Candy Candy

CITAZIONI dai romanzi Candy Candy Final Story, le parti e/o le frasi che più ci hanno colpito

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view post Posted on 11/11/2015, 15:57     +1   -1
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Ciao Forum !!
Dopo aver preso contatto con la mitica CdF, sono di nuovo qui a proporre un altro Topic (che emozione) sperando che l'iniziativa risulti gradita a molte/i di voi.
Navigando per il Forum ho notato che la lettura dei due romanzi è già stata ampliamente esaminata e discussa, con tutti i dubbi e le certezze che ogni membro del Forum ha percepito e recepito, per cui intendo andare oltre.
Ho pensato ad uno spazio dove possiamo riportare integralmente le parti oppure le frasi contenute nei due romanzi CCFS che più ci hanno colpito, magari citando anche la pagina ed il rispettivo volume per ritrovarli subito e rileggere l'intero contesto, ma anche per dare modo agli utenti che non possiedono i romanzi, di poter farsi un'idea su quanto contenuto nei due volumi.
É pure gradito un breve commento dove possiamo condividere le emozioni che quella precisa parte del romanzo ci ha suscitato.

Quindi forza e coraggio, romanzi alla mano e buon lavoro !! :Photo.gif:
 
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view post Posted on 11/11/2015, 16:13     +1   -1
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Inauguro subito questo nuovo Topic !!

Vorrei poter fare qualcosa per essere più utile a Miss Pony, ma... non voglio allontanarmi dalla persona che, più di qualsiasi altra cosa, desidera restarmi sempre accanto.

(Volume 1° pagina 177)

Questa semplice frase che ho letto e riletto più volte, tanto da saperla a memoria, a me trasmette il senso totale di appartenenza tra due persone: Candy ed il suo Anohito, lei non vuole più allontanarsi da lui e lui desidera restarle sempre accanto, due anime che si appartengono, nel passato, nel presente e nel futuro.
Insieme, per sempre, nessuna persona e nessuna avversità della vita potranno mai più separarli.

E per completare, vi allego questo link con una meravigliosa immagine di Llara-y (come mio solito non riesco a postare come si deve)

https://i1156.photobucket.com/albums/p577/m...ulo2copia-1.png

Edited by Tamerice - 14/11/2015, 09:25
 
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view post Posted on 11/11/2015, 21:23     +1   -1
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Bellissima la vignetta e splendida, oserei dire ormai mitica, la citazione che hai scelto, cara Tamerice! Oggetto di centinaia e centinaia di dissertazioni circa l'indizio che vi si celava dietro.
Trovo che la tua iniziativa di condividere le frasi e i brani che più ci hanno colpito del romanzo sia molto carina. Come giustamente dici tu, ormai sulle interpretazioni, i dubbi e le certezze che si celano dietro le parole della Mizuki abbiamo detto, se non tutto, certamente tanto. Credo che sia bello ridare la parola a lei, e alla sua meravigliosa penna.

Partecipo anche io volentieri condividendo con voi una delle frasi che più mi hanno emozionato di questo meraviglioso romanzo:

"Al di là delle origini e dell'educazione ricevuta, forse le anime delle persone provenivano a volte dallo stesso luogo"
(Volume 1°, pag. 247)

Una frase semplice e bella che parla di destino, del riconoscersi prima ancora del conoscersi, dell'idea che ciascuno di noi è la metà di un qualcosa che si è separato all'origine dei tempi e che, attraverso lunghi e talora tortuosi percorsi, prima o poi è destinato a riunirsi.

Un abbraccio a tutte, forumelle!
:giusy:
CdF
 
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view post Posted on 15/11/2015, 21:09     +1   -1
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Cavoli !!
A quanto pare la mia proposta non piace a nessuna/o, oppure piace talmente tanto che tutte/i vorrebbero trascrivere i romanzi per intero !!
Preferisco pensare alla seconda opzione....
Grazie a te Cerchi di Fuoco per avermi dato supporto morale e per la condivisione postando una delle tue parti preferite dei volumi, per me si è realizzato quanto vorrei scatenasse questa mia iniziativa negli utenti del Forum; la frase da te scelta ha fatto si che riprendessi in mano il romanzo per rileggere la pagina da te menzionata, e così scoprire altre e nuove sfumature del romanzo.
Ma io sono una tipa propositiva, che non si da mai per vinta, e pertanto continuo in questa impresa.

Cara Miss Pony...
Il solo scrivere quel nome sul foglio bianco mi inonda il cuore di emozioni, costringendomi a posare la penna.

(Volume 1° pagina 9)

L'inizio di tutto !!
La prima volta non l'avevo neppure notato, poi dalla rilettura per me è stato come vestire i panni di Candy; ho percepito tutta la sua emozione ed il suo stato d'animo nello scrivere il solo nome di Miss Pony.
Quante/i di noi hanno provato la stessa sensazione nella loro vita ??
Di certo tante/i e non parlo solo dello scrivere il nome del fidanzatino/a sul diario, ma del pensare al nome di una persona a noi cara, amico, amica od amore che esso/a sia; il solo pensare a quel nome ti fa emozionare, ti fa stare male e ti fa stare bene, e ti regala emozioni vere e profonde.

