Candy Candy

Le storie autoconclusive dell'anime, Quali ricordate?

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Odyssea
view post Posted on 13/9/2005, 10:28     +1   -1




Mamma mia che memoria avete! Mi sento vuota come una noce di cocco..... dry.gif
 
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kiara2005
view post Posted on 8/8/2006, 23:23     +1   -1




In questa pagina http://www.nekobonbon.com/Candy/Testi/candypers.htm
, un sito molto ben fatto dedicato ai manga pubblicati in Italia, si parla dei personaggi di Candy, tra cui Louise, un'amica di Iriza alla St.Paul School, e si dice che in seguito la sua famiglia subisce un crollo finanziarioq uindi la ragazza deve lasciare la vita comoda a cui era abituata.... io non ricordavo proprio niente di questa Louise, a parte il fatto di far parte del codazzo di amiche di Iriza della sua stessa risma image image ...e voi?
 
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view post Posted on 8/8/2006, 23:32     +1   -1
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In effetti anche io ho i tuoi stessi ricordi...mah!
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Odyssea
view post Posted on 10/8/2006, 14:32     +1   -1




Io invece me la ricordo benissimo! Era una brunetta coi capelli lunghi e un pò ondulati, mi pare avesse un fermaglio su una tempia o comunque qualcosa che le teneva su una ciocca di capelli e forse anche il naso leggermente aquilino, antipatichella anche lei, a lungo complice di Iriza ( era fra coloro che schernivano Patty ad esempio, e che hanno sfidato Candy a suonare il violino)ma a un tratto la sua famiglia subisce un tracollo, e lei lo viene a sapere in classe durante una lezione, e Iriza per tutta risposta, a dimostrazione che dell'amicizia se ne faceva un baffo, la tratta malissimo! Così Louise capisce cosa significa stare dall'altra parte. Ammetto che in quel momento mi faceva un pò pena, sebbene fino ad allora fosse stata decisamente negativa come personaggio....

Edit: giuro che non avevo ancora visto il disegno di Louise sul sito indicato da Kiara prima di descriverla! Me la ricordavo benissimo tranne che per il naso. Ma forse mi confondevo col naso dell'altra suora, quella rigida e severa, Suor Cris mi pare, che aveva una perenne faccia schifata, ed è proprio lei a dire a Louise in classe che deve prendere le sue cose e andarsene, umiliandola pubblicamente
 
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Lady Charliz
view post Posted on 10/8/2006, 17:52     +1   -1




Credo che abbiate citato praticamente tutte le storie autoconclusive dell'anime (almeno quelle che io ricordo) per cui non ne aggiungo altre. Volevo soltanto dire che, oltre ad allungare un pò la trama, a dimostrare il buon cuore di Candy e ad accrescere lo spirito di avventura (come ha gistamente scritto Odyssea), hanno il merito di offrirci degli spaccati di vita del tutto particolari che ci mostrano come, diverse situazioni disagiate riescano ad indurire l'animo delle persone che li vivono. Flanney, Charlie ( l'amico teppista di Terence), Sandra (la figlia del capitano della nave), il signor McGregor,sono individui apparentemente duri, impenetrabili, in realtà segnati da una profonda solitudine( in questo sono molto simili a Terence, ricordate com'era scostante nelle sue prime apparizioni ?) che pian piano si aprono a sentimenti più "umani" : Flanney con i regali alla sua famiglia, Charlie che (se non ricordo male) prima di andare via dall'ospedale non solo lascia a Candy una bottiglia che sorseggia insieme a un dottore, ma viene fuori che quand'era più piccolo aiutava la madre povera a cucire alcuni fiori di stoffa che la donna vendeva per guadagnare qualche soldo (Candy stessa vede questi fiori nel letto del ragazzo), il signor McGregor che si intenerisce quando gli viene portata in ospedale Mina e diventa dolcissimo con la stessa Candy, l'unica persona in grado di capire, e per questo, attenuare la sua solitudine.
L'episodio delle ragazzina dell'ospedale che distrugge il pianoforte è molto significativo, poichè ancora una volta sottolinea l’ impotenza di un'essere così fragile da non riuscire a comunicare minimamente con sua madre, il cui unico modo per far sentire il suo disagio era quello di distruggere il pianoforte che la donna le obbligava a suonare. Mi è rimasta molto impressa l'espressione inquietante della piccola, mentre con una sedia distruggeva senza rimorso i tasti di quell' oggetto infernale.
Un pensierino va anche a Daisy, la bambina emofiliaca della Casa di Pony. Ricordo che sebbene Miss Pony e Suor Maria l'amassero incondizionatamente, non riuscivano ad integrarla con gli altri bambini ( in questo sarà bravissima Candy). Da sottolineare la scena che ci mostra la piccola con la sua ferita sanguinante nel letto, felice perchè sogna ad occhi chiusi il bellissimo panorama del lago che Candy qualche giorno prima le aveva mostrato mentre salivano sull'albero.
Un'ultima osservazione va alla signora e alla bambina di Gray Town: la donna apparentemente felice e "paccioccona" ( ricordate com'era bella tonda e simpatica ?) aveva in realtà ucciso il marito ubriacone, per leggittima difesa. Ho trovato assolutamente intelligente la scelta dei disegnatori di rendere questa signora così tranquilla nell'aspetto, poiché sinonimo di contrasto col terribile segreto che le attanagliava la coscienza. Al momento non ricordo altro, perdonatemi se mi sono dilungata troppo.
 
