Candy Candy

Candy Candy Final Story. La traduzione ufficiale di Kappalab II

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 22/10/2023, 14:22     +3   +1   -1
Avatar

IMG-20180516-WA0080

Group:
Moderatori Globali
Posts:
8,813

Status:


Vedi Maurina, tu ti chiedi perché non ha scritto il sequel di Candy e Albert visto che il nome lo aveva già fatto. Io ti rispondo che in realtà lo ha fatto, proprio utilizzando quell'"anohito". Avrebbe potuto trovare mille altri modi per celare il nome: "mio marito, il mio amore ecc", ma tra tutti ha scelto proprio "anohito", come Candy chiamava il principe non sapendo chi fosse. E non contenta, dopo aver rivendicato la proprietà della sigla finale di Ashita ga suki nella postfazione di FS, lo ha ribadito nel 2019, dicendo che quella canzone la canta ancora oggi. Non era obbligata a dirlo.
Ora, a meno che la Nagita non sia bipolare, trovo piuttosto difficile che avendo in testa Candy che finalmente ha fatto ricongiungere con Terry e con il quale vive felice e contenta in UK canticchi di Candy che non vede l'ora di raggiungere il suo anohito gentile che la chiama dall'alto della collina.
Per questo dico che utilizzando "Anohito" (aggiungo che nell'anime ogni volta che compariva Albert partiva il jingle di Ashita ha suki) lei, oltre ad averne fatto il nome in FS, ha pure proseguito, per quanto le è stato possibile, con il terzo amore di cui ha sempre parlato, inserendo quei particolari, e lo scrive nella prefazione francese, che aveva già immaginato mentre scriveva il finale del manga in Francia, ma che non aveva potuto inserire nel manga perché per scrivere il sequel avrebbero dovuto cambiare rivista. E al tempo continuava a ripetere che Candy finiva con il terzo amore.
Ha giocato di fino, la Nagita, ma mai ha rinnegato se stessa e la sua storia.

Edited by GiallodiMarte - 22/10/2023, 15:55
 
Top
view post Posted on 22/10/2023, 18:21     +2   +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
2,609

Status:


CITAZIONE (Candyalbert @ 22/10/2023, 08:51) 
Ed è proprio lì che la Nagita si riappropria della storia mettendo Anohito, perché c'era già 40 fa' nella sigla ed era riferito ad Albert ed è proprio così che ti dice il nome perché come ha detto più volte la storia non è cambiata. Ma che te lo dico a fare tanto leggi solo quello che ti interessa così come rispondi solo a ciò che ti fa comodo. Se al tuo traduttore avessi accennato che Anohito c'era già nella sigla puoi starne certa che ti avrebbe detto che era Albert, ma ti ha fatto comodo non dirlo perché a te interessava che dicesse che era Terence,sempre ammesso che esista sto traduttore 🧐

Non so come possano esserci diverse interpretazioni sulla frase "la storia è sempre la stessa, il mondo di Candy è sempre lo stesso, FS l'ho scritto per il manga". Penso sia corretta la nostra interpretazione: la storia di FS è la stessa del manga e delle novelle. Non è un sequel. La storia finisce esattamente come nel manga.
Non è il riaccendersi della fiamma tra Terry e Candy. E lo si vede benissimo. Non dire il nome di anohito non significa che non si possa capire dai tanti dettagli sempre ripetuti e che quadrano esattamente con Albert. Compreso l'uso di Nagita di rivolgersi al Principe della collina nella sigla chiamandolo proprio anohito e in FS usare la stessa forma per un personaggio misterioso che, nuovamente, è stato misterioso per tutto il manga, Albert. Nagita non nasconde anohito, col diario nemmeno nasconde la scelta di Candy. Per chi ha bisogno di leggere il nome allora chiuso il suo romanzo può immaginare chiunque gli pare. Per farlo bisogna sorvolare su troppe, troppe cose come già esposto. C'è chi può e chi non può. Questo è stato carburante per tante ff terenziane che devono riaccendere quella fiamma che Nagita ha negato.
Per il resto ha già detto che non scriverà altro su Candy e Albert ma che avrebbe voluto raccontare ciò che per lei era cruciale. Non raccontarlo non significa però che il finale non gli appartenga, anzi è tutto lineare. È tutto nell'epilogo, compreso il riassunto della sua crescita nella lettera ad Anthony. Non la sua crescita sino ai trent'anni, sapremmo qualche altra cosa e non c'è traccia, ma la sua crescita dall'incontro col principe sino al suo rivelarsi. Tutto qui, ritrovando una Candy 20enne oramai adulta e pronta alla vita di coppia. Non conosceremo i dettagli, non certo che il terzo amore, come detto sempre da Nagita, non si sia realizzato.
Il terzo amore si compie ma non sapremo altro dopo le ultime lettere con Albert.

