Candy Candy

Annie è stata una buona amica per Candy?

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Odyssea
icon14  view post Posted on 22/8/2005, 17:21     +1   -1




E' stato detto tanto sulla maggior parte dei protagonisti, con enorme bravura e sensibilità e una capacità di introspezione che meriterebbero una facoltà universitaria Candyana a metà fra letteratura e psicologia, e ammetto che quì e lì non siano mancate le opinioni anche su Annie, ma credo sia opportuno dedicare una discussione apposita a questa ragazza destinata a suscitare, ne sono certa, un vero e proprio vespaio.....
Come vederla? Come interpretarla? E' una buona? Quali sono i suoi torti, se ne ha? Quali le sue scusanti, se ha delle colpe? La sua fragilità la rende simpatica o un tantino esasperante?
Dal mio punto di vista, l'errore fondamentale nel giudicare la presunta bontà o cattiveria di questo o quel personaggio, consiste nell'assumere come pietra di paragone Iriza. Rispetto alla perfida rampolla Legan, crudele fino a diventare una macchietta ( e quindi, a mio avviso, talvolta talmente caricaturale da suscitare un sorriso di derisione) è facile giudicare buoni tutti gli altri.. Ma a mio avviso, così come non è possibile condannare a priori Susanna, è altrettanto ingiusto assolvere Annie sol perché ha quella faccina così aggraziata e gli occhioni timidi....Anzi, a conti fatti, sebbene gli effetti sulla vita di Candy siano stati diversi ( devastanti nel caso di Susanna), credo che fra le due sia Annie quella che mi suscita la rabbia maggiore e la maggiore disapprovazione. Non perché abbia fatto qualcosa di veramente crudele nei suoi confronti, ma perché è fondamentalmente ingiusta, e non ha le stesse scusanti di Susanna. Mi riferisco al fatto che mentre Susanna non è amica di Candy, non ha un passato condiviso, non ha ricordi ed emozioni comuni, non è cresciuta con lei, Annie è come una sorella....eppure nutre verso di lei sentimenti di invidia e gelosia, che vanno ben oltre Archie, ben oltre una passabile gelosia amorosa, Annie è a mio avviso l'emblema dell'ingratitudine, dell'inettitudine spacciata per timidezza...
Cosa ne pensate?
Annie è sempre passata per buona, ma mi chiedo, lo è stata veramente? Cosa ha mai fatto di buono? Di veramente buono?
Vi prego di aiutarmi a ricordare, caso mai mi fossi scordata qualcosa di positivo sul suo conto in grado di rivalutarla.
 
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Stella!
view post Posted on 22/8/2005, 17:28     +1   -1




Ohh...era da tanto che aspettavo un'argomento di discussione di cui fosse protagonista la "buona e tenera" Annie......brava Sorellona!

Io come tè la vedo non completamente pulita in quello che fà....prova sentimenti che vanno oltre all'amicizia pura e candida che invece le offre Candy....invidia e gelosia non sono sentimenti disgustosi come la cattiveria o la perfidia, ma se lo si prende nel contesto di un'amicizia come la loro...decennale....eterna...infinita, diventano i più subdoli e ripugnanti sentimenti da offrire ad un'amica quale è Candy. Su questo argomento che tu hai giustamente definito "da vespaio"...ci sarebbero troppe cose da dire...appena posso scrivo ciò che io realmente penso di Annie Brighton...e non credo che saranno argomenti lieti...lei mi ha sempre deluso...e molto anche!!
 
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candycandy71dgl
view post Posted on 23/8/2005, 18:28     +1   -1




rolleyes.gif Bel dilemma davvero..



Personalmente nn me la sento di condannare del tutto il personaggio di Annie Brighton, se nn fosse x il fatto ke ognuno di noi nella sua vita ne ha conosciuta una! credo ke sia una ragazza fondamentalmente fragile e insicura, ma soprattutto si lascia condizionare troppo dalle idee degli altri. E questo perkè desidera ardentemente essere accettata x quella ke è, una persona timida, introversa..assolutamente bisognosa di sicurezze continue, tutto l'opposto di Candy, ke è sicura di sè, generosa..leale, forte! Annie vive suo malgrado ai margini del carattere di Candy se vogliamo, gli vuole molto bene..anke se, nel corso della storia con tutte i suoi tradimenti sembra rispekkiare esattamente l'opposto, ma nn riesce a vivere e a godere appieno dell'affetto incommensurabile dell'eterna amica. Annie vede l'amica Candy come un modello di perfezione a cui lei nn potra mai eguagliarsi, e invece di prendere tutto il buono da un legame simile se ne sente skiacciata. A mio avviso in tutta la storia..lei ne esce quella con il carattere + umano e razionale possibile, quella ke si avvicina di + alla realtà di tutti i giorni. Annie nn è una ragazza negativa x gli altri..ma x se stessa.

Ecco.. wub.gif questa è una mia piccola analisi del personaggio di Annie, quello ke penso di lei. Ovviamente è solo la mia modestissima opinione. wub.gif wub.gif wub.gif wub.gif wub.gif wub.gif wub.gif wub.gif wub.gif wub.gif



scusate i soliti erroracci laugh.gif laugh.gif




Attached Image: baciottoli5ed.gif

baciottoli5ed.gif

 
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Anthony Andrew
view post Posted on 24/8/2005, 21:46     +1   -1




CITAZIONE (candycandy71dgl @ 23/8/2005, 19:28)
Personalmente nn me la sento di condannare del tutto il personaggio di Annie Brighton, se nn fosse x il fatto ke ognuno di noi nella sua vita ne ha conosciuta una! credo ke sia una ragazza fondamentalmente fragile e insicura, ma soprattutto si lascia condizionare troppo dalle idee degli altri. E questo perkè desidera ardentemente essere accettata x quella ke è, una persona timida, introversa..assolutamente bisognosa di sicurezze continue, tutto l'opposto di Candy, ke è sicura di sè, generosa..leale, forte! Annie vive suo malgrado ai margini del carattere di Candy se vogliamo, gli vuole molto bene..anke se, nel corso della storia con tutte i suoi tradimenti sembra rispekkiare esattamente l'opposto, ma nn riesce a vivere e a godere appieno dell'affetto incommensurabile dell'eterna amica. Annie vede l'amica Candy come un modello di perfezione a cui lei nn potra mai eguagliarsi, e invece di prendere tutto il buono da un legame simile se ne sente skiacciata. A mio avviso in tutta la storia..lei ne esce quella con il carattere + umano e razionale possibile, quella ke si avvicina di + alla realtà di tutti i giorni. Annie nn è una ragazza negativa x gli altri..ma x se stessa.

