Candy Candy

La collina di Pony sarà sempre lì ...

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view post Posted on 21/3/2020, 14:27     +1   +1   -1
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Capitolo 18

IL DIPINTO


“L’arte è la menzogna che ci permette di realizzare la verità.”
Pablo Picasso



Guidata soprattutto dai propri occhi sognanti, camminando sulle nuvole , Lucy si ritrovò ad attendere Terence nella biblioteca centrale di Lakewood, a quell’ora completamente vuota. Infatti la maggior parte degli ospiti riempivano le aree della residenza situate nei pressi del giardino o del salone principale. Per tanto , un luogo come la biblioteca , in quel momento non destava alcun interesse.

Non era la prima volta che la giovane ragazza entrava in quella bella calda sala, collegata direttamente allo studio di Mrs. Andrew. Tuttavia, soprattutto oggi, forse perché non era in servizio, alla giovane quella stanza appariva come se la stesse osservando per la prima volta.

I suoi occhi erano intenti ad ammirare i bellissimi dipinti che decoravano le pareti. C’erano principalmente ritratti di famiglia e paesaggi; Lakewood, le montagne ed il lago Michigan. Poteva riconoscere facilmente quasi tutti i volti e le persone appartenenti alla famiglia per la quale lavorava. Da Mr. William Albert Andrew e la prozia Elroy, Mr. Anthony Jr. e sua moglie Teresa. E poi tra le tante grandi tele, notò una serie di tre piccoli dipinti in olio , ed era come se lei li stesse vedendo per la prima volta.

Nel primo a sinistra, Lucy riconobbe Londra con la famosa torre del Big Ban. Quindi alla sua destra un dipinto che raffigurava un piccolo cottage. “ Che bello!” Pensò, mentre lo sguardo si perdeva nel mare dei narcisi del suo giardino, che sembrava abbracciare il fiume che passava davanti la casa. Poi scuotendo la testa, come a cancellare nella propria mente la magia di quei fiori, Lucy volse il proprio sguardo al dipinto centrale.

“Oh … incredibile … com’è possibile?!” Mormorò tra sé.

Dinanzi i suoi occhi vide Terence! Il dipinto lo ritraeva sul palcoscenico di un teatro, vestito con il tradizionale costume di Romeo! Come mai, aveva avuto l’idea di farsi ritrarre in quel modo e perché….?!

La ragazza si avvicinò a quel dipinto un po’ di più, così da poterlo vedere meglio. Era così bello! Però, lui aveva una malinconia negli occhi che lei non aveva mai visto nel volto sempre allegro di Terence. Poi, come una rivelazione, si accorse che il Terence raffigurato in quel quadro non era Terence!

“ … Com’è possibile … mancano le lentiggini …. “ Esclamò ad alta voce completamente sorpresa.

“E’ esattamente questo il punto!” Sentì rispondersi da una profonda voce maschile dall’accento inglese, proveniente dalla grande poltrona dietro la scrivania.

Lucy saltò dalla paura, coprendosi la bocca con una mano per nascondere il suo urlo.

“ Oh mio Dio! Per tutto questo tempo, ho pensato di essere sola!”

Ma la sua sorpresa non finì lì, quando vide l’alta figura maschile alzarsi e girarsi verso di lei , la quale fino a quel momento era rimasta seduta con la poltrona rivolta verso la finestra che dava sul giardino.

“Non era mia intenzione spaventarla, signorina. “ Le disse l’uomo avvicinandosi e porgendole un piccolo inchino.

“ … Ma non potrei essere più d’accordo con lei riguardo a questo dipinto. E’ terribilmente sbagliato privo di lentiggini. “ Finì di dirle quel signore dai capelli grigi, con un piccolo sorriso ironico sulle proprie labbra.

E come seconda rivelazione, la sbalordita Lucy capì che stava fissando la medesima persona del dipinto !!! Quell’ uomo in gioventù sembrava l’immagine sputata del suo Terence ?! “ …. Quando è diventato il mio Terence? “ Si domandò senza rendersene conto , voltandosi come un papavero rosso .

“ … Mi scusi … io non volevo disturbarla ….” Gli mormorò la ragazza accennando ad allontanarsi.

“ Evidentemente la curiosità di conoscere dove siano finite le lentiggini, non le è sufficiente. “ Le rispose quel gentiluomo inglese sorridendole.

“No, è che … io ho capito ….” Balbettò Lucy.

“Oh … giusto … e riguardo a Romeo, cosa sapete? “ Le domandò scherzosamente.

“ … Non so … beh, che lui è bello … la storia è bellissima … ehm … mi sto riferendo alla storia teatrale!” Riflettendo però tra sé. “ Lucy, stupida ragazza, cosa stai dicendo a questo uomo?”

Lo sentì ridere, e per un attimo pensò di udire la medesima bella, calda risata del suo Terence, che ogni volta che udiva le riempiva il cuore.

“In verità, il Bardo ha dato il meglio di sè in quest' opera … “ Le rispose lui formalmente cambiando repentinamente tono di voce sorprendendo la ragazza . “ … Cosa penserebbe se le dicessi che la storia rappresentata, non è quella vera …”

“Com’è possibile?!” Gli domandò Lucy con una curiosità e un coraggio inaspettato non capendo da dove uscissero .

“ Beh … se dicessimo che a differenza di ciò che conosciamo , Romeo e Giulietta alla fine della storia sono vissuti felici e contenti e non separati dalla tragica morte … ci crederebbe?” Le domandò quel gentiluomo inglese, sollevando leggermente il proprio sopracciglio sinistro.

“ Sarebbe davvero strano se non impossibile!” Replicò la ragazza, senza alcun dubbio.

“Hmm … ha ragione … allora, parliamo del Romeo del dipinto …”

“Si … lui è … “ Lucy non sapeva come dire che in realtà aveva identificato nel Romeo del dipinto il suo interlocutore.

“Bene, prendiamo come inizio il fatto che entrambi sappiamo chi sia il Romeo del dipinto , ok?” Gli rispose lui allegramente, vedendo che la ragazza gli annuiva affermativamente.

“Splendido … per il momento lasciamo da parte questo fatto e parliamo della sua Giulietta; concentriamoci sulla storia stessa … loro non sono morti tragicamente - perlomeno apparentemente “ indicando se stesso. “Quale sarebbe la sua opinione, se io le dicessi, che è stato invece il destino a separarli …?”

“Immagino che, deve essere successo qualcosa grazie al quale , loro in seguito si sono riuniti!” Gli rispose Lucy entusiasta di quella conversazione.

“Vedo che lei è ottimista …! E com’è giunta a questa conclusione?”

Lucy ancora una volta guardando pensierosa il dipinto dei narcisi, rispose piena di fiducia.

“Quella è la loro casa!”

Il gentlemen dai capelli grigi le rivolse un gentile sorriso.

“Allora, lei pensa che i dipinti siano legati l'uno all’ altro … Londra è dove vivono … giusto?!”

Il quel momento Lucy spalancò gli occhi , e vide davanti a sé il comporsi di un puzzle. Nel dipinto con Romeo, il giovane uomo indossava un medaglione con sopra una figura femminile. Un profilo , che sarebbe potuto appartenere a qualsiasi donna. Ma che si distingueva soprattutto per la propria eleganza , un nasino all’insù e una capigliatura piena di ricci.

“Questa donna, sul medaglione …”

“Si, lei è la Giulietta della storia …” Le rispose lui.

“E vivono in Inghilterra … il cottage è in Inghilterra …” Disse lei.

“ E …?”

“… E … è stato fatto tutto in segreto … loro hanno voluto mantenerlo tale , perché nessuno potesse separarli, mai più .”

Prevalse il silenzio, che a Lucy sembrò lungo un’eternità, sotto lo sguardo blu e insondabile di quello straniero.

“Beh, mettiamola in un altro modo … “ Le disse lui cambiando repentinamente atteggiamento ancora una volta. “ Il suo Romeo, perché l’ ha lasciata tutta sola, stasera?!”

“Lui non mi ha lasciato sola!” Gli rispose Lucy, diventando tutta rossa.

Come risposta lei udì il fischio a mò di sfottò dell’uomo inglese, così come nello stesso istante si potette udire la voce del suo amato dietro di lei.

“Sono stupito, per quanto tempo ancora hai intenzione di continuare a prenderla in giro?”

“Terence!” Esclamò sollevata la ragazza, voltandosi a guardare il ragazzo che stava entrando in biblioteca.

“Oh … benvenuto al nipote lentigginoso di Tarzan!” Disse l’uomo inglese, mentre Lucy notava sorprendendosi di come i suoi profondi occhi blu abbracciassero pieni di amore e tenerezza il volto di Terence, come se si stesse rivolgendo al proprio nipote.

Terence avvicinandosi a Lucy, prese teneramente la sua mano stringendola nella propria e girandosi verso il gentleman inglese, gli domandò ironicamente.

“ …. Nonna … è a conoscenza che … siete giunto in America … Duca di Grandchester?!”
[/QUOTE]

Edited by scacciapensieri - 15/11/2021, 13:47
 
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Capitolo 19




Questa città

Due anime ma con un solo pensiero,
due cuori che battono come uno!”
John Keats


Nonostante l’America, così come il resto del mondo, stesse subendo un periodo di recessione economica e si trovasse a soli due anni dallo scoppio della seconda guerra mondiale , New York continuava a meritare giustamente l’appellativo della città che non dormiva mai. Clubs, teatri, anteprime, feste che si tenevano una notte dietro l’altra.

Quella notte dopo la premiere presso la Radio City di New York , seguì una grande festa in uno dei club più popolari dell’epoca. Un club, che con le sue grandiose feste, era solito ospitare , facoltosi imprenditori , politici , e nobili. Un club , che impegnava i giornalisti a scrivere di notizie scandalose sulle colonne mondane dei loro giornali. Era : The Stork Club.

“Oh, è veramente meraviglioso! Proprio come ho letto di questo posto!” Esclamò Annie entusiasticamente affacciandosi all’interno del locale , entrandovi insieme ad Archie e Candy.

Candy era stordita, ma era soprattutto scioccata dal lusso del club e dalla scandalosa stravaganza vista l’epoca.

“Annie … ci sono persone che vivono in strada … c’è fame … poveri senza lavoro … e noi … senza vergogna veniamo qui solo per divertirci …! “ Disse Candy ad una frustrata Annie.

“Candy! Noi non abbiamo l’abitudine di fare ciò! Questa sera è …” Avrebbe voluto dire Annie, ma una voce maschile la interruppe .

“… Questa è una serata speciale!” Disse con un sorriso smagliante Clark . Candy lo guardò stupita. Probabilmente l’attore americano non era disposto a smettere di corteggiarla . Lei si domandò come Terence avrebbe reagito se quell’uomo avesse continuato a tenere quel comportamento per tutta la notte …

“ E perché ti risulti tutto più semplice, cara Candy, devo informarti che il ricavato degli inviti sarà totalmente devoluto in beneficienza! “ Sentì dire dalla voce di Karen.

“Esattamente come Karen ha detto. Candy , tesoro. “ Aggiunse Eleanor . “ Ora, che ne direste voi tre di unirvi al nostro tavolo? “ Continuò a dire allegramente.
“Che grande onore, Mrs. Baker! Grazie mille!” Esclamò felicissimo Archie.

“Puoi chiamarmi Eleaonor, Archie …”gli rispose sorridendo la star avanzando verso il loro tavolo , lasciando un Archie rosso come un papavero. Candy sorrise debolmente, seguendo il resto della banda. Con frustrazione notò che Terence non era con la madre. La sua vocina interiore gridava con desiderio: “ … Terry dove sei?!”

“ Sono qui … lentiggini mia!” Le rispose Terence sussurrandole vicino all’orecchio, come se avesse udito il suo intimo pensiero e così all’ improvviso, che lei quasi saltò dallo stupore.

“Terry … ma come ?! …” Disse lei a bassa voce.

“ Ssh … “ Fu tutto ciò che lui le rispose mentre le prendeva la mano guidandola nella direzione opposta a quella della comitiva.

“Terry … dove mi stai portando? “

“ … Ti sto sequestrando !” Le gridò lui , ma la sua voce si perse tra la musica e il vociare degli ospiti che avevano riempito l’intero night club.


Presto la loro presenza si perse tra la folla, mescolandosi con essa. Per tutto quel tempo, Terence andava avanti stringendo la mano di Candy nella propria . A un certo punto arrivarono davanti ad una porta dalla quale entrarono e molto velocemente salirono su per una scala. Raggiungendo un patio.

Era pieno di splendidi fiori e grandi piante. Il posto era illuminato da moltissime candele che gettavano tutto intorno una luce calda e leggera. Il rumore dell’acqua delle fontanelle presenti , si mescolava alla musica che giungeva in sottofondo dal club. In alcuni punti c’erano anche delle panche di legno, e un enorme tetto di vetro permetteva alle stelle di riflettere il cielo notturno di New York. Era davvero magico.

