutte le sue declinazioni e sinonimi, Terry ci viene sempre mostrato come prevaricante rispetto a Candy, adpetto che a una prima lettura mi aveva lasciata perplessa, a una seconda sospetta. La Nagita si sofferma sempre a descrivere come l'ombra di Terry si allunghi sempre verso Candy ad oscurarle la luce (sulla finta collina di Pony, in Scozia, tramite ricordo al presente), come se la sua personalità fosse troppo romina te per lei. Inoltre i suoi sbalzi di umore sono più marcati, le sue decisioni più nette, il suo autoritarismo più evidente. È un Terry diverso sa quello del manga e, personalmente, preferisco il secondo. Grazie Igarashi!

Sempre più convinta di aver letto un altro romanzo...
 
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Maurina Maura Municchi
view post Posted on 19/5/2018, 14:29     +3   +1   -1




Spostano la lettera Lag per un unico motivo, per fare tornare il romanzo come vogliono non per come e'.
 
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view post Posted on 19/5/2018, 17:15     +3   +1   -1
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CITAZIONE (Puk @ 19/5/2018, 14:44) 
CITAZIONE (GiallodiMarte @ 19/5/2018, 14:33) 
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In FS, però, il ritratto che ne fa di lui la Nagita è diverso sia da quello dell'anime che da quello del manga. Il Terry di FS alterna luci e ombre che a me hanno disturbato, e la sua influenza su Candy è stata descritta con toni non positivi da parte della Nagita. A parte il primo incontro sulla nave, dove è il termine illusione a farla da padrone in tutte le sue declinazioni e sinonimi, Terry ci viene sempre mostrato come prevaricante rispetto a Candy, adpetto che a una prima lettura mi aveva lasciata perplessa, a una seconda sospetta. La Nagita si sofferma sempre a descrivere come l'ombra di Terry si allunghi sempre verso Candy ad oscurarle la luce (sulla finta collina di Pony, in Scozia, tramite ricordo al presente), come se la sua personalità fosse troppo romina te per lei. Inoltre i suoi sbalzi di umore sono più marcati, le sue decisioni più nette, il suo autoritarismo più evidente. È un Terry diverso sa quello del manga e, personalmente, preferisco il secondo. Grazie Igarashi!

Sempre più convinta di aver letto un altro romanzo...

Ma dai, Puk! C’è scritto tutto ’icché’ dicono... Siamo noi a non saper leggere! Benvenuta nel club degli analfabeti ignoranti! Tranquilla, sei in buona compagnia con la terencianità di gregge! Bhèhhhhh!!! Bhèhhhhhhh!!! Bhèhhhhh
 
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Maurina Maura Municchi
view post Posted on 20/5/2018, 16:22     +3   +1   -1




Giallo scusami ma sei mitica! Susanna ha aspettato che sconfiggesse i suoi demoni? Non vedo come potesse fare in altro modo, visto che lei sapeva benissimo quali fossero i suoi demoni. Invece di riaccoglierlo facendogli capire che senza di lui non poteva vivere, l'avesse amato davvero lo avrebbe lasciato libero.Spero nella vita tu abbia un'altra concezione sull'amore. L'autrice visto il ginepraio in cui si era messa ha risolto il tutto con una malattia e l'ha tolta di mezzo.
 
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