Quoto in toto smile.gif

Questa volta consentitemi l'eccezione, perchè la penso esattamente così anch'io su Annie e se avessi pensato un post in merito, avrei probabimente scritto le stesse cose. cool.gif

E credo che Candy (l'altra Candy, intendo... tongue.gif ) lo abbia capito dal primo momento e si sia comportata di conseguenza in ogni occasione, anche quando la cosa in sè avrebbe potuto ferirla, come di fatto è capitato... A volte l'amicizia, quella vera, richiede anche qualche piccolo sacrificio, no? smile.gif

Ciaz!
 
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Odyssea
view post Posted on 27/8/2005, 16:55     +1   -1




Candyna bella wink.gif , mi piace la tua ricerca dell'umanità nel personaggio di Annie, con cio intendendo il "realismo" dello stesso, le fragilità proprie di un essere non solo di carta, che potrebbero quindi ritrovarsi anche in una persona reale, in qualcuno che abbiamo conosciuto sul serio.... Mi piace anche perché io stessa tendo a valutare i personaggi in base a questo parametro, l'umanità appunto, la verosimiglianza, l'assenza di perfezioni, la non divinità....... Quando ero ragazzina ragionavo all'inverso, sai a quell'età non ci sono tante sfumature, hai una lavagna sulla quale scrivi "buoni" e "cattivi" e poi dai bacchettate senza concedere penitenze...Crescendo mi sono accorta che spesso la verità sta nel mezzo..
Nel caso specifico di Annie, tuttavia, mi sono fatta letteralmente ingannare, perché per anni l'ho sempre considerata un personaggio esclusivamente positivo, non proprio come Candy ma quasi....Poi, ho aperto gli occhi, e ho visto i suoi difetti, e ammetto che ci son rimasta malissimo, come se all'improvviso avessi ricevuto uno sberlone in piena faccia....Soprattutto, ho visto la sua inettitudine e la sua meschinità!
Ecco, per me Annie è diventata non soltanto una timida e insicura pulzella, come l'avevo sempre considerata, ma una personcina priva di qualsiasi profondità. E' vero, come dici tu, una come Annie ciascuno di noi l'ha conosciuta, tuttavia nel caso specifico della storia di Candy, Annie non è soltanto "un'amica" cioè una delle tante, ma è "l'Amica"! Cioè quella che avrebbe dovuto essere speciale, unica, irripetibile! L'amica, ripeto, non una del gruppo, non una che si conosce, non una di cui si sa qualcosa e basta! Annie passa per l'AMICA dunque, eppure non riesce ad esserlo affatto!
Che amicizia è questa? Una finzione, un sentimento che si alimenta con l'invidia, che esige soltanto senza mai donare niente! Annie non fa altro che prendere, e quando lo fa sempre a pizzichi e bocconi, sempre soffrendo, sempre arrovellandosi, sempre rimpiangendo, sempre bazzicando le vie dell'invidia e del tradimento mentale.
Annie non è affatto sana per me. E' invidiosa, e non perché è timida. Non che voglia assurgere a modello ( lungi da me..... wacko.gif ) ma tanto per fare un esempio io sono stata timida fino a morirne e insicura come una foglia sotto un aratro, ho avuto due amichette più vivaci che catturavano l'attenzione dei ragazzi solo con la loro aura, eppure non mi sono mai sognata di voler essere come loro, di invidiarle silenziosamente, di tradirle col pensiero, di fingere di non conoscerle o altre analoghe meschinità....e non erano importanti quando Candy dovrebbe esserlo per Annie! huh.gif
Annie non si accetta, vorrebbe essere come Candy, e in questo non ci sarebbe tanto di male se non fosse che lei non la ammira, prova solo un eterno lamentoso disappunto perché non ce la fa a raggiungerla!
Anche queste, naturalmente, sono solo le mie accorate ma modestissime opinioni, niente che pretenda di diventare assoluto, solo che dopo anni in cui ho pensato che la piccola Annie fosse buona, ho semplicemente capito che non è vero. Non dico che sia cattiva, sarebbe un giudizio eccessivamente impietoso, ma non è affatto candida come credevo, la bontà esige azione, tant'è che fra i peccati capitali è inclusa l'accidia, ossia quel non fare crogiolandosi e lamentandosi...
Ecco perché appaio molto più severa con Annie che con Susanna. Perché, come ho già scritto, Susanna non è mai passata per buona, anzi è sempre stata universalmente nota come la rompiscatole della storia, inoltre non è nè mai sarà amica di Candy, sono due estranee e basta, non avrei preteso niente di più dall'una verso l'altra, se non nei limiti di un più generico rispetto umano.
Da Annie volevo di più invece, e non per presunzione, ma perché le premesse c'erano tutte. Che la smettesse di piangersi addosso, che si accettasse una buona volta, che prendesse delle decisioni consapevoli e mature, e che si rendesse finalmente conto della fortuna di avere un'amica speciale come Candy, perché dubito che un'altra persona alla lunga l'avrebbe sopportata!
Bacetti Candyna, tu si che sei un'amica con la A!

Edited by Odyssea - 27/8/2005, 20:18
 
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kiara2005
view post Posted on 28/8/2005, 22:50     +1   -1