Mi sono pure chiesta come sia possibile che parole così semplici siano cariche di tante emozioni e vibrazioni.

Mi associo a Cerchi di Fuoco con riferimento ad un suo post nel quale ha scritto che la Mizuki/Nagita è davvero una grande scrittrice !! A questo punto bisogna prenderne atto, una grande scrittrice lo è davvero, semplici parole che toccano il cuore e restano impresse nella mente.

Ciao Forum !! :love3.gif:
 
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view post Posted on 24/11/2015, 10:34     +1   -1
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Trascrivo integralmente la prima delle mie parti preferite dei romanzi di Final Story.
Questa scena nell'Anime non è presente, ed è un vero peccato e se la memoria non mi inganna, non si legge neanche nel Manga, ma con la lettura del Manga sono arrivata fino al volume 7, correggetemi se sbaglio, perciò deduco che sia stata scritta ex novo 30 anni dopo.
Forse un regalo della Mizuki per le fans terenciane ?? Che sia terenciana pure lei ??
Un momento di intensa intimità e complicità, descritto in maniera straordinaria al punto che pare a me stessa di essere su quell'albero a guardare all'interno dell'aula di musica.
Quasi quasi mi fa ritornare sui miei passi e perdonarla per non aver svelato l'identità di Anohito... no, no, impossibile, per quello sono ancora arrabbiata con lei...
Per chi non ha il libro, per chi non ha ancora accesso alla sezione protetta del Forum, ma anche per chi ha già letto Final Story... ecco a voi Candy, Terence ed il pianoforte...

