Candy Candy

"Incontro nel vortice" di Alys Avalos, Traduzione della più famosa fanfiction di Candy in lingua spagnola

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cristina.fly
view post Posted on 15/6/2008, 01:26 by: cristina.fly     +1   +1   -1




Ciao!

In questo paragrafo Alys introduce nella storia un personaggio di sua creazione...

:rose rosa: ...segue
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I giorni passarono rapidamente al Saint Jaques ma, così come aveva preannunciato Flanny, nessuno fu facile o tranquillo. I feriti inondavano i padiglioni, la sala operatoria e anche le corsie. Il dolore e la disperazione erano nell’aria che ogni essere umano respirava, mentre ben poca consolazione poteva trovarsi, in mezzo a tutta quella confusione.

In diverse occasioni Candy arrivò a pensare di aver esaurito tutte le sue forze, applicando punti di sutura, pulendo letti o lavorando ore interminabili in chirurgia. Ciò nonostante, quando era sul punto di arrendersi, da qualche parte spuntava la figura forte e determinata di Flanny, come a ricordarle lo spirito che ambo le giovani avevano appreso studiando alla scuola di Mary Jane. Candy recuperava allora il suo naturale buonumore e continuava a lavorare, illuminando quel luogo con un caldo sorriso. Lì dove l’efficenza di Flanny poteva solo aiutare a guarire le ferite del corpo, la grazia di Candy dava anche speranza all’animo di quegli uomini, spesso ferito ancor più gravemente.

Insieme formerebbero l’infermiera perfetta”, si era detta qualche volta Mary Jane e se avesse potuto vedere le sue due antiche allieve in azione, si sarebbe congratulata con se stessa per i buoni risultati e per l’esattezza delle sue previsioni. Perché davvero la complementarietá del loro lavoro faceva sì che, nonostante le difficoltà e la confusione, tutto nell’ospedale funzionasse in modo soddisfacente.

Candy ne era consapevole e per questo cercava di lavorare con Flanny tanto quanto le era possibile, facendo del suo meglio per ignorare l’esasperante temperamento delle sua antica compagna. Sfortunatamente Flanny non era della stessa opinione e rendeva le cose molto più difficili a Candy, che doveva sopportare i suoi modi dispotici.

- Sei forse nuova in questo lavoro? - disse Flanny con tono irritato - Questa benda è troppo stretta, ti conviene allentarla immediatamente o causerai a questo pover uomo più problemi di quelli che ha. -

- Sì Flanny, lo faccio subito. - replicò Candy dolcemente.

- Non parlare tanto e lavora più velocemente, hai ancora un sacco di cose da fare prima che termini il tuo turno. - Aggiunse Flanny, mentre lasciava la stanza per continuare il suo quotidiano giro di controllo.

- Come riesce a sopportarla? - Domandò l’uomo a cui Candy stava sistemando le vende, dopo che Flanny si allontanò.

Candy scosse le spalle e rivolse all’uomo uno di quei sorrisi che valgono più di un tesoro.
- Vede, il segreto e non prendérsela per quello che dice e accettarla così com’è. -

- Si, come un...mal di testa!-

Concluse questi, trattenendosi dal dire qualcos’altro. Ma d’altronde, come poteva un uomo sensato abbassarsi ad usare parole volgari, in presenza di un angelo biondo?

- Oh sergente O’Connor, la mia amica non è una cattiva persona, l’apprezzerà se avrà l’opportunitá di conoscerla meglio. Nel fondo del suo cuore ha un animo nobile.-

- Può darsi. Ma credo che sia troppo in fondo per vederlo - Insistette l’uomo, con una risatina. - Le dirò di più. Se questa sua “amica” non addolcirà un po’ il carattere, diventerà una solitaria zitella.-

- Lei è impossibile, signor O’Connor - Rispose Candy ridendo.

- Concordo in pieno! - Disse la voce di un uomo più giovane.

Candy era ora vicino a questo secondo paziente, pulendo un’impressionante ferita che aveva al braccio.