Fino a qualche giorno fa non avrei avuto problemi a dire che Annie per me non è che una Susanna mancata, lo stesso comunicare al mondo”per favore occupatevi di me” l’una perché resa invalida, l’altra perché ce l’ha nel DNA, lo stesso accettare accanto a sé amori a senso unico “perché tanto Candy è forte, è sana, può camminare con le sue gambe…”. Poi però questo topic mi ha dato l’occasione di riflettere e trovare ulteriori aspetti, pur confermando la mia opinione su di lei che ho espresso nella discussione "il gioco della torre" a cui, per comodità, rimando. Se Odyssea trova delle giustificazioni per il comportamento di Susanna, per la quale Candy non è che la pericolosa estranea rivale venuta a popolare i suoi incubi, delle attenuanti io le trovo per Annie nel fatto che la sua insicurezza l’hanno resa completamente succube delle persone che ha avuto accanto e che si sono occupate di lei. Fin dai tempi della casa di Pony lei era la bambina da proteggere da quelli più vivaci e dispettosi, e Candy era la sua paladina, ruolo che Candy svolgeva con entusiasmo spinta anche dalle esortazioni di miss Pony e Suor Maria (Candy, veglia su Annie! Annie ha bisogno di te…) e questa è la forma mentis della prima infanzia. Poi ci sono i genitori adottivi, la cui prima preoccupazione è di occultare le origini oscure della bambina, quindi vai col lavaggio del cervello, non puoi più scrivere a Candy, non devi più vedere né nominare la casa di Pony, nessuno deve sapere che non sei figlia nostra, e così via. Per Annie quest’adozione significa tutto, e quindi non riesce a far altro che sottomettersi agli ordini. Poi c’è l’arrivo in collegio e il faccia a faccia con Candy, e qui si presenta per Annie il problema di conciliare due istanze fondamentali: restare agli occhi di tutti la figlia legittima della distinta famiglia Brighton e ricreare in qualche modo un contatto con Candy, un po’ perché ha sempre dell’affetto per lei anche se non si fa molto scrupolo di reprimerlo per le ragioni che sappiamo, ma anche perché ha assolutamente bisogno della sua complicità, sia per mantenere il segreto sulle sue origini, sia per avere Archie. E qui allora si ricrea lo schema comportamentale a cui già sono avvezze le due ragazze: a Candy si ritrova ancora nel ruolo di protettrice di Annie, a cui viene richiamata anche dal signor Brighton che nel corso di una gita che precede l’arrivo di Annie nel collegio le chiede di vegliare su sua figlia che è sempre debole e indifesa (succede nell’anime, ho rivisto gli episodi proprio ieri dopo più di vent’anni, potete immaginare i miei batticuori!) e naturalmente deve farlo senza far scoprire il legame tra loro! Candy come sempre svolge egregiamente il compito, fino all’unione di Annie con Archie (sarebbe stato interessante vedere cosa succedeva se Candy avesse ricambiato l’interesse di Archie, ma forse un’idea ce l’abbiamo già: Annie ne ha comunque più bisogno!) e le congratulazioni di tutti a Annie che “adesso che non deve più nascondere niente è diventata una ragazza forte, che non teme più l’opinione degli altri”. Grazie tante, maturare in questo modo siamo capaci tutti! Hanno fatto tutto gli altri! Tutto quello di cui aveva bisogno le è stato dato su un piatto d’argento. Le è andata fin troppo bene.
E qui finisce l’evoluzione del personaggio Annie: d’ora in avanti con Archie formerà la coppietta decorativa e insipida sullo sfondo, non siamo neanche a metà della storia, e ha solo 14 anni. In teoria avrebbe una vita davanti per rendersi conto dei suoi difetti, delle sue debolezze, dei suoi torti, per andare in crisi di coscienza e uscirne migliore e più forte in tutti i sensi. Ma a questo punto, che motivo ha di far questo?
E’ vero che conosciamo tutti delle Annie, non sempre sono persone meschine, ma magari soltanto persone per certi versi “fortunate”, che non trovato particolari difficoltà nel loro cammino, oppure si sono sentite già appagate di quello che hanno trovato lì comodo, e di conseguenza non hanno sentito l’esigenza di esplorare altri territori e di mettersi alla prova, persone “involute”.
Ecco, io non mi sento di condannare Annie per il semplice motivo che mi rifiuto di considerare irrecuperabile una persona di 14 anni. Certo tutto dipende da lei, o meglio dalla storia che le scrivono…avrebbe bisogno di affrontare delle vere difficoltà, e da sola! Avrebbe bisogno di conquistarsi davvero Archie! Ma sembra che nessuno le dia queste occasioni.
Migliorerà in futuro almeno nella qualità della sua amicizia con Candy? Saprà andare oltre l’invidia , imparerà anche a dare? Dipende da lei e dalla sua volontà di guardarsi dentro in modo critico e onesto, senza autocompiacimenti, dal suo desiderio di migliorarsi anche se non sembra esserci il bisogno pratico, dal suo coraggio di interrogarsi sul suo rapporto con Archie (certo però che se lui non le dà motivo di farlo e sembra adattarsi serenamente alla situazione …) Lo farà? La storia che conosciamo non ce lo dice.
Riguardo a Susanna invece la storia ci dice che lei non migliora, anzi, abbiamo la prova della sua meschinità nella lettera che scrive a Candy due anni dopo, riaffermando la sua posizione di potere datole dall’infermità.
Ma su Annie è ancora possibile ipotizzare.
shifty.gif shifty.gif shifty.gif

Edited by kiara2005 - 28/8/2005, 23:55
 
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kiara2005
view post Posted on 28/8/2005, 22:59     +1   -1




huh.gif huh.gif huh.gif
Domanda che mi ha attraversato la mente proprio all’ultimo momento: Annie è stata per Candy un’amica così così (ho trovato una bella frase sul forum americano, postata dall’utente Gerald: Annie è il tipo di buona amica che ci piacerebbe avere per nemica).
Ma Candy è stata davvero una vera amica per Annie, assecondandola in tutto e difendendola a oltranza? Beh, la risposta è si, un amico fa questo. Ma l’ha aiutata a crescere in questo modo? Vabbè forse non è il caso adesso di dire che è tutta colpa di Candy…..solo che ho avuto questo pensiero….
 
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Stella!
view post Posted on 28/8/2005, 23:23     +1   -1




Si Kiara "condannare" una ragazzina di 14 anni ad una "fredda senza spessore" è decisamente prematuro e come ben dici la storia non ci dà spunto per confermare questo modo di essere a differenza di Susanna....ma è anche vero che nalla storia che ben conosciamo nessuno dei personaggi esprime realmente l'età che hà...ognuno di loro ragiona, riflette e agisce in maniera non comune all'età conferita. Certo potremmo dire che all'epoca dei fatti le persone maturavano più velocemente, erano costrette a cavarsela da sole gia dalla giovane età o la classe gli imponeva un determinato tipo di comportamento, si, fatto sta però che è cosi...nessuno di loro si comporta come una ragazzo di 14 anni nel bene e nel male.....potrei dire che persino Neil e Iriza agiscono con una perfidia oserei dire azzardatissima per dei "bambini"...diciamoci la verità a quale ragazzino verrebbe in mente di rovinare la vita ad un coetaneo sin dall'età di 7 anni?....si certo esistono le marachelle ma poi dopo un po i bambini si stancano e vogliono cambiare gioco...alla fine si arriva quasi sempre a socializzare....o per lo meno nella maggior parte dei casi...ovviamente non generalizzo. Dunque se dobbiamo "assolvere" Annie per la sua età non sono d'accordo.

