| Dolcissimi forumelli, mi sono decisa. Nel poco tempo a disposizione, tra famiglia e lavoro, ho intrapreso questo lavoro di traduzione che ha il potere di rilassare la mente e alleggerire l'anima, perchè nessuno dovrebbe mai smettere di sognare, neppure a 100 anni, soprattutto nell'Amore, inteso come sentimento universale. Ispirata da cristina.fly, che ringrazio per l'immane lavoro, ho deciso di provare con La Trampa. Tengo però a precisare alcune cose. La Trampa è un eccellente romanzo in lingua spagnola del 2003 di Alys Avalos , meglio nota come Mercurio, scrittrice sudamericana che ringrazio dal profondo del cuore e che ho inutilmente tentato di contattare. Il mio è solo un umilissimo lavoro di traduzione, che, con tutta la buona volontà di questo mondo, non potrà riprodurre perfettamente, come tutte le opere di traduzione, le emozioni e la passione che traspirano da ogni parola in lingua originale e che trasformano i personaggi in persone reali. Anche perché la musicalità della lingua spagnola è diversa da quella italiana e non sempre si presta ad una traduzione letterale. Ho cercato di rendere la traduzione aderente al testo originale, nella speranza di condividere con voi l'emozione che provo io nel tradurre. Grazie a tutti Grazie Alys
Nannetta:baby:
La Trampa por Mercurio
Questa fanfiction è basata sull’anime, a partire dagli episodi 113 e 114 intitolati, rispettivamente, “Gente che viene e che va”e"Il giorno in cui Candy incontra il suo prozio”. Candy è disperata perché la prozia pretende di costringerla a sposare Neil Leagan. A peggiorare le cose, Albert scompare e neppure Archie può aiutarla. Candy è imprigionata nel palazzo Andley, ma riesce a scappare per cercare di giocarsi l’ultima carta: avere un colloquio personale con William Andley, suo padre adottivo, per pregarlo di non permettere che tale matrimonio abbia luogo. Sappiamo molto bene cosa succede dopo nella storia di Kyoko Mizuki, ma nel “La Trappola” succede qualcosa di inaspettato ...
Capitolo I
L’unica via d’uscita
Ci sono percorsi oscuri che, alcune volte, dobbiamo attraversare completamente soli. Camminiamo tra i deserti, senza pareti dipinte né vasi di fiori. Strade piene di pietre focaie, in cui nessuno può sollevarci se inciampiamo. Quell'ora di desolazione era per Candy uno di quei sentieri solitari. Dopo aver convinto i suoi domestici, era riuscita a fuggire dalla villa degli Andley per pregare George di concederle un colloquio con il prozio, ma i suoi sforzi erano stati del tutto vani. L'impassibile George, totalmente incurante della disperazione della ragazza, le aveva detto senza tante storie che il colloquio era impossibile.
- Temo che il colloquio che lei chiede sia impossibile. Sir William non è in città in questo momento, signorina - rispose l'uomo, senza distogliere lo sguardo dall’enorme mucchio di carte che stava firmando. - Per Dio, George, non mi interessa che lui sia dall’altra parte del mondo! Mi dica dove è e io andrò a cercarlo - lo pregò con le lacrime agli occhi. - Capisco la sua preoccupazione su questo problema, ma purtroppo lei non si può spostare da qui, signorina - contestò l'uomo, sollevando lo sguardo e a Candy sembrò che, per un attimo, qualcosa di simile alla compassione avesse brillato nei suoi occhi, ma guardandolo di nuovo non vi trovò nulla di più di una espressione indifferente e impenetrabile - La famiglia ha progetti ben definiti per lei, i quali esigono che lei rimanga a Chicago. - Progetti? Macchinazioni mercenarie, vorrà dire - scoppiò indignata. - Un matrimonio tra Neil Leagan e me è un’assoluta aberrazione. Non acconsentirò mai e non credo che il prozio, che è sempre stato così generoso e premuroso con me, sia d’accordo.
- In questo si sbaglia, signorina - disse l’uomo alla fine, alzandosi e togliendosi gli occhiali. - Il signor William è a conoscenza delle decisioni della signora Elroy ed è completamente accordo. Un matrimonio tra lei e il signor Leagan sarà un'alleanza estremamente vantaggiosa per entrambe le famiglie. Inutile dire che, essendo lei minorenne, non avrà altra scelta che accettare le disposizioni del suo padre adottivo. - Ma io non amo Neil. Al contrario lo odio! - Esclamò esasperata, mentre le guance si accendevano di rabbia e di impotenza.
- Signorina - disse l'uomo con lo stesso tono flemmatico - l'amore non è una considerazione rilevante quando si tratta di matrimoni tra persone della sua classe. Il Signor Legan è l'unico uomo ricco e nobile che finora ha chiesto la sua mano. La famiglia ha deciso che è più prudente accettare questa offerta così vantaggiosa.
- Vuole dire che se qualcun altro si fosse presentato con una offerta migliore, allora la famiglia non avrebbe avuto scrupoli a concedere la mia mano - rispose inorridita. - Non posso credere che siano così immoralmente avidi. Ora si stanno prendendo la rivincita per avermi adottato, vendendomi al miglior offerente - concluse lei crollando sulla poltrona di cuoio e scoppiando in lacrime. George rimase in silenzio e la lasciò piangere, senza mostrare nemmeno un briciolo di simpatia per la ragazza, che andasse oltre l’offerta di un fazzoletto per asciugarsi le lacrime.
- Signorina - disse finalmente con calma, quando la prima esplosione di Candy sembrava essersi calmata - deve capire che non ha altra scelta che accettare questo matrimonio. Le giovani signore che come lei ereditano grandi fortune, hanno una scarsa conoscenza dei pericoli che implica un'alleanza imprudente. Ecco perché è più conveniente lasciare tali considerazioni nelle mani di persone più esperte in queste cose, come la signora Elroy. Per favore, accetti ora di buon grado che l’accompagni alla villa.
