| Mi hai sorpreso e raccontato una bella storia.
Così, senti questa variazione ora, ho cambiato qualcosa… alcune cose…hanno bisogno di tempo per emergere.
Certo che mi ricordo.
Ricordo quando ci siamo baciati su un ponte e ti ho detto “hai le labbra calde” e qualcosa in me ha fatto click, tu hai detto “puoi essere onesta con me, non ti faro del male”. Poi ti ho detto “siamo fortunati, ho appena finito il ciclo”. E siamo stati più giovani, coraggiosi, fortunati e felici, come pochi possono essere.
Sono entrata in intimità con la storia della tua vita, fuori dal museo, quando parlavi della tua infanzia, i tuoi padri, i tuoi partner, tua figlia, i tuoi dolori, le tue delusioni e la tua forza, la tua debolezza, le tue ambizioni, i tuoi sogni. Ti ho parlato di me, le mie madri, mia figlia, mio figlio, venivamo da storie simili e potremmo essere fedeli a noi stessi e divertirci.
Mi hai detto “non è romantico, camminare in questa città…” e la città mi ricordava qualche altro posto, con i suoi canali, grandi ponti, palazzi alti e le luci nella notte e tu che camminavi al mio fianco, alcuni chiamerebbero quell’atmosfera romantica, ma era giocoso all’inizio. Ho pensato di avere un déjà-vu.
Sotto il ristorante, la comunità ci mandava sms, perché le cose erano noiose senza di noi…a chi interessa una cena quando la vita e il divertimento accadono altrove? Quando è così spontaneo e naturale, non ci può essere niente di immorale, niente di inappropriato. Forse qualcuno ci ha visti così ma di certo noi non lo eravamo quando eravamo sinceri con noi stessi. E il piacere e la magia non si possono condividere con chiunque, il piacere è privato e intimo. Ma poi, ho deciso, il piacere è sacro.
Sedevamo su una panchina, vicini a un albero, accanto all’acqua e tu mi hai detto “Non vado lassù perché mi dicono di farlo” e io ho detto “nemmeno io, allora disobbediamo!” e tu eri d’accordo “Sì, disobbediamo!”. Improvvisamente, siamo due ragazzini che fanno uno scherzo e la grande famiglia che cerca di riprenderci indietro. Non saremmo ritornati più.
L’immaginazione e l’intuizione scorrono libere e creative quando il cervello è in stand-by e mi piaceva ascoltarti e guardarti. Così hai iniziato ad entrare dentro di me…e l’hai fatto ancora e ancora e ancora...Abbiamo fatto l’amore fin dall’inizio.
Sono entrata in intimità con il tuo corpo caldo e sensibile, ti ho toccato e tu eri duro, mi hai fatto aprire e sciogliere così in fretta, e quando siamo venuti, ci siamo visti l’anima negli occhi. Ti sei mosso nel mio corpo e nella mia anima finché il tuo seme si è versato. Ci siamo accarezzati ovunque e abbiamo fatto l’amore…di nuovo e di nuovo e di nuovo… di quel fuoco e quel calore e la passione non ne avevamo mai abbastanza. Dalle tue parole ho conosciuto la tua mente, le tue idee, i tuoi pregiudizi…ma dal tuo corpo, i tuoi movimenti, il tuo odore, i tuoi occhi ho conosciuto te. Persi in un’estasi sensuale, è così che ci siamo incontrati e conosciuti. Eravamo in sintonia e comprensivi e l’armonia si diffondeva.
Tutti sapevano e sentivano che stavamo facendo l’amore, era così visibile. Tutta la gente allora prese il virus e la febbre sale e sale…e quando tornarono… rinascevano di nuovo. E quando perdemmo le parole o loro ci persero, allora sapevamo, non abbiamo bisogno di parole.
Sulla spiaggia mi hai chiesto cosa fare una volta tornati a casa. E abbiamo cercato di immaginare un futuro per la storia che stavamo vivendo, ma non ci è piaciuto o non abbiamo creduto a nessun seguito che ci è venuto in mente. E le relazioni non durano, eravamo d’accordo. Ma poi ho cambiato idea, le relazioni evolvono, cambia tutto. Le cose erano limpide per te, mi hai detto, mai state così limpide. Questo succede a chi passa il tempo con me. Questo è successo a me quando ho passato il tempo con te, un quadro perfetto di me stessa e della vita.