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Odyssea
view post Posted on 10/8/2006, 18:09     +1   -1




Molto interessante la tua disamina, lady Charliz :Danda: ! Hai ragione, nella storia di Candy nulla rischia di essere anche solo casualmente banale. Le persone più dure possono celare un animo nobile, un passato travagliato, una fragilità nascosta, e quelle dall'apparenza più mite possono nascondere un segreto violento. L'anime è ricchissimo di questi scorci, che servono a dirci soprattutto quanto Candy sia generosa, perché è sempre grazie a lei che si svelano le cose, che le persone appaiono per ciò che sono, è sempre la nostra amata eroina con le code che entra nelle loro vite e le stravolge in senso buono..
 
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sbadatella
view post Posted on 11/8/2006, 20:01     +1   -1




Brava Charlize, ti quoto punto per punto...virgola per virgola :lol: :strepitoso:
 
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Lady Charliz
view post Posted on 11/8/2006, 21:38     +1   -1




Odyssea ha scritto:

nella storia di Candy nulla rischia di essere anche solo casualmente banale. Le persone più dure possono celare un animo nobile, un passato travagliato, una fragilità nascosta, e quelle dall'apparenza più mite possono nascondere un segreto violento. L'anime è ricchissimo di questi scorci, che servono a dirci soprattutto quanto Candy sia generosa, perché è sempre grazie a lei che si svelano le cose, che le persone appaiono per ciò che sono, è sempre la nostra amata eroina con le code che entra nelle loro vite e le stravolge in senso buono..


E’ esattamente questa la chiave di lettura della serie animata; si perde la centralità della trama e le vicende dei protagonisti piu’ importanti a favore di situazioni secondarie che, a mio avviso, servono ad “allargare” la visuale dello spettatore. L’incontro con queste personalità, così diverse tra loro, lontane (apparentemente) anni luce dalla protagonista, in realtà possono dimostrarsi assolutamente interessanti, in particolar modo se le si riguarda in un ‘età più adulta, riuscendo a cogliere tanti significati che da piccoli non saltavano all’occhio così facilmente. Un aspetto che mi stupisce particolarmente è l’acutezza di Candy nel cogliere in maniera così profonda i disagi più celati, partendo anche da elementi agli occhi degli altri impercettibili. Le e’ bastato vedere, anche se per brevissimi minuti, le lacrime di Terence per capire che il ragazzo “non era cosi’ terribile come tutti lo descrivono” ( mi sembra che dirà qualcosa del genere ad Archie, quando, geloso dell’ amica, le dirà che non vuole più vederla parlare con lui) e per intuire che il suo atteggiamento sprezzante altro non era che un modo per nascondere la sua estrema solitudine.
Lo sguardo triste del ragazzo, sebbene a volte mascherato da una freddezza talmente evidente da paralizzarla (ricordate la soddisfazione che provava nel tosare la povera pecora tremante,aiutato da Mark?) è rimasto talmente impresso nella mente della ragazza da associarlo, in un secondo tempo, a quello del signor McGregor ( ve la ricordate la sequenza nella quale il burbero signore chiede a Candy di mettersi davanti alla finestra per proteggerlo dalla luce del sole che tramonta, e la ragazza, contrariamente a quanto farebbe qualsiasi altra infermiera lo accontenta con gioia, perché lo sguardo così triste e solitario dell’uomo le ricordava quello di Terence la prima volta che lo aveva incontrato sul piroscafo?).
Forse sono andata un po’ fuori tema, ma volevo soffermarmi su questi esempi per far capire come, sia nelle vicende principali, sia in quelle secondarie, la graziosa infermiera dal cuore d’oro riesce a leggere nell’animo di qualunque persona, dal ragazzo che ama, al compagno di viaggio, ai colleghi di lavoro, al passante che incontra per strada.
Quando ero piccola, non ricordo dove, lessi una frase che mi è rimasta impressa e che voglio riportare poichè credo che sia perfetta per Candy: “…era un angelo dalle ali d’oro, che ha attraversato la nostra vita per farci capire quanto sia importante amare…”
Ecco, per me tutte le storie autoconclusive dell’anime non fanno altro che confermare questo pensiero.
 