Edited by OctoberCCFS - 22/10/2023, 19:27
 
Top
view post Posted on 22/10/2023, 20:15     +3   +1   -1
Avatar

IMG-20180516-WA0080

Group:
Moderatori Globali
Posts:
8,813

Status:


Sulla lettera a Miss Pony avrei alcune cose da dire, perché per me è il motore che fa partire tutto. Spiego meglio più tardi cosa intendo, perché ora sono un po' di fretta e non so cosa mi uscirebbe! 😂
 
Top
view post Posted on 22/10/2023, 20:54     +1   +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
2,609

Status:


È assolutamente il motore che ha fatto partire i suoi ricordi. Curiosa di sentire il resto ☺️.
 
Top
view post Posted on 22/10/2023, 22:48     +1   +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
1,307
Location:
Puglia

Status:


Si sono molto curiosa anche io di leggere 🤗
 
Top
view post Posted on 23/10/2023, 10:53     +1   -1
Avatar

IMG-20180516-WA0080

Group:
Moderatori Globali
Posts:
8,813

Status:


Ultimi messaggi spostato nel topi sulla Lettera ad Anthony, a partire da qui
 
Top
view post Posted on 23/10/2023, 13:22     +6   +1   -1
Avatar

IMG-20180516-WA0080

Group:
Moderatori Globali
Posts:
8,813

Status:


Allora, eccomi.
Io credo che la lettera a Miss Pony, con la quale si apre il romanzo, sia ciò che ha scatenato in Candy la valanga di emozioni da cui viene investita quel giorno, e che la porta a ripercorrere la sua vita, andando a costituire il leitmotiv di tutta la storia: gli addi che ti capitano tra capo e collo, il dolore e la capacità e la forza di superarli.
Candy non riesce a terminare quella lettera, non riesce nemmeno ad andare oltre la prima riga: "Cara Miss Pony…"
Il terrore di perderla dev'essere stato devastante: settimane trascorse a pregare e ad aspettare con ansia una lettera dall'America, senza poter fare altro. Credo che il timore di perdere un'altra persona cara, e il sollievo di sapere che ormai sta bene, la portano a riflettere sulla questione morte, perdita, abbandono. La storia di Anthony e la separazione da Terry sono le due questioni che ripercorre e analizza la Candy adulta. Abbiamo il racconto del passato che ci narra la storia, ma le riflessioni di Candy sono tutte incentrate nel dare è cercare un senso, in chiave psicologica, a quegli avvenimenti, per me, riportati alla sua coscienza dalla malattia di Miss Pony.
È una riflessione che Candy fa sulla sua vita, che nulla ha a che vedere con l'amore su cui si concentra la maggiorparte delle analisi, ma sulla vita in sé, sulla capacità di reagire a ciò che il destino ci ha messo di fronte tramite le scelte fatte. Candy non ha potuto sottrarsi al destino, ma ha potuto scegliere se soccombervi o cogliere da esso nuove opportunità. E questo discorso, ci fa sapere, è valso per tutti. Di fronte all'eventualità superata della morte di Miss Pony torna a riflettere sulle altre perdite che ha avuto, la malinconia non si attenua, nemmeno quando smette di guardare il quadro ed esce sulla terrazza per rendersi conto che è primavera. L'ombra della morte, dei lutti e degli addii le pesa sul cuore, e si respira lungo tutto il romanzo. Miss Pony è guarita, la nostalgia di casa le pesa sul cuore, addirittura scrive di non aver mai odiato così tanto il fatto di vivere dall'altra parte dell'oceano come in quel momento. Vorrebbe tornare alla casa di Pony, sa che Miss Pony aspetta il suo ritorno, e quest'attesa la ricorda ogni volta che guarda il quadro di Slim. Il ritorno di anohito le scaccia la malinconia e lei torna alla vita e al presente: le persone che ama sono salve, vive, e può dar loro il "bentornato.