Come in stato di shock e incapace di opporre resistenza, Candy si era lasciata guidare da George nel rientrare in quella casa, che in poche ore era diventata la sua prigione. Una volta sola, tra i merletti e le sete della sua stanza, la ragazza era crollata senza forze, sentendo che, per la prima volta nella sua vita, era completamente sola e senza speranza. William Andley, l'uomo che, senza conoscerla, era diventato il suo benefattore e tutore, l'aveva tradita. Era calata la notte sulla casa delle rose. Da un angolo buio del salone, con un bicchiere di cognac in mano, che resisteva ad essere consumato, sperava che le lancette dell’orologio arrivassero alla destinazione indicata. Infine, la persona che aspettava entrò nella sala.
- Signore - mormorò George entrando discretamente. - È tutto pronto. - Eccellente - ripose lui, alzandosi - Hai parlato con la prozia, come ti ho chiesto? - Sì, signore, e anche se non è stato semplice convincerla, ha finito per accettare l'idea. Ci aiuterà in tutto il necessario. - Bene. Hai mandato il telegramma in Europa? - A quest’ora le nostre notizie dovrebbero avere già raggiunto la loro destinazione, signore. - Molto bene. E Candy? - Questa è stata la cosa più difficile di tutte, signore, - rispose l'uomo, aggrottando le sopracciglia. È così sconvolta che a malapena sono riuscito a fingere indifferenza. Mi dispiace molto fare questo alla signorina ... lei è sempre stata una persona così. . . dolce. . . che è molto difficile. . . - Capisco George, - lo interruppe con un sospiro - ma è la cosa migliore per lei, te lo assicuro. Da parte mia ho parlato con Archie. All'inizio era riluttante a prestare il suo aiuto, ma alla fine l'ho convinto a partecipare. Ora, la valigia e biglietti, per favore. Non c'è tempo da perdere in questo affare.
Il trillo di un merlo in piedi alla finestra finì per svegliarla. Si stropicciò gli occhi per poter ben mettere a fuoco la luce proveniente dalle finestre, e di nuovo un dolore familiare le strinse le tempie. Erano trascorsi nove giorni dal suo colloquio con George, e da allora non era passata una notte che non si fosse addormentata in lacrime. Si alzò lentamente e si diresse verso lo specchio. I suoi occhi verdi sembravano perdersi tra le palpebre gonfie e i cerchi oscuri delle sue occhiaie.
- Forse - pensò guardandosi con disgusto - se continuo così per qualche giorno, diventerò così brutta che Neil desisterà dallo sposarsi con me. - E così saresti ancora l'ereditiera degli Andley, e, pertanto, un buon affare per i Legan - le rispose una voce interiore e lo stomaco si ritorse di nuovo per il disgusto. Alzò le braccia per stiracchiarsi e poi affondò il viso nell’acqua fredda della tinozza di porcellana. In pochi minuti, la cameriera che le portava la colazione apparve sulla porta, e anche se avrebbe preferito stare a letto, il suo istinto di sopravvivenza le disse che, almeno quella mattina, avrebbe dovuto fare uno sforzo per mangiare qualcosa; anche se non sapeva se ne sarebbe valsa la pena . Dal lunedì precedente non aveva visto nessuno oltre la silenziosa domestica, che parlava appena, mentre la curava e nutriva senza molto successo. Candy si chiedeva quando sarebbe finito un simile esilio. D'altra parte, preferiva mille volte che le cose continuassero così, indefinitamente, che affrontare il nauseabondo pensiero di essere la moglie di Neil.
- Buongiorno signorina - disse alla fine Sophie,entrando con il solito piatto d'argento. Tuttavia, questa volta un'altra cameriera entrò dietro di lei, con un abito blu appeso a un gancio coperto di raso. - Buongiorno - disse Candy, tentando di abbozzare un sorriso senza molto successo. - La signorina deve fare una buona colazione questa volta. La signora Elroy vuole parlare con lei appena ha finito di mangiare. - Va bene - disse la ragazza, incuriosita dal cambiamento di routine, ma quando cercò di fare più domande alle due cameriere, queste si rifugiarono in un totale silenzio, sollevando appena le spalle o rispondendo con una piatta negazione. La prima colazione si svolse in silenzio, mentre la seconda cameriera le poneva sugli occhi una compressa per ridurre il gonfiore. Sophie le preparò un bagno alle erbe aromatiche e gelsomini, per rilassarla un po’, ma così non era stato, perché in fondo non poteva smettere di pensare a ciò che la prozia aveva da dirle, sicuramente si sarebbe addormentata mentre le cameriere le pettinavano i riccioli.
Infine, quando le due donne finirono il loro lavoro, il risultato senza dubbio sembrò loro soddisfacente in quanto si scambiarono un sorriso discreto, che Candy intravide attraverso l'ovale dello specchio del suo spogliatoio. - Sembra una principessa, signorina -si avventurò a dire Sophie, osservando l'effetto della seta blu acqua e del pizzo bianco in contrasto con la pelle pallida e i riccioli biondi della ragazza. - Grazie ragazze - disse Candy abbassando lo sguardo tristemente. Per un attimo si sentì per scoppiare di nuovo in lacrime, ma fece uno sforzo per trattenerle. Qualunque cosa fosse successa non avrebbe pianto di fronte alla prozia. Per lo meno le restava po’ di dignità da difendere.
- Avanti - disse la voce inconfondibile della Signora Elroy. - Voleva vedermi, zia - disse Candy, entrando nella sala da tè della vecchia. La luce la colpì di fronte e la signora la osservò per un secondo. Doveva accettare il fatto che la ragazza era diventata una donna,e anche molto bella. Era curioso come quella bambina lurida, che puliva le stalle, era ormai in una posizione tale da essere scelta da un pretendente tanto importante.
- Sì, -rispose alla fine la vecchia freddamente - siediti, Candy. La ragazza si sedette senza guardare negli occhi la vecchia. Era vinta, ma non avrebbe lasciato che la vedessero in atteggiamento di sconfitta. - Mi auguro che questi giorni di solitudine ti siano serviti per riflettere sul tuo comportamento - disse finalmente la signora Elroy, lasciando da parte il ricamo che la teneva occupata. - Ho pensato a tante cose, signora, ma non credo che la natura delle mie riflessioni sia esattamente ciò che lei crede. Comunque, non mi ha chiamato per indagare sulle mie riflessioni. Non è vero? - disse lei irriverentemente.