Sull’autobus che mi portava all’aeroporto, una donna anziana dai capelli bianchi mi ha detto “tu e quel ragazzo sembrate così carini, dolci e così felici”. Ho sorriso. E c’era un altro uomo carino e sexy, che mi dava la caccia prima che ti incontrassi, lui mi ha chiesto “ricevi i miei sms?”, ho risposto sì, ma non avevamo niente da dirci, così non siamo andati oltre.
A casa, mi hai fatto sapere che saresti andato in un altro posto e il mio desiderio di te era così forte e mi spingeva a raggiungerti, ma non volevo vederti di nuovo, avevo paura di cadere in amore, ma dovremmo crescerci nell’amore e poi innamorarci. Era troppo presto, ho sentito che non eravamo pronti, dovevamo fare altre esperienze, avevo delle responsabilità (e tu pure) e altre cose da fare, volevo crescere, poi la distanza, e la razionalità ha trovato così tante altre ragioni. Mi sono resa conto dolcemente che non era tempo di morire ancora.
E poi le e-mail, e vaffanculo quando non rispondi mentre io sono in vena di comunicare! Non abbiamo bisogno di parole.
Storia in Italiano significa “storia”, “affare”, “avventura”, “relazione”, “fiaba”, “bugia”, Storia (di lui e di lei)…curioso… quanti significati per una parola? Ma noi non abbiam bisogno di parole. Le belle storie fanno evolvere le persone, hanno un finale aperto da qualche parte, continuano a cambiare e chiamarci ancora ancora e ancora e non hanno bisogno di un titolo, una morale, un epilogo, nemmeno una fine e un inizio, devono solo essere vissute e raccontate e rivissute. Conoscerti e condividere quell’esperienza è ancora una sorgente di energia e conoscenza. A me piacciono le storie aperte, ma…se tu preferisci…puoi scrivere la fine o cambiare qualcosa.
E adesso ascolta questa vecchia storia, molto antica, della terra dove sono nata, te la racconto in breve, adesso è tempo di andare a ballare o andare a letto…e dobbiamo parlare a bassa voce…: Afrodite, la dea della magia, e Ermes, il messaggero degli dei, erano i figli di Urano, il cielo notturno, e Emera, la luce del giorno, il giorno del ritorno. Afrodite aveva molti amanti ma un solo marito, e anche a Ermes piaceva avere diversi amanti e non si sposò mai; entrambi avevano dei bambini e amavano essere liberi e comunicare. Ma ogni volta che si incontrano e si conoscono, la passione e la creatività che li unisce li fa sbocciare e crescere mentre apre le porte alla loro sensualità e vita emotiva…e la gente si meraviglia…e così dicono, sia nato l’Eros. Lui e Afrodite sono una forza potente – che viene da miti ancora più antichi e… oh, ci potete giurare che è là quando la gente si sveglia, trasforma e guadagna in intuizione e comprensione della propria mente e anima. Quando queste forze sono presenti e corrono attraverso di noi, siamo esseri umani sia spirituali che sensuali e possiamo vedere le cose come sono veramente…ma, sapete, queste sono solo belle storie irrazionali che la gente sussurra…se siano anche vere e originali…chi lo sa?...questo… non posso dirlo ;-)
Sono la donna del Sud, emotiva, intuitiva, sensuale, a volte troppo razionale, il mio nome non potete indovinarlo e sono felice sul mio cammino, mi piace creare storie e fare l’amore e a volte è la stessa cosa. Tu sei l’uomo del Nord, anche a te piace fare l’amore, non sei mai stato un ragazzo standard e nemmeno io, e nemmeno sono mai stata un ragazzo, per quanto ne so! E mi piaci sul tuo cammino.
Benvenuto Popolo della Terra, se questa storia vi dà piacere, traducetela nei vostri codici e lingue, sentitevi liberi di cambiare e condividerla, fate vivere la vostra visione, ricominciate a creare il mondo di nuovo.
Grazie della condivisione in passato e ora e grazie del resto.
Edited by fairymoon71 - 11/3/2009, 22:07
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