Sorprendentemente Candy notò che il posto era completamente deserto . Non c’era nessuno, tranne loro due. Si chiese come fosse possibile che nessuno fosse lì quella notte. E ancora una volta, come se lui avesse ascoltato i suoi pensieri, le disse.
“ … Aprono soltanto durante la stagione estiva …”

Lei si voltò a guardarlo.

“ E quindi … come … sei riuscito … a …” Andò per chiedergli, ma Terence la fece trasalire di nuovo. Trovandolo in piedi ad un soffio di distanza da lei.

“ … Questo è un segreto … “ Le disse lui , facendole l’occhiolino, sorridendole dolcemente.

Candy si sentì senza fiato. Erano anni che non aveva più avuto la possibilità di guardare quel tipo di sorriso sul volto di Terence, giungendo alla conclusione che esisteva solo nella sua immaginazione. Quel sorriso gli illuminava gli occhi e l’anima. Il più bello, puro sorriso che lei avesse mai visto in vita sua, sul volto di un uomo. Quel sorriso stava gridando il suo nome. Quel sorriso era …. la sua casa.

I suoi occhi erano fissi su di lei. Attraverso quei cristalli blu , Candy capì che Terence aveva semplicemente compreso. Lei capì che lui sapeva tutto di lei, senza che lei gli avesse detto una sola parola. Riguardo al proprio dolore … e all’amore che provava per lui. Terence sapeva tutto, aveva capito ogni singola cosa e glielo stava facendo capire semplicemente con il suo dolce sorriso e i suoi occhi … i suoi profondissimi occhi blu che la calmavano come un cristallino mare di stelle. Candy sentì il bisogno di immergersi in loro . Perdendosi in essi per sempre, lasciandosi tutto dietro … tutto … e stare semplicemente e solo lì …
E poi la serratura del suo castello di ghiaccio si ruppe, con un rumore fortissimo. Così forte che le fecero male le orecchie mentre il proprio cuore volava . Abbandonò ogni paura … lasciando da parte ogni esitazione … con tutta se stessa …

“Oh … Terry …!!!!” Gridò con tutto il suo essere, cadendo tra le sue braccia, lasciando che i propri singhiozzi e le lacrime scivolassero giù senza paura.

Terence la chiuse tra le proprie braccia. Lui sapeva che da quel momento , tutto sarebbe ricominciato dall’inizio . Non c’era intervallo da coprire, non c’era nulla, a parte loro due. Nulla li avrebbe tenuti lontano l’uno dall’altro . E forse per la prima volta nello loro vita, avrebbero fatto quello che realmente avrebbero voluto. Anche se, sarebbe stato necessario non dirlo a nessuno. Anche se, avrebbero dovuto mantenerlo per loro … per tutta la vita. Sarebbero appartenuti per sempre l’uno all’altro. Perché era al dì là del loro potere. Era un qualcosa più grande di loro. Era un qualcosa di così profondamente radicato e scritto , che riusciva a dare loro la vita. L’uno all’altro.

Una lacrima di felicità senza fine rotolò lungo la calda guancia di Terence , mentre lui iniziava a sussurrarle parole .. parole …

Ancora ed ancora. Dove per metà venivano ascoltate perdendosi tra singhiozzi e per l’altra metà si perdevano tra i suoi baci. Un torrente inarrestabile di parole. Un torrente inarrestabile di tenerissimi baci.

Parole che lui aveva mantenuto nel proprio cuore per anni .. mi dispiace … ti amo … per sempre … mi sei mancata … temo troppo … non andartene … ti amo .. la mia Candy … un pazzo … solo tu … ho paura … mi dispiace … mai più … ti amo … solo tu … per sempre … vita mia … mi dispiace … amore mio … solo tu .. la mia lentiggini … Candy mia … sono stato un pazzo … perdonami … sempre … solo tu .. la mia Giulietta …

Poi le lacrime si fermarono. I singhiozzi si calmarono. Le parole tacquero.

Il silenzio fu rotto dalla voce di Candy.

“Io credo che ora dovremo andare … gli altri probabilmente ci stanno cercando … “

Terence sospirò.

“ … Lasciamo che ci cerchino …”

“Terence ….” Le rispose lei quasi implorante .

“ … Vieni, prima voglio mostrarti … qualcosa “ le disse dolcemente “ avviciniamoci …”

Lui prendendole teneramente la mano con la propria la condusse davanti ad una grande vetrata. Quindi rimanendo dietro di lei abbracciandola. Le mormorò dolcemente . “Guarda ….”.

Lì , davanti agli occhi di Candy si estendeva la città di New York . Illuminata, magica, seduttrice. Con la neve che ricopriva i davanzali e i rami degli alberi. Questa città, che una volta l’aveva privata del suo amore … ora sembrava scusarsi con lei.

“Un volta, ho amato questa città” Iniziò a dirle lui“ … sognavo di vivere qui con te … recitando in teatro … e dividendo tutta la mia vita con te … ma questa città, la vita, il destino mi … hanno punito … e allora perdendo tutto qui , in questa città … l’ho odiata … l’ho odiata più di qualsiasi altra cosa …” poi facendo una piccola pausa e chiudendo gli occhi “ … ma stasera questa stessa città … sta facendo tornare a me … la mia … Candy …”

“…Terry …” Sussurrò lei.

“Candy … io non posso cambiare il passato … mi dispiace che non ne sia capace … non posso cambiare i miei errori … e non sono riuscito a cambiare i miei sentimenti per te … e non sarò mai in grado di farlo … non posso cambiare la piega che ha preso la nostra vita … ma posso fare tutto … tutto … per te …“

Lei si voltò lentamente verso di lui.

Le sue guance erano rosse e bagnate di lacrime . Le sue lentiggini brillavano davanti ai suoi occhi. Lui si chinò baciandole dolcemente, asciugando le sue lacrime con le proprie labbra.

“ …. Ho resistito tanti anni … senza queste lentiggini …” le mormorò lui dolcemente , “ … ora farò di tutto per non perderle mai più … “

“Pensavo … che … non ti piacessero ….” Le disse lei con voce roca accompagnata da un piccolo sorriso.

“Mai!!!” Le rispose lui con voce un po’ più vivace.

“Bugiardo! Mi hai sempre deriso, per le mie lentiggini!” Continuò a dirle lei ostinatamente, ma con tanta gioia nella voce avendo ritrovato le loro personali scaramucce giocose.

“Credo che tu non sappia molto bene come stiano le cose, Lady Lentiggini!” Le rispose lui, intrappolandola tra le proprie braccia. “ … Io e le tue lentiggini … abbiamo una storia d’amore, sai?”

“Ora, mi stai prendendo in giro!” Gli rispose lei arrossendo a quelle parole.

“Ascolta, cosa ci accingiamo a fare ora … chiediamo alle tue lentiggini la loro opinione!”

“E tu pensi che ti risponderanno?”

“Signora Tarzan non si scherza con il nostro rapporto!”

Candy non potette resistere più e cominciò a ridere. Terence tuttavia continuava imperterrito.

“Beh , mie signore … “ Disse inchinandosi teatralmente rivolgendosi presumibilmente alle lentiggini di Candy . “ … mi farete l’onore …” . Ma improvvisamente Terence diventando serio, si inginocchiò davanti agli occhi attoniti di Candy, chiedendo “ … di essere mie …?”

Candy era trafitta. Aveva capito bene … quello che Terence intendeva …?

Lui notò la sua sorpresa, e non voleva spaventarla.

“ …. Forse hanno bisogno di un po’ di tempo per pensare, giusto?” Le domandò sorridendo.

“ … Si … “ Balbettò Candy.

“Aspetterò tutto il tempo necessario …”

“No … beh … si …” Candy non sapeva cosa rispondere.

Sebbene Terence sapesse. Si alzò, prendendo Candy tra le proprie braccia , sussurrandole in un orecchio .

“ … Questo sarà … il nostro piccolo segreto, tesoro!”

Edited by scacciapensieri - 15/11/2021, 13:58
 
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Capitolo 20


L’articolo



“Oggi, il tuo segreto Candy, sarà finalmente noto a tutti!” Pensò Iriza malignamente avvicinandosi con il proprio famoso atteggiamento snob a Candy impegnata a parlare con Archie ed un uomo d’affari.

“Cugina! Vedo che non sei cambiata nemmeno un po’ … !! Continui senza vergogna a mostrare la tua età … per giunta la festeggi !?! … Sei coraggiosa cara! “Presentandosi con una tagliente battuta Iriza fece notare la sua presenza.

Candy la guardò sorridendole freddamente, un sorriso che avrebbe potuto facilmente ucciderla.

“Iriza! Sono contenta e onorata , una Baronessa al mio compleanno!” Le rispose Candy, nominando il suo titolo nobiliare con un tono che ricordava il peggiore insulto. “ Ciao, Neal .. ” disse poi, completando il saluto e guardando negli occhi il fratello di Iriza, in piedi leggermente dietro di lei.

“Ciao, Candy … “ Le rispose Neal asciutto evitando gli occhi di lei.

“Se non sbaglio, amata cugina Iriza “ disse Archie intervenendo “ …. Tu hai la stessa età di Candy, o sei molto più vecchia di lei?” Finì di dirle causticamente.

“Ah, ah, ah “ Ridacchiò Iriza , ribollendo di cattiveria. “Cugino Archie! Avevo dimenticato, il tuo grande senso dell’umorismo! …. Prendi subito le difese della nostra amata Candy, perché forse tremi al pensiero che lei possa smettere nuovamente di rivolgerti la parola?!? Ah, ah, ah.”

Neal cominciò a ridere anche lui. I due fratelli sapevano esattamente, come e dove colpire Candy ma soprattutto Archie, che per un momento congelò. Nella sua mente balenò improvvisamente il litigio avuto con Candy tanti anni prima, a causa del quale lei per un lunghissimo periodo di tempo non gli rivolse più la parola.

“Fu esattamente il giorno dopo, quel maledetto party a New York …” Pensò Archie, rivivendo immediatamente quei momenti da incubo.

§§§§§§§



Archie ed Annie stavano consumando la colazione in silenzio, nella loro suite al Savoy, quando alla porta della camera bussò il ragazzo che portava loro , le copie dei primi quotidiani del mattino.
Archie non amava leggere gli articoli mondani. Di solito pubblicavano solo notizie di gossip. E normalmente era abituato ad udirle dalla bocca della moglie. Quella mattina però, un piccolo diavoletto non aveva altro da fare , e così Archie aprì il quotidiano leggendo proprio le notizie che riguardavano la premiere avvenuta nella serata precedente.

Una delle notizie principali riguardava Eleanor Baker e la propria rivelazione: che il famoso attore teatrale Terence Graham altri non era che suo figlio. Per Archie quella era stata una notizia scioccante ed incredibile. L’articolo ripercorrendo la carriera della Baker così come quella di Terence , annunciava che di lì a pochi giorni sarebbe stato pubblicata un’intervista alle due celebrità. Nella testa di Archie per un momento si mosse il pensiero che Candy già da molti anni era a conoscenza che Terence era il figlio di Eleanor , ma così come nella serata precedente non aveva analizzato la cosa in maniera più attenta , allo stesso modo fece quella mattina.

Quindi i suoi occhi caddero nell’articolo successivo, nel quale era riportata un foto che ritraeva Candy con l’attore americano protagonista del film presentato nella serata della premiere.
Candy sorridente e luminosa si accingeva ad entrare dentro una limousine. Quasi accanto a lei, c’era Clark in piedi che con un accattivante sorriso sembrava scortarla. Se Archie avesse saputo chi c’era realmente dentro la limousine ad aspettare Candy , molto probabilmente le cose non sarebbero andate come invece accaddero … o forse sarebbero potute andare peggio …
Sotto la fotografia c’era un grande titolo.


ACCADDE UNA NOTTE … L’INIZIO DI UN’ AMICIZIA … O QUALCOSA DI PIU’?

“ …. La multimilionaria Candice White Andrew, con la sua presenza, ieri notte ha onorato la premiere del film. Lady Andrew che di solito osserva uno stile riservato e modesto , accompagnata da suo cugino Archie Cornwell e sua moglie Annie Cornwell – della famiglia Brighton di Chicago – ha sorpreso tutti con la propria allegra presenza anche al party che è seguito presso lo Stark Club. Gli sguardi ammirati di tutti sono stati vinti dal suo principale ammiratore, Clark Garrison. Le nostre fonti, dicono che l’attrazione era reciproca e che Mrs . Andrew si è allontanata dal party insieme a Mr. Garrison . (Foto 2, pagina 13) a questo punto dobbiamo segnalare che Mrs Andrew è la vedova del multimilionario William A. Andrew.