I colori del tramonto andavano cambiando di momento in momento. A un tratto, come se quelle tonalità si fossero trasformate in note musicali, sentì provenire dall'altra parte del bosco il dolce suono di un pianoforte. Candy si fermò.
Che bella melodia... Verrà dall'aula di musica?
Attratta da quel suono, simile al profumo delle rose, s'incammino tra gli alberi e si diresse verso una costruzione in mattoni. Più si avvicinava, più la musica si faceva chiara.
Una volta arrivata, guardò verso l'alto. La melodia sembrava quasi scendere danzando da un'aula del secondo piano.
É davvero una musica dolcissima... Chissà chi la sta suonando...
Notò un ramo che si protendeva con precisione verso la finestra della stanza che aveva localizzato e decise quindi di arrampicarsi. Quasi arrivata, rimase però senza fiato.
Terry...
Seduto davanti a un pianoforte a coda posizionato vicino alla finestra, c'era Terry, intento a far scorrere elegantemente sui tasti le sue lunghe dita. La musica che continuava a sgorgare dalle sue mani sembrava quasi un fascio di luce che, brillando, si propagava all'esterno varcando la finestra.
Trattenendo il respiro, Candy si appoggiò silenziosamente al robusto tronco dell'albero.
Quando quella melodia era arrivata alle sue orecchie, per qualche strano motivo il cuore aveva iniziato a fremerle. Aveva intuito che potesse essere Terry a suonarla, e non si era sbagliata. Appoggiata al tronco e seduta su un ramo, la giovane restò rapita in ascolto.
Il ragazzo che se ne stava ora a occhi bassi davanti al pianoforte era diverso da tutti i Terry che aveva avuto modo di conoscere fino a quel momento: davanti a lei c'era Terence G. Granchester, avvolto in un'atmosfera aristocratica. Quel giovane di chiara estrazione sociale elevata le apparve incredibilmente lontano... Ma a un tratto la musica si fermò.
- Non avrei mai immaginato che le scimmie ascoltassero la musica – commentò Terry, sollevando il viso e mostrando la sua solita espressione ironica.
Rimasta imbambolata fino a un attimo prima, Candy si riscosse e si sollevò dal tronco. Da quanto tempo si era accorto della sua presenza? Era dalla Festa di Maggio che non si guardavano in modo così diretto e la giovane si rannicchiò sul suo ramo.
Si vergognava così tanto da avere voglia di riscendere a terra seduta stante, eppure non riusciva a staccare gli occhi da lui.
- Se vuoi continuare ad ascoltarmi, fà un salto e raggiungimi. Dev'essere un gioco da ragazzi, per una scimmietta come te. -
Ridendo come se avesse completamente dimenticato il loro ultimo incontro, Terry le fece cenno di avvicinarsi con entrambe le mani. Sembrava quasi che stesse chiamando a sè un cagnolino e Candy s'indispettì, liberandosi di tutto l'imbarazzo che provava.
- Smettila di chiamarmi in quel modo! Sei davvero un maleducato! - lo rimproverò, catapultandosi all'istante all'interno della stanza.
- Accipicchia! A guardarti bene, sei una scimmietta tutte lentiggini. Devi appartenere a una specie davvero rara – continuò a punzecchiarla, ridendo e pigiando i tasti più acuti del pianoforte.
- Terry! - Arrabbiandosi sul serio, Candy afferrò le tende, intenzionata ad andarsene. Si sentiva una stupida per essersi fatta influenzare per tutto quel tempo da ciò che era accaduto alla Festa di Maggio.
- No, aspetta – la fermò il ragazzo, con tono sincero. Poi proseguì: - Stavo suonando... pensando a te. -
Forse imbarazzato dalle proprie parole, Terry abbassò lo sguardo sulla tastiera.
Era la verità. Era da tanto che non aveva voglia di suonare.
Poi, quando aveva alzato per caso gli occhi, l'aveva vista su quel ramo.
Pensavo che fosse un sogno a occhi aperti... Candy...
Ma Terry non le confessò questi pensieri. Si limitò a osservarla in silenzio mentre lei, con un'espressione confusa sul viso, teneva ancora le mani sulla tenda.
- Anch'io non avrei mai detto che un poco di buono come te sapesse suonare il pianoforte...- riuscì finalmente a mormorare la ragazza, rispondendogli per le rime.
Terry sorrise e riprese a suonare. Ascoltando quella melodia così dolce da riuscire a far sciogliere i cuori, Candy iniziò finalmente a tranquillizzarsi e si appoggiò distrattamente a una parete dell'aula.
- Sei molto bravo, Terry... - disse a bassa voce alla fine del brano, sospirando ammirata.
- Si, ma solo per quanto riguarda questa ninna nanna di Mozart – rispose lui, richiudendo delicatamente il pianoforte.
- É una ninna nanna? Ecco perché prima mi è venuto un pò di sonno. -
- Quella donna suonava spesso questo brano... Ricordo anche che me lo canticchiava sussurrandomelo all'orecchio quando mi metteva a letto...-
Con lo sguardo perso in un punto lontano, Terry socchiuse gli occhi, come se fosse in ascolto.
Nel dire quella donna, sottintendeva di certo Eleanor Baker.
Candy trattenne il respiro e lo guardò. Fu felice di vedere che, mentre cercava di richiamare a sè i ricordi, nel ragazzo non ci fosse traccia di rabbia, ostilità o violenza. Tirò in cuor suo un sospiro di sollievo.
- Bè, non che ci siano altri ricordi che mi legano a quella donna... -
- Come t'invidio... - non poté trattenersi dal dire Candy.
Terry si voltò sorpreso nella sua direzione.
- Anche se si trattasse di un unico ricordo, tu almeno ce l'hai... Io non ho nulla – confessò con grande sincerità.
É vero Candy... tu non sai nemmeno che faccia avessero i tuoi genitori...
Quasi come se avesse sentito il cuore del ragazzo mormorare quello parole, Candy scosse leggermente la testa e sorrise.
- Però io sono stata abbandonata nell'orfanotrofio più bello del mondo. I ricordi della mia infanzia alla Casa di Pony rappresentano per me un vero tesoro... Io sono grata ai miei genitori per avermi lasciato lì. Sono sicura che lo hanno scelto con grande cura. -
Nel sentirla parlare con tanta gioia, Terry la osservò quasi abbagliato.
Parlami ancora di te, Candy.
Naturalmente la ragazza non aveva bisogno che qualcuno la pregasse. Gli raccontò della generosa e gentile Miss Pony e di Suor Lane, così seria eppure a volte così comica.
- Pensa che alla Casa di Pony non c'era nessuno più abile di me nel lancio del lazo o nell'arrampicarsi sugli alberi! -
- E che mi dici del numero delle lentiggini? Eri imbattibile anche in questo? -
- Ma certo! Non mi dirai che sei ancora invidioso, Terry – scherzò lei, ridendo.
- Si, sono davvero invidioso... mi piacciono le lentiggini. -
Come se si fosse lasciato andare a chissà quale terribile confessione, Terry tossì e cambiò velocemente discorso: - A proposito, tornerai in America per le vacanze estive? -
- No... non mi è stato comunicato di dover tornare, quindi probabilmente frequenterò la scuola estiva. -
- Andrai in Scozia, allora. -
Terry si appoggiò contro il pianoforte e abbassò la testa, come assorto in qualche pensiero.
- Anche la villa della mia famiglia si trova in Scozia. -
In quel momento suonò la campanella. Senza che se ne fossero resi conto, l'ora del tramonto era già passata e l'aula si era tinta di un colore blu scuro dai riflessi arancioni. Se non si fossero sbrigati ad arrivare puntuali alla cena, avrebbero preso dei punti di demerito.
- Devo andare – disse Candy, e afferrò i bordi della finestra, trafelata. "Mi piacciono le lentiggini"... Era bastata quella frase per turbarla. Ma c'era una cosa che voleva dirgli.
Prese un bel respiro. - Sai, Terry... io... Io non ho più paura dei cavalli. -
Pronunciò in fretta quelle parole poi, senza voltarsi, si lanciò dalla finestra per afferrare un ramo. Sentiva il corpo in fiamme.
- Vieni a trovarmi alla villa. -
Aveva sentito davvero quella frase mormorata alle sue spalle?
(Volume 2°, pagine 42 e seguenti)

Dopo aver letto queste pagine, ogni commento da parte mia sarebbe superfluo, per cui aggiungo solo due parole:
l'importanza di costruirsi dei ricordi... per poi ricordare.


