Candy Candy

Fosca, mi pare Susanna

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fairymoon71
view post Posted on 2/12/2008, 11:00     +1   -1




mi pare si chiamasse proprio Fosca, la protagonista di un romanzo d'appendice di fine Ottocento, quelli che nei nostri libri scolastici di letteratura venivano ricordati a fine capitolo, dopo Manzoni, Leopardi, Verga...ecco c'erano anche questi qui, Fogazzaro, et simili...

quoto da http://www.comunitazione.it/leggi.asp?id_a...sarea=173&mac=1
Le donne- vampiro nell'arte e nella letteratura

"Fosca, l’eroina dell’omonimo romanzo dell’esponente più rappresentativo della scapigliatura milanese:

Passione d'amore è il film di Ettore Scola

Autore del romanzo:

IGINIO UGO TARCHETTI


Fu anche poeta e giornalista.(San Salvatore Monferrato, 1839 – Milano, 1869)

Tarchetti era bello e capace di provare e suscitare grandi passioni nei cuori delle donne, ma era incapace di gestirle...

La trama del romanzo è costituita dalla storia del folle sentimento di Fosca, una donna brutta e ammalata per Giorgio, un giovane ufficiale che ama, riamato, un’altra donna, Clara, sposata, dalla quale è costretto a separarsi a causa del proprio trasferimento.
Giorgio, come Ugo, è un militare, Clara, come la signora milanese, è l’amante con cui l’uomo vive l’idillio, Fosca, come Carolina/Angiolina, è una donna epilettica ed isterica, simbolo non nascosto di malattia e morte, corrispettivo femminile dello scrittore (malato di tisi), come lei tormentato dal disperato bisogno d’amare e d’essere amato.

Quell’amore GIORGIO non l’ha sentito, l’ha subito soprattutto dopo che Clara lo ha lasciato per tornare dal marito, ma la relazione imposta al giovane viene scoperta dal cugino di lei, che lo sfida in un duello.

Infine Fosca muore e Giorgio si ammala dello stesso male oscuro della donna.
...Clara, bella e fiorente, simboleggia Eros, la stagione della primavera presaga di promesse, la rinascita dei sogni, delle illusioni, della speranza, la serenità, la salute; Fosca, brutta e malata, rappresenta Thanatos, il tempo cupo della malattia, la fine degli incanti, il tormento.

...Fosca è orribile nel volto, perché imago animi vultus, il volto è l’immagine, lo specchio, la porta dell’anima e se l’anima è travagliata e oppressa (un matrimonio sbagliato con un cacciatore di dote, giocatore e ricattatore, poi un aborto, infine la perdita dell'agiatezza: sono queste le cause che hanno determinato il suo male)
Tutto questo non può non riflettersi sul volto.
E' per questo che tutta la bruttezza è nel viso, però è colta, intelligente, sensibile, ha grazia ed eleganza, è commovente nella sua fragilità e quando s’innamora di Giorgio di queste qualità si serve per, vampirescamente, affascinarlo e attrarlo a sé in una spirale per entrambi distruttiva....

Nucleo centrale del romanzo è proprio il folle desiderio di Fosca (che non si rassegna all’orrida bruttezza che le nega l’amore che si ribella all’idea che la donna possa essere amata solo a condizione di essere bella) e il giogo entro cui l’uomo è costretto...
Il protagonista parla di questa passione, ma anche di quella, idilliaca, vissuta con Clara solo pel contrasto spaventoso che ha formato col primo, di questa voluttà crudele, causa di sofferenza fisica e dolore morale che condurrà entrambi alla distruzione: lei alla tomba, lui al collasso nervoso.

Così Fosca dice: Voglio costringervi a ricordarvi di me, quando vi avrò oppresso con tutto il peso della mia tenerezza, quando vi avrò seguito sempre e dappertutto come la vostra ombra, quando sarò morta per voi, allora non potrete più dimenticarmi.

Fosca non è, dunque, solo un’eroina letteraria della seconda metà dell’Ottocento simbolo di malattia e morte (fantasmi sempre ben presenti nell’opera e nella vita dell’autore), ma anche una figura femminile moderna, volitiva, tenace, decisa ad affermare con ostinazione il diritto all’amore, vietatole dalla condizione d’inferiorità in cui è relegata dall’orrida bruttezza e dalle disastrose condizioni della sua salute, decisa ad affermare l’anima affascinante chiusa nell’involucro ripugnantecontro il mondo degli uomini che apprezza soltanto la lusinga della bellezza del corpo.