- Al contrario, - continuò il ragazzo - non credo che a una ragazza carina e dolce come lei, manchino i pretendenti - Aggiunse con un sorriso malizioso sulle labbra.

-Oh, François, che galanteria! - replicò Candy - Ma non vi permetto di essere così duri con Flanny. Dovreste piuttosto preoccuparvi per voi stessi. Se non cambierete il vostro comportamento, nessuna ragazza vorrà uscire con voi...Infermiere incluse! - Esclamò Candy mentre usciva dalla stanza ridendo.

In quel momento un giovane medico entrò nella stanza. Aveva assistito a tutta la scena. I suoi occhi grigi avevano seguito ciascun movimento della bionda infermiera, mentre il suo udito registrava ogni parola che usciva da quelle labbra.

- Ti é andata male, stavolta! - Scherzó O’Connor rivolgendosi a François Girard.

- Sì, però vale sempre la pena provare, soprattutto con una ragazza tanto affascinate. O no? -

- Sì, ma questa ragazza in particolare, signor Girard, non è facile da conquistare - esclamò il medico unendosi alla conversazione - ed è inoltre un tipo di donna veramente difficile da incontrare. -

- Senza dubbio, dottore Bonnot - concordò François e la conversazione a quel punto terminò, lasciando i tre uomini soli con i propri pensieri.

Yves Bonnot aveva conosciuto Candy il primo giorno che lei arrivò in ospedale. Stava riposando nell'area riservata ai medici, durante in una delle sue brevi pause . Uscendo dal bagno incrociò il direttore dell’ospedale con il gruppo di nuove infermiere. Nascosto dalla porta della toilette, Yves ascoltò il discorso di Flanny (cosa che gli era già capitata in passato) e con uno sguardo curioso esaminò la reazione delle nuove arrivate mentre la magra bruna parlava. Un volto tra tutti captò subito la sua attenzione. Inizialmente il giovane fu forse attratto dall’incantevole bellezza di quel viso, con una pelle di porcellana, il nasino all’insù ed occhi incredibilmente grandi. Ma dopo questa prima impressione, Yves notò qualcos’altro. Mentre Flanny continuava il suo discorso, il giovane si divertiva a cogliere lo smarrimento dipinto sul volto delle nuove infermiere. Tuttavia sul viso della giovane bionda non si notava ombra di paura o incertezza. Al contrario, Yves scorse nel verde profondo di quegli occhi, una determinazione fuori dal comune.

"Cela c’est courage” (Questo è coraggio, in francese), disse tra sé, compiaciuto di scorgere in una donna due cose che difficilmente si trovano insieme: bellezza e carattere.

Da quel momento Yves aveva seguito con interesse tutti i movimenti della ragazza. Si era ripromesso di conoscerla meglio, ma presto scoprì che la strada verso il cuore della giovane, nonostante la sua abituale gentilezza, era un sentiero difficile da incrociare. In quel periodo Yves la osservò attentamente, sempre celato dietro qualcosa che gli permettesse di scorgere mille piccoli dettagli. Impresse nella sua mente ciascun tratto del suo viso: la fine linea del naso cosparso di lentiggini quasi invisibili, il rosa tenue delle sue guance, i piccoli ricci della sua folta capigliatura, gli abbaglianti riflessi che risplendevano dai suoi capelli quando il sole brillava su di essi, tutto il suo repertorio di sorrisi travolgenti e le differenti inflessioni della sua voce. Apprese anche che ella era una cratura aggraziato con il più tenero dei cuori , ma con uno spirito indomito che raramente si arrendeva. Ammaliato da questa abitudine, quasi malsana, di mirare la ragazza di nascosto da lei, il giovane aveva tanto indugiato che passò settimane intere cercando di conoscerla.

L’occasione si sarebbe però presentata quasi per caso, e molto prima di quello che Yves avrebbe voluto.

...Continua

Edited by cristina.fly - 15/6/2008, 16:53
 
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