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Odyssea
view post Posted on 11/8/2006, 22:16     +1   -1




Che belle cose hai scritto! Ci credi che con la tua interpretazione mi hai fatto rivalutare tutte le storie autoconclusive ? Quando ero ragazzina le ho amate, poi crescendo ho preferito concentrarmi di più sulla storia principale, cioè quella narrata dal manga, ma a ben guardare anche questi sipari che si aprono e si chiudono, questi pezzetti di vite altrui, hanno un senso importante e servono a descrivere meglio Candy, la sua abnegazione, la luce che si porta dentro e che spande nella vita degli altri, e ci descrivono anche un'umanità molto varia, ognuna coi suoi problemi, poveri e ricchi, cattivi e buoni, ma nessuno, nel bene e nel male, resta indifferente dinanzi a quella lucina! Ricordo ad esempio la storia di Sandra ( si chiamava così la figlia del capitano Niven?) che faceva la dura, che sembrava irrispettosa nei confronti del padre e frequentava dei ragazzacci, ma grazie all'amicizia, sia pur breve, di Candy, è riuscita a rivelare la sua vera natura semplice e affettuosa! Nessuno è mai come appare, Candy non si fida delle apparenze, preferisce dare a ciascuno una chance...
 
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kiara2005
view post Posted on 11/8/2006, 22:32     +1   -1




Anch'io sono d'accordo con te lady Charliz. Il manga, più concentrato sulla storia principale e con poche sbavature, è un riferimento irrinunciabile per comprendere in profondità la psicologia dei personaggi principali, il loro agire e il rapporto di causa ed effetto dei fatti che costituiscono la storia nel suo complesso; però le vicende autoconclusive dell'anime, anche se sono state inserite per allungare la storia, creare più spunti di intrattenimento e renderla così adatta ad una serie televisiva, non sono state create a caso. A rivederle dopo tanti anni si nota che non sono affatto dispersive, sono sempre pertinenti alla personalità di Candy e al clima della storia, e soprattutto sensate, provviste di sensibilità e acume.
Si potrebbe criticare il fatto che l'anime ha un po' troppo addolcito certi personaggi che sul manga erano più sgradevoli e forse più "veri". Per esempio nel manga il signor Garcia era un omaccio rude e beone che tenta di mettere le mani addosso a Candy, mentre nell'anime è un pover'uomo schiacciato da una vita dura, e la vicinanza di Candy lo fa sfogare e intenerire (correggetemi se sbaglio, ho ricordi molto vaghi....), la cameriera Dorothy nel manga è fredda e impettita, mentre nel manga è dolcissima; le colleghe di Candy all'ospedale di Chicago nel manga sono scorbutiche e competitive, poco inclini alla complicità, che mai e poi mai avrebbero concesso a Candy una sostituzione di turno allo scopo di permetterle di incontrare il ragazzo che ama e che non vede da tempo, come avviene nell'anime.....
ma nello stesso tempo, anche snaturando un po' i personaggi, l'anime ha ugualmente creato situazioni inedite che hanno reso noi telespettatori sempre più coinvolti.... :regalo: ..oltre a far effettivamente risaltare sulla vita dei personaggi l'impatto di Candy, che ha così un ruolo di protagonista ancora più attivo.
 
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Lady Charliz
view post Posted on 11/8/2006, 22:45     +1   -1




kiara2005 ha scritto

Per esempio nel manga il signor Garcia era un omaccio rude e beone che tenta di mettere le mani addosso a Candy, mentre nell'anime è un pover'uomo schiacciato da una vita dura, e la vicinanza di Candy lo fa sfogare e intenerire

Toglimi una curiosità, il signor Garcia era quello che doveva partare Candy in Messico?
 
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kiara2005
view post Posted on 11/8/2006, 23:31     +1   -1




Si, proprio quello! L'episodio è compreso nella parte del manga che abbiamo già tradotto. :amabile:
 
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sbadatella
view post Posted on 12/8/2006, 13:38     +1   -1




Concordo al mille per mille con Charlize e invito tutti a riguardare l'animè adesso, col senno di poi.
Io lo scorso anno non feci distinzioni e riguardai tutta la serie dalla puntata 1 alla puntata 115.
Ho rivalutato tantissime cose e colto tante sfumature che solo un pubblico "con esperienza" può fare. Da piccoli ahimè, certe cose non si possono notare, altre le si intuiscono appena, altre si malinterpretano.
Ancora una volta: brava Charlize! :lol:
:doll:
 
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Lady Charliz
view post Posted on 12/8/2006, 22:53     +1   -1




Grazie sbadatella, mi fai arrossire.
Comunque è vero, sono sicura che chi riguarderà l'anime troverà tanti di quei sognificati nascosti da chiedersi come è possibile non averli notati prima. Chi può lo faccia, osservi gli episodi più "insignificanti", vi assicuro che potreste avere grosse sorprese.
 
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view post Posted on 12/8/2006, 22:59     +1   -1
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Sono d'accordo con voi, io una infaticabile sostenitrice del manga, sto guardando e riapprezzando l'anime!
E poi è troppo strano perchè lo sto guardando insieme a mia figlia, e mi fa ricordare quando lo guardavo insieme a mia madre.
Sto tornando bambina!
:innamorato:
 
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