Candy Candy

Messaggio al forum da parte di Anne Elliot/Sweetpoupée

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Spika
view post Posted on 19/8/2021, 22:08     +1   +1   -1




Divorziato. Da anni.
Evaporati: quando un uomo perde il lavoro si sente così disonorato che ( talvolta, non sempre ) scompare. Si chiamano gli evaporati. Per la vergogna non tornano a casa. Se ne perdono le tracce.

Antheas ho controllato, Candy mi sembra proprio che lo dica direttamente ad Anthony che lo ama
 
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view post Posted on 20/8/2021, 10:28     +3   +1   -1
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Candy non dice che lo ama.

È STATO TRADOTTO così ma dice una cosa tipo... ^mi piaci molto^.

PERCHÉ il verbo che noi identifichiamo con ^amare^
In giapponese viene tradotto con 2 o 3 verbi
Tutti di intensità diversa
Suki,
daisuki,
Ai.

Le traduzioni dal giapponese non sono accurate.

E queste cose le candyfans Esperte giapoponesine le sanno bene.


MI sembra di vivere in un loop spaziotemporale.
CONDANNATA a rivivere e scrivere sempre le stesse cose.

Meno male che spesso vi sono lampi di cose nuove ed interessanti.
 
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view post Posted on 20/8/2021, 10:44     +1   +1   -1
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CITAZIONE (contessina @ 20/8/2021, 11:28) 
Candy non dice che lo ama.



E queste cose le candyfans Esperte giapoponesine le sanno bene.


MI sembra di vivere in un loop spaziotemporale.
CONDANNATA a rivivere e scrivere sempre le stesse cose.

Meno male che spesso vi sono lampi di cose nuove ed interessanti.

🥺😞si ma noi siamo nuove qui e voi ci informate no?🤗😘
 
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view post Posted on 20/8/2021, 10:54     +1   +1   -1
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view post Posted on 20/8/2021, 11:01     +4   +1   -1
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Io credo ci sia molta confusione, e provo a fare un po' ordine.
Concordo con Spika quando dice che se si vanno a scandagliare i singoli dettagli come è stato fatto, sviscerandoli all'impossibile, non porta a nulla, perché ogni singola parola, "indizio", connotazione può valere per l'uno o per l'altro, e si finisce per alterarne il significato e perdere il senso generale, oltre che rovinarne la poesia.
Il nome di Albert è qualcosa che nel romanzo esce dalle pagine, si respira, mostrandosi e nascondendosi esattamente come lui (oltre al senso generale del romanzo, ovviamente).
Se poi guardiamo a ciò che ha detto la Nagita da 40 anni in qua, e a ciò che ha detto sul rapporto con Terry da 40 anni in qua, mi chiedo come possano ancora esserci dubbi.
Forse è questo che infastidisce Spika: questa dicotomia tra le parole della Nagita e la volontà di mantenere l'ambiguità nel romanzo.

Passando alla questione Giappone/occidente, Spika in fondo stai dicendo ciò che ha scritto Anne: l'occidente ha recepito la storia in modo differente dai giapponesi, per la differenza di cultura e modalità di lettura. Quando ho scritto che è stato scritto in giapponese per i giapponesi intendevo dire che una ragazzina giapponese quando ha letto la storia lo ha fatto con gli occhi e la cultura giapponese, un occidentale con gli occhi e la cultura occidentali. Se per un occidentale è normale vedere due persone che si abbracciano per una ragazzina giapponese non lo è, e a quegli abbracci darà un significato diverso da un occidentale, e su di lei l'impatto sarà sicuramente maggiore. Per capire perché, però, bisogna conoscere quella cultura, e avere qualcuno che te la spieghi. È un esempio, ma la storia di Candy, per quanto ambientata in occidente, è impregnata di cultura nipponica fino all'osso. Quello che non comprendo io è perché chi difende a spada tratta l'occidentalità del manga, essendo ambientato tra USA e UK, poi abbia speso fiumi di parole sul Giri per dare un senso alla separazione e alla scelta di Susanna. La storia non è a proprio uso e consumo, o la si ritiene occidentale del tutto oppure no.
Lagadema, Nagita ha sempre affermato che nelle sue storie voleva mostrare il superamento di un dolore e del lutto, insegnare alle ragazzine che qualunque cosa possa accadere nella vita questa continua, e che è possibile tornare a sorridere di nuovo. Candy non è un romance puro sullo stile di Georgie, per intenderci, ma un romanzo di formazione, con scopi educativi. Ed è nata per ragazzine giapponesi degli anni 70, con tutto ciò che questo comportava per il Giappone della fine anni 70.