Il collo della vecchia denotò la tensione che le impressero le parole audaci della ragazza, ma facendo uno sforzo per controllare il suo cattivo temperamento, inghiottì la sua rabbia e continuò parlando con voce calma. - È vero - rispose finalmente la signora Elroy, decisa ad ignorare la provocazione. - Suppongo che pensi che la decisione della nostra famiglia riguardo al tuo fidanzamento con Neil sia autoritaria e irrazionale. - É così - rispose Candy senza pensarci un secondo, e avrebbe voluto dire di più, ma l'ingresso di un domestico con il servizio da tè la trattenne. Entrambe le donne aspettarono che l'uomo facesse il suo dovere in silenzio.
- Le persone della nostra classe - continuò la signora Elroy quando rimasero sole - non possono fermarsi a considerare banalità come il romanticismo. La nostra posizione nella società ci impone di guardare oltre. Conservare e valorizzare un patrimonio garantisce non solo i nostri privilegi, ma anche il benessere di molte persone le cui vite dipendono da noi. Una signora degna di questo nome deve considerare tre elementi principali, quando contrae matrimonio. Il lignaggio, la ricchezza e le relazioni sono essenziali per preservare la nostra posizione. Tutto il resto sono solo sciocchezze irrilevanti.
Candy cercò di interrompere la zia, obiettando alle argomentazioni della vecchia ma, con un gesto della mano, la signora Elroy le fece capire che desiderava terminare ciò che aveva da dirle. - Ho capito che la nostra scelta del marito non è di tuo gradimento. É giusto? - Chiese la vecchia, fissando i suoi inquisitori occhi scuri nei grandi occhi verdi della giovane. - Assolutamente. Non c'è uomo sulla terra che sia più ripugnante di Neil Leagan – rispose Candy, contenta almeno di poter esprimere il suo disgusto. - Alla luce di queste circostanze - continuò la signora Elroy con voce flemmatica - e considerato che di recente si sono aperte altre possibilità per te, penso di essere in grado di concederti una scelta. - Scegliere? - chiese Candy confusa. Parte di lei voleva saltare di gioia alla prospettiva di sfuggire all'inferno che significava per lei un matrimonio con Neil, ma una vocina l’avvertì che non doveva aspettarsi troppo dalla prozia - Cosa vuole dire? - si decise a chiedere con circospezione. - Che un altro gentiluomo si è rivolto allo zio per chiedere la tua mano e la sua offerta ci è sembrata più interessante delle altre. Supponiamo che potrebbe piacerti prenderla in considerazione. Così hai due opzioni. Penso che dovresti sentirti lusingata dal fatto che due gentiluomini si contendano il tuo affetto.
Candy non poteva credere alle sue orecchie. Improvvisamente, si sentiva come un mobile messo all'asta, destinato ad essere confezionato e inviato ad un offerente che avesse offerto più soldi per possederla. Una volta ancora, un senso di disgusto le rivoltò lo stomaco. - La famiglia è molto generosa - disse lei finalmente, con acida ironia. - Ma forse ho la possibilità di respingere entrambe le offerte? - In nessuna maniera - disse la vecchia con determinazione, alzando il sopracciglio. S’è deciso che devi sposarti e farai proprio questo. Devi solo decidere se con Neil Leagan o meno.
La ragazza avrebbe voluto alzarsi e lasciare la vecchia sola con le parole in bocca, ma le tremavano le gambe per la rabbia. Per un momento rimase in silenzio, chiedendosi quale fosse la mossa migliore che avrebbe dovuto tentare. - Potrei almeno sapere chi è questo altro supposto pretendente - disse alla fine, immaginando che sarebbe stato un vecchio ricco e lascivo in cerca di una giovane moglie con cui saziare inconfessabili appetiti.
- Come si usa in questi casi, il gentiluomo in questione ha chiesto un’udienza privata con te e io l’ho concessa. Spero che non ti comporterai come la volgare e impertinente bisbetica che di solito sei, quando parlerai con lui. Come ti ho detto, non devi necessariamente accettarlo. Solo, parla con lui amabilmente, come richiedono le regole del decoro. Se non ti piace questo nuovo pretendente, ti sposerai con Neil - e dicendo questo, la signora Elroy si alzò e si diresse verso la porta, lasciando Candy sola ad ingoiare la sua indignazione e il suo desiderio di urlare.
Un attimo dopo, Candy sentì che la porta si apriva alle sue spalle e qualcuno entrava nella stanza. Respirò profondamente e, stringendosi nelle spalle, si preparò ad affrontare il nuovo nemico. Se doveva ascoltare una assurda dichiarazione di amore da un completo sconosciuto, lo avrebbe fatto in piedi e senza vacillare. Una frazione di secondo dopo, invece di un anziano decrepito dallo sguardo appassito, si trovò faccia a faccia con occhi altezzosi e luminosi .
- Terry! - riuscì appena a mormorare, la sua voce soffocata dalla sorpresa e dalla confusione. In un primo momento sentì un freddo paralizzante che le impedì di muoversi, poi voglia di piangere, dopo una enorme ansia di correre tra le braccia del giovane e pregarlo che la portasse via dalla casa il più presto possibile, e, infine, vertigini.
- Candy, Candy - la chiamò ancora una volta la voce di Terry e l’umidità di un fazzoletto bagnato sulla fronte la fece finalmente rinvenire. Quando aprì gli occhi, era sdraiata sul divano e il ragazzo, inginocchiato accanto a lei, le teneva la mano, mentre toglieva il fazzoletto dal viso. - Stai bene adesso? Per Dio, mi hai spaventato! - Cosa è successo? - chiese confusa. - Sei diventata pallida e hai perso conoscenza - disse lui con una serietà che lei non ricordava di aver mai visto prima nel giovane. Ma un attimo dopo, quando lui constatò che il colore lentamente ritornava sulle guance della ragazza, una scintilla caratteristica apparve ancora una volta nei suoi occhi. -So di avere un effetto devastante sulle donne, ma mai avrei pensato che ti avrebbe colpito tanto vedermi. - Non dire sciocchezze - ripose lei immediatamente, reagendo alle parole beffarde di Terry. -Aspettavo che entrasse un vecchietto libidinoso che immaginavo fosse il mio pretendente, e al suo posto sei entrato tu. Non ti vedo da molto tempo , e improvvisamente ti presenti così. Chiunque si sarebbe sorpreso. Che cosa stai facendo qui? Come sei entrato in casa? - I vecchietti libidinosi come me hanno molte risorse per entrare nelle case delle ragazze che hanno intenzione di sedurre - rispose Terry con un sorriso sarcastico.