L’articolo menzionava poi due o tre cose riguardo la vita pubblica di Candy e Clark, concludendo …

“ …. L’inizio di un’amicizia … o di un amore proibito …?! Mrs. Andrew sa che Mr. Garrison è sposato?! …”

Archie alzandosi lanciò furiosamente il quotidiano che sfiorò la tazza sul tavolo .

“Archie … ?! “ Gridò Annie spaventata.

Lui non le rispose . Si avvicinò invece alla scrivania sulla quale prese furiosamente una sigaretta dalla sua custodia .

Con gli occhi spalancati dalla meraviglia, Annie vide Archie accendersi una sigaretta.

“…Archie … cosa …cos’ è successo?...” Gli domandò praticamente in un sussurro.

Annie lo vide alzare la cornetta del telefono.

“Passatemi immediatamente la stanza di Mrs. Andrew, subito!”Comandò bruscamente il sempre gentile Archie.

Annie si alzò dalla sedia, prendendo in mano il quotidiano che Archie aveva buttato sul tavolo della colazione; realizzando immediatamente il motivo per il quale Archie si stava comportando in quel modo. Anche se … sapeva che non poteva confessargli che quello che era stato scritto nell’articolo non corrispondeva a verità … perché solo lei era a conoscenza di chi fosse in attesa all’interno di quella limousine …. .
Terence.

Così come lei non avrebbe mai rivelato a nessuno che era a conoscenza del segreto di Candy, … e che Terence stesso , nella serata precedente, le aveva fatto giurare di non rivelarlo mai a nessuno … nemmeno alla stessa Candy. Cosa che lei osservò. Annie era la migliore amica di Candy … e per sempre avrebbe protetto il suo segreto …. Nonostante lei non sapesse che cosa fosse peggio … lasciare rovinare la reputazione di Candy o far conoscere la verità??!!


“Annie … non importa cosa … cosa potrebbe accadere … mi darai la tua parola che non rivelerai mai a nessuno la verità?? Nemmeno a Candy? … Mi dai la tua parola, di attendere fino al giorno in cui sarà lei stessa a rivelarlo? … So che tu potresti non prendermi in considerazione … non sono degno di fiducia … ma tutto quello che voglio è renderla felice … e anche se sono un bastardo egoista , devo ammettere che ho bisogno di un alleato … che mi aiuti a proteggere il nostro segreto …”

“Hai la mia parola Terence …”


Annie vide con la coda dell’occhio , Archie rimettere giù con forza la cornetta del telefono .

“… Archie … il giornale …”

“Annie, dov’è la tua amica?!” Le domandò lui asciutto. “ … perché non è nella sua stanza!”

“… Non lo so, forse aveva del lavoro da fare … è andata in ufficio …? ”

Gli rispose Annie cautamente .

“No, Annie , lei non è andata in ufficio!”

“ … Archie … Candy non ha colpa di quello che hanno scritto sul giornale … perché ti stai comportando come se non la conoscessi??”

“Oh … no mia cara! E’ tutta colpa di Candy! Il giornale non ha mentito!” Le rispose bruscamente Archie, mentre si udì bussare alla porta della suite.

“Avanti … “ Rispose Annie lentamente, mentre la porta aperta fece apparire il bel volto sorridente di Candy.

“ Un buon giorno ad entrambi!” Salutò Candy allegramente, nonostante avesse notato entrando nella stanza , che Archie volutamente le aveva dato le spalle .

“Buon giorno Candy, hai già fatto colazione ? O vuoi che io te la ordini ...?”

“Grazie Annie, ma ho già preso la mia colazione “.

“E dove hai preso la tua colazione, Candy?” Le domandò seccamente Archie. Candy esitò un momento.

“Nella mia stanza, naturalmente!”

“Oh … giusto … nella tua stanza … nella quale tu questa notte non sei rientrata!!” Le domandò ironicamente Archie.

Candy infastidita, lo guardò freddamente.

“Non capisco che cosa tu stia insinuando Archie.”

“Nulla … non sta insinuando nulla cara Candy … stamane Archie si è svegliato di cattivo umore …”

Annie cercava di scongiurare la tempesta che era in arrivo. Archie prese il giornale e praticamente lo gettò quasi contro Candy.

“Io non insinuo, Candy! Lo affermo chiaramente!” Le gridò.

Candy guardò le foto leggendo velocemente l’articolo. Ridacchiò, più per lo sconcerto che per il fastidio, aveva comunque già cominciato a ribollire dentro. Certo, le dava fastidio che avessero scritto quelle falsità su di lei, ma preferiva quelle voci, alle foto che avrebbero potuto ritrarre Terence all’ interno della limousine . Lei non lo avrebbe mai rivelato a nessuno! Lei non avrebbe mai dato a nessuno, alcun indizio che potesse dar adito a commenti sulla sua relazione con Terence. Nemmeno uno! Era qualcosa di suo. Era la loro vita, il loro rapporto, il loro segreto. Non aveva intenzione di dire nulla a nessuno, e dare quindi la possibilità a qualcuno , di scoprire che era felice! Dopo tutto non era la prima volta che la stampa scriveva esagerazioni sul proprio conto. Ricordò di quando Albert era morto … e di come lei avesse preso il posto del marito. Avevano scritto parole … parole … parole … ed ora stava capendo perché Terence con disgusto avesse sempre evitato i giornalisti . No, lei non avrebbe dato loro l’opportunità di colpire nuovamente Terence e la propria famiglia come un bersaglio pubblico! Soprattutto la loro ritrovata felicità.

“Allora Archie, mi stai dicendo che tu credi a questi giornali e non a me?” Gli domandò Candy alterata.

“Con quale coraggio me lo domandi, Candy? Ti stai forse dimenticando che ieri sera hai spudoratamente flirtato con quel playboy di attore americano!!” Gli gridò Archie mentre Annie cadeva sulla sedia . “ Te lo richiedo, Candy … dove diavolo hai passato la notte??”

Candy era furiosa.

“Archie, con quale diritto osi parlarmi in modo così offensivo!!!???”

“Con il diritto di essere tuo cugino!!! Con il diritto di proteggerti! Non dimenticare di essere ancora la vedova di mio zio!!!”

“No, Archie!!! Tu non hai alcun diritto su di me!!! Soprattutto se fingi di essere un marito tradito!!” Gli urlò contro Candy rossa di rabbia in volto.

“Candy … Archie … per favore smettetela …” Annie li pregava tra le lacrime. Rimanendo comunque ignorata.

“Io non ho alcun diritto, però li ha quell’attore da quattro soldi?? Ora capisco … tu hai una folle passione nell’intrattenere rapporti con gli attori …. vero Candy??”

“Si!!! Hai ragione!! Forse io ho una folle passione per questo tipo di rapporti! Ma una cosa è certa … d’ora in avanti io non avrò più rapporti con te, Archie! Non voglio più vederti e parlarti … mai più!!! “ Gli rispose freddamente Candy, mentre pazza di rabbia abbandonò la stanza sbattendo la porta dietro di lei.

Il giorno successivo era ormai troppo tardi perché Archie potesse chiederle scusa. Lui si recò negli uffici di New York cercandola, ma lì Candy aveva lasciato solo due lettere. Una altamente professionale - da parte del Presidente del Gruppo CW Andrew diretta al vice presidente Cornwell , con la quale gli comunicava la propria partenza dalla sede di New York - la seconda indirizzata ad Annie informava l’amica della propria imminente partenza per l’Inghilterra e che una volta giunta lì, l’avrebbe nuovamente contattata. La notizia del litigio, all’interno del gruppo Andrew viaggiò veloce, così come all’interno della famiglia. E ben presto la notizia raggiunse i Legan. Nessuno mai sarebbe venuto a conoscenza del motivo del litigio tra Candy ed Archie, tranne Patty e Tom.

Pochi giorni dopo il litigio, Candy partì dall’America con Terence e sua madre . Nessuno seppe mai nulla. Candy ed Archie si riparlarono nuovamente solo al funerale di Miss Pony, l’anno in cui scoppiò la seconda guerra mondiale.

§§§§§§§



“Davvero …. Dopo quanti anni la nostra cara cugina ti ha di nuovo rivolto la parola, Archie?” Iriza sadicamente, insisteva.

“Iriza, vuoi farmi credere, che nei circoli reali francesi che tu frequenti vai solo perdendo il tuo tempo, se riesci a ricordare questa vecchia storia!?! Evidentemente non hanno nulla d’interessante di cui spettegolare.“ Le rispose Candy con un arido sorriso distante dai propri occhi, tirando fuori Archie da quella difficile posizione.

“Beh, se è per questo …. Gli scandali che coinvolgono i nobili, sono sempre molto piccanti!!! “ Le rispose Iriza pomposamente “ …. Soprattutto quello che riguarda in particolare un Duca … britannico … e che presto esploderà rumorosamente!” Terminò di dire guardando malignamente Candy.

Candy la prese sottobraccio sorprendendo Archie e Neal ma soprattutto Iriza.

“Signori, permettete a due signore di allontanarsi per spettegolare un po’?” Dichiarò Candy sorridendo , trascinando Iriza perché potessero allontanarsi dal gruppo.” Sono tutta orecchie, Iriza cara!” Aggiunse ad alta voce, in modo che tutti la sentissero.

Anche se nessuno potette udire quello che Candy , con voce sommessa e minacciosa mormorò ad Iriza, poco più in là.
 
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view post Posted on 25/3/2020, 00:11     +1   -1
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Capitolo 21



LA LORO MELODIA



“Ci siamo amati con un amore che era più dell’amore”
Edgar Allan Poe



La voce di Terry risuonava calda e profonda.

“ …. Lady dormigliona …” Accarezzandole dolcemente il naso. “ … Candy …”

Candy aprì lentamente un po’ gli occhi, borbottando qualcosa , e cercando di fuggire li richiuse nuovamente.
Terence sorrise.

“Se non ti svegli … comincerò a farti il solletico …” Le sussurrò vicino al suo orecchio avvicinando la propria mano alla sua vita.

“ Tu … sei … cattivo!” Gli rispose lei nel dormiveglia, con una risatina leggera cercando di cambiare la propria posizione sul letto.

“ … Cattivo? Uhm …”

Imperterrito inizio a farle il solletico.

“Terry! Basta! “ Gli disse tra le risate.

“Cosa succede, signora tuttelentiggini … non ti piace più svegliarti presto?!”

“ … Questo … non significa svegliarsi presto … è ancora notte!” Candy a fatica cercava di rispondergli . Ridendo e cercando di fuggire dalle mani e le dita giocose di Terence.

“… Non è colpa mia, sei tu che devi andare a lavoro! “ Le rispose lui, intrappolandola nelle proprie braccia . “ … Dopotutto, qualcuno deve nutrirci … madame!” Finì di dirle baciandola sulle labbra.

“Ma … cosa dici? Che intenzioni hai??”

“Io … hmm… io voglio sedermi sul mio trono , come un Lord potente, e aspettare che tu ogni giorno mi porti cibo e bevande ! “ Le rispose lui alterando teatralmente la propria voce .

“Terry!!! Ma sei impossibile! Pensi forse che io sia diventata la tua schiava, Duca di Granchester???” Gli rispose Candy , cercando di fuggire dalle sue braccia attaccandolo, ma senza successo.

“… Selvaggia creatura….” Le disse Terence con voce più profonda “ … se pensi che ti lascerò scappare …” levandole l’aria con un bacio. “ … Se qualcuno qui è … uno schiavo … quello sono io … e sono tuo … signora Granchester!”

Gli occhi verdi di Candy fissarono con profondo amore quelli blu di Terence. Entrambe le loro menti , tornarono ai giorni precedenti.


§§§§§§§§§



Era da un po’ che erano tornati a Londra, e un giorno intorno a mezzogiorno, Terence sorprese Candy . Lui vide la sua auto, fuori il palazzo degli uffici Andrew, pronta per riaccompagnarla a casa dopo aver trascorso una breve ma impegnativa mattinata in ufficio. Quando lei vi entrò, prima che potesse dire qualcosa, annegò nella bocca di Terence e nei suoi baci.

“Terry!”

“Ho una sorpresa per te … indossa questa …” le disse porgendogli una parrucca bruna.

“ … Non sapevo che ti piacessero le brune, padron Terence!” Le disse lei, con un tono di voce quasi offeso.

“Oh, si! … io amo le brunette!” Le rispose lui maliziosamente. “ Sei … gelosa , amore mio?!”

“Mai!!!” Gli mentì lei ostinatamente.

“Donna testarda! E’ un idea di mia madre ! Lascia che ti aiuti …” Le rispose allegramente Terence cominciando ad aiutare Candy mentre indossava quella parrucca. E sorprendentemente anche lui ne indossò una. Aggiungendo una barba finta e un monocolo. Candy si mise a ridere.