La questione del "lavaggio del cervello" invece posso in qualche modo comprenderla...è una bambina fragile e di conseguenza esposta a influenze esterne più di una che invece è forte per nascita.....ma anche qui in un certo senso fatico a perdonarla...è cresciuta con Candy nella casa di Pony fino a 6 anni...i primi fondamentali insegnamenti li ha avuti proprio li....i valori veri intendo...andando dopo dai Brighton ha imparato l'etichetta, il bon ton, le buone maniere, gli studi si è vero...ma il carattere lo ha forgiato alla casa di Pony...nulla le è stato insegnato di fortemente umano (passatemi il termine) dai Brighton...se cosi vogliamo dire...perchè dunque lei deve "dimenticare" questi valori per l'opinione degli altri...se è una ragazzina che si fa plagiare cosi facilmente allora sarebbero i primi insegnamenti quelli che le sarebbero dovuti rimanere impressi...la verità è che Annie è da sempre stata si un'amica per Candy ma non quel genere di amica che l'anime pretende che noi consideriamo ... tutto fa pensare ad un'amicizia assoluta, la storia del ritrovamento, il crescere insieme, il sostegno ed il rapporto fra le due ed invece poi alla fine si esige di considerare amica assoluta colei che è stata in grado di fare finta di non conoscere la persona + importante della sua vita. Ma mi chiedo io è possibile fingere questa cosa senza crollare...è possibile ignorare la tua migliore amica senza mostrare segni di cedimeto?...io credo di no, per farlo e farlo anche maleddettamente bene bisogna avere una gran forza e determinazione....e Anni lo ha fatto .. come credere dunque che sia una persona cosi tanto debole se è riuscita a compiere uno dei gesti più terribili con una tale bravura?.....no io credo che Annie sia assolutamente autonoma per le cose che le interessano...non esita ad alzare la voce con Candy nel momento in cui crede che le stia portando via Archie , cosa che a lei interessa (come fà a credere una cosa del genere..poi io me lo sono sempre chiesto...Candy?...proprio lei che porta via il ragazzo alla migliore amica...le cose sono due o è immpazzita o non conosce affatto Candy)oppure a sorridere scioccamente subito dopo aver trattato Candy da schiava..per assicurarsi di non essere scoperta e quindi non essere più trattata da ricca, cosa che a lei interessa...si ovviamente non con cattiveria ma certe volte alcune delle azioni peggiori che facciamo le facciamo inconsciamente per raggiungere il nostro scopo, in tal modo rimaniamo sempre nella convinzione che non stiamo facendo nulla di male. Si il suo carattere lo esterna piuttosto bene, poi nell'ignorarla deliberatamente?...anche Candy pur essendo forte e tutto ciò che vuoi non riesce a trattenere lo sconforto che le si dipinge sul volto appena visto il comportamento dell'amica del cuore e teniamo conto della maniera in cui vive le emozioni Candy, assolutamente intensa e forte....per certe emozioni non si puo fingere bisogna essere cosi e basta. Quindi passi tutto..passi il "contributo" dei genitori adottivi che certo non rafforzano la sua personalità, passi il vivere nell'ombra di un'amica ( per la sua brillante personalità tra l'altro del tutto spontanea e non di certo per calacare la scena) passi che lo ha nel DNA ma che riesca cosi "debole ed indifesa" a fare ciò che ha fatto non passa assolutamente.

Certamente non è alimentata dall'odio sarebbe stupido pensarlo ma di certo non è genuina, non è senza ombra di dubbio ciò che la storia vuole convincerci a pensare...L'amica Eterna! Annie sbaglia troppe volte, troppe volte agisce in maniera meschina e ipocrita e questo non è naturale per un carattere cosi sensibile e dolce che vorrebbero farci credere. Se sei in una determinata maniera, lo sei in tutte le situazioni e per tutte intendo tutte...non a rate...questo si e quell'altro no.....non è pulito...

La parola amicizia assoluta ognuno la vive in maniera diversa ed ognuno lo affronta diversamente....di certo la frase < solo perchè qualcuno non ti ama nella maniera in cui vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso> è vera....forse sono io ad idealizzare troppo l'amicizia...no sò..

....sicuramente l'intento delle due autrici era parlarci di un'immensa unica amicizia...e per alcuni forse ci è riuscita ....ma alla fine..ad ognuno le sue conclusioni...

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Edited by Stella! - 29/8/2005, 00:55
 
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kiara2005
view post Posted on 29/8/2005, 01:13     +1   -1




Innanzi tutto devo spazzar via l’impressione che il mio fosse un tentativo di “assoluzione”, ma soltanto il suggerimento di altri elementi per spiegare il comportamento di Annie, che comunque trovo assolutamente discutibile. E anche riguardo il discorso età il focus non è tanto sul fatto che un personaggio di fiction giovane va giudicato diversamente da uno che non lo è, so bene che in narrativa tutti rappresentano una personalità distinta che interagisce con gli altri e va giudicata per quel che rappresenta in assoluto, solo che il personaggio Annie compie la sua evoluzione in tempi relativamente ristretti , che possono bastare per giudicare un personaggio, ma se lo consideriamo da un punto di vista umano il materiale che abbiamo a disposizione è “insufficiente”.
Per quanto riguarda i “valori” è indubitabile che alla casa di Pony vengano trasmessi quelli più sani, tra i quali si insinua spesso quello dell’”educazione”, di essere bravi bambini per rendere felici le brave persone che hanno la compiacenza di adottarli a far loro il dono meraviglioso di una famiglia, una famiglia che li farà crescere e fornirà loro un posto e un’identità nel mondo e nella società: probabile che da qui ne venga una serie di messaggi accavallati sull’amore, l’amicizia, ma anche l’educazione intesa come sapersi comportare in società, quante volte Candy dice “che bello, Annie è diventata una principessa!” oppure “diventerò una vera signora, Miss Pony e suor Maria saranno fiere di me!”; poi la sua storia personale la porterà a distinguere i valori veri da quelli falsi, ma questo è uno stadio a cui Annie non è consentito arrivare, proprio perché le cose per lei importanti si realizzano prima.
La famiglia Brighton: non saranno quelle persone eccezionalmente superiori alla media in senso umano e morale, e la pusillanimeria dimostrata nel negare al mondo la sua adozione lo dimostra, ma di qui a dire che da loro Annie non impara niente di veramente umano ce ne corre: non si può negare che Annie viene amata come una figlia vera, e per Annie diventa la sua “vera” famiglia, alla casa di Pony le hanno insegnato quale inestimabile fortuna è essere scelti da una buona e seria famiglia, è naturale che questa diventi prioritaria nei suoi affetti e si trovi giusto assecondarla, complice naturalmente la sua insicurezza.
Il disconoscimento di Candy: nella puntata dell’anime che ho appena visto Annie rifiuta di sedere in banco con Candy preferendole Iriza, e tra sé dice “Non posso starti vicino Candy, perché non saprei trattenermi dall’abbracciarti e mi tradirei”, altro che freddezza diabolica, la nostra ha una paura estrema di lasciarsi sfuggire segni dell’intenso legame emotivo che ha con Candy!
Alla casa di Pony si, ha imparato si il valore dell’amicizia eterna, e per lei l’amicizia eterna è Candy, ma le si è fissato in testa anche quell’eterno schema di amicizia che vede Candy la protettrice e Annie la protetta, e, specie se si è bambini che si sta registrando i primi messaggi dall’esterno, non sono i tanto i “valori” quelli che vengono recepiti, ma i sorrisi, i pianti, le arrabbiature, i baci, gli abbracci, gli schiaffi.
Quindi Candy è comunque sempre l’amica che non ci farà mai del male, e con cui si può anche rompere il silenzio per chiederle di lasciarle Archie: e allora qua si, sono io la prima a denunciare tanto squallore! E’ da qui che emerge tutto quello che di distorto si è accumulato nell’anima di Annie, quello di cui per il suo bene deve rendersi conto al più presto, la sua morbosa insicurezza che arriva a farla dubitare anche della sua Candy, !
Se Annie è diventata la persona insensibile, meschina e ipocrita che sembra, allora la stupida a questo punto è Candy che non se ne accorge!