Candy spalancò gli occhi e per brevi momenti non riuscì ad articolare la parola. Nonostante cercasse di rispondere a quello che Terry aveva appena detto non arrivava a capirne il senso. In parte perché sentiva di vivere in un incubo di quelli che sembrano non avere né capo né coda, e in parte perché il suo cuore batteva all'impazzata nel percepire la presenza del ragazzo a pochi centimetri da lei. - Che cosa hai detto? - chiese infine, la sua voce era roca per la confusione. - Che io sono il pretendente con il quale dovresti parlare. Ma dispiace deluderti, non ho tanti anni come ti aspettavi. - Pretendente? Tu? Ma che spropositi sono mai questi? - Esclamò lei, confusa mentre cercava di mettersi a sedere - Prima mi vogliono costringere a un matrimonio mercenario con Neil Leagan e poi vieni tu a dirmi che vuoi sposarmi. Terry, sono forse tutti impazziti? Tu sai bene che tra noi non può esserci niente.
Il sorriso di Terry svanì lentamente e per una frazione di secondo le tempie gli pulsarono. Tuttavia, un secondo dopo, il suo volto aveva ripreso la sua compostezza e rispose con la sua solita freschezza. - Per caso, è così irragionevole che io chieda la tua mano, Candy? La tua famiglia non la vede così. Al contrario, tua zia sembra molto incline ad accettare l'idea.
Candy si portò una mano alla fronte. Stava per impazzire. Molte volte aveva sognato che Terry ritornasse al suo fianco e la chiedesse in matrimonio, ma ora, in queste circostanze, tutto sembrava fuori luogo ... e c'era sempre un altro problema. . Susanna Marlow. - Terry, sei già impegnato con qualcun’altra. Per caso non lo ricordi? Come puoi stare qui a dire queste cose quando sai di avere un dovere da compiere verso Susanna? - Questo è proprio quello che avrei dovuto dire e quello che ho fatto sapere ad Albert immediatamente, ma a quanto pare non c’è altra via d'uscita - rispose il giovane sedendosi in una poltrona vicino con un gesto sprezzante. - Albert? Che cosa ha a che fare lui con tutto questo? Terry, non ho capito nulla di ciò che dici - si lamentò la ragazza sempre più convinta di sognare delle sciocchezze. Terry emise un sospiro di impazienza, ma sporgendosi in avanti e facendo riposare i gomiti sulle ginocchia, cominciò a chiarire la situazione con calma.
- Credo di doverti delle scuse per non averti spiegato bene le cose fin dall'inizio, ma il tuo svenimento non mi è stato di molto aiuto. Ignoravo che vedermi sarebbe stato per te tanto sgradevole - commentò ancora una volta beffardo, e lei non poté fare a meno di pentirsi delle sue parole - Candy, io sono qui perché Albert e Archie hanno messo a punto un piano per evitare che la tua famiglia ti costringa a sposare quell’imbecille di Leagan e hanno chiesto il mio aiuto. Se tutto va bene, riusciremo ad ingannare i tuoi parenti, ma devi collaborare con noi. La ragazza, che finalmente iniziava a dare un senso alla situazione, si accomodò sul divano dove era seduta e non prima di dare un'occhiata alla porta per assicurarsi che fosse chiusa, indicò al giovane di continuare con la sua spiegazione.
- Mentre tu eri rinchiusa qui, Archie ha tentato di parlare con la tua famiglia per convincerli che l'idea di questo matrimonio tra te e Neil non era l'alleanza migliore possibile per gli Andley. Tuttavia, sembra che tua zia fosse molto convinta che tu non avresti avuto un corteggiatore migliore e che era necessario sfruttare la situazione esistente prima che tu finissi per sposare un signor nessuno, disonorando la famiglia. Archie le ha chiesto se erano disposti a cancellare il tuo matrimonio con Neil se si fosse presentato un altro pretendente migliore, e il tuo padre adottivo, a quanto pare, ha lasciato intendere che lui non avrebbe avuto nulla da obiettare se questo fosse accaduto. Il problema, naturalmente, era quello di trovare questo pretendente, e, naturalmente, che tu accettassi di sposarlo.
- Ma. . . ma non ho nessun desiderio di sposarmi. . . Non voglio sposare nessuno! Non riesci a capire questo? - esplose lei e la rabbia infiammò ulteriormente le striature verde scuro nel fondo dei suoi occhi verde edera. Terry sentì la durezza di quello sguardo gelargli il sangue. - Capisco la tua posizione, però conserva il coraggio per quello che avverrà - disse con voce ugualmente gelida. Archie non sapeva cosa fare - continuò poi, cercando di ignorare l'esplosione di ira della giovane - ma fortunatamente Albert si è messo in contatto lui.
Come è possibile? Albert era scomparso per diversi mesi - sostenne lei, ancora senza capire fin dove si sarebbe spinto il racconto dell'uomo. - Sì, ma era ancora in città e quando ha sentito delle voci sul tuo impegno con Neil sui giornali, ha cercato di trovarti. Poiché non ci è riuscito, allora ha cercato Archie. Entrambi hanno discusso sulla questione e Albert ha avuto l'idea di un matrimonio finto. - Finto? Come sarebbe finto? - chiese Candy senza capire. - Un matrimonio falso, per salvarti da uno vero con Neil. Entrambi hanno chiesto consiglio legale ad un avvocato che ha finito per chiarire loro le idee. Ciò che occorre è qualcuno che sia un pretendente abbastanza interessante per la tua famiglia, in termini di denaro o di lignaggio, che ti sposi con lui solo a parole e che il matrimonio si mantenga per almeno un anno. Dopo il divorzio, la tua famiglia non avrà alcuna supremazia legale su di te per costringerti ad un altro matrimonio.