Un'ultima cosa: né Candy né Anthony si confessano espressamente e reciprocamente il loro amore, Candy lo sussurra a se stessa quando lui l'accompagna a casa a cavallo. Sono pensieri, una comprensione reciproca senza essere espressa dei rispettivi sentimenti.

Edit: corretti i refusi. Scusate, scrivere con il cell è impervio...😂


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Edited by GiallodiMarte - 20/8/2021, 12:36
 
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view post Posted on 20/8/2021, 12:06     +5   +1   -1
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Posso fare un esempio, forse un po' stupido, preso dal manga "Non sono un angelo" di Ai Yazawa?
Voler rendere felice qualcuno equivale ad amare. Certo, è un concetto che vale un po' in tutto il mondo, ma in giapponese sostituisce il più delle volte le parole "ti amo".
In Candy è un concetto sul quale Nagita insiste molto: tutti vogliono la felicità di Candy lì dove tutti sono innamorati di lei. Lo sentiamo dire da Stair, Terry, Albert... Stair sa che non sarà lui a renderla felice, nel senso che sa che Candy non e innamorata di lui, e fa ciò che può e gli viene meglio per dimostrarle il suo amore: le costruisce il carillon della felicità, e glielo dona quando le dice addio.
Terry è come Stair, desidera la felicità di Candy, ma sa che non sarà lui a potergliela donare, e si fa promettere da lei di essere felice (innamorati di nuovo).
A Rockstown dice una frase pregna di implicazioni e significato: "come posso far felice Candy se non riesco a far felice nemmeno Susanna?"
(Tenete conto che desiderare la felicità equivale ad amare.)
Albert è l'unico che materialmente gliela dona, e solo a lui Nagita fa dire una frase importante: "Anche in futuro, voglio scoprire dove risiede la tua felicità".
Dare felicità, materialmente, con le proprie mani: amare.
Solo se si conosce la cultura di un autore è possibile comprendere fino in fondo il senso di ciò che scrive. Si può leggere comunque, ma con la consapevolezza che mancherebbe sempre qualcosa.
Questa è la tavola di Non sono un angelo. Vi ricorda qualcosa? (Spero non sia troppo grande...)

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view post Posted on 20/8/2021, 12:17     +4   +1   -1
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Antheas, molto azzeccato. 👍
Aggiungo solo la risposta di Candy ad Albert:
"La mia felicità è ora". E lo dice proprio mentre gli restituisce il diario che rappresenta il suo amore passato.
Ovvero, la mia felicità è con te.

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view post Posted on 20/8/2021, 12:45     +3   +1   -1
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Si, è un bellissimo esempio! Questo che hai riportato: amore espresso dal concetto di volere il bene dell’altro fa parte di Candy come di molte altre storie giapponesi ma, siccome è poi alla fine un concetto universale, tocca tutte le culture, come dice Nagita, quando risponde alla domanda: “perché hai voluto ambientare la tua storia in Europa o Usa?” Sappiamo bene che lo ha fatto perché ai tempi del manga era questo che il pubblico giapponese voleva, storie ambientate all’estero ma che esprimessero valori famigliari al pubblico cui erano destinate, tuttavia lei risponde: “perché amore è universale” quindi alla fine poco importa dove la storia si ambienta, esso è un concetto unico, trasversale e comune a tutte le culture, anche se i giapponesi meno individualisti e più consapevoli del bene collettivo ( come giustamente ha detto Anne) forse sentono maggiormente e danno più valore alla ricerca della felicità dell’altro come simbolo di amore.
 
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view post Posted on 20/8/2021, 12:55     +2   +1   -1
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Sì certo, lo dice proprio Nagita a Bulle-Shoujo mi pare, che la scelta di ambientare all'estero era perché andava di moda in un momento in cui il Giappone di stava aprendo all'occidente.
Quello che intendevo sottolineare è che tipico per i giapponesi, almeno nei manga, parlare di amore dicendo di desiderare la felicità dell'altro. Un modo metaforico di parlare, insomma!
 
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view post Posted on 20/8/2021, 13:04     +4   +1   -1
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Certo concordo, il romanzo è incentrato su questo e sono questi i valori che Nagita voleva veicolare, in primis perché sono i valori della sua cultura, comprensibili a chi era il primo destinatario della sua storia, sta a noi lettori di altre parti del mondo, se ci interessa approfondire un testo ed entrare in maggiore sintonia con l’autore e la sua storia sforzarci di comprendere da dove viene questo modo di pensare ed agire.
 
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view post Posted on 20/8/2021, 13:13     +1   -1
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Comunque il fatto che la Nagita abbia scritto che la morte di Susanna era prevista già 40 anni fa apre a scenari non indifferenti. Anch'io ricordo di averlo letto nel suo vecchio blog. Dovrei ritrovarlo. Ulteriore conferma del fatto che la storia sempre la stessa è.

