| Lui guardava l’invalida con occhio torvo e torbido per l’alcol. Ormai usava spesso gli occhiali da sole anche in casa per nasconderle il suo sguardo sull’inkazz..andante. Le aveva detto che soffriva di congiuntivite dovuta ai riflettori e ai gas serra generati dal suo continuo fumare, e lei gli aveva risposto : “Sì caro, tranqui, tutto quello che vuoi, vai pure e torna quando vuoi, calpestami come uno zerbino, io ti aspetterò sorridente e non ti chiederò nulla…solo mi puoi portare la padella che devo fare pipì, per favore???”
Terry, a quelle parole si era giustamente imbufalito e come un toro rognoso aveva iniziato a prendere a calci la portatrice di handicap, ma nella furia aveva beccato la protesi in legno e si era sgarrupato un piede: “Ma ti ho solo detto che voglio tenere gli occhiali, perché mi dici sempre che posso andare via e tornare quando voglio, ho capito, tonta!!!! Io c’ho l’onore da difendere, picciotta, nun lo sai che nun te posso lassà? Finche morte non ci separi (la tua morte). Poi sti occhiali me li ha dati Albert, che dice che a Candy non piacciono i frikkettoni anni settanta – e c’ha ragione. Sono un ricordo, sai come lo amavo, cioè la amavo”
Susanna: “LO amavi?” Terry: “ehm, volevo dire Candy, la amavo” S: “no, tu hai detto LO, sì sì, sono zoppa, mica sorda” Terry (tentando di dare un calcio alla sedia dove lei si stava sedendo): “No, no, è che sta congiuntivite mi fa venire il mal di testa, poi sproloquio…opss, Susie sei rotolata per terra, scusa, sono inciampato nella sedia, aspetta che ti aiuto ad alzarti…” (con aria sorridente e maliziosa) S: “nooooooo, per carità, faccio da sola, ho le mie grucce di Rocco Tarocco, che sono comodissime, poii voglio abituarmi, perché ormai ho capito che mi lascerai prima o poi per quel bellimbusto…e io che credevo fosse Candy la mia rivale…invece…come ero ingenua…” Terry: “Ebbene sì, mi hai scoperto, Candy mi piace, a volte penso anche di esserne innamorato (a seconda della lingua in cui parlo, in italiano le voglio bene, ma in francese la amo proprio, in inglese ancora non mi sono letto), ma Albert, kazz…ke uomo!!! Un portento. Un dio della Natura Selvaggia. Un rude boscaiolo di altri tempi. Un naturalista di Greenpeace travestito da frikkettone, un idealista dall’aria sfigata e bonacciona…un bel bamboccione che me lo papperei tutto da quando l’ho conosciuto a Londra. Ho frequentato Candy solo per arrivare a lui un giorno, speravo tanto di fare breccia nel cuore del pacioccone, e poi sei arrivata tu…aarghhhhhhhhhhhhhhhhhh” – le schiaccia il piede sano con lo stivale S: “Ahia, Terry mi stai pestando il piede sano…” Terry: “Aaaaaaaaaaaarrrrrrrrghhhhhhhhhhhh, non sento scusa, sto soffrendo, impazzisco dal dolore………………….” (insiste nello schiacciamento.)
Intanto a casa di Candy e di quel figazzo del suo convivente… Candy: “Oh Albertuzzo, vieni qui, che mi serve un fazzoletto per soffiarmi il naso colante, posso usare la tua camicia nuova?” Albertuzzo:” Certo cara ragazzina…ma ricorda che sei più carina quando ridi che quando piangi…mi sembra di averla già detta questa frase…sono amnesico, ma ogni tanto qualche barlume di memoria…Candy rimembri ancora il dolce suono di una cornamusa…per caso facevo il suonatore a Natale, quelli che passano a suonare canzoncine natalizie…?” C: “ma no, Albert, tu eri un attivista di Greenpeace, eri a capo di una grande organizzazione ambientalista e nel tempo libero facevi il veterinario e il dottore in Africa. A volte per arrotondare lavoravi anche allo zoo e come guardia del corpo…ricordi che hai salvato prima me da una cascata e poi Terry ubriaco una sera? “ A: “Ho dei vaghi ricordi, Terry è per caso quel bel moro dall’aria truce e sempre un po’ inkazzat…che convive con quella ricattatrice menomata a New York?” C: “Ah, Albert, eccerto che è lui, è proprio lui, quello figo, gli hai pure regalato i tuoi occhiali da sole da pilota Top Gun, ricordi? Ma perché glieli hai regalati poi?” A: “Mah, voleva un mio ricordo, sai, prima di partire per l’Africa. Albert pensa: "Tu gli avevi dato l’armonica, io ero un po’ geloso e così gli ho chiesto se potevo dargli anch’io qualcosa di mio, come pegno d’amore…lui ha scelto gli occhiali. Ricordo che sentiva che gli sarebbero stati utili un giorno…ah come era bello, un dio greco, un po’ basso, ma d’altra parte era ancora minorenne quando noi, quando io…insomma sono partito per quello, non te l’ho mai confessato, ma ora ricordo, sono partito perché non potevo restare solo suo amico. Io gli sarei zompato addosso e invece c’eri sempre tu, guastafeste, ma possibile che non capisci mai quando ti devi levare dalle p…anche ora, guarda cosa mi tocca fare per risparmiare sull’affitto, tutta sta commedia dello smemorato di Sorrento e poi manco sai cucinare…tutto nella speranza di rivedere Terry e per poter risparmiare i soldi per raggiungerlo a New York…”
