CITAZIONE
Non so quali ragioni abbiano poi portato a voler chiudere la questione in modo tanto frettoloso da dar vita a uno dei peggiori finali della storia.
Purtroppo il motivo è facilmente intuibile
... Ad occhi occidentali , sapientemente educati da decenni e decenni di finali Disney e "E vissero sempre felici e contenti", dovette essere immediatamente chiaro che le emozioni suscitate nei giovani virgulti italiani sarebbero state proprio quelle da te descritte.
Delusione, rabbia, incredulità, qualcosa che stona...
"Dov'è il lieto fine a cui ho diritto?" avrebbero pensato le bimbe italiane da Nord a Sud... E così, gli sceneggiatori, pensando di fare cosa gradita hanno messo la classica pezza.
Pezza che, personalmente, già allora (e dovevo avere circa 8 anni) sembrò più stonata ancora della delusione.
Perchè, diciamocelo chiaramente: eravamo bambine, e non sceme. E le domande nacquero spontanee già da allora, nel mio caso:
Perchè Terence sta insieme ai morti, anziché ai vivi, in questo finale?
Perchè Susanna è così contenta, se Terence l'ha lasciata?
Perchè alla casa di Pony stanno cani e procioni (e non in senso metaforico) e manca proprio LUI?
Domande senza risposta per molto tempo, ma indubbiamente stonate, finchè, da adulte, non siamo capitate in un forum, o abbiamo letto il manga, o trovato libri sulla storia degli anime giapponesi, con particolare riferimento agli shojo, e abbiamo capito che quella sensazione di fastidio e di "qualcosa che non quadra" che ci avevano lasciato da bambine non era una sensazione, ma il segnale che non eravamo tonte!
C'è da dire anche che l'animazione giapponese era ancora agli albori, in Italia, e di certo i curatori dell'edizione italiana ne sapevano davvero molto poco, per capire quale scempio stessero compiendo.
Sorte anche peggiore toccò, ad esempio, al finale di Georgie, sia pure con modalità differenti.
CdF