“Non sapevo che oggi avessi uno spettacolo!”

“Oh ma io di fatto ce l’ho, un pubblico! “ Le rispose lui, inforcandole un paio di occhiali dalla montatura di corno marrone. “Perfetto!” Esclamò dando un ultimo controllo al loro aspetto , e aprendo la porta della macchina uscì.

“Bene, my lady, mi farebbe l’onore di fare una passeggiata con me?”
Candy spalancando gli occhi gli sorrise calorosamente , porgendogli la mano e uscendo dall’auto. Quel pomeriggio, camminarono in pubblico per le strade di Londra, mano nella mano per la prima volta nella loro vita. E quella fu anche la prima volta,che diedero inizio ai loro travestimenti, che sarebbero durati per diversi anni.

Dopo la loro passeggiata, aver guardato vetrine, e preso un tè in un piccolo pub, Terence disse a Candy che aveva ancora una sorpresa per lei . Quindi il loro cammino li condusse davanti ad un grande muro di recinzione in pietra.

“Cosa dobbiamo fare, qui Terence?” Gli domandò lei, quando lo vide improvvisamente fermarsi. Lui non le rispose , cominciando invece ad arrampicarsi su quel muro.

“Terence, ma sei diventato completamente pazzo??”

“No, affatto! “ Le rispose lui, e naturalmente arrivato sulla sommità del muro, la invitò a fare altrettanto. “ Vieni Tarzan, avanti dammi la mano!”

Candy a malincuore gli porse la mano, mentre tra i denti cominciò a mormorare sbuffando.

“Verremo sorpresi dalle suore … o dal custode … o da qualcun altro che potrebbe sorprenderci … magari potrebbe cacciarci via proprio uno studente …!”

“Questo posto è nostro! Non viene mai nessuno! Lo hai forse dimenticato Lentiggini?!”

Oltrepassarono il muro. E davanti ai loro occhi apparve sfuggente la collina dell’orfanatrofio, con il grandioso albero che la dominava al centro.
Camminarono verso la sua ombra maestosa sedendosi sotto di essa. Il cielo aveva preso ormai il colore ardente del tramonto, in quel caldo pomeriggio invernale. Per qualche ora non parlarono, tenendosi solo per mano.

“ … Chiudi gli occhi …” Le disse lui accarezzandole teneramente la guancia. Lei lasciandosi guidare dal suo tocco, chiuse gli occhi.

Cominciò a sentire una melodia , che non aveva più sentito da tanti anni ormai. Una melodia … che era la loro, una melodia … che usciva dalle note di un armonica. Note che provenivano direttamente dall’anima e dall’amore che Terence provava per lei.

Quando Terence finì , era ormai buio. E in quel momento, Candy aprì completamente il proprio cuore a lui, parlandogli. Gli parlò delle sue paure, del suo dolore, del suo amore. Gli parlò della propria solitudine, e della sua felicità. Gli parlò del loro passato, del loro presente e del loro futuro. Lei parlava, parlava, e parlava, fino a quando la sua voce divenne lentamente roca uscendo infine come un sussurro . E quando rimase in silenzio , rimasero abbracciati tra di loro. Mentre il ricordo di quella melodia accarezzava loro le orecchie …
Quella sera Candy e Terence decisero di sposarsi.

Alcuni giorni dopo si scambiarono i loro voti d’amore in una piccola cappella, nella città natale di Shakespeare. Il loro unico testimone, fu Eleanor Baker. Il suo regalo di nozze fu un piccolo cottage di fronte al fiume Avon . Una casa che divenne il loro rifugio , quando non vivevano a Londra.
Una casa che custodiva il loro segreto. Un segreto che in diverse occasioni fu sul punto di essere svelato . Anche da loro stessi. Un segreto però, che alla fine, solo dopo parecchi anni, sarebbe uscito dalle labbra di Candy.
 
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view post Posted on 26/3/2020, 15:52     +1   -1
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Capitolo 22



L’altro nonno




“ … Vuoi dire … Candy…?!” Gli domandò Terry fingendo ignoranza, sedendosi nuovamente sulla poltrona davanti la finestra, guardando in giardino. Vedendo quelle persone che parlavano e si divertivano, notò alcuni volti che ben conosceva , e i suoi occhi per un istante toccarono Candy che parlava con il damerino. Tuttavia, chi maggiormente attirò la propria attenzione , fu un uomo del passato. Una persona, che per qualche ragione era lì quella sera e Terry sospettava su ciò che avrebbe potuto tentare di fare.

“ … Per quanto ne so … non ho altre nonne … all’infuori di lei …” Gli rispose Terence, che ancora teneva la mano ad una Lucy più sorpresa che mai “ … o forse mi verrà rivelato questa sera ? “ Aggiunse il ragazzo scherzosamente . Facendo ridere Terry.

Quel ragazzo, gli ricordava tanto se stesso in gioventù. Del resto i suoi geni avevano una tale miscela. Nei suoi occhi vedeva la madre … nella statura il padre …, nelle lentiggini … la nonna.

“Con tua nonna, non si sa mai cosa può succedere!” Esclamò in tono scherzoso, “ e per rispondere alla tua domanda … no, tua nonna non sa che io sono qui stasera … ma il problema non è lei … bensì che tu per tutto questo periodo sei stato un gran maleducato!” Gli rispose Terry , guardando Lucy. Terence si abbandonò ad una risatina.

“Senti chi parla di maleducazione ! Non ne hai mai abbastanza! L’hai presa in giro sino a poco fa, ed ora vuoi che io te la presenti?” Gli domandò Terence sorridendo.

Ma Terry lo guardò indagatore , rimanendo in attesa.

“Accidenti … giusto … beh … ora capisco la nonna … “ Disse il ragazzo con tono quasi infastidito, “ Lucy … lascia che io ti presenti Sua Grazia il Duca Terence Graham Grandchester … lui è …” Ma Terry lo interruppe.

“ Io … sono suo nonno, piacere di conoscerla miss!” Mentre si alzava dalla poltrona , facendo un elegante inchino alla ragazza che arrossì violentemente rispondendogli con un sussurro.

“Vostra Grazia … piacere di conoscervi … pensavo che il nonno di Terence fosse … fosse … scusatemi se prima vi ho disturbato . “ Il giovane Terence la guardò teneramente stringendole di più la mano.

“Lucy … lui è l’altro mio nonno …” Le mormorò notando però che la ragazza di stava confondendo ancora di più, “ …. ah, roba troppo pesante per un primo appuntamento “ mormorò tra i denti mostrando i propri pensieri.

“ Vi vedete?” Domandò Lucy stupita.

“Abbastanza, anche se saltuariamente … !” Le rispose Terence ridacchiando leggermente mentre l’accarezzava con lo sguardo .

Ci fu un piccolo colpo di tosse. I due giovani, si voltarono guardando Terry che si versava del whisky in un bicchiere di cristallo. Il suo modo di fare sembrava indifferente, ma sulle sue labbra si nascondeva un furbo sorrisetto.

“Non voglio rovinare il vostro appuntamento … ma vorrei chiedere un favore a mio nipote , se non ti dispiace Lucy. “ La ragazza annuì affermativamente.

“Aspetterò nel corridoio” . Disse Lucy al suo accompagnatore regalandogli un luminoso sorriso, che catturò il respirò di Terence.

*****



Appena i due uomini rimasero da soli nella stanza, Terry non perse tempo. Con un gesto della mano , invitò il nipote Terence ad avvicinarsi a lui davanti la finestra.

“Riesci a vedere chi è l’uomo che sta parlando con tuo padre ed Archie?”

“Si, chi è?”

“Ascoltami attentamente. Con una scusa qualsiasi portamelo qui. Non menzionargli però il mio nome. Poi raggiungi tua nonna e dille di ritardare l’annuncio … anzi deve cancellarlo!”

“Lei non lo farà mai! Stai parlando come se non la conoscessi!”

“Terence, in questo momento tua nonna, si sta gettando nella fossa dei serpenti. ” Gli rispose Terry seriamente, mostrandogli Candy che parlava con Iriza, mentre improvvisamente apparve anche Neal.

“Hanno avuto il coraggio di presentarsi!!” Gridò Terry incollerito. “Certo Candy ha avuto le sue ragioni per invitarli, e sa quello che sta facendo, però non avevamo considerato quest’altra presenza. E’ a causa sua che devo impedirle di fare l’annuncio. Portami quell’uomo, me ne occuperò io. “ Il giovane guardò il nonno, e gli apparve oltremodo sicuro. Decise quindi di fare come lui gli stava dicendo.

“Qual è il suo nome?” Gli domandò prima di uscire dalla stanza.

“Roger Parker.”

I destini troveranno le loro strade.



Rimasto solo dentro la biblioteca, Terry rivolse il proprio sguardo a quei tre piccoli dipinti, grazie ai quali poco prima aveva avuto un interessante dialogo con Lucy. Sapeva che non era necessario menzionare alla ragazza , un altro dipinto che faceva parte di quella serie di opere d’arte, che era formata da quattro dipinti e non tre. In ogni caso, quel dipinto non era in questa casa.

Terry non potette evitare di ricordare quanta sorpresa avesse provato nel momento in cui scoprì quel dipinto. Lo aveva trovato casualmente in un piccolo mercato delle pulci a Londra, a pochi mesi del suo ritorno in Inghilterra. Il dipinto mostrava l’orfanatrofio e la collina di Pony. Senza pensarci due volte, Terry lo aveva acquistato. E anche se guardarlo gli faceva male, sentiva che aveva un pezzo di lei. Però non lo aveva mai appeso nel suo appartamento. Lo riponeva al sicuro all’interno di un armadio del suo studio, e ogni volta che era lì , lo tirava fuori appoggiandolo su una sedia , standovi seduto di fronte guardandolo per ore ed ore ... come se stesse ammirando lei … la sua immagine … la sua figura … naturalmente passarono alcuni anni prima che lui potesse regalarle quel quadro personalmente. Ma il giorno nel quale ciò avvenne, fu il medesimo giorno nel quale le loro vite avrebbero affrontato una nuova sfida . Forse, il loro destino ancora una volta li stava sfidando.

Quel giorno Candy entrò nel loro appartamento a Londra quasi senza fiato, ma pronta a nuove risate. Trovò Terence seduto a leggere un copione , sulla poltrona rossa del salotto. Lui la vide togliersi la parrucca bruna e gli occhiali che lei aveva indossato.

“Deve essere accaduto qualcosa di davvero divertente , riesci a malapena a trattenere un sorriso malvagio.” Le disse Terence scherzando.

Candy esordì con una grande risata.

“Si! E’ successo davvero! Ho giocato a nascondino con Parker!” Gli rispose lei tra le risate.

Lui la guardò serio mettendo da parte il copione.

“Devo fare qualcosa con quel ragazzo! Non vuole proprio rinunciare!”
“Potresti rilasciargli l’intervista che lui tanto desidera! Vedrai che allora si calmerà!” Gli propose Candy tra le risate.

Terence alzandosi dalla poltrona , le si avvicinò.
“Dargli un intervista …eh?” Le rispose mentre le catturava la vita con un braccio stringendola a sé, “ beh … fammi pensare … a quello che dovrei dirgli …” Sogghignò mentre Candy lo guardava sorridendo. “ Gli dirò … Mr. Parker … smettila di pedinare mia moglie … altrimenti potrei ucciderti!”

“Terry!” Candy protestò “ … non puoi dirgli questo…”

“Perché?”

" Tu sai ...perchè..."

Il suo sguardo blu si bloccò teneramente in quello di lei. Dai suoi occhi riuscì a capire che non era ancora pronta.
“Aspetterò tutto il tempo che ci vorrà …” Ricordò Terence, poi la sua mente fu attraversata dal dipinto che forse avrebbe potuto aiutarlo. Forse le avrebbe dato la giusta spinta e coraggio …

“Vieni con me …” le disse prendendole la mano con delicatezza , accompagnandola nel suo studio.

Candy si sedette di fronte la scrivania in mogano di Terence attendendo impazientemente . Lei amava le sue sorprese , e dentro il suo cuore sentiva che lui in quella giornata gliene aveva preparata una. Dopo tutto non era la prima volta. Le sorprese di Terence erano all’ordine del giorno.

Lui aprì un armadietto vicino alla grande libreria del suo studio e ne tirò fuori un pacchetto rettangolare. Non era molto più grande di un fascicolo. Sembrava però qualcosa di completamente diverso. Con mani sicure, lui lo diede a lei. Era relativamente leggero. Senza esitare Candy lo prese , e con un caldo sorriso cominciò a scartarlo.

La sorpresa del suo viso era sincronizzata alle parole di Terence.