Immagine creata da Nuria Marquez.
http://img02.deviantart.net/82be/i/2013/09...z72-d610xbb.jpg
 
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view post Posted on 25/11/2015, 08:08     +1   -1

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Ciao Tamerice, hai riportato uno dei miei brani preferiti del libro. Questa scena non è presente né nell'anime né nel manga e, del resto, è solo da questo romanzo che apprendiamo che Terence suona il piano. Penso che l'idea del piano fosse presente nella "sceneggiatura" che ha preceduto il manga e che poi nella trasposizione al manga il piano sia stato sostituito dall'armonica...ma è solo una mia idea....
Grazie per aver aperto questo topic.
A presto
Danda
 
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view post Posted on 25/11/2015, 21:10     +2   +1   -1
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Ciao Tamerice,
grazie per aver aperto questa discussione. Momentaneamente non posso partecipare in quanto non ho letto ancora Final Story. Da un anno ho il primo libro che, dopo aver letto la prefazione, ho richiuso e riposto nella mia libreria e da appena due giorni ho anche il secondo volume che è accanto al primo. Spero quanto prima di porre rimedio. Nell'iniziare per il contest la "uansciò", per citare Lady Oscar, ho aperto la pagina sulla lettera di Terence a Candy dopo la morte di Susanna:

"[...]mi ero ripromesso di scriverti, ma poi, preso dai dubbi, ho lasciato che passassero altri sei mesi. Ora però mi sono fatto coraggio e ho deciso di inviarti questa lettera. Per me non è cambiato niente.
Non so se leggerai mai queste mie parole, ma volevo che tu sapessi almeno questo."

"Per me non è cambiato niente"... mi ha lacerato l'anima, :triste4.gif: :triste4.gif:
E sai il perché? Io sono dall'altra parte della barricata, quella che caldeggia per l'epilogo in cui Anohito ha i capelli biondi.
In queste poche righe immagino Terence oppresso dal suo destino, accompagnato dalla sua nera solitudine dalla quale ogni tanto prova a sfuggire pensando al suo amore giovanile, pensiero che trova spazio in quel buio come scintillio di luce e che lo consola e lo aiuta ad andare avanti cercando di mantenere quella promessa che aveva scambiato con la sua amata.

"Per me non è cambiato niente"... vuol dire che col corpo era accanto a Susanna, ma con il cuore e con la mente era con la sua Tarzan Tuttelentiggini. E tocco con mano il suo senso di soffocamento per essere imprigionato in un rapporto di coppia che tale non è (leggiamo che non convoleranno mai a nozze) e il mio cuore piange con lui e per lui. Lo so, è un personaggio di fantasia, ma se dopo quarant'anni siamo ancora qui a parlarne, è parte di noi e gli siamo affezionati... Dopotutto, all'epoca, eravamo tutte innamorate di Terence.


"Preso dai dubbi, ho lasciato che passassero altri sei mesi"... Abbiamo di fronte un Terence nuovo. Un Terence che ha paura. Di un altro rifiuto. Lo conosciamo come uno scontroso, che non dimostra facilmente i suoi sentimenti, uno che ha sempre dato l'impressione di essere un misantropo, ma che in realtà ha un cuore. Ed è un cuore, seppure rattoppato dopo che è stato infranto, che batte ancora per la sua Candy. Dopo tutto ciò che è successo, dopo tutti quegli anni e nonostante la lontananza.

E mi viene voglia di andare da lui, prenderlo per mano e dirgli: Non preoccuparti, seguimi, ti accompagno io da lei, è ancora lì che ti aspetta... :triste4.gif: :love4.gif:

:giusy: :giusy: :giusy:
 
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view post Posted on 26/11/2015, 10:34     +1   -1
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Cara Poingpoing,
credimi, in questo momento sono senza parole.
Pensare che una fan Albertiana, possa scrivere quello che hai scritto tu su Terence e sulle emozioni e sensazioni che hai provato e/o stai ancora provando, tocca davvero il mio cuore e la mia anima in maniera tale che a parole non riesco nemmeno a spiegarmi.

Hai proprio ragione: eravamo tutte innamorate di Terence e c'è chi, come me, lo è tutt'ora.
In fondo come la Mizuki stessa dice " l'innamoramento, l'amore e il sentimento che ci lega a un'altra persona sono uguali in ogni parte del mondo "; poco importa che sia incarnato in un personaggio di un Manga ed Anime, l'importante è quello che riesce a trasmettere e suscitare dentro di noi.

Penso proprio che saresti un magnifico CUPIDO per Candy e Terence.

E spero che tu possa partecipare al nuovo contest... per il modo in cui hai scritto, saresti una magnifica avversaria !!

Grazie ancora per il tuo eccellente intervento.
:love3.gif: :love3.gif: :love3.gif:
 
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view post Posted on 27/11/2015, 15:25     +1   -1
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Ecco un'altra delle mie parti preferite dei romanzi di Final Story.
Trascrivo integralmente un momento magico tra Candy e Terence che non troviamo ne nel Manga ne nell'Anime, ma dal quale si percepisce chiaramente quanto i due ragazzi si stanno avvicinando ed innamorando.
L'amore trova sempre la via... ma anche il pianoforte sta facendo la sua parte...
Ecco a voi Terence e Candy e le LEZIONI DI PIANO.
Buona lettura !!