Edited by GiallodiMarte - 23/10/2023, 15:20
 
Top
view post Posted on 23/10/2023, 13:43     +3   +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
1,307
Location:
Puglia

Status:


Bellissima analisi @Giallo, e concordo sul fatto che le sue riflessioni sono incentrate non sugli amori perduti, ma alle difficoltà e dolori che la vita ci riserva e su come dovremmo affrontarle,con coraggio e positività
 
Top
view post Posted on 23/10/2023, 16:58     +3   +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
2,609

Status:


Condivido le tue riflessioni Giallo! Candy ha temuto che l'addio a Miss Pony potesse diventare definitivo.
Il timore di perderla ha scatenato molte emozioni in lei. Il sollievo per le buone notizie sulla sua salute non è sufficiente a calmarla. Non è un caso che Nagita concluda il libro nella postfazione proprio ringraziando Miss Pony. Dice: "Oh, Miss Pony, è proprio vero che non possiamo sapere cosa ci aspetta dietro l'angolo. Se procediamo sulla nostra strada con coraggio e senza paura, però, può attenderci una gioia immensa, proprio come quella che provo in questo momento."

Credo che per Nagita Miss Pony sia stata una guida materna. Uno splendido personaggio.
Nell'epilogo troviamo proprio una Candy appagata e felice. Anohito nel presente riporta serenità e gioia.
Candy ha avuto il coraggio di andare avanti per la sua strada. Credo lo farà fino alla fine.
 
Top
view post Posted on 23/10/2023, 19:34     +3   +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
2,049

Status:


Bellissima analisi Giallo! 👍👍👍
Non l'avevo mai guardata sotto questo punto di vista ma è vero che Candy analizza e trae le somme della sua vita mentre racconta. Poi penso anch'io che sia stato il sollievo per la notizia della guarigione di Miss Pony a riportarle a galla tutto il passato quel pomeriggio. Nagita ha trovato un ottimo espediente narrativo per aggiungere alla storia un'analisi introspettiva e psicologica di Candy che solo un adulto con certe esperienze alle spalle può comprendere bene fino in fondo...

Edited by Antheas - 23/10/2023, 23:24
 
Top
view post Posted on 24/10/2023, 19:37     +1   +1   -1
Avatar

Group:
Fan
Posts:
860

Status:


CITAZIONE (GiallodiMarte @ 23/10/2023, 14:22) 
Allora, eccomi.
Io credo che la lettera a Miss Pony, con la quale si apre il romanzo, sia ciò che ha scatenato in Candy la valanga di emozioni da cui viene investita quel giorno, e che la porta a ripercorrere la sua vita, andando a costituire il leitmotiv di tutta la storia: gli addi che ti capitano tra capo e collo, il dolore e la capacità e la forza di superarli.
Candy non riesce a terminare quella lettera, non riesce nemmeno ad andare oltre la prima riga: "Cara Miss Pony…"
Il terrore di perderla dev'essere stato devastante: settimane trascorse a pregare e ad aspettare con ansia una lettera dall'America, senza poter fare altro. Credo che il timore di perdere un'altra persona cara, e il sollievo di sapere che ormai sta bene, la portano a riflettere sulla questione morte, perdita, abbandono. La storia di Anthony e la separazione da Terry sono le due questioni che ripercorre e analizza la Candy adulta. Abbiamo il racconto del passato che ci narra la storia, ma le riflessioni di Candy sono tutte incentrate nel dare è cercare un senso, in chiave psicologica, a quegli avvenimenti, per me, riportati alla sua coscienza dalla malattia di Miss Pony.
È una riflessione che Candy fa sulla sua vita, che nulla ha a che vedere con l'amore su cui si concentra la maggiorparte delle analisi, ma sulla vita in sé, sulla capacità di reagire a ciò che il destino ci ha messo di fronte tramite le scelte fatte. Candy non ha potuto sottrarsi al destino, ma ha potuto scegliere se soccombervi o cogliere da esso nuove opportunità. E questo discorso, ci fa sapere, è valso per tutti. Di fronte all'eventualità superata della morte di Miss Pony torna a riflettere sulle altre perdite che ha avuto, la malinconia non si attenua, nemmeno quando smette di guardare il quadro ed esce sulla terrazza per rendersi conto che è primavera. L'ombra della morte, dei lutti e degli addii le pesa sul cuore, e si respira lungo tutto il romanzo. Miss Pony è guarita, la nostalgia di casa le pesa sul cuore, addirittura scrive di non aver mai odiato così tanto il fatto di vivere dall'altra parte dell'oceano come in quel momento. Vorrebbe tornare alla casa di Pony, sa che Miss Pony aspetta il suo ritorno, e quest'attesa la ricorda ogni volta che guarda il quadro di Slim. Il ritorno di anohito le scaccia la malinconia e lei torna alla vita e al presente: le persone che ama sono salve, vive, e può dar loro il "bentornato.

Bellissima analisi! <3
 
Top
view post Posted on 18/11/2023, 13:06     +3   +1   -1
Avatar

IMG-20180516-WA0080

Group:
Moderatori Globali
Posts:
8,813

Status:


Allora, non saprei esattamente in quale topic inserire questo post, ma visto che riguarda FS lo scrivo qui.
Nel romanzo, rispetto a manga e Novelle, la Nagita ha dato una diversa connotazione ai vari personaggi, dando loro un taglio nuovo, pur rimanendo gli stessi.
Mi sono divertita a leggere vari commenti, ieri sera, oltre a trovare la cosa utile e interessante. Riflettevo sul fatto che Terry viene visto come l'uomo tutto d'un pezzo, colui che non deve chiedere mai, il duro dal cuore tenero, ribelle ma non troppo, il bello e dannato che con Candy va a formare la coppia diavolo/acqua santa. Piacciono le loro scaramucce alla Saint Paul, la sua aria sfrontata e strafottente di quel periodo, andando a incarnare l'idea dell'uomo bello e impossibile, desiderato da tutte ma che perde la testa per una donna sola, impossibilitato a innamorarsi di altre che non siano lei vita natural durante, e anche oltre.
Albert, di contro, viene visto come l'uomo perfetto e quindi noioso, in pace con se stesso e il mondo che lo circonda, per nulla intrigante, per nulla accattivante. Un padre/fratello/amico su cui una ragazza può sempre contare, una spalla, una garanzia di sicurezza e conto in banca sempre coperto. Un principe azzurro superato, un'idea antiquata e fanciullesca di uomo ideale. Albert a Candy non sa tenere testa a differenza di Terry, che la provoca, la stuzzica e la tiene sempre sul filo del rasoio, Candy con Albert non riesce a sentirsi viva ma si accontenta di un'esistenza apatica, serena e tranquilla.
Ora è inutile dire che a me i personaggi sembrino completamente e profondamente diversi. Terry in realtà è sempre stato sincero con Candy, per quanto attore nato si è sempre mostrato per quello che è. Albert, invece, direi che se l’è intortata per bene lungo tutta la storia, facendosi passare per tutto tranne per quello che era. Terry giocava a fare il ribelle coperto dal padre, Albert lo ha fatto in tutto e per tutto finché non si è deciso ad abbracciare il suo ruolo, dando grattacapi non indifferenti e diventando famoso per i suoi “colpi di testa” in quanto Prozio. Albert ha sempre fatto di testa sua senza mettere al corrente nessuno delle sue decisioni, molto sicuro di sé, Terry ha avuto crisi non indifferenti per le sue difficoltà a effettuare una scelta e portarla a termine. Albert viene definito da Candy “un tipo veramente esasperante” per questa sua capacità di non farle mai capire un accidente e tirarla scema, verso Terry mostra profonda comprensione. Quindi, mi chiedo, non è che buona parte del fandom abbia invertito i ruoli?
Voi cosa ne pensate?
 
