| Allora....ecco una nuova poesia ispirata dalle sensazioni provate leggendo qui e lì gli argomenti del forum...parla d'amore,parla d'angoscia,di una notte rubata al Destino...immaginate la neve che avvolge tutto e l'addio imminente...
è la prima volta che cedo all'angoscia...non sono sicura di ciò che ho creato...fatemi sapere...
Trema la notte gelida e avanza ancora.
Mi accompagna all'addio,
mi scorta beffarda alle porte di Ade.
Uccidi, ti imploro, uccidi l'anima.
Che sapore ha la Morte?
Leva il coltello,
la mano che ti fu dal Fato armata.
Egli richiede il suo tributo di sangue.
Uccidi, ti imploro, uccidi il ricordo.
Di un bosco incantato,
di un sogno appena sognato,
di un bacio sfiorato.
Uccidi, ti imploro, uccidi il cuore.
Perchè non possa più battere,
perchè non possa soffrire.
Uccidi, ti imploro, uccidi l'Amore.
Tormento infernale,
gioia di Paradiso...
Uccidi, uccidi ancora,uccidi il desiderio.
Uccidi la voglia.
Di un corpo caldo,
di una notte che ancora batte,
di un momento da strappare.
L'amor non si misura con i baci negati.
Fiamme dell'Inferno ci attendono,
turbine dannato avvolgerà gli amanti del peccato.
Eppur non nego.
Eppur non mi tiro indietro.
Eppur col sorriso varco la soglia.
E anche tu sorridi,
mi attendi,
insieme nella condanna,
ruberemo una notte al Destino.
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