Nel vedere la sua espressione farsi seria, Terry smise di sorridere.
- ... non riesco proprio a stare al passo con gli altri per quanto riguarda il pianoforte e gli altri strumenti. -
Tutti gli allievi dell'Istituto erano infatti in grado di suonare qualcosa. Il pianoforte, il cembalo, l'arpa, il violino. Annie, per esempio, era brava sia con il pianoforte sia con il flauto.
- Devi studiare senza avere fretta, prendendoti i tuoi tempi -
- Ma se non mi sbrigo, il prozio potrebbe morire. -
- E' così anziano? -
- Nessuno l'ha mai visto, quindi sono solo voci, ma sembra che sia ormai molto avanti con l'età. -
- In questo caso, capisco perché hai tanta fretta. -
- Certo, se ci fosse un bravo maestro disposto a darmi lezioni private di pianoforte, sarebbe per me un grande aiuto – disse Candy, scrutandolo scherzosamente in viso.
Il ragazzo scoppiò a ridere e le diede un colpetto sulla fronte.
- Se ti accontenti di me, sarei disponibile. É questo che volevi sentirti dire? -
- Esatto! - rispose lei con un sorriso splendente.
Trattenendo l'impulso di tirarla a sé per stringerla forte, Terry si alzò. Il fuoco nel camino si stava ormai spegnendo e, senza che se ne fossero resi conto, anche il rumore della pioggia era cessato. Attraverso le persiane rotte filtravano ora i luminosi raggi del sole.
- Se per te va bene, sarei contento di darti una mano, Tarzan Tutte Lentiggini – disse il giovane, facendole un bell'inchino. -
- Non mi è piaciuta molto la conclusione della frase, ma l'importante è che tu ti sia offerto di aiutarmi – disse Candy, e nell'alzarsi finì per calpestare l'orlo della vestaglia.
Ridacchiando, Terry commentò divertito: - Certo che non ti dona proprio. -
- Vedrai che un giorno diventerò una ragazza in grado di portare anche una splendida vestaglia come questa! - ribatté lei con aria affettata.
- Questo è impossibile – disse il ragazzo ridendo, e si diresse verso una stanza in fondo al corridoio.
Preoccupata di rovinare la vestaglia di seta bianca di Eleanor Baker, Candy se la sfilò di dosso e la piegò con cura.
- Qui c'è la sala della musica. Ci sono sia un pianoforte sia un'arpa. -
Terry appoggiò la mano su una porta circondata da diverse librerie. Sopraggiunta alle sue spalle, Candy le esplorò con gli occhi.
- Terry, sono tutti testi teatrali! Ci sono anche tutte le opere di Shakespeare! -
- Già... -
Il ragazzo si fermò e prese uno dei volumi, ma lo ripose un attimo dopo.
Prima di andarsene, sua madre, Eleanor Baker, gli aveva proposto di andare con lei in America per studiare recitazione.
Forse quella donna aveva sentito in cuor suo che il figlio nutriva un profondo interesse per quel mondo.
Il me stesso di una volta... forse l'avrebbe seguita. Prima di conoscere te, Candy...
La osservò mentra era intenta ad ammirare con occhi adoranti quella moltitudine di libri. Sentì di aver trovato qualcosa in grado di coinvolgerlo più della recitazione.
- Il pianoforte è da questa parte – le disse.
Terry si ripromise di vivere a pieno quella preziosa estate che avrebbero trascorso insieme.

- É fantastico! Sembra proprio l'aula di musica della scuola! - esclamò gioiosamente Candy non appena ebbe varcato la soglia della camera.
Intorno a un grande pianoforte a coda c'erano un cembalo, un'arpa e diverse custodie di violini di varie dimensioni, sistemate qua e là.
- Dev'esserci parecchia polvere, è tanto che nessuno entra più qui. Candy, ti dispiace aprire la finestra? -
Liberandolo dalla polvere, Terry aprì il pianoforte, mentre la ragazza si accinse a spalancare entrambe le persiane. La stanza fu inondata dal profumo dell'erba dopo la pioggia e dall'azzurro del cielo, tornato terso dopo l'acquazzone.
All'improvviso, Terry iniziò a suonare un allegro e ritmano motivetto.
- Come si intitola questo brano? - chiese Candy, posizionandosi alle sue spalle.
Continuando a fare scorrere le dita sui tasti, il ragazzo si voltò con aria ironica e rispose: - é un'improvvisazione. Il titolo è Tarzan Tutte Lentiggini e la scimmietta! -
- Oh, basta, Terry!. -
Candy gli diede solo una spinta leggera, ma lui reagì con fare teatrale e si buttò a terra portandosi dietro la sedia. L'aria si riempì delle loro risate.
Nascosta dietro la porta spalancata, Eliza li osservava con occhi fiammeggianti d'ira.
(Volume 2°, pagine 69 e seguenti)

Immagine creata da Nuria Marquez.
http://img11.deviantart.net/7517/i/2013/10...z72-d614oyt.jpg


Dal diario di Candy
Settembre...
...
Sono anche riuscita a migliorare un pò nel suonare il pianoforte. Grazie, T.G.! In questa scuola così piena di regole, non so quando avremo di nuovo l'opportunità di fare lezione insieme, ma ti prometto che mi eserciterò continuando a ripetere le nozioni fondamentali che tu mi hai insegnato!
Le vacanze sono state così divertenti che in questo momento riesco perfino a sopportare la faccia severa di Suor Gray.