Non avendo, dunque, l’arma della bellezza, per realizzare il folle desiderio si servirà di un altro elemento: l’ossessiva violenza persecutoria del sentimento amoroso.
Fosca sarà sempre lucida sui sentimenti di Giorgio, conscia che l’uomo recita l’amore, ma con la consapevolezza che l’inganno è tutto ciò che potrà ottenere porterà avanti il gioco delle illusioni, esulando anche dai limiti imposti dalle convenzioni del tempo (si pensi agli incontri notturni ), riuscendo infine a soddisfare l’irrefrenabile desiderio, e sarà la notte d’amore tra i due l’esasperazione dell’illusione.
Fosca gli ordinerà:
-Sii mio!-
Giorgio soccomberà e ammetterà:
-Non ebbi la forza di resistere. -
Giorgio dapprima cercherà di resistere alla passione di Fosca, ma poi si troverà incatenato in un folle legame che lo farà soccombere, coinvolgendolo fino al tragico finale: il duello, dal quale uscirà miracolosamente incolume, e, come contagiato dalla "anormalità" di Fosca, il delirio che lo precipiterà nella disperazione;


Fosca si spegnerà, tre giorni dopo la notte d’amore, tuttavia “felice, illusa, soddisfatta” per aver appagato la sua ossessione amorosa.

Questo il finale nella finzione letteraria, nella realtà Tarchetti fu trasferito da Parma a Milano dove consumò gli ultimi tre anni della sua vita, tra la frenetica attività letteraria, le precarie condizioni di salute e le difficoltà economiche, morendo, già ammalato di tisi, per un attacco di tifo, in casa dell'amico Salvatore Farina che lo aveva ospitato, senza aver scritto il capitolo finale del romanzo al quale tanto teneva. "

beh, non vi sembra tanto simile alla storia di Susanna che incatena Terence e Candy che indietreggia di fronte alla pazza suicida?

Consoliamoci, dopo una notte d'amore (finto, da perte dell'uomo), Fosca schiatta. D'altra parte, a fine Ottocentoi (e anche negli anni Dieci, al tempo di Candy) non c'era da scherzare con la salute.
Perciò, Terence, va con quella pazzoide moritura di Susanna, fai schiattare la zoppa, poi piangi un po'...per il pubblico...e torna da colei che tanto ami a farti consolare per la terrificante recita che hai dovuto fare x liberarti della menomata mentecatta.

Vidi il film Passione d'amore da ragazza e ricordo che Clara dice a Giorgio:"tu devi stare con Fosca, perchè anche se noi due ci amiamo, io posso vivere senza di te, lei no". Qualcosa tipo, lei ha più bisogno di te di quanto ne abbia io. Ricordiamo che Clara (Ornella Muti nel film) è sposata e Fosca (na racchiona unica) sola e infelice.

La storia è autobiografica, lo scrittore la visse davvero.

e, dulcis in fundo, il finale è aperto, visto che Tarchetti morì prima di poterlo finire...
 
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view post Posted on 15/12/2008, 12:13     +1   -1
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Interessantissima riflessione su un parallelismo che mi trova concorde in massima parte.
Non ho letto questo romanzo ma la tua descrizione ne emana un fascino quasi temporalesco: lo stesso nome della protagonista, Fosca, racchiude in se tutto il significato dell'atmosfera annebbiata, fumosa, plumbea, "offuscata" appunto, che il suo personaggio caliginoso evoca.
La correlazione alla figura di Susanna è quantomai espressiva: Fosca incarna la malattia contagiosa di un amore trasfigurato e inquietante non solo per l'aspetto estetico che trasmette menomazione e spavento (ho letto la descrizione particolareggiata del volto e del corpo: zigomi e tempie sporgenti, pallore quasi cadaverico e corpo smagrito e consunto con tuttavia una grazia ombrosa) ma anche per la contrapposizione violenta con la "bellezza sana" di Clara che ne evidenzia la straziante idea di morbosità e oppressione...così come Susanna, anche se graziosamente pennellata nei tratti estetici, trasmette il simbolismo di un sentimento malato, asfissiante, tentacolare e terribilmente egoistico.

La frase del film che riporti, espressa da Clara a Giorgio, è poi incredibilmente sovrapponibile al silenzioso addio che Candy dà a Terence: una sorta di doloroso sacrificio che la creatura dotata di fierezza vitale sa offrire al destino beffardo e ingiusto.

Mi hai talmente incuriosito che ordinerò questo libro nella mia libreria...sperando però di non rimanere vittima anche io del carisma ossessivo e grottesco di questo riflesso letterario tutto italiano di Susanna Marlowe!! :malato:
 
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fairymoon71
view post Posted on 15/12/2008, 16:41     +1   -1




non so come sia il romanzo originale, il film lo ricordo bene, perchè mi aveva colpito molto, soprattutto il contrasto tra le due donne, una davvero brutta, ma d'una bruttezza interiore dovuta a qualcosa di malsano, l'altra (Ornella Muti, mi pare) molto bella. E quest'uomo preso tra due donne, preso anche se contro la sua volontà cosciente, anche da quella brutta, che non ama, ma che pure decide di assecondare.
 