 
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Stella!
view post Posted on 29/8/2005, 02:11     +1   -1




Penso che a questo punto sia inutile arrovellarsi tanto nel “giudicare” un personaggio o un’altro se non ci si basa anche sull’età che gli ultimi dovrebbero avere in un dato momento, cosi come analizziamo la storia nel suo complesso e la consideriamo anche realistica, cosi dobbiamo anche analizzarla per gradi e renderci conto che un dato personaggio anche in un anime evolve in base all’età che va avanti, credo che le autrici di Candy abbiamo tenuto in considerazione anche questo particolare per scriverne la storia…cioè che abbiano ragionato anche a che tipo di comportamento dare ad ognuno di loro in base all’età che ha nel frangente che si sta raccontando, se cosi non fosse e se loro semplicemente hanno dato una personalità che si mantiene tale e quale nel corso della storia con semplici sfaccettature più o meno infantili sull’inizio dove sono piccoli e sulla fine dove sono adolescenti allora vorrebbe dire che l’errore di valutazione su Annie l’ hò commesso io e che effettivamente non la si può giudicare in base all’età che ha in un dato momento. Ma se cosi non fosse allora non sarebbe sufficiente prendere in considerazione il “carattere” generale del personaggio, ma tenere conto anche dei pensieri che le autrici le hanno conferito con il proseguire della storia e quindi dell’età. Il discorso dei Brighton, Kiara io credo che tu l’abbia preso troppo a microscopio, proprio per questo motivo per non essere fraintesa sull’aggettivo “umano” mi sono soffermata e l’hò chiuso nelle virgolette…non penso affatto che loro non le abbiano insegnato nulla di buono …sono sicuramente ottimi genitori, che le vogliono bene e si prendono cura di lei lo dimostra anche il fatto che il padre di Annie preoccupato per lei si rivolge a Candy chiedendole di vegliare sulla figlia fragile ed indifesa…ma trovo comunque che il loro contributo educativo si sia comunque soffermato sull’ ”etichetta” in generale…nuovamente lo metto tra virgolette perché non generalizzo su questo nel senso che ovviamente non le hanno solo insegnato a sedere a tavola e a masticare a bocca chiusa, ma che nel complesso non abbiano calcato più di tanto nella personalità di Annie, e se lo hanno fatto lo hanno fatto comunque in negativo rendendola ancora più fragile e insicura, le vogliono senz’altro bene chi dice il contrario, ma trovo che iniziare l’educazione della propria bambina insegnandole a mentire non sia il modo migliore per iniziare, in fondo sono loro i primi a nascondere la verità e sono sempre loro a impedire a Annie di avere contatti con Candy, (pur sapendo la grandezza della loro amicizia) temendo addirittura che un contatto epistolare con l’amica di sempre potrebbe pregiudicare il loro buon nome. In definitiva però non condanno i Brighton per essere così troppo “inquadrati” solamente credo che da quella famiglia Annie non abbia ricavato il meglio del meglio.
Trovo che sia piuttosto naturale per Annie dire la frase da tè presa in considerazione in quanto come hò gia detto e come mi pare ovvio Annie non è spinta da sentimenti di odio nei confronti di Candy ( ci mancherebbe) anzi le vuole bene…il discorso che si sia comportata male con l’amica non toglie che le vuole bene ugualmente e di conseguenza si rammarica di ciò che sta facendo e le dispiace trattare Candy in quella maniera….se non avesse provato nessun’emozione nel rivederla e se si fosse addirittura seduta anche nel banco accanto al suo senza però rivolgerle nemmeno uno sguardo ne un sorriso ( che non avrebbe senz’altro rivelato il suo segreto in alcun modo ) trovo che quello sarebbe stato di gran lunga peggio…ma lei sceglie la via più facile e di conseguenza dice a se stessa che le dispiace …ma francamente mi sembra il minimo. Non trovo dunque di eccezionale importanza quella frase che comunque mi sembra scontata tenendo conto del valore della loro amicizia. Scontata quel che basta dall’assolvere Annie per il suo comportamento in quel contesto.
E’ giusto ciò che tu dici nell’ultima parte ovvero che la pausa temporanea del silenzio di Annie con Candy avviene per dirle di non portarle via Archie…si quello è piuttosto squallido, e squallido è che dopo tanto silenzio abbia trovato la forza anche di “tradirsi” sulle sue origini facendo scoprire la verità ad Iriza che immancabilemnte si trovava nei paraggi ( e chi ne dubitava…) urlandola in faccia a Candy come se la colpa fosse sua…allora perché non lo ha fatto anche prima…perché ha trovato la forza di rischiare di rivelarsi solo quando di mezzo arriva Archie…la sola motivazione che lei è l’amica di una vita non era sufficiente?…non bastava il fatto che Candy avesse rappresentato tutto per lei fino a poco tempo prima…no…doveva avere altre tacche alla lista per avvicinarsi e parlarle?…non lo trovo giusto. La rottura del suo silenzio anche se avvenuta in seguito e non da subito, ma qui vale il “meglio tardi che mai” avrebbe dovuto prescindere dalla presenza o meno di Archie o da chiunque altro ma solamente nel nome della loro grande amicizia. Inoltre non è nemmeno un gesto volontario ma è la stessa Candy che la insegue dopo essersi accorta che Annie l’aveva vista conversare con Archie e avendo visto l’amica correre via in preda alle lacrime le è corsa dietro. Avrebbero potuto parlarsi e frequentarsi comunque, non credo che qualcuno avrebbe dedotto che Annie provenisse dalla casa di Pony solamente vedendola parlare con Candy
 
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Odyssea
view post Posted on 29/8/2005, 12:10     +1   -1