- Ma questa è una cosa che suona molto complicata. Sarebbe più semplice aiutarmi a scappare da questa casa. Potremmo pianificarlo adesso - disse lei con veemenza, sentendo che con Terry al suo fianco avrebbe avuto la forza di fare qualunque cosa azzardata.
- Questo l’ha pensato Archie fin dall'inizio, ma potrebbe essere pericoloso per te e inoltre, anche se riuscissi a fuggire, ciò non garantirebbe che la tua famiglia non riesca a riprenderti al più presto. Gli Andley sono persone potenti , hanno conoscenze e influenze ovunque, anche all'estero. Passerebbe poco tempo prima che ti trovino e ti costringano a tornare e sposare Neil. - Suppongo che sia vero - accettò la giovane mortificata. - Così, Albert e Archie hanno deciso che l'idea del matrimonio falso sia la più realizzabile. Tuttavia, c’è un problema, cioè trovare il pretendente. Prima hanno pensato che lo stesso Archie potesse prestarsi al gioco, ma poi hanno respinto l'idea perché il matrimonio con te, anche se solo nel nome, deve essere perfettamente legale per ingannare la tua famiglia. - Oh, no! In alcun modo - obiettò Candy immediatamente, aprendo gli occhi in segno di disapprovazione. - Se ci fosse tra Archie e me un compromesso matrimoniale, anche se divorziassi da lui un anno dopo, la famiglia di Annie non accetterebbe mai che lei si sposi con un divorziato. Conosco molto bene la signora Britter, e so che si opporrebbe nel modo più assoluto. Non posso fare questo ad Annie, anche se fosse per salvarmi da Neil. - Questo è proprio quello che Albert ha pensato che tu avresti detto, quindi, l'idea è stata scartata. Lo stesso Albert ha scartato se stesso perché ovviamente non ha né soldi né lignaggio con cui sedurre i tuoi parenti, e poiché non gli è venuta in mente un’altra idea migliore, hanno pensato a me. - Ma tu sei impegnato, Terry - sostenne lei subito, anche se non poté evitare di sentire una fitta nel cuore. - Inoltre, i rapporti con tuo padre sono totalmente compromessi e non hai soldi. - In tutto questo ti sbagli, lentigginosa - rispose lui sorridendo con malizia. - Ma cosa stai dicendo? - Che non sono fidanzato con Susanna, se è questo a cui ti riferisci. - Ma. . . ma non è vero, i giornali. . . - Vedo che la tua lettura dei giornali è molto arretrata - obiettò lui inarcando un sopracciglio, in un gesto di censura. - Penso che dovrò metterti al corrente di quello che è successo nella mia vita nell’ultimo anno, perché è chiaro che dopo l'ultima volta che ci siamo visti a te non è importato molto sapere di me - aggiunse in un tono di leggero risentimento .
"Non me ne è importato?" pensò Candy tristemente, "Dio sa che il mio cuore è stato con te ogni giorno da quando ci siamo separati. Ma seguire la tua vita attraverso le riviste non mi aiutava per niente a dimenticare. "
- Dopo la messa in scena di Romeo e Giulietta, mi sentivo un po’ sopraffatto. . .- esitò per un attimo, ma Candy non se ne accorse, tanto era impegnata a controllare i propri sentimenti - travolto dal successo che era arrivato troppo presto, le pressioni del lavoro, la stampa e la responsabilità del mio impegno con Susanna. Così tutto d'un tratto mi spaventai e decisi di allontanarmi da tutto ciò per un pò, per . . ordinare le idee. Ho, quindi, annullato il mio contratto con la Stratford e il mio impegno con Susanna per intraprendere un lungo viaggio. - Hai cancellato il tuo impegno? Ma come hai potuto fare una cosa tanto irresponsabile, Terry? Lei ti ama. Il giovane abbassò lo sguardo, ma dopo un attimo si voltò a guardare direttamente negli occhi la ragazza. Candy rabbrividì nel percepire una recrudescenza della durezza nella sua espressione. Era come se il Terry davanti a lei fosse una versione più matura e amara del giovane risentito che aveva conosciuto in passato.
- Candy, c’è stato un momento in cui ho fatto alcune cose di cui non sono orgoglioso, credimi, ma non ti permetto, né a te, né a nessuno di rimproverare i miei errori - disse seccamente. - Il punto è che il mio impegno ufficiale con Susanna è stato cancellato. Dopo un pò di vagabondaggio, ho potuto gestire meglio le mie idee. Quello che mi è successo durante quei mesi di viaggio senza una meta fissa preferisco non raccontarlo. Basti dire che ho avuto la fortuna di incontrare un buon amico che mi ha permesso di vedere le cose con maggiore chiarezza. Così, con il suo aiuto, ho deciso che era meglio tornare a New York ed affrontare quello da cui ero fuggito, compresa Susanna. La ragazza ascoltava in silenzio la storia del giovane. Neil stesso si era incaricato personalmente che lei fosse informata della scomparsa di Terry dal palcoscenico, come se morbosamente gioisse del degrado del suo rivale. Da allora la ragazza non riusciva a smettere di pensare a lui con preoccupazione. A volte le era venuta in mente l'idea che lui fosse ferito dalla rottura della loro relazione sentimentale e per questo aveva scelto di ritirarsi dall’ambiente artistico. Tuttavia, nella sua spiegazione, Terry parlava di paura delle responsabilità, astio per la fama, pressioni professionali. . . mai dei suoi sentimenti per lei. Quanto era stata presuntuosa a pensare che lei potesse essere così importante per lui da fargli abbandonare la sua carriera!
- Hai appena detto che Susanna mi ama, e anche io lo credevo. Nella mia stupida arroganza ho pensato che lei mi avrebbe accolto a braccia aperte non appena fossi tornato a New York. Non sai quanto mi sbagliavo.