C: “Senti Albert, visto che Terry ha scelto di stare con la deturpata nel corpo e nell’anima e visto che invece tu sei un bonazzo della malora e io discretamente carina, se mi slaccio i codini, prenderesti in considerazione l’idea di baciarmi? O almeno guardarmi con occhio languido, alla Terry? Sai conviviamo da 3 mesi, visto che dici tanto di essere mio amico, beh consolami un po’…please” A: “Ma Candy!!! Cosa dici mai!!! Una signorina della tua epoca e per giunta giapponese nell’animo!!! Come osi essere così esplicita? Almeno parla in giapponese quando mi fai delle proposte, tanto per ingarbugliare un po’ e restare sullo stesso stile dei sottointesi…che direbbero le autrici? E poi comunque io credevo che tu avessi gli occhi foderati di prosciutto e vedessi solo Grandchester, lui è pure duca e poi è attore, insomma ha tutto, pure la macchina bolide che romba…io invece sembro uno sfigato pacioccone che dopo 3 mesi di convivenza ancora non s’è azzardato neanche a darti un bacetto sulle guance.,,insomma non mi hanno disegnato adatto a te…è Terry quello disegnato per te, per favore, vai nelle vignette dove c’è lui, lasciami la puzzola a me e il procione che mi faranno compagnia. Come sei insensibile Candy, io che ti ho sempre amata (ora ricordo, ti amavo già quando ti vidi sulla collina di Pony tanti anni fa, stavo scappando dalla zia Elroy che mi voleva sempre vestire da donna musicista e ho incontrato te). C: “Albert, guarda che sei tu quello che mi guarda con occhio da pesce lesso e hai pure costruito un letto a castello per noi due, quando io insistevo che stavamo meglio in un matrimoniale…e poi pensavo ti piacesse Terry? L’avevo capito da tutti i giornali che tieni nascosti sotto il letto, ma dico, un nascondiglio più idiota no è? Ora, vabbè che come donna di casa sono un po’ così, però quando spazzo io spazzo anche sotto i letti (visto che sopra nun se po' fa' ngniente), credevi che non lo trovassi quell’immondezzaio che lasci? Albert: “ pfiuuuu, fiscia, meno male che non ha visto i Playboy che ho camuffato in mezzo ai giornali su Terry…” A: “Senti Candy, ammetto che Terry è un pezzo di figo da 90, ma purtroppo sta a 1000 km da qui, io sui treni non ci vado perché ho la fobia da quando ho perso la memoria cadendo dal treno, e inoltre è incastrato con quella deforme, ormai è spacciato poveretto. Quindi non mi rimani che tu, insomma meglio che niente, sai in Africa non ho trovato molto da…capisci a me!!! C: “E in Italia?” A: “Manco un teppista di borgata! Manco una rognosa pelata! Appena mi vedevano mi dicevano tutti, guarda c’è il fratello capellone frikkettone di quella bionda coi codini calcificati. Dicono che sia un po’ santone, parla con gli animali in inglese e in giapponese, dev’essere Jesus Christ Superstar o Bruce Lee, facciamogli un’offerta, dai. E così che ho raggranellato un bel po’ di milioncini di dollari per la famiglia Andrew, però di scop…manco l’ombra! Mi sono adattato per sopravvivere, d’altronde io lo dicevo sempre alla Igarashi che vengo meglio col capello corto, ma lei carogna, voleva risparmiare sul parrucchiere e poi diceva che capelluto e barbuto stavo meglio vicino agli animali. Anche come guardia del corpo, venivo meglio disegnato così, in tenuta da buttafuori di night club. Io che sognavo di pulirmi, radermi e fare l’attore…è così che ho conosciuto Terry sai, a un corso estivo di teatro. Comunque torniamo a noi, senti, mentre eri via ho rimaneggiato il letto, sai sono anche un po’ falegname, tra le miriadi di qualità che ho. L’ho fatto matrimoniale come piace a te, che ne dici se ora ti mostro la mia più grande qualità, quella nascosta? (fa l’occhiolino) prima che la Mizuki se ne accorga e rimetta me al mio posto di smemorato di Lakewood e te a fare la crocerossina di tutti o peggio, non si sa mai cosa potrebbe farci quella sadica orientale. C: “Wow, Albert, sììììììììììììì, fammi vedere la tua qualità nascosta…”
Albert zompa addosso a Candy e si rotolano come due conigli selvaggi sul nuovo lettone costruito da Albert, si denudano nel giro di una vignetta e CENSURA MEDIASET Candy, vestita da dama della carità con grembiulino rosa, saluta Albert, tornato frikkettone Jesus Christ e va a lavorare. Ma non erano ignudi? Potenza della censura. Inoltre, grazie ad una calda e sensuale voce narrante, scopriamo anche che Anthony è vivo all’insaputa di tutti, ma è rimasto deturpato nel corpo (per questo si cela) e ora lavora come consulente per Susanna, col perfido intento di istigarla come carceriera di Terry e tenere quest’ultimo separato da Candy. Fine della digressione.