Condivido completamente le tue considerazioni Stellina, ma anch'io come te mi chiedo se per caso la mia "condanna" non derivi dall'idea esagerata e abbastanza irreale che ho dell'amicizia.....Io che sono incline ad assolvere le debolezze umane e non giudicare nessuno a priori, non riesco a farlo troppo facilmente con Annie....pur tentando vengo strappata indietro da una forza opposta....
Come te trovo che se una è fragile e insicura debba esserlo sempre e comunque , invece lei è un pò e un pò...nè carne nè pesce a mio parere... In ogni caso sa essere forte quando si tratta di dare un dolore diretto agli altri, e diventa fragile quando teme di essere ferita lei stessa.... Quando va via dalla casa di Pony non si volta nemmeno indietro, poi riesce a fingere di non conoscere Candy con una faccia tosta e piallata, degna del migliore teatro, infine riallaccia i rapporti solo dopo aver ottenuto la promessa che Archie e Candy sono solo amici ( solo dopo che Archie la va a cercare in mezzo alla pioggia mentre lei è rifugiata in una grotta), insomma solo dopo che ottiene ciò che vuole ( contenta lei..visto che si tratta comunque di un compromesso....). Ciò che per Annie conta prima di ogni altra cosa è "se stessa". Il futuro che la attende coi nuovi genitori, l'importanza di non rivelare le sue origini, Archie...... Come hai detto tu, Stellina, l'idea di smettere di fingere non è derivata da una sua inziativa spontanea e ragionata, ma da una coincidenza! Solo perché era arrabbiata con Candy, e guarda caso c'era Iriza ( O Louise?) nei paraggi in ascolto! wacko.gif
Adottando un'altra prospettiva, si potrebbe addossare la colpa di tutto non ad Annie direttamente, ma all'influenza dei suoi genitori. Condivido la tua considerazione sui Brighton, Stellina, non è cattiva gente, assolutamente, hanno buone intenzioni, il fatto che abbiano adottato un'orfanella dimostra una certa sensiblità d'animo, ma poi improntano l'educazione di Annie sulla menzogna e sul raggiro....Non mi riferisco tanto al fatto di non riferire al mondo che la loro figliola viene dalla Casa di Pony, capisco che si trattava di una società chiusa, involuta, combatterne le prassi e i rigori non è da tutti, ma perché impedirle di mantenere i rapporti almeno con Candy? Menzogna per menzogna, perché non permettere alle due bambine di scriversi, perché chiudere porte e finestre così bruscamente? Mah...forse temevano che comunque la notizia sarebbe trapelata..... Credono forse di aver contribuito a rendere più forte il carattere della loro figliola adottiva? Noooo...semplicemente hanno raccolto ciò che hanno seminato, è inutile che il signor Brigthon abbia quella faccia contrita e preoccupata... Il padre di Annie, nel raccomandare a Candy di avere cura di lei, le chiede sempre di mantenere il segreto, ma la cosa assurda è che devono mantenerlo anche fra loro, fingendo di non conoscersi proprio! Le chiede di mentire ad oltranza, di mentire perfino a se stessa, eppure di vegliare su Annie! Ma come? Senza poter avere rapporti umani con lei, come potrebbe averne cura veramente? Forse stando solo attenta che non cada e si sbucci le ginocchia? In che modo potrebbe aiutarla se non vivendole accanto non soltanto come ombra silenziosa ma come amica attiva?
E poi, mi chiedo, quando la notizia delle origini di Annie viene divulgata, muore forse qualcuno? Un terremoto spalanca la terra e inghiotte la tenuta dei Brighton? No, mi pare di dedurre che alla fin fine essi prendano la notizia senza troppi traumi....la vita continua, nessuno si scandalizza più di tanto ( a parte Iriza e le sue amiche megere, ma questo era prevedibile, e poi chi vorrebbe avere la stima di gente simile? Meglio soli che male accompagnati, a mio modo di vedere...), era così difficile compiere una simile scelta, dunque? Anzi, dopo questo momento, Annie pare riprendersi, nel senso che ci sono diversi momenti in cui appare più forte, più caparbia, meno molle....Quindi non c'è dubbio che i suoi genitori abbiano peccato di mancanza di prospettiva..l'hanno fatta rinunciare per anni ad un'amicizia che le avrebbe fatto bene, che avrebbe allentato e domato la sua naturale insicurezza e la sua inclinazione a chiudersi e arrovellarsi, con la loro educazione hanno consolidato i suoi difetti, l'hanno resa ancor più pavida, ancor più tremebonda.....Certo che l'educazione impartita dai genitori, anche con le migliori intenzioni del mondo, spesso è causa di immani tragedie...produce esseri umani codardi e emotivamente flaccidi....e solo il distacco dalle famiglie, la brusca svolta, dettata da una scelta o dal caso, riescono a "salvare" l'individuo pensante nascosto sotto la maschera del bravo obbediente figliolo! Annie inizia a recuperare la sua parte migliore quando la notizia delle sue origini è ormai divulgata, quando si crea, in un certo senso, un allontanamento dalla famiglia, è come se solo allora potesse crescere sul serio, libera da modelli, da legacci e da consuetudini....è come se solo così tornasse indietro e provasse a rieducarsi....Certo, è anche per quel caratterino "delicato" che i Brighton hanno scelto Annie, e non Candy, quando hanno deciso di adottare una bambina! Ne hanno preferito la timidezza, l'arrendevolezza, così sarebbe stata più facile da condurre, da modellare, da guidare. E ne hanno fatto una persona senza colonna vertebrale, salvo poi rammaricarsene, soffrirne e chiedere a Candy di starle accanto ( ma, mi raccomando, senza dirle nemmeno "a" non si sa mai quella "a" rischi di far capire agli altri qualcosa)! Non cattiva, no, quanto meno non in senso letterale, anche la cattiveria richiede spina dorsale, arguzia, un intelletto pronto ( anche se per il male) e una capacità di reagire. Semplicemente una specie di piccola graziosa ameba......tutta inchini e occhioni da bambi....e segreti pesanti....che non sfogati, ma nascosti e sepolti come materiale radiottivo che spingi giù giù più giù possibile, inquinano la terra, e alla fine uccidono i frutti buoni che questa avrebbe potuto produrre se fosse stata libera di far estendere le radici, libera di essere un fiore e non un sasso....
Mi chiedo:
O è Annie la causa del suo mal, è lei ad aver scelto di non scrivere più a Candy, di tentare di cancellarla dalla sua vita etc etc., per ragioni di opportunità e di convenienza sociale, e si risveglia soltanto quando teme che Candy le porti via Archie; o sono i suoi genitori ad averla in qualche modo plagiata, rendendola insopportabilmente piagnucolosa e vigliacca....
Oppure la verità sta nel mezzo, i Brighton hanno solo influito sul carattere naturale di Annie, e lei non ha avuto difficoltà ad assecondarli ( mi domando, se avesse chiesto loro "Vi prego, voglio continuare a scrivere a Candy, è una mia amica!" non dico lottando visto che non era il suo genere ma almeno usando l'arma che le è più congeniale cioè quella del lamento, loro glielo avrebbero ancora impedito? Non erano mostri, chissà che non si lasciassero convincere dai suoi occhioni umidi e vibranti....). Forse è un concorso di cause. Debolezza + cattivi esempi. Naturale tendenza a chiudersi in sè + modelli falsati. Insicurezza + segreti segreti segreti, e menzogne menzogne menzogne, troppe perchè una ragazzina già così molle non se ne facesse schiacciare.
Una cosa è verissima di ciò che ha scritto Kiara: di Susanna sappiamo che nel tempo si è specializzata nella crudeltà, che è diventata una vera ricattatrice e un'approfittatrice, per cui non ha più speranze di redenzione; per Annie invece le cose possono solo migliorare, dopo il distacco dalla famiglia ( e dai loro consigli affettuosi ma devianti ) è stato un crescendo di miglioramenti, per cui nutro la speranza che Annie diventi una amica sincera o comunque che ci provi seriamente, crescendo, smussando i difetti, agendo, vivendo non più come una bambola ma come una persona. Riguardo alla sua storia con Archie, questo è un altro argomento, che mi interessa francamente meno, ciò che conta per me è che Candy abbia recuperato il sacrosanto diritto ad avere un'amica reale.
Voglio crederlo, sento che è così.
wub.gif

Edited by Odyssea - 29/8/2005, 16:57
 
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view post Posted on 29/8/2005, 17:38     +1   -1
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Ho letto tutti i vostri post e mi sono resa conto di una cosa, ognuno di voi fa riferimento all'anime. Però io ho dato un'occhiata al manga e diciamocela, la Annie di carta è pure peggio.