Le ultime parole del giovane strapparono Candy dalle sue elucubrazioni. Non riusciva a credere alle sue orecchie. - Che cosa stai dicendo? - chiese lei, aggrottando le sopracciglia. - Che la devozione delle donne ha il suo limite, Candy. Quando sono tornato, invece di una Susanna sollecita e paziente che mi dichiarava di essere in grado di aspettarmi per un'eternità, c'era solo una donna piena di risentimento per il mio abbandono. Non posso biasimarla.
Candy strinse con entrambe le mani il cuscino di broccato sul divano. A poco a poco, la verità della situazione e le sue implicazioni stavano trovando il loro posto nella sua mente. Terry era libero ! Susanna stessa lo aveva lasciato andare ... È possibile quindi che questa proposta di matrimonio che lui le offriva fosse di gran lunga più di uno stratagemma per salvarla da Neil?. . .
- Susanna lasciò New York per andare a vivere con dei suoi parenti a Filadelfia e non l’ho mai più vista da allora. Sono passati già tre mesi - disse flemmaticamente per poi continuare. - Vedendo che ero un uomo libero, mi sono dedicato a riprendere la mia carriera con la ferma volontà di dimenticare tutto delle avventure amorose. Come probabilmente hai già capito, non ho molta fortuna in queste controversie. Come te, sono convinto che il matrimonio non fa per me. Almeno questi erano i miei progetti fino a quando Albert è venuto ad offrirmi di partecipare a questo inganno. Lui mi assicurò che sarebbe stato solo qualcosa di simile a una transazione commerciale per entrambi. Un semplice gesto per aiutare una vecchia amica, e così ho accettato. Spero che tu comprenderai la convenienza dell’accordo.
Il viso del giovane era duro come una roccia. Nemmeno un accenno di emozione nella sua voce. Le piccole speranze che Candy aveva provato pochi istanti prima, morirono improvvisamente davanti alle fredde parole di Terry. "Insomma, tutto questo è solo un favore - si disse con un nodo in gola. "Di quello che prima dicevi di sentire per me non rimane più niente. . . Non significo niente per te. . . invece tu per me”. . .
- Che ne dici, allora, Candy? - chiese Terry appoggiandosi allo schienale della sedia dove era seduto. - Montiamo sù questa farsa? Ti assicuro che attuerò la mia parte con professionalità.
Senza rispondere, la ragazza si alzò dal divano e si mise a camminare nella sala con le mani intrecciate dietro schiena, come se facesse uno sforzo per valutare tutti i dettagli che il ragazzo le aveva appena raccontato. - Non sono sicura - disse infine. - Tutto sembra così contorto. Non mi è mai piaciuto mentire, e anche se Susanna non c’entra niente, questo non risolve il fatto che tu non abbia denaro e il tuo rapporto con tuo padre non sia dei migliori, lo sai . - Anche in questo ti sbagli. Mio padre e io siamo arrivati a quello che può essere definito un intendimento. Quella era stata senza dubbio una giornata di notizie sorprendenti- pensò Candy, che guardava Terry senza riuscire a credere a quello che stava dicendo.
- Vedo che sei sorpresa di sentire e comprendere tutto questo - disse lui, facendo un gesto alla ragazza perché si accomodasse, come a darle ad intendere che ciò che stava per raccontarle avrebbe preso un pò di tempo. Lei aveva capito, ma ebbe cura di sedersi su una sedia lontana da dove si trovava il giovane. - Quando sono ritornato a New York alla fine dello scorso inverno, ho trovato la sorpresa di una lettera di mio padre. Lui mi chiedeva di dargli una sorta di tregua. Diceva che era rammaricato per quello che era accaduto tra noi e che voleva riparare, almeno in parte, agli errori che aveva commesso con me. - Sono contenta per te, Terry - commentò lei, sinceramente interessata. In fondo, Candy aveva sempre sperato che il duca facesse questo passo un giorno. Il fatto che avesse lasciato che Terry seguisse la sua strada era per lei l'indizio che tale riconciliazione sarebbe arrivata un giorno. - É bene che un padre e un figlio non siano nemici – aggiunse lei e poté percepire che l'espressione dura di Terry si ammorbidiva leggermente.
- Questo è quello che diceva mia madre, che ha abbastanza buon cuor da dimenticare i brutti momenti che lui le ha fatto soffrire - disse lui - Il fatto è che mio padre è venuto a trovarmi di recente e abbiamo fatto la pace, ma ti racconterò i dettagli della questione in seguito. La cosa importante è che mio padre, come parte dei suoi interessi per dimostrarmi la sua buona volontà, ha deciso di ripristinarmi nella sua linea di successione. Naturalmente, il protocollo inglese gli impedisce di lasciarmi in eredità il suo titolo, dovuto alla professione che ho scelto, ma mi offre una modesta fortuna della quale posso disporre adesso, e un'altra maggiore alla sua morte.
- E tu hai accettato?- indagò lei incredula, conoscendo fin troppo bene il carattere orgoglioso del giovane. - Non proprio. In realtà ho voluto negarmi fin dall'inizio, ma lui mi ha fatto promettere di prenderlo almeno in considerazione. Abbiamo lasciato le cose così, e lui è tornato in Inghilterra. Tuttavia, ora che gli eventi richiedono di cambiare la mia situazione economica per poter sedurre i tuoi avidi parenti, è sufficiente inviare un telegramma a mio padre e la questione sarà risolta - il giovane si fermò, e con grande sgomento della ragazza, si avvicinò alla sedia dove lei era seduta, inginocchiandosi accanto a lei per stare allo stesso livello del suo sguardo. Lei fissava il pavimento, pregando il cielo che lui non si rendesse conto dei forti battiti del suo cuore, ma Terry, prendendo, il mento della ragazza tra le mani, la costrinse a guardarlo negli occhi - Nel momento in cui accetterai di diventare mia moglie invierò un telegramma a mio padre dicendogli che accetto la sua offerta. Che ne dici, Candy? Mi vuoi sposare? Ti assicuro che questo piano non può fallire.