“E’ tuo. Puoi appenderlo nel tuo ufficio o dove vuoi. “ Le disse con la sua profonda calda natura.

Candy emozionata e stupita, rimase per un po’ a fissare il quadro. La casa nella quale era crescita, la collina sulla quale aveva corso tante volte, l’albero sul quale si era arrampicata . Terence le spiegò in che modo lo avesse trovato e che in tutti quegli anni trascorsi avrebbe voluto condividerlo con lei e finalmente ora era giunto quel momento. Analizzando il quadro, Candy notò la firma dell’artista. “ Slim …” Lei conosceva il pittore! Ma naturalmente, altrimenti sarebbe stato impossibile per chiunque non avesse conosciuto la Casa di Pony, raffigurarla con tanto amore e bellezza. Candy raccontò a Terence la storia di Slim , decidendo che doveva trovarlo. Se era grata a Terry per quel meraviglioso regalo , lo era anche con Slim per quel meraviglioso dipinto.

Felice ed impulsiva com’era, mise il quadro su una sedia per continuare a guardarlo. Determinata a chiamare al telefono George e incaricarlo delle indagini per trovare Slim. Quindi afferrò immediatamente la cornetta sulla scrivania di Terence.

Le sue dita però non raggiunsero mai il disco numerato dell’apparecchio telefonico. Lei rimase congelata, con la cornetta nera in mano e gli occhi fissi su un portasigarette in legno poggiato sulla scrivania …

Terence era ordinato per natura, ma la propria scrivania era l’unico posto sul quale a volte regnava un po’ di disordine. C’erano copioni teatrali aperti, appunti , un posacenere con una sigaretta spenta , un paio di occhiali … cose che lo aiutavano ad immergersi completamente nel proprio lavoro . Ma tra quegli oggetti che appartenevano al mondo di Terence … Candy vide qualcosa … un piccolo oggetto rotondo … un oggetto che aveva già visto alcuni anni prima , appuntato sull’abito sudicio di una piccola bambina sporca. Un oggetto, che nel profondo del proprio cuore, lei aveva sperato riconoscendo quelle iniziali , che esse rappresentassero una semplice coincidenza. Silenziosamente rimise giù la cornetta e molto lentamente prese quella piccola spilla .
Terence notò quello strano comportamento.

“Candy … ? Stai bene ? !” Le domandò preoccupato.
Lei si voltò guardandolo con gli occhi lucidi. Le lacrime , le stavano annebbiando la vista rifiutandosi di bagnarle le guance. Terence preso dal panico cercò di abbracciarla ma lei non glielo permise facendo un passo indietro. Lui la guardò sbalordito.

“Candy … cosa sta succedendo … perché mi respingi?” Le mormorò cercando nuovamente di avvicinarsi.

Lai molto lentamente aprì il palmo della propria mano mostrandogli quella piccola spilla.

“…T. G. … Terence Granchester … “ riuscì appena a sussurargli.

Terence continuava a guardarla stupito.

“Si … è stato un regalo di mio padre … in realtà erano due gemelli … ma credo di aver perso l’altro da qualche parte …. “ le disse nel tentativo di capire perché lei fosse tanto sconvolta da un oggetto così insignificante .

“ … Non lo hai perso … è …” Gli rispose lei così piano che lui quasi non riuscì a sentirla .

Terence aveva raggiunto i suoi limiti. Non riusciva a capire quel comportamento . La raggiunse prendendole la mano .

“Candy! Vuoi dirmi cosa c’è di sbagliato ?! Ti prego parlami …” Le disse intensamente, cercando di non alterare eccessivamente il tono della voce.

Candy permise ai propri occhi di guardare il bel volto di Terence.

“Perché, perché, perché … “ continuando a ripetere a se stessa più e più volte “ … i destini troveranno le loro direzioni … “ , Aveva detto Eleonor una volta a suo figlio. E Terence aveva confessato ciò a Candy.

“ … I destini troveranno la loro direzione … quale direzione … in che modo … quante altre prove dovremmo affrontare? Si domandava Candy dentro di sé.

“Mrs. Candy … abbiamo trovato il nome della madre” . Le aveva detto George.

“E’ viva ?! … “ Gli aveva domandato Candy, malinconicamente.

“Purtroppo no, ma abbiamo un indizio sul padre … la piccola spilla che era appuntata sull’abito della piccola … riporta le iniziali del padre ,probabilmente. “

“ … E ... il nome della madre …? “ Gli domandò Candy pensierosa.



“ … Melanie Woods …” L’unica cosa che Candy riuscì a sussurrargli.

Terence congelò.

Lei scappò via nello stesso istante in cui le lacrime cominciarono a rotolarle giù sulle guance.

********



Correva.
Correva infuriata nei vicoli bui. Vicoli sporchi , poveri. La pioggia bagnava il suo corpo fino alle sue ossa.
Correva e correvano giù anche le sue lacrime . Lacrime miste di pioggia.

Poteva sentire il rumore dei suoi tacchi , in ogni sporca pozzanghera in cui si immergevano scomparendo.
Correva. Voleva raggiungere la fine del mondo.
Piangeva. Fiumi di ricordi e di dolore.
Era senza respiro.

Pioveva, ma sentiva il fuoco avvicinarsi. Quel fuoco che aveva sciolto il suo castello di ghiaccio. Non voleva. Non poteva. Era tutto sbagliato.
Sentiva i suoi passi rapidi passare nelle stesse pozzanghere. Così come sulla strada. Poteva sentire il suo dolore. Sentiva la sua rabbia. Il fuoco che voleva sedurla. Era sbagliato. Correva e sentiva la sua voce. Voce soffocata dalla paura, dalla rabbia , dalle lacrime. Pioggia e lacrime insieme.

Passi sempre più vicini. Respiri pesanti. Dolorosi. Senza aria. Senza ritorno.
Le gocce di pioggia soffocavano i propri singhiozzi.

La sua mano nella propria mano. Bagnata. Forte. Calda. La fermava . Lei non voleva. Voleva raggiungere la fine del mondo. Era sbagliato. La sua mano bruciava sul proprio braccio. Doveva correre. Voleva che la lasciasse. Non sarebbe più tornata. Non poteva. Non voleva. Il suo sguardo una fiamma eterna. I propri piedi due radici. I suoi occhi due profondi laghi blu di dolore. Un tempestoso mare di rabbia. Lei ferma.

Lui restava lì. Fradicio, arrabbiato. Senza voce. Lì. Attendeva. Era sbagliato? Aspettava per loro. La speranza, un incendio sul suo volto. Una supplica. Una parola.

Alla propria misericordia ?! Alla propria misericordia.

“…. Perché ...”

“ … Perché … sono una codarda, ho paura … di quello che accadrà … “

“ …. Tu sei … una … coraggiosa …. coraggiosa … Tarzan … amore mio …”

*****



E i destini … trovarono la loro strada …
Terence incontrò Teresa , su un prato di narcisi.
Sua figlia, aveva quasi quattro anni.
 
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view post Posted on 27/3/2020, 14:50     +1   -1
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Capitolo 23

Il temporale



Alzò la testa guardando il cielo notturno. Le nuvole nascondevano le stelle. Un temporale sembrava in arrivo. “… Sembra quasi che stia già piovendo …” pensò, ma non si riferiva alla pioggia.

Camminava insieme a lei tenendola saldamente per mano, conducendola vicino a un piccolo gruppo di persone.
“Nenè, posso affidarti per un po’ Lucy?” Domandò a sua cugina Terence presentandole la ragazza.

“Non c’è bisogno che tu me lo chieda!” Gli rispose Nene, entusiasta, catturando Lucy per un braccio “ Sono felice di incontrarti, finalmente!”

“Anch’io sono felice di conoscerti ….” Le rispose la ragazza gentilmente.

Terence sorrise e poggiando le proprie labbra sull’ orecchio di Lucy le sussurrò: “Ho una cosa da fare per conto di mio nonno … ma quando torno … prometto di non lasciarti … mai più…”

Girandosi lasciò una Lucy rossa come un papavero , con un sorriso splendente come il sole. Ignara del temporale che di lì a poco sarebbe scoppiato.

******




E così come si stavano avvicinando l’una all’altra le nuvole di quel temporale, altrettanto stavano facendo alcune figure presenti in quella serata di festa. In un determinato momento però quelle nuvole toccandosi avrebbero scaturito un fulmine . Anche se nessuno poteva realmente prevedere in quale preciso istante, sarebbe caduta la prima goccia.
Il processo comunque, era già iniziato.

Terry attendeva nell’ufficio di Candy il suo incontro con Parker. Non sapeva però, che in quel preciso momento Candy stava camminando con Iriza e Neal all’interno della casa. E lei ignorava che il nipote Terence stava conducendo Parker all’ingresso della residenza. E Terence non aveva ancora visto sua nonna, e non sapeva che suo padre era in procinto di lanciare il discorso di Candy e che sua madre dall’interno della casa stava correndo verso l’ingresso per raggiungere il marito all’esterno della casa. Nello stesso momento, sarebbero stati tutti presenti nel medesimo posto.

Occhi e sguardi incrociati. Alcune questioni, qualche ostilità. Come soldati, pronti alla guerra. Pedine su una scacchiera, che la vita aveva collocato.

La voce di Iriza risuonò come un fulmine.

“Ma …ma! Che cos’è questo un incontro al vertice? E appena prima che la mia stupida cugina possa spiegare l’inspiegabile …! Sono stufa di vedere Laakewood abitata da tutti questi bastardi! “ Inchiodando Teresa con uno sguardo velenoso.

Teresa si fermò, congelata.

“Tu vecchia maligna …” Le ringhiò Terence , avvicinandosi ad Iriza minacciosamente , mentre Candy allungando una mano lo fermava.

“Terence, ti prego prendi tua madre e uscite .”

“Nonna. Io non ti lascio sola con questi due! Lui è qui …” ma non riuscì a finire la frase.

“Lo so. Sono stata informata da Dorothy.” Gli rispose Candy a bassa voce. “ Ed ora William ragazzo mio, accompagna tua madre e informa tuo padre che ritarderò un po’il mio annuncio “. La voce di Candy era asciutta, seria e inavvicinabile. E rivolgendosi a lui con il suo nome ufficiale gli stava dimostrando che non era arrabbiata con lui ma con tutta la situazione che si era venuta a creare.

Il nipote capì , smettendo di insistere. Prese sua madre per mano, ancora scioccata, e lentamente la condusse verso l’esterno. Lanciando un ultimo sguardo prima di uscire. Non sarebbe voluto essere al posto di nessuno di quei tre che erano rimasti insieme alla nonna.
E poi una goccia di pioggia cadde sulla sua guancia.

ORFANI



“ Ora … “ Disse Candy guardando Neal ed Iriza, “ … Seguitemi nel mio ufficio , dove parleremo come persone civili o …”

“Candy non giocare a fare la signora educata con me …” Le urlò Iriza.

“… O ti sbatto fuori da casa mia.” Le rispose Candy freddamente ignorandola con lo sguardo. Poi “ Buona sera Mr. Parker , mi segua per favore. “ Finì di dire dirigendosi nel proprio ufficio.

Pochi secondi dopo esservi entrati, mentre Candy richiudeva la porta alle proprie spalle, la voce stridula di Iriza risuonò ancora una volta.

“Non posso credere che tu abbia avuto il coraggio di farlo venire qui oggi!” Mentre i suoi occhi pieni di odio si spalancavano, alla vista di Terry ancora seduto sulla poltrona.

Candy ancora una volta ignorò Iriza e la sua follia. Mentre i suoi occhi verdi guardando Terence che nel frattempo si stava alzando gli comunicavano:” Sto bene, non preoccuparti.”

“Sono stupito dell’educazione dei nobili … signora baronessa!” Esclamò Terence ironicamente. “ … o forse sei talmente felice che hai dimenticato le buone maniere con le quali si saluta un Duca!?”

“Come ti permetti!” Gli urlò contro Iriza.

“Iriza, non prestargli attenzione ! Duca o non duca resta sempre un cafone!” Esclamò Neal guardando Terence con vero odio.

“ Meglio cafone che essere una feccia come te!” Gli rispose Terence freddamente avvicinandosi minacciosamente a Neal. Candy gli passò dietro posandogli una mano sulla spalla, sedendosi dietro la propria scrivania. I suoi occhi si posarono quindi su Parker, che seppur stupito dall’imprevedibile corso degli eventi , era entusiasta di assistere ad una scena del genere.

“Mr.Parker prenda posto per favore, perché non ho tempo da perdere e voglio venire subito al dunque della questione.” Gli disse Candy con tono professionale.

“Voglio sentire quante altre bugie vorrai dire ancora!”