Annie dimostra di essere un'arrampicatrice sociale da subito, lo si legge chiaramente subito dopo l'adozione di Tom, quando lei non solo dichiara di volere dei genitori ( e fin qui ci stiamo dentro) ma li vuole anche ricchi perchè vuole sentirsi come una principessa.
È vero che quando apprende la notizia che i Brighton vogliono adottarla piange dicendo a Candy di non volerla lasciare, ci mancherebbe, la loro amicizia fino a quel punto è ancora forte e sincera (almeno da parte di Candy), ma quanto tempo impiega a rassegnarsi e andarsene col suo bel vestitino e i suoi nuovi genitori? Ma anche fin qui mi può stare bene.
Il problema è che nel manga non spunta da nessuna parte che Annie debba smettere di scrivere a Candy perchè gliel'hanno imposto i genitori, la lettera che le manda lascia ad intendere che la decisione l'abbia presa lei di sua sponte perchè ha tanti nuovi amici ricchi e quindi non vuole svelare la sua identità precedente! Non li nomina neanche i genitori. Possiamo farci venire il dubbio che siano stati loro a suggerirle questa mossa, ma non ne abbiamo la certezza. Subdola la ragazza!
E sempre nel manga, non si vede mai il signor Brighton parlare con Candy per raccomandarle la tenera figliuola, con quale faccia diciamocelo potrebbe pretendere una cosa così assurda, dopo che Annie l'ha snobbata per anni.
Ancora peggio, in aula lei non le si vuole sedere accanto perchè teme di rivolgerle la parola e non abbracciarla, non è la paura che il suo affetto per lei possa tradirla bensì la distrazione.
Scusatemi ma io tutto sto affetto da parte di Annie proprio non ce lo vedo. Ne l migliore dei casi prova ad ignorarla e quando proprio non ce la fa più si arrovella per l'invidia che nutre nei suoi confronti, e per la paura che le porti via Archie.
Vi ricordate la scena (sempre di manga parlo) delle prove del ballo per la festa di Maggio, quando Annie vede Candy correre sul tetto? Per poco non fa in modo che la scoprano dicendo a Iriza (ma poi scusatemi proprio a Iriza, degne comari tutte e due) di averla vista, mica si preoccupa che possa cadere e farsi male, no... si sofferma a pensare che forse Archie sarà il suo cavaliere solo perchè Candy non potrà partecipare al ballo... e qui mi autocensuro altrimenti la moderatrice mi banna.

Ma all'improvviso.. puff... Annie ritorna ad essere l'amica più cara di Candy... guarda caso quando finalmente ha capito di poter avere tutto per se il povero Archie costretto da quest'ultima ad una promessa assurda. Chissà che la vittima non sia proprio lui in tutta sta storia?
In fondo solo così Candy finalmente viene lasciata in pace di vivere la propria storia con Terence alla luce del sole, con Archie che rientra nelle righe e non le può più fare scenate di gelosia o strane allusioni!
Beh qui forse sto un pò esagerando, ma non sarebbe nemmeno tanto strano, cioè non che Candy agisca premeditando per far largo intorno a se (visto oltretutto il fatto che quando Archie fa il geloso pare cadere dalle nuvole), ma dico solo che tutto si ricompone come in un perfetto puzzle.

Annie ritorna ad essere la cara amica di un tempo (sempre guardinga però, sempre insicura) e a che ci siamo anche amica di Patty, anzi trascorre più tempo con Patty (che all'inizio aveva graziosamente ignorato) che con Candy.
Insomma diciamocelo pure, un bel tipetto la nostra Annie, se avessi un'amica come lei accipicchia, me ne guarderei bene!

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Edited by esthertr - 30/8/2005, 12:37
 
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kiara2005
icon14  view post Posted on 30/8/2005, 22:05     +1   -1




Credo proprio di essermi fatta prendere la mano da molte digressioni, allontanandomi da quello che era il vero concetto che volevo esprimere e che forse non ho saputo focalizzare:

NON SI PUO’ PRETENDERE CHE ANNIE SI RENDA CONTO DEI SUOI TORTI, E CHE QUINDI MIGLIORI SE’ STESSA (perché secondo me nel caso di Annie, ma non solo lei, è fondamentale il fattore crescita/maturazione nel senso più completo, quindi non solo legato all’età anagrafica) SE TUTTI NON FANNO CHE ACCETTARLA COSI’ COM’E’, ASSECONDANDO LE SUE DEBOLEZZE, FACENDOLE OTTENERE QUELLO CHE VUOLE, NON RIMPROVERANDOLE MAI NULLA. E sia chiaro che non è una giustificazione per il suo comportamento! Certo che sarebbe meglio che certe cose le capisse da sola, ma non è capace, non ha abbastanza verve da andare oltre le sue piccole comodità.
In ambito sociale questo forse avviene perché risponde ai canoni femminili ideali dell’epoca, che vogliono la donna dolce e remissiva, indipendentemente dai tumulti che può avere dentro, inoltre fa quello che una società borghese e convenzionale vuole che faccia chi nasce in condizioni inferiori e sconvenienti, ovvero si adegua ai suoi precetti con timore reverenziale e sottomissione.
E in campo affettivo? Candy, che è la vittima diretta della sua pochezza morale, è la sua principale paladina e sostenitrice. Si Candy è una vera amica, ma non sarebbe stato opportuno, almeno una volta che si sono ritrovate, dopo che è stato scaricato il pesante fardello del segreto sulle origini di Annie, dopo che lei ha ottenuto il suo Archie, dopo tutte queste cose di cui nessuna è merito di Annie, non sarebbe stato opportuno che Candy le dicesse guardandola negli occhi, da vera amica: “Annie, mi hai fatto soffrire” ? Almeno una volta, poi magari non parlarne più. Io non posso dimenticare quello che per me è stato il primo trauma della vita di Candy, ben prima della morte di Anthony, ben prima della separazione da Terence, e cioè la lettera di Annie che annuncia la rottura dei suoi rapporti con lei (non ha una vera importanza da questo punti di vista se è una decisione di Annie o un’imposizione dei genitori), un trauma che nel ricordo tende a mimetizzarsi perché mischiato all’incontro col Principe della Collina, ma non posso ricordarlo senza sentire un nodo alla gola. Ma Candy è Candy, a lei bastano cose come il nastro legato nella stalla dei Legan, il suo appello a lasciarle Archie, che interpreta come segno di fiducia e confidenza di vecchia data, per fugare ogni dubbio sulla buona fede e l’affetto di Annie.
E così Annie, con le lacrime la pietà e la condiscendenza altrui, ottiene il suo Archie, che ha fortemente voluto e del quale è disposta ad aspettare l’amore tutto il tempo che ci vuole….esattamente come Susanna con Terence.