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view post Posted on 20/8/2021, 13:27     +1   +1   -1
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Bellissimo esempio Antheas infatti quando si ama veramente si pensa sempre a far felice l'altra persona indipendentemente se sia compagno ,figli ,o altri parenti la vera forma dell'amore è altruista e non egoistica o perlomeno così dovrebbe essere

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Spika
view post Posted on 20/8/2021, 13:59     +1   +1   -1




CITAZIONE (GiallodiMarte @ 20/8/2021, 12:01) 
Io credo ci sia molta confusione, e provo a fare un po' ordine.
Concordo con Spika quando dice che se si vanno a scandagliare i singoli dettagli come è stato fatto, sviscerandoli all'impossibile, non porta a nulla, perché ogni singola parola, "indizio", connotazione può valere per l'uno o per l'altro, e si finisce per alterarne il significato e perdere il senso generale, oltre che rovinarne la poesia.
Il nome di Albert è qualcosa che nel romanzo esce dalle pagine, si respira, mostrandosi e nascondendosi esattamente come lui (oltre al senso generale del romanzo, ovviamente).
Se poi guardiamo a ciò che ha detto la Nagita da 40 anni in qua, e a ciò che ha detto sul rapporto con Terry da 40 anni in qua, mi chiedo come possano ancora esserci dubbi.
Forse è questo che infastidisce Spika: questa dicotomia tra le parole della Nagita e la volontà di mantenere l'ambiguità nel romanzo.

Passando alla questione Giappone/occidente, Spika in fondo stai dicendo ciò che ha scritto Anne: l'occidente ha recepito la storia in modo differente dai giapponesi, per la differenza di cultura e modalità di lettura. Quando ho scritto che è stato scritto in giapponese per i giapponesi intendevo dire che una ragazzina giapponese quando ha letto la storia lo ha fatto con gli occhi e la cultura giapponese, un occidentale con gli occhi e la cultura occidentali. Se per un occidentale è normale vedere due persone che si abbracciano per una ragazzina giapponese non lo è, e a quegli abbracci darà un significato diverso da un occidentale, e su di lei l'impatto sarà sicuramente maggiore. Per capire perché, però, bisogna conoscere quella cultura, e avere qualcuno che te la spieghi. È un esempio, ma la storia di Candy, per quanto ambientata in occidente, è impregnata di cultura nipponica fino all'osso. Quello che non comprendo io è perché chi difende a spada tratta l'occidentalità del manga, essendo ambientato tra USA e UK, poi abbia speso fiumi di parole sul Giri per dare un senso alla separazione e alla scelta di Susanna. La storia non è a proprio uso e consumo, o la si ritiene occidentale del tutto oppure no.
Lagadema, Nagita ha sempre affermato che nelle sue storie voleva mostrare il superamento di un dolore e del lutto, insegnare alle ragazzine che qualunque cosa possa accadere nella vita questa continua, e che è possibile tornare a sorridere di nuovo. Candy non è un romance puro sullo stile di Georgie, per intenderci, ma un romanzo di formazione, con scopi educativi. Ed è nata per ragazzine giapponesi degli anni 70, con tutto ciò che questo comportava per il Giappone della fine anni 70.

Un'ultima cosa: né Candy né Anthony si confessano espressamente e reciprocamente il loro amore, Candy lo sussurra a se stessa quando lui l'accompagna a casa a cavallo. Sono pensieri, una comprensione reciproca senza essere espressa dei rispettivi sentimenti.

Edit: corretti i refusi. Scusate, scrivere con il cell è impervio...😂


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Grazie Giallo . Si mi hai.compresa.

Per quanto riguarda la parola usata da Candy ad Anthony nel manga inglese,.beh, scusate ma qualunque parola utilizzi una tredicenne, io leggo: i love you e poi scappa vergognandosi, congratulandosi per essere riuscita a dirlo. Poi me lo potete raccontare.come volete e magari avete ragione, ma mezzo mondo l'ha letto così.

Grazie ancora Giallo

CITAZIONE (Candyalbert @ 20/8/2021, 14:27) 
Bellissimo esempio Antheas infatti quando si ama veramente si pensa sempre a far felice l'altra persona indipendentemente se sia compagno ,figli ,o altri parenti la vera forma dell'amore è altruista e non egoistica o perlomeno così dovrebbe essere

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Concordo. E questo mette anche una pietra tombale sul sentimento di Susanna
 
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view post Posted on 20/8/2021, 14:40     +2   +1   -1
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