“Iriza, fammi un favore … chiudi la bocca!” Le rispose Candy con un tono intenso e tagliente, continuando a dire “ … Mr. Parker se ho capito correttamente lei non è stato invitato a questo party nel quale tra l’altro non è stata invitato nessuno della stampa e questo perché molto semplicemente domani ci sarà una conferenza stampa. Tuttavia non voglio essere maleducata e buttarla fuori dalla mia casa … anzi … Mr. Graham ed io le rilasceremo un’ intervista esclusiva …”

Il giornalista la guardò fisso. Aveva aspettato tanti anni per questo momento. Ed ora che l’aveva finalmente tra le mani. Almeno così credeva .

“E cosa le fa pensare Mrs. Andrew che io non sappia già tutto?”

“Mr. Parker cosa le fa pensare che corrisponda a verità?” Gli domandò invece Candy.

“Le mie informazioni sono affidabili.”

“ Fammi indovinare …” interruppe Terence “ questi due abomini … sono gli informatori a cui fai riferimento?”

“Abomini siete voi e i vostri incestuosi figli!” Urlò Iriza come una matta.

Candy e Terence si guardarono e lui scoppiò a ridere.

“Chi poteva immaginare che Arthur Cook avesse questo tipo di immaginazione! Ah , ah .. oh! Roger non guardarmi così! Credevi che io non sapessi chi ti aveva dato queste affidabili informazioni? Risparmiami ti prego … e naturalmente non spendere tempo e denaro chiedendo informazioni ai Legan! “ Finì di consigliargli un divertito Terence.

Parker lo guardò perplesso. Neal che aveva già bevuto un bicchiere di whisky, se ne servì un altro. Iriza giocherellava nervosamente con una ciocca dei suoi capelli, cominciando a dare chiari segni di astinenza.

“Mr. Parker , sentite come stanno le cose. Saremo noi a dire tutta la verità e voi avrete il privilegio di scriverlo per primo …ma a due condizioni. In primo luogo l’intervista avverrà davanti la mia famiglia , e in secondo luogo dovrà rimanere fedele a ciò che dichiareremo nulla di diverso da quello che dirò stasera, dovrà essere stampato.” Disse Candy tranquillamente.

“E cosa mi impedirà di scrivere quello che io già so?”

“Vuol dire che preferisce pubblicare falsità ? E vedere la penna di qualcun altro scrivere ciò a cui lei ha dato la caccia per una vita?”

Parker rimase pensieroso. Gli occhi di Candy non gli stavano mentendo. Lei lo guardava con una delicatezza che lui mai avrebbe pensato che una donna così forte avrebbe potuto avere. Poi lo sguardo di Parker da Candy passò a Terence. Lui era in piedi , dietro di lei, aveva la propria mano poggiata sulla spalliera della sedia dove Candy era seduta. Non la toccava. Ma il suo atteggiamento e soprattutto i suoi occhi , rivelavano a Parker una protezione che non aveva mai incontrato in tutta la sua vita. In quel momento pensò che Terence era disposto a fare qualsiasi cosa per quella donna. E in quel momento prese la propria decisione.

“Mrs. Andrew, Mr. Graham, è un onore per me avere questa intervista.” Disse loro con tono calmo e sicuro.

“Parker! Ti avevamo avvertito che avrebbero cercato di portarti dalla loro parte!” Gridò Iriza alzandosi in piedi dal proprio trono. “ Me ne vado ! Darò la notizia ad un altro giornale! Neal smettila di bere, alza il culo e andiamo via!”

“ Se domani uscirà uno scandalo sui giornali Iriza, non riguarderà il rapporto tra me e Terence , ma il vostro albero genealogico!” Disse un’ apparente tranquilla Candy , anche se il suo tono di voce cominciava a mostrare i primi segni d’ impazienza. Tirò fuori dal cassetto della propria scrivania una grande busta gialla contenente una piccola colonna di documenti.

“Cosa stai cercando di dimostrare? Non tollero ricatti da una guardiana di stalle!”

“Baronessa di contadini! Attenta a quando tiri fuori la lingua e parli ad una signora che è padrona di un titolo nobiliare più alto del tuo!” Gli disse tra i denti un Terence incollerito.

Il rumore della frantumazione del bicchiere di cristallo tra le mani di Neal, cadendo sul pavimento riempì la stanza. Forse Neal non era famoso per la propria intelligenza, ma l’indizio di Terence era stato cristallino, proprio come lui voleva.

“Non è possibile … non può essere …” Balbettò Neal, ma Terence inchiodandolo con gli occhi , era come se gli stesse dicendo. “ Oh si! Devi crederci!”

“Basta! “ La voce di Candy si sentì forte e chiara. “ Iriza , fai quello che vuoi! Vai dai giornali! Vai dove vuoi! Ne ho abbastanza! Ospiti nella mia casa, insultate me , i miei figli e i miei nipoti! Mi minacciate ! E nonostante questo cerco di essere gentile con voi! Ma la pazienza e la tolleranza hanno dei limiti! “ Poi facendo una piccola pausa e raccogliendo un breve respiro Candy riprese a dire.

“Mr. Parker , sapete quanti anni avevo la prima volta che sono entrata in casa Legan? Avevo dodici anni … ! Dodici anni … una bambina! E sapete come mi hanno accolto questi due fratelli? Con un secchio di acqua sporca gelata! Oh , ma questo non era abbastanza per loro! E così hanno pensato di farmi fare la cameriera. Ma non era abbastanza nemmeno questo e allora decisero di farmi fare la guardiana delle stalle, costringendomi a dormire con i cavalli! E perché potessero divertirsi di più, pensarono bene di mandarmi in Messico venduta come una schiava!
Mi hanno umiliato, deriso e picchiato! E tutto questo perché ho avuto la sfortuna di essere un’orfana! Anche dopo, quando non avevano più alcun potere su di me , hanno cospirato cambiando l’intero corso della mia vita! Ed io, in tutti questi anni … che cosa ho fatto … Mr. Parker? Sono stata tollerante con loro, solo tollerante. Anche il giorno in cui ho ricevuto questi maledetti documenti nelle mie mani, non ho cercato di vendicarmi per distruggerli! Anche adesso … non vorrei farlo. E sapete perché? Perché io so come ci si sente ad essere orfana, soprattutto ora che sono cresciuta , anche se l’ho sempre saputo sin dalla nascita! Ma lasciate che io vi chieda, Mr. Parker , non è tragicamente ironico conoscere alla nostra età che si è stata adottati … ? Scoprire all’improvviso che si è cresciuti sempre nelle bugie …?”

… Non è ironico sentire che la propria vera madre era una cameriera messicana, vittima di uno stupro … che ha abbandonato i propri figli gemelli appena nati, all’interno di una mangiatoia per maiali e che prima di morire ha supplicato la signora Legan di accudirli? E credere di essere figli di una ricca famiglia, e vantarsi con arroganza di ciò, mentre quella che si credeva essere la vera madre era invece sterile!?”
Gli occhi di Candy erano sfocati, la propria voce roca.

“Nonostante tutto … mi dispiace … mi dispiace davvero …” Disse poi lentamente guardando Neal ed Iriza. “ … Normalmente non dovrei esserlo … ma lo sono per due persone che stanno conoscendo la verità in questo modo …” Concluse Candy consegnando nelle mani di Neal quei documenti. “ … Queste carte mi sono state date dalla zia Elroy prima di morire …”

Negli occhi di Iriza apparve il vuoto assoluto. Era immobile senza parole. Incapace di sbattere le palpebre. Neal era così sconvolto, che mentre girava le pagine leggendole, sembrava dovesse essere colpito da un momento all’altro da un ictus.

Parker non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito con le sue orecchie. Terence offrì un bicchiere d’acqua a Candy poggiandole affettuosamente una mano sulla spalla.

“Naturalmente, ciò che hai appena sentito , Roger, non dovrà essere pubblicato, a meno che io non te lo chieda espressamente !” Disse Terence con fermezza.

“Tu … non avrai il coraggio … “ Mormorò Iriza come se stesse venendo fuori da un coma.

“ Cara … ti sbagli se pensi che io abbia un’ anima pura come quella di Candy , e se voi due continuerete a infastidirci … ! E tu Neal non fare la pazzia di strappare quei documenti, naturalmente sono una copia !” Rispose Terence minaccioso!

Non c’era più niente da dire!

********


Poco prima di aprire la porta dello studio e perdere per sempre i due fratelli, Candy disse loro lentamente.

“ … Il mio più grande segreto Iriza … è stato quello di aver sempre amato Terence …”

In quel momento gli occhi di Candy ed Iriza si incrociarono per l’ultima volta nella loro vita. E quella fu la prima volta che Candy lesse del dolore negli occhi di Iriza. Non la vide mai più. Né Neal , mai più.
 
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Capitolo 24



Il discorso



Orari, programmi, organizzazione. Loro avevano calcolato tutto. Tutto era stato pianificato.
Doveva essere uno dei party più grandi dell’anno. Organizzato e progettato nei minimi dettagli. Ma nessuno aveva previsto un temporale di primavera.

All’inizio nessuno prestò attenzione a quelle prime gocce di pioggia che avevano cominciato a cadere. Al contrario, la maggior parte delle persone si sarebbero divertite con quelle gocce luminose. Naturalmente diverse signore – temendo che i loro abiti potessero rovinarsi - avrebbero cercato riparo sotto i pochi ombrelloni che erano stati sistemati. Dopo tutto, chi avrebbe mai pensato che quella bella e calda giornata di sole, avrebbe portato un acquazzone.

Annie terrorizzata guardò dalla finestra quel cielo grigio. Il bellissimo party di Candy si sarebbe sicuramente trasformato in un fradicio pasticcio, riflettè, riconoscendo che era stata proprio lei a non voler posizionare più ombrelloni per non rovinare l’estetica! E giusto in tempo quando la sua amica stava iniziando il proprio discorso.
“Temo che dovremo spostarci all’interno della casa “, disse Anthony ai suoi figli.

“Si, ma gli ospiti sono molti di più di quanti potrebbero entrare nella sala da ballo”, disse Archie.

“Non vedo altre soluzioni!”

“Che vergogna, non possedere una bella voce! Invece del mio discorso , potrei cantare sotto la pioggia!” La voce allegra di Candy arrivò alle loro spalle.

“Mamma è tutto ok?” Le domandò Anthony, sorpreso dall’improvvisa presenza di sua madre, essendo già stato informato dal proprio figlio e dalla moglie cosa fosse successo durante il loro incontro nel corridoio con i Legans.

“Oh! Non potrebbe andare meglio!” Gli rispose Candy con uno smagliante sorriso.

“ Candy! Quando inizierai il tuo discorso? Dove metteremo tutta questa gente , se inizierà a piovere seriamente?!” Le domandò Archie in preda al panico.

Candy prese Archie per un braccio sorridendogli dolcemente.

“Mio caro Archie … sempre così ansioso … sempre così protettivo … non sarà la prima volta che darò un discorso interrotto … vero Archie?!”

La sua amica lo guardò e lui ricordò la prima volta nella quale Candy dovette parlare davanti ad una grande folla . Era passato così tanto tempo … era una bambina con bionde codine e kilt.

“Si, hai ragione … “ concordò Archie ricambiandole il sorriso.

“Bene! Allora andiamo a regalare un discorso che tutti ricorderanno per molto tempo!” Esclamò Candy mentre i suoi occhi verdi brillarono come le stelle più luminose.

******



Sotto un cielo di stelle brillanti come fuochi d’artificio. In una Lakewood illuminata da romantiche lanterne, Candy calpestò il suolo del palco iniziando a parlare ai suoi ospiti.

“Signore e signori, voglio ringraziare voi tutti per essere venuti qui stasera, e onorare la mia famiglia , me e la nostra casa. Una casa, che mi ha accolto all’età di tredici anni regalandomi tanti bellissimi ricordi …” Candy fece una piccola rassegna della storia di Lakewood , menzionando i suoi antenati e naturalmente il prozio William. Poi ad un certo punto, annunciò che la residenza di Lakewood sarebbe diventata un centro di riabilitazione per orfani e sfortunati bambini malati di cancro; ricevendo una raffica di applausi.

“Io non voglio annoiarvi ulteriormente …. Dopo tutto siete venuti per divertivi! Non so cosa voi ne pensiate, ma io credo che il cibo questa sera sia veramente delizioso!” Interrompendosi e ridendo ed Archie non riuscì a non notare come in quel momento il viso di Candy sprizzasse pura gioia. La Candy … che da tanti anni non aveva più rivisto.

“… Un ultima cosa …” continuò quindi a dire “ … da questo momento il Presidente delle industrie Andrew è mio figlio Anthony. ” Ma a questa affermazione, qualcuno del nutrito numero di ospiti, uscì fuori chiedendo se si sarebbe ritirata e dove.