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view post Posted on 29/3/2015, 21:05     +1   -1
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Davvero interessante questo parallelismo tra Fosca e Susanna, entrambe menomate nell'aspetto, Fosca per la sua "straordinaria" bruttezza e Susanna per via della gamba, entrambe ossessionate per un amore che non potranno mai avere e dinanzi alla quale sia Giorgio che Terence saranno costretti a soccombere.

Video

Passione d'amore è un film del 1981 diretto da Ettore Scola presentato in concorso al 34º Festival di Cannes, tratto da Fosca, il più famoso romanzo dello scrittore Iginio Ugo Tarchetti, uscito a puntate sulla rivista «Il Pungolo» nel 1869 e raccolto in volume nello stesso anno. È uno dei più rappresentativi romanzi della Scapigliatura. Tarchetti morì prima di terminare il terzultimo capitolo, che fu completato dall'amico Salvatore Farina.

L'attrice nei panni di Clara è Laura Antonelli.
 
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view post Posted on 6/4/2015, 01:04     +1   -1
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Ehi, ragazze... ma ci credete davvero che "Quando si ama così intensamente i sentimenti non possono rimanere puri"?

Mi riferisco al fatto di quando Susanna nasconde a Terry le lettere di Candy... :diavoletto.gif: :(
 
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view post Posted on 7/4/2015, 01:02     +1   +1   -1
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L'amore è amore quando ti dimentichi di te per l'altro, le scelte che fai sono dettate dal fatto di fare piacere all'altro. L'amore ti cambia sempre in meglio. Ciò che non opera nessun cambiamento, non è amore, ma solo una parvenza, rimane egoismo. Terence cambia conoscendo Candy, Susanna è un'egoista, vuole Terence perché le piace, forse lo ama mah...non si domanda se anche lui la corrisponda. L'amore è un riconoscersi di anime, è scegliersi, lei sceglie lui, ma lui non la sceglie e lei lo capisce. E allora imbroglia, nasconde le lettere affinché pensi che Candy lo stia dimenticando, si abbandona alla paura e cade nella tentazione. L'amore di per sé è un sentimento che nasce puro, siamo noi che lo sporchiamo perché lo decliniamo secondo il nostro volere, l'amore è andare in contro all'altro, non fare in modo che l'altro venga da noi, che è quello che fa Susanna con il suo ricatto. In rispetto dell'amore ( anche del suo se davvero lo fosse) dovrebbe fare un passo in dietro, ma non lo fa, decide di imbrogliare,( è cosciente di ciò che fa) ed ecco la lordura dell'egoismo
 
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view post Posted on 7/4/2015, 09:39     +1   +1   -1
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Penso che il problema di queste due donne, Fosca e Susanna, sia proprio l'ossessione verso il proprio oggetto d'amore, un'ossessione che annulla la propria dignità personale privandole di un sano amor proprio, del senso della realtà e portandole a compiere gesti privi di etica morale, nel caso di Susanna, un'ossessione che le porta a diventare cieche e sorde e a soddisfare solo il proprio egoismo.
 
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view post Posted on 7/4/2015, 19:49     +1   -1
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Vero, verissimo! :ok2.gif: Mi domando come possano aver fatto, sia Terence a sopportare la situazione - ci credo bene che per un po' di tempo si sia dato all'alcool!!! :anthony: - e cioè quella di farsi piacere Susanna a tutti i costi, a meno che a Terence piacesse Susanna almeno un po'... sia Susanna che però sapeva tutto fin dall'inizio, di Terence che amava sempre e comunque Candy, del fatto che lei stessa nascondeva alcuni fatti importanti a Terence per cercare di legarlo a sè ed infine del fatto che sapeva benissimo che Terence non avrebbe potuto mai amarla come amava Candy... :love10.gif: ed il suo, sarebbe solo stato un ripiego... meglio quello che niente?! Mah...
 
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view post Posted on 8/4/2015, 13:25     +1   -1
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Stear, per esempio, ha capito che non poteva competere con Terence, e si è tirato indietro; cosa che quella gallina presuntuosa di Susanna non ha appunto fatto!!!
 
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view post Posted on 9/4/2015, 00:39     +1   -1
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Ah, ah, ah!!! Ragazze, mi piacerebbe aprire un topic per sapere quanti nomignoli sono stati dati alla "cara" Susanna nel corso del tempo!!! :risata: :risata: :risata: Per me, detiene il primato!!! Ne ho sentite di tutti i colori... polpo malefico, gallina presuntuosa, brutta s..considerata (!) ecc ecc... :risata: Ma lo sapete che in Francia c'è un club dedicato proprio a lei? :sconvolto1.gif:
 
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