Improvvisamente la voce di Terry era calda, come in quei giorni in Scozia. Tuttavia, nemmeno l’ardore delle sue guance al contatto con le mani del giovane, potevano farle dimenticare che questa proposta di matrimonio non era quella che tanto aveva sognato. Come lui aveva detto, era un freddo stratagemma per salvarsi da Neil. Tutto sembrava combaciare bene, ma qualcosa le diceva che era troppo perfetto per essere vero.
- Non so - balbettò lei ad un tratto e, appena sentì salire le lacrime, si alzò dal divano per dare le spalle al giovane. -Mi chiedete troppo. Non so neppure se è moralmente fattibile. - Per Dio, Candy! - Esclamò lui perdendo la pazienza. - Non essere bigotta. Ciò che abbiamo intenzione di pianificare non può essere più immorale che lasciarti nelle mani di quel maiale - borbottò Terry e, benché lei gli desse le spalle, sentiva la rabbia nella sua voce - Ti rendi conto che cosa implica questo matrimonio con Neil? É necessario essere brutalmente chiaro con te per ricordarti che saresti in balia di quel pervertito? Hai mai pensato che ti dovresti concedere a quel bastardo? - Basta! - Gridò lei senza poter contenere di più le lacrime. Per un istante, nella stanza si potevano sentire solo i singhiozzi della ragazza. Nessuno di loro era in grado di dire una parola. Fuori, una timida pioggia iniziava a cadere, facendo rumore sui vetri delle finestre.
- Credi che non ci abbia pensato? - disse infine lei, ancora di spalle, mentre mentalmente ripassava le ore di disperazione che aveva vissuto fin dall'inizio del problema che si andava risolvendo. Notti e giorni afflitta da incubi terribili in cui si vedeva tra le braccia di Neil, subendo le sue disgustose carezze. La sensazione di disgusto tornò a installarsi nello stomaco solo a pensarci. - Allora Candy? - si animò a dire Terry, ammorbidendo il suo tono. - Accetta questa via d’uscita, che è l'unica possibile. Ti assicuro che nessuno ne sarà pregiudicato. Sarà solo una transazione, un affare mascherato, nel quale gli unici ad essere ingannati saranno solo i tuoi parenti, ma dopo quello che stai passando non credo che tu debba tenerli in considerazione. - Va bene - disse la giovane con voce roca - Sarà come avete programmato. Dopo aver affinato alcuni dettagli sui passi da seguire, il giovane lasciò sola la ragazza, che immediatamente si ritirò nella sua stanza, dove ringraziò per la prima volta la solitudine che le era stata imposta in quegli ultimi giorni. Lì, isolata da tutti coloro che una volta erano stati il suo sostegno nei momenti difficili, Candy cercò di riordinare senza alcun aiuto i pezzi di quel puzzle. Aver rivisto Terry era stato molto di più di quello che il suo cuore poteva sopportare. Era bastato solo vederlo entrare nella sala da tè della zia, per rendersi conto che tutti i suoi sforzi per dimenticarlo erano stati vani.
Molte volte aveva immaginato che quando lo avrebbe incontrato sarebbe stato nella più casuale e amichevole delle circostante. Il suo polso non avrebbe subito alcun cambiamento, non ci sarebbe stata né ansia né rossore, solo il piacere di salutare un vecchio amico. Forse Susanna sarebbe potuta essere con lui, ma non ci sarebbe stato posto per quella dolorosa fitta di gelosia, né per alcun sentimento di abbandono. Quanto si era sbagliata!
Al contrario delle aspettative, aveva incontrato un Terry che, a prima vista, le era sembrato l'uomo più bello del mondo. Dai suoi occhi profondi che incutevano soggezione, fino ad un leggero gesto di sdegno, tutto in lui le faceva perdere le staffe, le parole e perfino i sensi. Semplicemente ingiusto, come ingiusta era la situazione in cui ora erano entrambi coinvolti.
Tanto quanto l’amava, si vedeva costretta a complottare con lui la farsa di un matrimonio che sarebbe stato sciolto entro un anno. Candy non era sicura di avere la forza di passare attraverso i grandi preparativi di un matrimonio con Terry, per poi firmare il divorzio e lasciarlo andare, questa volta per sempre. “Averlo vicino - pensava sospirando. - Sentire il suo profumo, la linea virile della sua figura. . . il calore della sua mano, e sapere che lui sta solo fingendo. Tutto questo è solo una transazione ".
Terry era stato molto preciso e freddo quando le aveva spiegato i dettagli dello stratagemma. Nemmeno per un momento si era affacciato nel suo sguardo un solo tocco di sentimentalismo. Aveva messo bene in chiaro che si trattava semplicemente di un favore che faceva ad una vecchia amica, niente di più. Così era deciso, sarebbe stato solo un matrimonio finto, non importava quanto male facesse a Candy il fatto che così fosse. Se voleva nascondere il suo amore per lui a tutti gli altri, compresa se stessa, sarebbe stato così, costasse quel che costasse.
Il giovane arrivò alla sua camera d'albergo, dopo quella formidabile giornata. Alla fine, dopo diversi giorni di crescenti tensioni, poteva buttarsi nel letto e lasciarsi scappare un sospiro di sollievo. Eppure, lui sapeva che la sua impresa era appena iniziata. Da quando Albert era apparso un certo pomeriggio nel teatro dove lavorava, Terry stava vivendo in una specie di incubo senza fine. La notizia della cattive intenzioni di Neil lo aveva fatto infiammare di rabbia e di impotenza, ma il piano che il suo vecchio amico progettava non gli era sembrato la soluzione migliore. - Ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo? - aveva chiesto ad Albert, non molto sicuro che il suo amico comprendesse cosa significava per lui l'idea. - Ti sto chiedendo di sposare Candy. Eri innamorato di lei e adesso sei un uomo libero. Non è così? Io non capisco perché ora l'idea ti pare così inaccettabile - Fu la tranquilla risposta del biondo.
- Tu sei a conoscenza delle cose dolorose che sono successe tra noi. So bene che lei le ha totalmente superate. Non ho dimenticato l'ultima volta che la vidi a Chicago, dedita al suo lavoro con lo stesso sorriso sempre sulle labbra. Candy è così, ma io sono diverso. Per le mie esperienze vissute, io non dimentico così facilmente. I ricordi sono ancora lì e continuano a dolermi in ugual modo. Dopo che Susanna ha deciso di rompere con me, non mi resta cuore per prendere in considerazione l'idea di sposarmi. Ho smesso di credere nell'amore - aveva concluso lui con malcelata amarezza.