“I dettagli saranno comunicati durante la conferenza stampa di domani da mio figlio, nuovo responsabile …” quindi facendo un profondo respiro “ ….ma per non lasciarvi nella curiosità … si, io mi ritirerò …” tutti pensarono che Candy avesse finito il suo discorso , pronti ad applaudirla nuovamente, ma “ … con mio marito , nella nostra casa in Scozia.”

…. E il cielo si aprì.

Archie furioso



Il cielo si aprì. Gocce di pioggia cominciarono a cadere come una fitta coltre fresca. Una coltre bagnata che andava in tutte le direzioni. Come se Dio in quel momento avesse deciso di innaffiare personalmente, in pochi minuti, il giardino. Era un finimondo , se qualcuno avesse guardato la cosa con un lato umoristico, sarebbe stato uno degli spettacoli più belli e comici che si fossero mai visti.

Gli ospiti in preda al panico cercavano rifugio ovunque potevano. Signore, dalle eleganti acconciature ormai fradice e danneggiate. Ragazze , con i loro delicati trucchi ormai ridotti ad un disastro. Uomini, in smoking bagnati, cercavano di accompagnare al riparo le loro signore. Alcuni degli invitati correvano per trovare riparo, chi all’interno della casa altri non sapevano semplicemente dove andare . I membri dell’orchestra raccogliendo velocemente i loro strumenti musicali, si diressero velocemente all’interno della lussuosa residenza . I camerieri del catering, cercavano disperatamente di salvare un po’ di cibo che ancora non era stato sollevato dal vento. I tendaggi danzavano follemente, insieme a un mucchio di abiti che rivelavano gambe tornite. Voci si rincorrevano a più voci, nomi … risate giovanili … o squittii di ragazzine.

“ Un discorso che più interrotto non si può … non avresti potuto fare di meglio, mamma.”
Le gridò sorridente Anthony mantre aiutava Candy ad entrare nell’ingresso del palazzo.

Il grande sorriso di Candy, era pronto a scoppiare in una grande risata. Lo aveva detto! Alla fine lei lo aveva detto, ma cominciò a dubitare che qualcuno lo avesse sentito! Ma chi in quel momento … avrebbe preferito bagnarsi ulteriormente per farle nuove domande? In ultima analisi, Candy pensò che chi aveva sentito molto probabilmente aveva anche pensato che lei fosse una pazza! “ Con mio marito in Scozia! Complimenti Candy! Parli senza riflettere ed il cielo viene giù! “ Si disse ridendo, mentre la realtà la riportò bruscamente coi piedi per terra. Lì nello stesso punto dove poco prima lei aveva parlato … in piedi, immobile , bagnato fino alle ossa , con lo sguardo perso nel vuoto …. c’era Archie.

Si, Archie non solo aveva sentito quello che lei aveva detto, ma stava avendo anche la reazione che Candy aveva previsto che avesse. E poi i suoi occhi guardarono la propria famiglia. Annie con Tom, la guardavano con tenerezza, con uno sguardo pieno di comprensione fraterna. Sua figlia Rosy la guardava con sincero stupore. I nipoti. Semplicemente non avevano capito cosa lei avesse voluto dire. Suo nipote Terence, che stringeva la mano di quella deliziosa ragazza che si chiamava Lucy, le strizzò l’occhio. Poi Candy si voltò e guardò Teresa e suo figlio. Cercò di trovare nei loro occhi, domande e anche condanna , ma l’unica cosa che vi trovò fu amore e sostegno. Poi una mano familiare le toccò il braccio.

“Posso Anthony?” Il profondo colore britannico della voce di Terence risuonò chiaramente, e sembrò che tutto venisse messo a tacere. Anthony con un cenno del capo fece un passo indietro. E con un semplice gesto Terence poggiò intorno alle spalle di Candy uno scialle. “ Grazie.” Gli disse lei sorridendogli gentilmente, guardando Anthony.

“Terry…” balbettò Candy prendendogli la mano , stringendola nella sua.

“Stai bene … ? Non sei bagnata, vero ? ”Le domandò lui preoccupato.

“No io sto bene, sono solo alcune gocce “ Gli rispose lei sorridendogli timidamente , poi rivolgendosi al figlio , “ Anthony … io devo presentarvi … “

Ma Anthony la interruppe toccandole delicatamente la spalla.

“ Ci ha già presentato Teresa, circa un ‘ora fa. Non preoccuparti mamma.”

“Noi dobbiamo parlare … io devo parlarti, spiegare … a te … e a tua sorella …”

Rosy, era a pochi metri dalla madre, cercando di aiutare Dorothy ed Annie che si stavano preoccupando di dare indicazioni agli ospiti dove andare per asciugarsi.

“Parleremo madre … parlerai con noi, non preoccuparti … ora è più importante vedere come organizzare gli ospiti. “ Le rispose un confortante Anthony.

“Si ma… Archie … è … “ Candy girò il suo sguardo nel punto in cui Archie era ancora in piedi, con lo sguardo perso e la bocca aperta. “ Archie … si ammalerà se rimane ancora a lungo sotto la pioggia … “

“Mamma, ti prego vai a riposarti su una poltrona” Insistette nel dirle suo figlio più seriamente. “ … lascia a me lo zio Archie … io …” Ma Anthony non riuscì a finire la frase perché improvvisamente un Archie furioso si ritrovò accanto a loro e prima che qualcuno potesse fermarlo , Terence si ritrovò un pugno in faccia.

Lei gli prese il viso tra le sue calde mani.

“Tu sei il mio sole, il mio vento, la mia luna e la mia pioggia … non essere geloso … di me … io sono tua. Solo tua … Terry”.

“Sarai interamente mia Candy … quando tutto il mondo saprà!”

“Cosa dici Terry, sai che non è vero … io sono tua, e tu sei mio, non importa se gli altri sanno o no … .”

“Si, ma il damerino non lo sa! E da quando hai ricominciato a a parlare con lui, ha ricominciato a rimettere il naso nella tua vita!”

“Archie vuole solo proteggermi… ecco tutto …”

“… Ah lentiggini … voglio esserci il giorno che aprirai gli occhi …e riuscirai a vedere …”

“Vedere cosa Terry …?”

“ … Che è ancora innamorato di te …”


Due voci distinte si udirono come una.

”Archie !!” Candy ed Annie gridarono stordite. Tuttavia prima che qualcuno potesse reagire, Terry tirando Candy da una parte poiché si trovava tra loro due , rispose ad Archie con un pugno contro di lui.

Nel giro di pochi attimi Anthony si gettò tra loro due trattenendo con forza Archie, che era pronto a rispondere nuovamente. Terence invece si mise davanti a Terry come un muro.

Con gli occhi spalancati dalla sorpresa, Candy guardò Archie , poi Terry , poi di nuovo Archie , rimanendo completamente senza parole.

“Anthony! Lasciami! “ Urlò un Archie indiavolato e completamente offuscato. “ Delinquente , cosa ci fai qui! Con quale diritto mostri la tua faccia a casa di mio zio??” Gridò contro Terence.

“Archie, smettila! La gente ci sta guardando!” Lo supplicò Annie.

“Casa di tuo zio, è casa di MIA MOGLIE !! Idiota di un damerino!!” Gli gridò Terence tra i denti.

“Papà! Non parlare così! Per favore smettetela di litigare!!” La voce di Teresa , quella che si stava rivolgendo a Terence.
Archie spalancò di più i propri occhi già aperti. Si voltò a guardare Candy.

“Cosa diavolo sta succedendo qui Candy? Candy?!”

“Candy …? Candy …?”

Ma Candy era collassata. E un secondo prima che potesse toccare il pavimento , suo nipote riuscì ad afferrarla ormai priva di sensi.
 
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Capitolo 25





La mia storia è la storia che si conosce
Coloro che amano giocano lo stesso, lo so
E’ingenua o profonda
Questa è l'unica canzone al mondo
Che non finirà mai.

Histoire d'un amour, Dalida




Eleganti dita si muovevano delicatamente tra i suoi capelli. Tenere carezze ricche di amore e devozione. Più e più volte passavano tra di essi, come se ad accarezzarli fosse una dolcissima brezza estiva. La sua voce profonda era un sussurro, mentre abbracciava la sua anima. “ … Adoro questi riccioli … Si assolutamente io li adoro … !” I baci e le carezze sul suo viso lasciati dalle sue calde labbra erano quelle di un pellegrino. “ Li amerai ancora quando …. sarò vecchia? …” Sorrisi di felicità alloggiavano nei loro occhi pieni di lacrime. Gli occhi umidi e i loro respiri battuti testimoniavano il loro amore … la loro passione e il loro desiderio. Ma soprattutto … il loro amore. Eterno.

Testardamente. “ … Ancora di più … “ Come bambini, nelle loro felici risate “… Soprattutto quando saranno diventati un cespuglio d’argento!” Eleganti dita sottili delicatamente passavano tra i suoi capelli mentre lei si immergeva nel profondo cristallo blu dei suoi occhi. Il suo mare … la sua casa … Terence …



*****



“ … Terence …” Per prima si udì la sua voce , e poi Candy aprì gli occhi. Due mari di cristallo blu, la guardavano con preoccupazione. “ … Sei qui ..” Disse sollevata sorridendogli.
Lui l’abbracciò forte. Teneramente. Disperatamente.

“ … Non osare farmi questo … mai più .. non farlo mai più .. mai più. “ Le sussurrò.
Gli occhi verdi di lei brillarono.

“La prossima volta non comportarti come un ragazzo di quindici anni e io non lo farò! “ Gli rispose lei con una linguaccia. “ So cosa mi è accaduto … ho avuto un ictus o un attacco di cuore … ?!” Aggiunse beffardamente.

Terence ridendo la baciò dolcemente.

“No … nulla del genere … la mia Tarzan è ancora molto forte!” Le rispose lui scherzosamente seppure con voce ancora preoccupata.

Candy si voltò fissando la stanza intorno a lei. Era sdraiata sul divano della biblioteca.

“Ti ha portato qui nostro nipote Terence , ed il dottore ci ha detto che non devi muoverti. Per fortuna tra gli ospiti c’erano alcuni medici! Vuoi andare a sdraiarti a letto … ? Vuoi che chiami Anthony?! O Rosy … Dorothy mi ha detto …” Il palmo della mano di Candy si fermò sulle sue labbra.

“Sto bene, amore mio …” Accarezzandogli il piccolo livido sulla guancia. “ Fa male? Ti hanno messo del ghiaccio … ? “ Terence bloccò i suoi occhi su di lei.

“Si, il dottore ha fatto in modo che dopo ci si prendesse cura dei due soldati feriti in guerra!” Le rispose con il suo ben noto tono scherzoso.

“Oh Archie … come sta …?”

“Beh … credo che stia bene … non ci hanno permesso di stare nella stessa stanza …” disse Terence tra i denti.

“ … Terence io devo parlare con loro … io voglio parlare … dire loro tutto …”

“ A dire il vero … la maggior parte di loro … già sapeva tutto …”

“ … Cosa … come …?”

“Beh … a quanto pare , Anthony lo sapeva da tempo … come nostro nipote Terence … ed anche Annie sapeva tutto …”

“E la mia Rosy …?” Domandò Candy inquieta.

“Lei ha saputo tutto da Anthony … in realtà tutti hanno conosciuto la verità da lui …” Le disse lentamente.
“ … Io posso dirti che Rosy, mi ricorda molto tuo cugino Stear … credo che lei possa piacermi!”

“Cos’ è successo quando è accaduto tutto questo?”

“Quando sei svenuta, è scoppiato il panico … la pioggia, la scazzottata, lo svenimento … la festa è finita … un po’ ingloriosamente.”

“Grande! Io non ho mai avuto voglia di fare questo party, e lo avevo detto ad Annie!!”
Continuando quindi a domandargli “ … e così sono andati via tutti … ?”

“Gli ospiti si, gli altri sono rimasti … e poi ho mandato a casa anche Parker!”

“Terence!! Lui ha visto tutto, voglio dire la scazzottata … e ha sentito tutto senza che io gli abbia rilasciato alcuna intervista! Oh mio Dio! Cosa faremo se lui scriverà tutto quello che gli farà più comodo!?!”

“Non scriverà nulla e non farà niente di quello che hai detto … sembra che … tu l’abbia fatto di nuovo! Un altro uomo affascinato da Mrs. Andrew!! ” Le rispose Terence adombrato. “ … mi ha detto di portare i suoi saluti alla bella signora Andrew! Naturalmente l’ho corretto , dicendogli che deve chiamarti signora Graham o duchessa Granchester!! E mi ha detto di riferirti che per la sua intervista avrà la pazienza di aspettare tutto il tempo che ti occorrerà per tornare in salute! Lui! Che ti ha inseguito per trent’ anni ora ha la pazienza di aspettare!!!” Finì di dirle Terence completamente infuocato di gelosia.

