Ciao a tutte forumcole
chiedo perdono per l'attesa ma sono reduce da una settimana di fuoco che mi ha impedito di dedicarmi al racconto anima e core, come merita questa meravigliosa avventura con la Igarashi!
E' stato tutto emozionante, magico, quasi perfetto! Dico "quasi" perché non c'era il nostro Grande Capo Esther e senza di lei, devo ammetterlo, mi mancava qualcosa! Lei più di tutti meritava di essere lì, in prima fila, a fare domande, a rappresentarci tutte perché se non avesse avuto, un giorno, la folle idea di creare questo piccolo paradiso e la tenacia di mantenerlo aperto e vivo, anche quando tutto sembrava spento, non avremmo vissuto questi momenti indimenticabili, non avremmo mai vissuto tantissimi altri momenti straordinari in questo forum, ci saremmo persi un sacco di avventure incredibili e sorprese inaspettate, non avremmo topic storici come "Terence e i motivi del suo agire" o la nostra mitica minitag o il sempre attuale "sondaggio democratico" indetto dal nostro Grande Capo, non avremmo letto e probabilmente neanche scritto tutte queste fanfiction e forse neanche questo evento a Etnacomics avrebbe avuto l'importanza e il significato che ha avuto oggi, ma soprattutto, quello che conta più di ogni altra cosa: NESSUNO DI NOI QUI SI SAREBBE INCONTRATO, NESSUNO!!! Perfino chi oggi non fa più parte del forum e ha creato o frequenta altri lidi deve un grazie a Esther!
Sin dalla mattina, quando siamo arrivate, tutto si è incastrato perfettamente come tasselli dello stesso puzzle. Il mio amico di cui ha già parlato Cerchiuzzi, sia chiaro, quella mattina non l'ho chiamato io e non avrei neanche mai pensato di chiamarlo perché mi vergogno come una ladra a disturbare chi lavora per chiedere favori. Ma lui era magicamente lì, all'ingresso, come se stesse aspettando proprio noi, come se fosse tutto concertato!
So che possono sembrare banalità... ma davvero sembrava che tutto l'universo cospirasse per farci realizzare il nostro piccolo sogno...
Dopo la conferenza che il nostro Grande Capo ha postato e dove potete osservare quanto fosse restia la Igarashi a sbottonarsi su determinati argomenti, qualche lacrimuccia di gioia e qualche curiosità non soddisfatta, ci siamo immerse nel mondo del fumetto visitando la fiera... ma guardavamo senza vedere tutto il resto perché eravamo troppo assorte nelle emozioni che avevamo appena vissuto e con un batticuore costante che ci ha accompagnate per tutto l'arco della giornata che ci faceva muovere solo al ritmo e in funzione di Candy e la sua disegnatrice!
Dopo la conferenza, dicevo, la nostra Mizia ha trovato non una, non due e neanche tre, ma ben 6 telefonate da un numero che non conosceva. Il batticuore diventava prepotente perché nel frattempo anche io mi ero ritrovata sul telefonino diversi tentativi di chiamata da parte di un numero sconosciuto. Mizia comprende tutto al volo e con una lucidità che in quel momento le ho invidiato, richiama immediatamente il numero! Era la sala stampa che aveva tentato più volte di contattare sia me che lei per dirci che la Igarashi era disponibile a incontrarci e farsi intervistare. Estremamente gentile la giovane giornalista che aveva preso a cuore la nostra causa e organizzato l'incontro.
Non si può capire la confusione mentale nella quale siamo entrate tutte, compresa Mizia, per la forte emozione. Il batticuore che in realtà non ci aveva mai abbandonate è diventato udibile da tutti tanto che fuori qualcuno accennava anche un passo di danza e un tizio ha cominciato a suonare un'armonica rispettando il tempo scandito dai nostri respiri!
L'ansia si era impadronita di noi e siamo entrate nel pallone e tutte le domande che avevamo pensato di fare erano scomparse in una bolla di sapone. Non ci ricordavamo più niente: da dove cominciare, cosa chiederle e perfino chi eravamo, da dove venivamo, dove andavamo, ma soprattutto che cosa ci facevamo lì. E in tutto questo io continuavo disperatamente a cercare la bolla di sapone nella speranza di trovare almeno qualche parola di senso compiuto da dire mentre Cerchiuzzi e Mizù tentavano invano di uscire dal pallone!
L'emozione si tagliava col coltello! Ma noi neanche ce l'avevamo un coltello e con le mani era impossibile... quindi ce la siamo dovuta tenere tutta così com'era! Io ero nel panico! Ma Cerchiuzzi e Miziù invece non erano messe tanto meglio di me! Ahahahahahah
Alla fine, sempre grazie all'universo che ci ha sostenuto fino in fondo, riusciamo a fare una piccola lista di domande... e la Igarashi, in quel momento, apparve di fronte a noi!
Io, prescelta senza meriti per fare l'intervista, le vado incontro e lei mi abbraccia. La mia emozione è talmente visibile e potente che fa le domande al posto mio. Avete presente una idiota? Ecco, forse un po' di più, ma certamente non di meno! Ero una cretina che non riusciva a mettere insieme non dico due parole ma neanche due gaffe una dietro l'altra intervallando il tutto con risate e sorrisi palesemente nervosi. Ahahahahahah Sembravo pazza. Forse lo ero. Lo ero! Lo sono! Ma la Igarash non si è scomposta e ha risposto alle mie emozionate domande... che con Cerchiuzzi e Miziuccia siamo riuscite a mettere insieme. Fortunatamente ho registrato tutto perché non ricordo niente di quello che le ho chiesto né di quello che mi ha risposto...
...ricordo solo che lei è bella, bellissima! Perché la bellezza è anche il desiderio di contagiare il mondo con la propria gioia, è il tentativo ostinato di contaminare col proprio entusiasmo ogni cosa, è la disponibilità infinita verso gli altri, è avere la capacità di meravigliarsi e non vergognarsi di mostrarla, condividerla, è mantenere intatta la voglia di meravigliare, è la semplicità d'animo con la quale ci si offre agli altri, è la mancanza di superbia, è andare in giro con delle orecchie di peluche che si muovono da sole, è "cadere" proprio nel momento in cui si viene solennemente annunciati e perdere orecchie, occhiali senza preoccuparsi minimamente della propria reputazione, è arrivare a 70 anni con lo stesso stupore dei bambini e la saggezza dei grandi, è accogliere e abbracciare tre bambine quarantenni che tremano e sospirano per una parola in più, è sentire insieme, respirare insieme, ascoltarsi, è commuoversi perché qualcuno ti ringrazia per avere suscitato più di trent'anni di emozioni...
Edited by sciara - 13/6/2016, 11:25