- Mi dispiace sentirti parlare così. Pensavo che l'ultima volta che ci siamo visti avessi deciso di affrontare la vita senza rancore. - E l'ho fatto. Sono venuto qui disposto a compiere il mio dovere con Susanna. Sapevo bene che lei non mi avrebbe mai potuto ispirare l'amore che io ho provato per Candy, ma almeno avrei potuto vivere con la coscienza pulita. E cosa succede invece? Che dopo aver sprecato l'unica relazione amorosa della mia vita per finire con Susanna, lei ha deciso che non era una buona idea stare insieme. Non è tutto uno scherzo di cattivo gusto?
- Capisco il tuo risentimento con la vita, Terry, ma non riesco a capire che cosa abbia a che fare ora il rifiuto di Susanna con l’intento di sposare Candy - aveva chiesto Albert mentre sorseggiava la sua birra, con una calma che infastidiva Terry. - Il passato non ritorna, Albert, e l'amore che Candy una volta provava è rimasto dietro di me. Non dimenticare che è stata lei a decidere di porre fine alla nostra relazione in modo che Susanna non venisse abbandonata e io ho accettato l'idea. Entrambi abbiamo sofferto molto quella notte. Quello che mi chiedi ora è di rimuovere ferite che sanguinano ancora ... il costo emotivo sarebbe troppo elevato, se non per lei, almeno per me. Non credo nemmeno che lei sarebbe disposta a sposarmi ora. - Nemmeno per salvarsi da Neil? - chiese Albert - Credi che lei desisterebbe dallo sposarti. . . anche - si era trattenuto per un attimo perforando Terry con uno sguardo azzurro profondo, che sembrava in grado di penetrare anche le sensazioni più intime del suo amico - anche se si trattasse di un matrimonio falso? - A cosa ti riferisci?
- Beh, poiché sei così convinto che Candy non è più interessata a te, e tu stesso non vuoi sapere niente di romanticismo, potreste concordare entrambi un matrimonio soltanto di parola. Una sorta di inganno per salvarla dai Leagan. Che te ne pare di questa soluzione? - E Terry aveva sentito un strano brivido ascoltando le parole di Albert.
- Vuoi dire che tutto sarebbe falso? Che in realtà non saremmo mai veramente sposati? - No, - fu la risposta del biondo - tutto il contrario. Il contratto di matrimonio sarà reale, ma mai realizzato in pratica. Un rimedio semplice per acquistare la libertà di Candy. Saresti disposto? - Mi chiedi di portarla all'altare, in modo che davanti a Dio e agli uomini la prenda per moglie, ma senza farla mai la mia donna? - disse lui stupito dalla proposta del suo amico. - Hai considerato che questo potrebbe essere molto imbarazzante per entrambi? - Ho pensato a tutto questo, e se potessi trovare un altro modo per liberarla da Neil, certamente non ti avrei chiesto questo sforzo - fu la calma risposta del suo amico - Tutti noi dobbiamo grandi favori a Candy ed è il momento di fare qualcosa per aiutarla. Purtroppo, tu dovrai pagare il costo più elevato, ma non riesco a pensare a un'idea migliore.
La verità era che le altre vie d’uscita possibili erano troppo rischiose e melodrammatiche. L'idea funesta di uccidere Neil era passata per la mente di Terry e segretamente aveva deciso di portarla a compimento, se Candy non avesse accettato il piano di Albert. La provvidenza sicuramente era stata troppo clemente con il bastardo, visto che tutto sembrava funzionare come previsto, in modo da garantire che Neil avrebbe vissuto per un pò di tempo.
Tuttavia, le cose stavano risultando ancora peggiori di quanto avesse immaginato. Come se non fosse già abbastanza difficile dover rivedere Candy, quello stesso giorno lei aveva avuto la cattiva idea di apparire ancora più bella che nei ricordi migliori che lui conservava di lei. Solo il diavolo poteva essere incolpato per il fatto che un angelo in un abito di seta azzurra potesse essere la tentazione più realizzabile per mandare la sua anima all’inferno con il solo pensiero. Soprattutto quando tale angelo sveniva senza lasciargli altro rimedio che prenderla tra le braccia proprio mentre sveniva.
- Le guance erano fresche e morbide - ricordava lui, l'immaginazione gli prendeva la mano senza la minima traccia di autocontrollo - e le labbra, anche se per un momento avevano perso il loro colore per la debolezza, erano tuttavia ancora più esasperanti e leggermente aperte. Il suo corpo contro il mio, anche se incosciente, caldo e vivo. . . il profumo dei suoi riccioli intorno al mio viso. Dio! Come spero di venirne a capo in questa farsa?
Ma l'illusione di quella vicinanza, subito dovette cedere di fronte alla fredda accoglienza che lei gli aveva riservato. "Pretendente? Tu? Ma che spropositi sono mai questi? "erano state le sue prime parole, quando lui le aveva fatto conoscere le sue intenzioni. La incredulità e perfino l'indignazione nel suo sguardo, erano stati come una doccia fredda. Poi, la riluttanza di Candy ad accettare il matrimonio, anche se solo a parole, si era rivelata più difficile di quanto lui avesse previsto.
Dopo quella conversazione con lei, una sola cosa gli era chiara. Mentre lui aveva trascorso mesi in un inferno, cercando di dimenticarla senza riuscirci, per Candy lui non era più di un fantasma, della cui vita lei neppure era a conoscenza.
- Bene, devo vedere gli aspetti positivi del caso - si disse allora, perdendo lo sguardo nel soffitto della stanza - Almeno lei non soffrirà quando ci dovremo separare. Sarà come abbiamo detto, una semplice transazione d'affari. Lei otterrà la sua libertà una volta per sempre, e io le ricambierò il favore di avermi insegnato ad amare, anche se questo apprendistato mi ha spezzato il cuore.
Continua
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