Candy non potette fare a meno di scoppiare a ridere. Rideva così forte che Terence continuava a guardarla infastidito e imbronciato con le braccia incrociate.

“Ti amo Terence …” Fu tutto quello che lei sentì di dirgli quando smise di ridere.

Lei è mia



La sala da ballo era quasi vuota. Gli ospiti se ne erano andati. A Lakewood , era rimasta solo la famiglia. La pioggia aveva smesso di cadere.

Dopo ogni tempesta arriva la quiete. Dopo la pioggia arriva l’arcobaleno.

Come un arcobaleno l’abito di Lucy disegnava allegri cerchi, mentre lei ballava tra le braccia di Terence. Un po’ più distante, sua cugina Nenè stava avendo un allegra chiacchierata con suo cugino Bert. L’orchestra era andata via, ma su un giradischi si sceglieva la musica che la sostituiva. Note delicate si stavano lentamente diffondendo per tutta la residenza. Di tanto in tanto si sentiva nell’aria una risatina. Di tanto in tanto si sentiva un sussurro.

Piccole riunioni, erano sparse in ogni parte della casa.

Candy passeggiava lentamente. Il suo sguardo si posò su Annie che parlava con Terry e Tom … Teresa si teneva affettuosamente legata al braccio del padre … mentre Anthony li guardava compiaciuto … Patty chiacchierava con la sua Rosy, che voltandosi guardò la madre con un sorriso ricco di amore e comprensione. E poi lo sguardo di Candy raggiunse il gruppo dei giovani … dei nipoti, i suoi nipoti …

I suoi passi, poi, la condussero nel giardino delle rose.

La figura di Archie era in piedi , immobile e silenziosa di fronte al roseto della Dolce Candy.

“ … Fiorisce ogni anno, nello stesso giorno …” Le disse lui lentamente. L’aveva sentita arrivare , anche se silenziosamente.

Candy avvicinandosi, gli si fermò accanto.

“ … Quando Anthony, ti dedicò queste rose … dando loro il tuo nome … pensai che non avrei mai potuto oscurarlo … tu lo amavi così tanto … sapevo di aver perso … di avere perso te …”

“ … Archie … eravamo ragazzini …”

“Questo non ti ha impedito di amare Anthony … o … Terence … allora è accaduto realmente , quello che lui disse la sera della prima del film … ? … Accadde una notte …. E lui aveva quindici anni e tu quattordici … “

“Ti devo una spiegazione … Archie …”

Non la sentì, continuando a dire.

“ … Mai ti sei fermata con me … e anch’io ero un ragazzino!Forse se mi fossi mostrato più alto … con le mie camicie di seta e i miei modi gentili … ma tu mi avevi rubato il cuore ed io avevo solo tredici anni!! Dal momento che tu gettasti quella corda giù dalla cascata … quella corda ha sequestrato il mio polso … ma tu Candy … hai sequestrato il mio cuore … ho imparato comunque durante gli anni … che questo mio amore era a senso unico … e così l’ho trasformato in protezione … l’unica cosa che potevo fare … accettando con dolore il mio destino … che sarebbe durato per sempre …”

“Archie per favore … non farti ancora più male … lascia che ti spieghi … parla con me …”

Lui, per la prima volta girò il suo sguardo verso di lei. Gli occhi nocciola di Archie erano sfocati di lacrime. Candy dolorosamente prese la sua mano delicatamente . Sentendo i propri occhi inumidirsi.

“ … Non devi dirmi nulla Candy. Chi sono io per dovermi arrabbiare … mentre i tuoi figli ti dimostrano comprensione … ora capisco perché lo hai tenuto nascosto … sai è divertente … quando nel Natale del 1934 sei tornata dall’Inghilterra … i tuoi occhi brillavano … brillavano come quando eravamo in Scozia … o quando eravamo al college … ma tu sai che … chi indossa i paraocchi, non potrà mai vedere oltre quello che lui vuole vedere ….”

“Archie, non buttarti giù … hai diritto ad essere arrabbiato con me … tu mi sei sempre stato vicino … ci sei sempre stato … ! Io ti vorrò sempre bene, e questo non cambierà mai, qualsiasi cosa accada! Tu sei mio fratello … il mio amico … sei Anthony, Stear, Albert … sei la mia famiglia … ma Terence è .. amare Terence … è così facile … è come respirare … è tutto ciò che mi serve se voglio continuare a vivere …” Le sue lacrime scendevano lungo le sue guance. “ Archie … mi dispiace … mi dispiace avertelo nascosto … mi dispiace essere stata così vigliacca e non avertelo detto …”

Lui le strinse di più le mani con le proprie.

“No, basta … non chiedermi scusa … non scusarti più con chiunque Candy! E’ quello che hai fatto per un intera vita , tutto per gli altri … una vita dedicata agli altri. Non capisci che gli unici ad avere subìto torto nascondendo ciò , siete stati tu e Terence? Lui non mi piace … e non so quanto io piaccia a lui … ma devo ammettere , che solo qualcuno in grado di amarti come la propria vita avrebbe potuto accettare di non rivelare mai a nessuno … lei è mia! … Se io fossi stato in lui non sarei stato capace di farlo … ! E tu sei stata sua ! Sin dal primo minuto! Candy … dolce Candy … siamo cresciuti così tanto … ci conosciamo da una vita e da una vita ci scusiamo l’uno con l‘altro … versando lacrime sopra queste rose , che Anthony aveva creato solo per portare felicità …” . Candy gli annuì sorridendogli debolmente …

*****



"Spero che il tuo geloso marito , mi permetta di danzare con te, almeno un ballo …” Le disse Archie mentre a braccetto si dirigevano verso l’interno della casa, da dove proveniva una dolce melodia.

“ Vuoi rischiare un altro pugno in faccia??” Gli domandò Candy beffarda.

“Forse … ma anch’ io glielo ridarò!” Le rispose lui, scoppiando entrambi a ridere.

La collina di Pony sarà sempre lì….




Lei mosse la propria mano , un ultima volta alla macchina che andava lungo la strada. Perdendola dalla propria vista alla curva successiva , e con un dolce sospiro rientrò in casa.

Rabbrividì , stringendosi di più lo scialle intorno a sé. Ma non era per il freddo. Il camino era acceso e la stanza era abbastanza calda. Sentì il sincero bisogno di essere accolta tra le sue braccia. E poi … sentì le prime note della Lullaby. Molto lentamente, come se stregata da quella melodia, si avvicinò alla stanza della musica.

Si fermò sulla soglia. Quasi nascondendosi . Come allora …

La sua espressione era così rilassata, dolce. I suoi occhi di tanto in tanto si chiudevano e la sua anima traboccava in quelle note. Lei non ne aveva mai abbastanza di lui, mentre lo guardava. Le sue abili dita accarezzavano i tasti del pianoforte. Lui riusciva ad essere erotico e magico , nello stesso momento. Lo vide sorridere sornione.

“La mia scimmietta tutte lentiggini … per quanto altro tempo vorrà stare ancora lì, in piedi?”

Sarebbe mai stata capace di ingannarlo o nascondersi a lui? Sorridendo si avvicinò al pianoforte. Con un movimento dello sguardo le fece capire di sedersi accanto a lui.

“Sono partiti …?” Le domandò dolcemente, continuando a suonare.

“Mmmm … si … sono andati via …” gli rispose usando la stessa delicatezza. Appoggiando la propria testa sulla sua spalla.

Lei sapeva che non li avrebbe rivisti molto presto . Sarebbe passato molto tempo prima che sarebbero tornati nuovamente a farle visita; e ciò la faceva sentire molto triste. Naturalmente, il suo secondo eccitante pensiero , riguardo la loro prossima visita … fu quello che non sarebbero arrivati solo in due, ma in tre! … Il suo primo pronipote … dal suo primo nipote.

Come sempre, come se lui avesse udito i suoi pensieri, si voltò verso di lei guardandola con amore.

“ … Potremo andare noi .. dopo tutto … la collina di Pony sarà sempre lì … vero amore mio?”

“ … La collina di Pony … “ Si domandò. In realtà, la Collina di Pony era per lei … il suo rifugio … sua madre e suo padre … la sua casa … la sua ricerca d’amore … era lui …
“E’ … lui …” . Si rispose.

“Tu non sai … che …” Candy prese dolcemente la sua mano nella propria. “ … Tu eri e … lo sarai sempre … la mia collina, Terence?”

Mentre le ultime note svanivano dolcemente nell’aria … all’interno di quella melodia si udì la sua voce profonda e vellutata risponderle …

“ … Lo so .”


FINE

 
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view post Posted on 29/3/2020, 21:15     +1   -1
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Complimenti bellissima
 
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view post Posted on 30/3/2020, 07:38     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Giacoma Pipitone @ 29/3/2020, 22:15) 
Complimenti bellissima

Grazie.Ho notato che ti è piaciuta, mi fa piacere!☺☺
 
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view post Posted on 14/4/2020, 17:06     +1   -1
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Devo dire che questa ff è stata intrigante in un primo momento ma.poi finalmente ho ritrovato il miei cari personaggi perfettamente caratterizzati e mi sono lasciata cullare dalla storia costruita e scritta magistralmente. Veramente innovativa. Però a me non piace vedere Alberto in veste di innamorato di Candy..per me lui era un fratello maggiore e nient'altro e comunque sia non avrebbe mai accettato di essere un a seconda scelta. Inoltre leggere di tanti anni passati in attesa che il destino aprisse un varco per far ritrovare Candy e Terence mi fa soffrire. Comunque ciò non toglie che l'autrice sia stata eccelsa. Grazie infinite alla traduttrice❤
 
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view post Posted on 15/4/2020, 15:08     +3   +1   -1
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CITAZIONE (Lisa Basile @ 14/4/2020, 18:06) 
Devo dire che questa ff è stata intrigante in un primo momento ma.poi finalmente ho ritrovato il miei cari personaggi perfettamente caratterizzati e mi sono lasciata cullare dalla storia costruita e scritta magistralmente. Veramente innovativa. Però a me non piace vedere Alberto in veste di innamorato di Candy..per me lui era un fratello maggiore e nient'altro e comunque sia non avrebbe mai accettato di essere un a seconda scelta. Inoltre leggere di tanti anni passati in attesa che il destino aprisse un varco per far ritrovare Candy e Terence mi fa soffrire. Comunque ciò non toglie che l'autrice sia stata eccelsa. Grazie infinite alla traduttrice❤

Il tuo commento mi fa estremamente piacere, cara Lisa. E ti spiego il perchè.
Hai perfettamente esternato la reazione più naturale che un lettore razionale conoscitore della storia potesse manifestare, leggendo questa ff.
L'autrice si è ispirata alle Novelle, al Manga e infine a Final Story, e ha dato la propria lettura e interpretazione all'evoluzione del rapporto tra Candy e Terence.

Certo, in maniera romanzata e avvincente, come deve essere una ff.
Ma alla fine l'autrice cosa ha voluto dimostrare? Che sensazioni ha voluto che il lettore sentisse leggendo questa storia?

Quello che tu hai scritto!

Albert non può rappresentare un marito per Candy, perchè lui nella storia della Mizuky ha sempre rappresentato il suo tutore, il suo fratello maggiore, e come giustamente affermi non avrebbe mai accettato di essere la seconda scelta. Ma questa posizione la rafforzi ancora di più dentro di te, perchè l'autrice ti fa leggere i personaggi per quello che realmente sono, sia psicologicamente che moralmente.

Questa ff, raccoglie tutti gli elementi delle Novelle, del Manga e gli indizi che la Nagita ha disseminato qua e là in F.S. per far riconoscere il suo Anohito.

Papirus li raggruppa e consegna al lettore la propria visione d'insieme, e un lettore attento capisce che il cerchio finale non può non concludersi che con Terence e Candy insieme, ma non perchè lo vuole Papirus, ma perchè è la storia stessa cretat dalla Nagita che non può avere un altro finale.

Hai scritto che non ti è piaciuto leggere di Albert innamorato di Candy, beh posso garantirti che nemmeno l'autrice ha questo piacere, ma ha dovuto scriverlo, per dimostrare l'assurdità della cosa, per come la Nagita ha descritto l'amore tra Candy e Terence.

Resta il fatto che Albert è un bellissimo personaggio,e guai se non ci fosse stato nella storia che la Nagita ha voluto regalarci, ma l'amore più naturale per Candy resta Terence, va da sè, non ha bisogno di ulteriori spiegazioni e infrastrutture ...

Grazie per avere lasciato un segno della tua lettura.
 
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view post Posted on 5/5/2020, 21:28     +1   -1
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Bellissima Grazieeee.avrei continuato a leggere volentieri e sapere il contenuto della lettera che il nipote porta a Terry e anche il momento in cui scopre di essere padre..💗

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60 replies since 25/2/2020, 13:05   5542 views
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