Top
view post Posted on 18/11/2023, 17:58     +1   +1   -1
Avatar

Group:
Special friend
Posts:
75

Status:


Non saprei, giudizi come duro dal cuore tenero, bello e dannato, uomo perfetto e affidabile, ecc sono abbastanza stereotipati, e gli stereotipi reggono finchè si rimane in una lettura siperficiale, o si ricorda l'anime che si è visto in tempi lontani. Quando ci si addentra in una lettura approfondita si arriva a vedere i personaggi nella loro unicità. Forse li vediamo in determinati modi per come si relazionano a Candy e non per loro stessi. Credo che tutti e due siano stati, in momenti e modi diversi, sia ribelli e anticonformisti, sia responsabili e determinati.
 
Top
view post Posted on 19/11/2023, 00:16     +1   -1
Avatar

IMG-20180516-WA0080

Group:
Moderatori Globali
Posts:
8,813

Status:


Sono stereotipi infatti, ma questa è l'aria che tira negli ultimi anni. Le discussioni sono di livello veramente basso e le ff ricalcano modelli da romanzi rosa con gli stessi, identici stereotipi. Inoltre c'è poca conoscenza della storia, sia editoriale che narrativa, ma a parte questo, è proprio il pubblico ad essere diverso.

Edited by GiallodiMarte - 19/11/2023, 00:37
 
Top
view post Posted on 27/11/2023, 13:53     +3   +1   -1
Avatar

IMG-20180516-WA0080

Group:
Moderatori Globali
Posts:
8,813

Status:


Pensavo oggi a un particolare sul quale non si è mai discusso molto, da parte del fandom albertiano perché dato per scontato, da parte di quello terenciano perché scomodo, quindi eliminato (diciamo poi che la maggiorparte del fandom terenciano, quello rimasto almeno, legge e ragiona tramite bias cognitivi confermati dalle echo chambers, ed è sufficiente leggere qualsiasi discussione e commento soprattutto nei confronti tra gruppi misti per rendersene conto.
Comunque, pensavo alla convivenza alla Magnolia: in FS la Nagita ha dato indicazioni temporali piuttosto chiare al riguardo, grazie a Patty e le sue lettere: sappiamo che quando Albert arriva a Chicago amnesico l'Inghilterra, infine, è è entrata in guerra (agosto 1914). Poi, in seguito alla morte di Stair, scrive che deve andarli a trovare alla Magnolia, e che gli Stati Uniti stanno per entrare in guerra (aprile 1917).
Tutto questo lo sappiamo da FS, perché né il manga né le Novelle riportavano queste informazioni.
Albert era un paziente sgradito, dubito sia rimasto mesi in ospedale, anche perché era sano, solo amnesico. Ne consegue che lui e Candy hanno vissuto insieme tra i 2 e i 3 anni.
Non è mica poco, anzi. Tre anni di vita accanto a una persona incidono, e nemmeno poco. Ti conosci a menadito, pregi e difetti, senza contare che molto probabilmente Candy ad Albert ha lavato pure le mutande, visti i precedenti. Quanto può segnare la vita, e condizionarne il futuro, una convivenza così lunga?
A me sembra che in FS lo chiarisca bene, non trovate?
 
Top
3486 replies since 9/10/2021, 18:27   87917 views
  Share