Intanto a casa Grandchester/Marlowe… S: Caro, ho fatto mettere il letto a una piazza e mezzo, per me basta mezza, visto che mi manca l’arto. Sei felice? T: Come no (bestemmiando sottovoce in koreano), non vedevo l’ora. Ma lo vuoi capire che io una come te potevo al limite scop..quando era tutta intera e bella, ma ora così brutta cozza e ciofeca e in più sono confuso, ho bisogno di una pausa di riflessione…essere o non essere…può un uomo amare due donne, cioè una donna e un altro uomo? Questo è il dilemma? Candy o Albert? S: Vabbè ma se vieni qui, ti faccio un massaggino che ti rilassi, tu che sei un passion-made-man, proprio tu costretto a questo matrimonio bianco… T: AAArrrrrghhhhhhhhhhhh, matrimonio? Te lo puoi scordare, piuttosto mi faccio prete, anzi, sento già una certa vocazione, voglio andare da Suor Maria sulla collina di Pony, sento pure la musica, questo suono di armonica…” S: “Ma daiiii, è la tua armonica, non è il suono degli angeli, tu poi sei anticlericale, dai Terruccio mio, vieni qui che ti do una cosina…insomma conviviamo da tre giorni e tu ancora … T: Te l’ho già detto, mi fai schifo, brutta pidocchiosa e puzzolente, io con te non ci vengo, manco se moro! Susanna striscia accanto a lui e posa una sua manina sul corpo di Terry. S: “Wow, ma che qualità nascosta che hai!!! Tal-dig che ti vengono tutti dietro. Terry, reso un po’ instabile dall’emozione di quel momento e dall’astinenza di diversi mesi, geme e comincia a sudare. T: “Susie, ma tu non hai caldo? Ti dispiace se mi denudo un po’?” e intanto si spoglia. S: “Ma no, caro fai pure, ti darei una mano, ma sai una mi serve per tenere su la gruccia e l’altra, beh, l’altra è impegnata…” (sorride da marpiona) T: “Nooooo, daiiiiiiiiiiiii, Candy, chi è quella figurina attaccata al vetro della finestra? E’ una figurina Panini del primo album, quello bello? Cazz…mi manca…aspe Susà, che guardo se ce l’ho o no”. E si allontana. Terry pensa: “Candy, la mia fatina, ancora una volta il tuo ricordo sotto forma di figurina mi ha salvato dal baratro in cui stavo inabissandomi, stavo per fornicare con la menomata sgambata, brrrrrrrrrr, mi vengono i brividi, io che amerò solo te (nel manga italiano vorrò bene solo a te) e al limite un po’ Albert, quando tu non ci sei perché magari hai deciso che a spasso col tuo gatto te ne vai, tra-là-là. D’altra parte sta mossa di mettermi a fare il bisex è ‘na genialata, come attore si addice alla figura sregolata di noi artisti e come nobile ribelle è troppo anticonformista, un sacco bello, se sono intelligente, Mizuki…Igarashi…grazie belle signore” (fa l’occhiolino)
TONF TONF Rumore delle autrici svenute per l’emozione del complimento di Terry.
Epilogo: Nella vita ci sono sempre gli incontri e gli addii. Se si vive abbastanza, un giorno ci si rivede. E anche se non ci si rivede, la vita è bella perché è varia. E se son rose fioriranno...annaffia, annaffia Anthony, daiiiiiiiiiii
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