...
(Volume 2°, pagina 73)
 
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view post Posted on 27/11/2015, 20:03     +1   -1
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Che bello questo topic! Grazie Tamarice per averlo proposto. Keiko Nagita, sono d'accordo con voi, è una grande scrittrice prima di tutto. Infatti mi ha colpito, leggendo Candy Candy lettere le parole del capitano Niven, ricordate da Candy nella lettera che invia allo stesso: Sai Candy, il mare non è sempre calmo. È come la vita: ci sono momenti di pace e momenti turbolenti. Ma in qualsiasi condizione, la nave deve provare con tutte le sue forze a controllare le onde e a procedere dritta per la sua rotta. pag.124. Trovo un grande insegnamento in queste parole. Ci incoraggiano a non mollare difronte alle avversità della vita. Sì possono essere alte le onde, ma bisogna avere la forza e il coraggio di affrontarle perché, dopo la tempesta, tornerà il mare calmo. Credo fermamente che questo romanzo non sia solo un romanzo d'amore, l'amore è il coprotagonista della vita, con le sue molteplici sfaccettature, a volte crudele e spietata, ma che riserva sempre delle sorprese meravigliose. Baci. :giusy:
 
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view post Posted on 28/11/2015, 23:00     +1   -1
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CITAZIONE (danda @ 25/11/2015, 08:08) 
Ciao Tamerice, hai riportato uno dei miei brani preferiti del libro. Questa scena non è presente né nell'anime né nel manga e, del resto, è solo da questo romanzo che apprendiamo che Terence suona il piano. Penso che l'idea del piano fosse presente nella "sceneggiatura" che ha preceduto il manga e che poi nella trasposizione al manga il piano sia stato sostituito dall'armonica...ma è solo una mia idea....
Grazie per aver aperto questo topic.
A presto
Danda

Ciao Danda,
la tua idea non è per nulla fuori luogo, anzi... ciò mi ha fatto pensare che il Manga, così come noi lo conosciamo, di sicuro ha subito varie correzioni e cancellazioni prima di arrivare alla stesura finale.

Un pò come succede nei film, le "deleted scenes", ovvero le scene tagliate che poi vanno ad arricchire i Dvd in commercio, e che sono delle vere chicche per gli amanti del cinema.

E qui la domanda mi nasce spontanea...
Chissà quali e quante "deleted scenes" facevano originariamente parte del Manga e poi per esigenze di stampa, di censura, di formato, ecc., sono state semplicemente lasciate da parte.
Chissà se la Mizuki, nei cassetti della sua scrivania conserva ancora questi capolavori.
Le parti che ho riportato in questo Topic con il pianoforte coprotagonista nella storia di Candy e Terence, potrebbero essere una prova che la tua idea e la mia intuizione sono fondate.

Mi chiedo, e vi chiedo, come si potrebbe risalire alle "parti tagliate" del Manga.
Se qualche Forumella ha idee in proposito, ben vengano !!
 
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AlexandraT
view post Posted on 28/11/2015, 23:22     +1   -1




Ciao a tutte, la mia parte preferita in assoluto, quella che mi ha fatto capire tutto, che ha fatto ripartire il tempo che si era fermato oltre 30 anni fa é:

CITAZIONE
L'America e l'Inghilterra. Sapevo bene che tra le due nazioni si frapponeva un'immenso Oceano, ma in quel momento nel mio cuore non c'era piú spazio per i dubbi: sarei tornata a casa e, a qualunque costo, avrei rivisto Terry.

Quando gli ho raccontato tutti gli avvenimenti che hanno costellato il mio viaggio verso l'America, lui si é messo inizialmente a ridere, ma poi ha assunto all'improvviso un'espressione seria e mi ha abbracciato forte.

Enough said e-et-cie-terry-mdr-4cca1ac

Alexandra
 
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view post Posted on 10/12/2015, 18:02     +1   -1
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Se chiudo gli occhi, riesco ancora a sentire sulle palpebre la luce abbagliante di quella mattina. Lasciatomi alle spalle l'Istituto Saint Paul, c'era un solo luogo in cui potevo tornare: la Casa di Pony.
L'America e l'Inghilterra. Sapevo bene che tra le due nazioni si frapponeva un immenso Oceano, ma in quel momento nel mio cuore non c'era spazio per i dubbi: sarei tornata a casa e, a qualunque costo, avrei rivisto Terry.

Quando gli ho raccontato tutti gli avvenimenti che hanno costellato il mio viaggio verso l'America, lui si è messo inizialmente a ridere, ma poi ha assunto all'improvviso un'espressione seria e mi ha abbracciato forte. Era sollevato che non mi fosse accaduto nulla di male.
In effetti, le mie azioni potrebbero definirsi sconsiderate. Avevo utilizzato quasi tutti i risparmi per pagare la carrozza con la quale avevo cercato di fermare Terry e non avevo nessuno a cui chiedere aiuto, eppure mi sentivo così leggera e serena, come non mi accadeva da tanto tempo.
Avevo con me i miei potenti portafortuna: la spilla del Principe della Collina, il cravattino bianco di Terry e, naturalmente la croce che portavo sempre al collo e che mi era stata regalata da Miss Pony. C'erano ben tre oggetti a proteggermi, e questo bastava a infondermi sicurezza e a farmi credere che sarei stata in grado di superare qualsiasi avversità.
È andato tutto proprio come diceva sempre Miss Pony: se vai avanti con convinzione e con un cuore puro, la tua strada si aprirà sicuramente davanti a te.
Durante il viaggio ho conosciuto tante persone e ho ricevuto il loro aiuto. Tutte quelle esperienze mi hanno inoltre aiutato a capire cosa volevo fare della mia vita.
(Volume 2°, pagine 111/112)