Ed eccomi al punto che mi preme veramente:
non è tanto il fatto che il caso di Annie per Candy non comporta un sacrifico d’amore, quello di cui faccio fatica a capacitarmi e che 2 donne su 2 che non hanno fatto niente di cui gloriarsi, che hanno pensato solo a sé stesse, abuliche verso tutto quello che è al di fuori del loro microcosmo, che hanno sfoderato grinta solo per prendersi l’uomo che volevano pur sapendo di non essere corrisposte, vengano premiate; e il peggio è che ci vengono passati per personaggi buoni, virtuosi, meritevoli, se hanno difetti sono debolezze umane. Per quel che mi riguarda, quando ho visto Candy la prima volta il mio sconforto per la separazione tra Candy e Terence era tanto più grande quanto m’immedesimavo talmente in Candy che comprendevo e condividevo tutto quel che faceva e pensava, e non mi era venuto in mente di avere un punto di vista su Susanna diverso dal suo. In quanto a Annie, quanti anni abbiamo impiegato per accorgerci di quanto la sua timidezza sia inettitudine, e la sua accondiscendenza sia finalizzata ad ottenere vantaggi per sé? Certamente le opinioni poco lusinghiere che abbiamo di Annie e Susanna non ci sono state fornite dal giudizio che il racconto ha dato su di loro, per mezzo di Candy o meno.
Patty, che è un personaggio positivo e integro, che nella sua timidezza riesce a trovare il coraggio di scegliere di diventare amica di Candy, quando sarebbe stato molto più comodo e vantaggioso aggregarsi al clan di Iriza che domina l’ambiente scolastico, Patty è destinata alla sofferenza della perdita dell’amore, proprio come Candy.
La letteratura universale pullula di storie in cui i viziosi prosperano e i virtuosi penano senza possibilità di compensazione, ma di solito la cosa è voluta, è critica sociale, è satira, il meccanismo è trasparente. In Candy Candy la faccenda è ambigua.
Suppongo che il legame con una persona che non ci ama non sia propriamente quello che noi chiameremmo un premio. Ma la premiazione di personaggi come Annie e Susanna non sta nel premio in sè, ma nei "meriti" che vengono loro attribuiti.
A questo punto mi domando: qual è l’aspetto della cultura giapponese che premia le donne che amano testardamente, inseguendo la chimera di una risposta amorosa, quando ci sono buoni motivi per pensare che non arriverà mai? Il semplice fatto che una donna s’innamori viene visto come un’enorme favore divino, del quale l’uomo che ne viene investito perderebbe la dignità se lo rifiutasse? Essere innamorate è come avere l’immunità parlamentare, riscatta da ogni azione poco pulita che puoi aver fatto?
In uno dei pochi manga che ho letto, “Fushigi Yugi”, nella coppia di innamorati protagonisti, è la ragazza che si innamora per prima e si dichiara. Lui, che ben presto la ricambierà, in un primo momento risponde “No grazie”. Un altro personaggio gli rimprovera aspramente “di aver trattato male una donna che si è esposta tanto nel dichiarare il suo amore”. Se avete letto più manga di me e ne sapete di più aiutatemi a capire, io annaspo.
Che cosa vuole trasmetterci Mizuki con la storia di Candy? “Ragazze, Candy ha tutte le migliori qualità che può avere un essere umano, prendetela come modello di coraggio, altruismo, integrità, dolcezza, indipendenza, di forza vitale che supera tutte le avversità, però se volete tenervi un uomo, meglio che facciate come Annie e Susanna, e una come Candy cercate di farvela amica….”
E allora a questo punto c’è una sola cosa da fare: se ci sarà mai quel fantomatico sequel della storia, Mizuki ha il DOVERE di liberare Terence da Susanna. Se non lo facesse, lancio fin d’ora una campagna volta alla denuncia su scala mondiale di Kyoko Mizuki per gravissimo recidivo attentato alla salute della mente umana. Raccolgo le adesioni PROPRIO QUI.

:grrrr: :grrrr: :grrrr:

Edited by kiara2005 - 8/9/2005, 22:16
 
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view post Posted on 31/8/2005, 08:19     +1   -1
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Ecco la prima adesione. Firmo e sottoscrivo.
 
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Stella!
view post Posted on 31/8/2005, 10:26     +1   -1




Secondo mè non sarà necessario..la Mizuky è stata piuttosto chiara su questa faccenda...non ci sarà nessun sequel alla storia di Candy in quanto lei non la considererebbe del tutto autentica...Candy è nata dalla matita della Igarashi e dalla fantasia della Mizuky sono questi due elementi che l'hanno resa speciale...se uno dei due fattori mancasse non sarebbe la stessa cosa...a parer suo ( e anche mio francamente ) di conseguenza tenendoci per l'appunto tantissimo non vuole rischiare di "rovinarla" in un certo senso e mi pare d'aver anche letto che l'allungare la storia per darle un seguito l'appesantirebbe per cosi dire mentre nella sua mente la bozza originale trovava la conclusione che tutti conosciamo...non credo che dobbiamo preoccuparci di un seguito della storia e tanto meno di un seguito che vede Terence legato a Susanna....senza considerare che anche nalla storia originale l'autrice faceva ben capire la sua (di lei) posizione nella storia e non ha mai dato neppure il minimo spunto che possa un giorno nascere qualcosa tra i due anzi non ha perso occasione per accentuare il tormento di Terence riguardo alla situazione....non la voleva prima e non la vuole neppure dopo ma è costretto...cosa che al massimo gliela puo far maledire ancora di più...l'essere obbligato a starle accanto pur non volendo ma spinto dal senso dell'onore lo fa cmq....
Noi possiamo solo aspettarci quella fantomatica nuova storia ispirata all'originale...chissa....se vale la pena contarci ancora...

Ma nonostante tutto....è possibile che la Mizuky si svegli una mattina sbatta la testa contro la porta, cada per terra tramortita e al suo risveglio nel bel mezzo di un trauma cranico decida di fare ciò che nessuno vorrebbe che accadesse ovvero un sequel con Susanna e Terence legati si... ma da Amore...in tal caso....firmo all'istante e mi ritiro in Tibet a riflettere sul senso della vita...

Edited by Stella! - 31/8/2005, 11:29
 
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