| etvoila' il terzo capitoletto....
CAPITOLO 3 Decise di fare tutto in gran segreto,non voleva vedere lacrime d’addio sui volti delle persone che fino a quel momento erano state la sua famiglia;preparo’ i bagagli in fretta,mise tutti i suoi vestiti,tutti i suoi ricordi in un’unica valigia,cio’ che avanzava non era importante,l’avrebbe lasciato volentieri alla casa di pony,qualche bisognoso l’avrebbe ricevuto con gioia. In quei tre giorni che la separarono dalla partenza finse di nulla,rimase con il suo sorriso e nessuno si accorse che qualcosa stava cambiando nell’aria,nessuno si rese conto che Candy stava per andarsene per forse mai più tornare. Candy scrisse una lettera ad Archie e Annie per informarli della sua partenza,specificando di non far sapere a nessuno i dettagli, su quella lettera verso' innumerevoli lacrime,non sopportava l'idea di lasciare quelli che erano i suoi migliori amici,ma doveva farlo. Una volta sbrigati anche gli ultimi preparativi scrisse una lettera anche per suor Maria e Miss Pony,la lascio' chiusa in una busta sul tavolo della cucina e poi ando’ a vedere per l’ultima volta la collina. Il giorno designato giunse presto e dopo aver caricato i bagagli mise in un vasetto una Dolce Candy e partì con una carrozza…direzione…il porto. L’odore di pesce era nauseante,e Candy lo soffriva ancor di più,non era pienamente convinta della sua scelta,ma non poteva più tornare indietro e soprattutto non poteva deludere Albert;al porto c’erano Archie e Annie ad aspettarla entrambi l’abbracciarono forte e le promisero di andarla a trovare a breve. Candy non aveva mai notato prima di allora come i due stessero bene insieme,una leggiadra dama e il suo elegante cavaliere,entrambi vestiti di bianco sembravano due sposi,erano così belli,e parlando con loro il tempo volo’. Ormai erano le 8.55;dalle guance di Archie iniziarono a scorrere le lacrime,Candy gli sorrise: “non ti preoccupare Archie” disse asciugandogli una lacrima con un bianco fazzoletto di seta “io staro’ bene”… dopo di che fece un sorriso ad Annie e voltando le spalle ai due amici corse verso la sua nave…Candy partì. La nave era molto grande e molto bella,il mare era calmo quella sera le nuvole si muovevano lenamente nel cielo;Candy ricordava ancora la prima volta che era salita su una nave per arrivare in Inghilterra,proprio quella volta aveva conosciuto Terence…”signorina tuttolentiggini!” rimbombava me un eco nella sua mente…decise di dormire… Candy arrivo’ in scozia molto presto,la giornata non era delle migliori: La pioggia batteva molto forte e le temperature erano basse,Candy indosso’ il cappotto subito dopo essere scesa dalla nave. Ad aspettarla c’era una carrozza il cocchiere domando’: “la signorina white andrew?” “si”disse Candy “si,sono proprio io!” “bene allora prego signorina” rispose invitando Candy a salire sulla carrozza; Candy salì e il cocchiere diede un colpo di frusta ai cavalli che subito si misero a correre. Il paesaggio Scozzese era molto strano,molto verde,ma non come se lo ricordava,non era un verde scintillante ma un verde scuro e cupo. La carrozza non si fermava,anzi proseguiva sempre piu’ velocemente;e se all’inizio c’era la vera e propria città,ora non erano rimaste che poche case in periferia;non c’erano quasi più nemmeno i campi,ormai c’erano solo delle tonde colline,e il cielo si faceva sempre più nero. Alla fine, dopo all’incirca tre quarti d’ora di viaggio,la carrozza si fermo’,Candy si sveglio’ per la brusca frenata;noto’ che aveva smesso di piovere e che le nuvole si muovevano veloci lasciando spazio ai raggi del sole che creavano un timidi arcobaleno. Candy scese dalla carrozza e vide l’edificio che si trovava di fronte ai suoi occhi: Non era un ospedale qualsiasi;era molto sfarzoso,con due colonne di marmo all’ingresso sorrette da due leoni maestosi. Lo stile dell’edificio era molto antico e attorno a se c’era un immenso giardino del quali i confini non erano ben chiari. Candy resto’ imbambolata nel vedere tanta maestosità,tanto da non notare la donna che la stava fissando già da alcuni minuti “ehm ehm” disse quest ultima Candy si desto’ da quel sogno ad occhi aperti e si scuso’ subito;come era brava a chiedere scusa,l’aveva dovuto fare così tante volte che ormai le veniva molto naturale, “Buongiorno,lei deve essere la signorina Candy” disse la donna con dolcezza Candy annuì senza distogliere lo sguardo dalla bellissima dama che si trovava di fronte. “Bene! Io sono Mary Rose,la direttrice di questo ospedale,benvenuta tra noi!” Candy sorrise, il luogo le sembrava davvero molto accogliente,e come poteva non esserlo con una direttrice dall'aria così cortese,solo ora era pienamente convinta:Albert aveva ragione,mi fara’ solo bene restare qui… e il sole prese di nuovo a brillare nel cielo.
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