Mi piacciono immensamente queste poche righe, che sono in pratica l'inizio della TERZA PARTE di Final Story, la parte epistolare.
Qui c'è davvero tutto:
la volontà di Candy di giungere al più presto in America, con la voglia di ritornare alla Casa di Pony e con il vivo desiderio di ritrovare Terence
l'incoscienza ed il coraggio tipici della sua giovane età nell'affrontare un lungo viaggio pieno di incognite
il suo sentirsi leggera e serena nel lasciarsi dietro il passato, guardando avanti con la prospettiva di iniziare una nuova vita
il suo farsi forza grazie ai suoi piccoli portafortuna per andare avanti a testa alta
il suo capire quale sarebbe stata l'aspirazione della sua vita

Ed io che non esco di casa se non ho con me il mio cellulare...

Voglio condividere con voi questa bella immagine creata da Llara-y, peccato che manchi il portafortuna più importante... (Terenciana sono e Terenciana morirò)

https://i1156.photobucket.com/albums/p577/m...3h05m08s157.png

ma il cravattino bianco di Terry, lo troviamo qui... sono le bellissime immagini create da Nuria in omaggio alla Stagione dei Narcisi di Jo Hymes

http://fc07.deviantart.net/fs70/i/2013/320...z72-d6ui9i5.jpg

http://img09.deviantart.net/d0ae/i/2013/32...z72-d6uicli.jpg
 
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view post Posted on 12/12/2015, 09:19     +1   -1
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Quel giorno quando ho preso in mano il ritaglio di giornale inviatomi da Annie, i miei sentimenti mi hanno travolta come una valanga,impedendomi perfino di restare in piedi. Accasciata a terra,ho osservato la foto di Terry. Avevo la vista offuscata e,nel timore di bagnare con le lacrime quell'immagine l'ho allontanata da me. Tuttavia, mi è quasi sembrato di allontanare lo stesso Terry e,subito dopo, l'ho stretta al petto. Prendo dal portagioie una spessa busta al cui interno ho riposto quel ritaglio. Per molto tempo, la fotografia mi ha accompagnato ovunque andassi,e risulta perciò piuttosto rovinata, ma la virile immagine di Terry è rimasta intatta ancora oggi. Terry era diventato un attore che calcava le scene,ma io non ne ero stupita. Ricordavo le parole che mi aveva lasciato prima di partire,così come non avevo dimenticato l'impegno con cui in Scozia leggeva e declamava le tragedie di shakespeare. L'articolo riportava la frase "una scelta senza precedenti",ma ero certa che anche la sola apparizione alle audizioni fosse stata sufficiente ad attirare su di lui gli sguardi di tutti i presenti. La sua voce profonda,nè particolarmente acuta nè particolarmente bassa,la sua intraprendenza e il suo sorriso così delicato e gentile da riuscire a smuovere qualsiasi cuore... Nell'articolo non c'era traccia del nome di Eleanor Baker. Se Terry era riuscito in quel breve arco di tempo ad arrivare così in alto, era stato solo grazie al suo carisma e ai suoi sforzi,condotti in segreto. Terence Graham. Ho ripetuto innumerevoli volte quel nome. Aveva rinnegato la famiglia Granchester per iniziare a percorrere da solo la propria strada. Ero davvero felice per lui. Terence G.Granchester. Mi ero chiesta molte volte cosa significasse quella "G.". Finalmente sapevo dove si trovava, e solo quello bastava a farmi credere che davanti a me si stagliasse una strada luminosa. La speranza di poterlo rivedere si era così trasformata in certezza e mi ero chiesta se, inviando una lettera alla compagnia teatrale Stratford, sarei riuscita a mettermi in contatto con lui. In ogni modo,la compagnia stava per partire in tour e forse avrebbe fatto tappa anche a Chicago. Più di ogni altra cosa,volevo fargli sapere presto che ero tornata in America,cosa che probabilmente ignorava. Forse sono stata una sciocca, ma in quel momento mi sentivo al settimo cielo ed ero piena di speranza,certa che tutto sarebbe andato per il meglio. Non immaginavo nemmeno le svolte e le difficoltà che mi stavano aspettando. Però.... Non voglio pensare che sia stata tutta opera del fato: io voglio credere che tutte le strade che abbiamo preso siano state frutto di una scelta.Questo vale per me,per Terry... e anche per Stair... Chiudo per un attimo forti gli occhi e cerco di tranquillizzare il mio cuore in tumulto.

Candy non riesce a separarsi dalle foto di Terence. Non riesce a dimenticarlo,ad allontanarlo dal cuore. Le sue foto,i ritagli dei giornali dove vi erano articoli che lo riguardavano raccolte da Candy e conservate in un portagioie gli hanno sempre tenuto compagnia. Dove lei andava se le portava dietro. Candy aveva scoperto prima di chiunque altro le abilità interpretative di Terence,il suo talento ela sua passione per il mondo del teatro e la recitazione e non era stupita del suo grande successo. Il modo con cui lo descrive e lo esalta fa capire quanto lei lo ammiri e lo stimi e soprattutto lo ami. Voce profonda,il sorriso delicato e gentile da riuscire a smuovere qualsiasi cuore. Candy è cosciente del suo fascino e di quanto esso possa attirare un sacco di donne e ne è gelosa.

Capitolo 16 pag 91 secondo volume final story.

Archie discute con Terence in presenza di stear accusandolo di essere stato per colpa sua se Candy è stata rinchiusa nelle celle riservate agli studenti dopo che sono stati sorpresi insieme dalle suore della Royal S.P. School nella stalla in piena notte da soli. I ragazzi poi parlando e capendo che sia Terence che Candy sono stati ingannati da dei farsi biglietti arrivano alla conclusione che i responsabili di questo tranello sono stati i due fratelli Lagan,abili a ideare delle bugie ingegnose solo per far risultate Candy agli occhi degli altri una poco di buono.Candy da quando è stata adottata dalla famiglia Ardlay è sempre stata vittima delle loro macchinazioni. Archie si scusa con Terence e i due ragazzi insieme a Stear cercando di trovare una soluzione per aiutare Candy a farla uscire pulita da quella situazione e da quella cella. Mentre parlano Terence distratto si trova a pensare tra se:

"volete che un giorno lei sia felice? io non resterò qui a pregare perché ciò avvenga. Io... voglio essere io a renderla felice!"
"Mi sono sempre atteggiato a ribelle,ma cos'ho fatto in realtá?Ho usato i soldi di mio padre per divertirmi e sono cresciuto godendo della sua protezione... Mi sono arrabbiato ogni volta che qualcuno mi ha definito come un nobile, ma non ho forse sempre approfittato della mia posizione?candy,io ti salverò!"
" Perchè l'hanno rinchiusa in un posto simile?perché non ci hanno messo me?"


SE QUESTO NON È PURO GRANDE AMORE,DITEMI COS'È?

vi riporto il pezzo tratto dal Capitolo 15 secondo volume final story pag 78 dove candy confessa a se stessa di amare Terence.

Avere qualcuno che ti piace. Sorpresa, Candy si portò una mano al petto.

Terry mi piace. Mi piace davvero, davvero tanto.

Era la prima volta che provava una sensazione simile. Anche per Anthony aveva provato un grande sentimento, ma le emozioni che sentiva ora erano un po' diverse. Era come se il petto dovesse prendere fuoco per tutto il calore che racchiudeva... Quando pensava a Terry, si sentiva triste e allo stesso tempo felice. Faceva quasi fatica a respirare.

Tratto da pag.99 capitolo 17

come aveva potuto credere a quel messaggio e dirigersi di corsa alla stalla?Era impossibile che Terry avesse potuto lasciarle quel foglietto sotto la porta.
"Ero preoccupata per lui... non riuscivo a pensare ad altro. Perchè io..."
Lei era innamorata di Terry!in quel momento,capì con chiarezza quanto fosse forte il sentimento che provava.

"Questo sentimento... non lo posso combattere. Non importa cosa dica o faccia la gente..."

innamorarsi di qualcuno. Candy era sempre stata convinta che esistesse un solo modo di farlo,ma per la prima volta si rese conto che, simile a un prisma illuminato dalla luce,quell'emozione era in grado di produrre una gemma di colori diversa a seconda della persona che si aveva davanti. Il sentimento provato per Anthony,tinto di una bellissima e delicata sfumatura,non aveva perso nemmeno in quel momento la sua intensità. Tuttavia,ora,il colore acceso emesso da Terry le toglieva il respiro. La voglia di vederlo era irrefrenabile. Di sicuro anche lui era preoccupato per lei.

Estratto dalla pagina di diario final story capitolo 17 pag 106:

"Avrei voluto gridarti a gran voce queste parole: Terence,sono innamorata di te, come non lo sono mai stata di nessuno....".



Da queste parole possiamo vedere quanto Candy è legata a Terence. Quanto grande sia il suo amore per lui. Entrambi provano l'uno per l'altra un sentimento tanto grande e indissolubile che mai hanno provato per altri.
Sappiamo che nell'anime Candy si rende conto di amare Terence solo quando lui lascia il collegio per andare in America. Ma nel final story lei lo scopre molto tempo prima(vedere capitolo 15 pag 78) solo che non ha avuto il coraggio di confessarglielo. C'è da chiedersi ma hanno incominciato a provare l'uno per l'altra lo stesso sentimento nello stesso identico momento? O a tempi diversi?lo hanno capito che venivano ricambiati? A voi la parola ragazze....

Edited by candycandy80 - 12/12/2015, 11:42
 
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view post Posted on 22/12/2015, 13:57     +1   -1
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"Mi riempio il petto del dolce profumo dei narcisi,proveniente dal giardino.Sono in piena fioritura,e devo a loro quei riflessi dorati che sembrano filtrare attraverso gli alberi. Nel piccolo roseto,i boccioli stanno per aprirsi. E' l'unica parte che non lascio alle cure del giardiniere e di cui mi occupo io stessa".

(Candy Candy final story,volume 1 pag. 176)
 
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