Candy Candy

HungryHeart., La mia prima FF su Candy, abbiate pietà XD

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DazedAndConfused;
view post Posted on 3/3/2010, 20:58     +1   -1




Salve a tutte :)
Giusto un paio di precisazioni: adoro Candy Candy e non ho potuto fare a meno di scrivere qualcosina su questo bell’anime che mi stava frullando in testa già da un bel po’.
L’idea è questa: e se il cartone (e il manga) fossero ambientati nel XXI secolo?
Trasportare i personaggi ai giorni nostri non mi è sembrata affatto un’idea malvagia, ed allora ho desiderato buttar giù le idee che avevo :)
Precisazioni:
• Diverse situazioni saranno differenti rispetto al manga e all’anime (anzi, credo proprio che non saranno molte quelle uguali all’originale ;D)
• I dialoghi del manga che mi sono piaciuti li riporterò fedelmente: sto leggendo la versione in inglese e quindi ne sto facendo una traduzione.
Mi scuso in anticipo se non sarà un lavoro perfetto, ma gli adattamenti della Fabbri Editore non mi hanno decisamente convinta.
• Ogni capitolo avrà una o più canzoni salienti, che vi consiglio di ascoltare prima, dopo o durante la lettura: v’invito anche a procurarvi testi ed eventuali traduzioni, che vi saranno molto utili per “entrare” meglio nell’atmosfera del racconto.
• Ah, il finale originale del manga NON mi è piaciuto, quindi credo di avervi già messo in guardia ;)

Spero possiate apprezzare il mio sforzo e, che dire? Attendo vostri commenti ^^
Grazie per aver sopportato il mio papiro XD

Ah, la canzone di questo capitolo è “No One But You” dei Queen, uscita nel 1997 in ricordo del cantante Freddie Mercury, scomparso per AIDS nel 1991 a soli 45 anni.


“Un amore crollato, ricostruito,
cresce forte, leggiadro,
grande più di prima.”
(William Shakespeare)


HungryHeart.


1.No One But You.



“And now the party must be over,
I guess we'll never understand
the sense of your leaving:
Was it the way it was planned?”



Transatlantico Mauritania: una nuvola di capelli color del grano a giugno nasconde quasi alla perfezione gli auricolari di un I-Pod.
Occhi verdi spenti, persi nel vuoto. Capo chino, guance umide di lacrime che non cessano di scorrere come un fiume in piena. E nelle orecchie una canzone che continua a risuonare.

Anthony.
Anthony dagli occhi del color del cielo. Anthony dai capelli più biondi dei raggi del Sole.
Anthony dal sorriso radioso. Anthony dalla voce calma e sincera.
Anthony.


La ragazza riprende a singhiozzare convulsamente, chiudendosi a riccio su se stessa con vigore e una rabbia repressa troppo a lungo.
Non può ancora credere a tutto quello che le è successo, da pochi mesi a questa parte.

L’infanzia passata in un orfanotrofio gestito da due donne splendide.
I mesi passati nella famiglia Legan come “figlia”, anche se in realtà l’avevano trattata come servetta.
Le umiliazioni, i pianti, le crisi sempre più frequenti.
Il viaggio sfiancante in Messico, il rapimento e il sofferto ritorno “a casa”.
Ma anche l’adozione da parte del capofamiglia degli Andrew, rendendola a tutti gli effetti “degna” di vivere in quella villa a Lakewood.
E l’incontro con tre ragazzi meravigliosi, ognuno con qualcosa di speciale da donare inconsapevolmente alle persone che avrebbero incrociato sul proprio cammino.
E la speranza di poter ricevere quel dono da uno dei tre, Anthony.
Speranza schiantatasi con la caduta da cavallo di questi, seguita dal lungo coma.
I cugini Alistair e Archibald erano partiti per l’esclusiva S. Paul School a Londra, incapaci di sopportare un tale dolore.
Ma lei era rimasta lì, di fianco al suo Anthony.
Aveva passato giorni e giorni a cambiare le rose del vaso che profumava la stanza in cui il corpo del giovane Andrew giaceva.
Aveva trascorso interminabili ore a parlargli, desiderando un suo cenno, l’aprirsi dei suoi specchi turchini, una risata.
Ma niente di tutto questo arrivò: una mattina di fine ottobre Anthony se n’era andato e, con lui, anche la speranza di Candy.
Era caduta in preda ad una forte crisi, con febbri altissime e tremiti in tutto il corpo, che la tormentarono per due lunghe settimane.
A guarigione avvenuta, lo zio William le diede ordini, tramite una missiva portatale da George, di raggiungere i fratelli Cornwell al prestigioso college inglese.
Dapprima Candy rifiutò con ostinatezza quella soluzione ma alla fine si rassegnò, conscia della sua impotenza dinnanzi al volere del capofamiglia.

“And so we grace another table
and raise our glasses one more time:
There's a face at the window,
And I ain't never, never saying goodbye...”



Ed ora eccola lì, rintanata in quella cabina, appallottolata come un riccio piombato per sbaglio in un autostrada, desideroso soltanto di una via di fuga da tutto quel caos.

Ma perché proprio Lui? E perché morire per una stupida caduta da cavallo? Siamo nel XXI secolo e non si riesce ancora a trovare una soluzione per queste cose? Cristo, io, io…


Incapace di concludere la frase, la ragazza riprende a singhiozzare, anche se la lacrime faticano a rigarle le guance vermiglie e le grida di dolore sono ormai ridotte ad un gemito silenzioso, rotto in gola.
Sentendo il bisogno urgente di una boccata d’aria fresca, Candy si sciacqua il viso e si cambia, bramando l’odore dell’acqua salmastra spargersi per i suoi polmoni.

“One by one,
Only the Good die young,
They're only flying too close to the sun;
Crying for nothing,
Crying for no-one:
No-one but you.”




Questo è il link del sito dove ho pubblicato la storia, se volete vederla "allineata" meglio ;)
 
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Pupavoice
view post Posted on 3/3/2010, 21:09     +1   -1




Cara Sara,
in primis i migliori auguri per questa tua nuova avventura :wub:

l'inizio mi sembra molto promettente ;)

la cura con la quale hai spiegato le tue motivazioni relative alla nascita di questo tuo racconto, così come la scelta di brani che ben si adattano e aiutano a comprendere la tua storia, mi fanno capire l'impegno che hai deciso di impiegare e dunque ti faccio i miei più sinceri complimenti.

Ambientare la storia ai gg. nostri sarà sicuramente una prospettiva diversa :)

Il dolore per la perdita di Anthony, che hai descritto chiuso nel cuore della ns. Candy, è palpabile e molto toccante :cry:

Non vedo l'ora di leggere il resto image

N.B.: Assolutamente perfetta, la citazione di Shakespeare!!!!!!!

 
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view post Posted on 3/3/2010, 21:16     +1   -1

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Ciao Sara,


per aver postato questo bell'inizio... molto toccante!!
Ti faccio i miei complimenti e sono curiosa di sapere come procederà... ;)
 
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klimt_1974
view post Posted on 3/3/2010, 21:45     +1   -1




Bellissimo inizio, mi piace la tua cura nella descrizione dei dettagli e dello stato d'animo della nostra candy. Continua così, sono anch'io molto curiosa di leggere il seguito.

:laura: :bravo: :oplà: :bravo: :oplà: :bravo: :oplà: :bravo:
 
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view post Posted on 3/3/2010, 22:28     +1   -1
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CITAZIONE
• I dialoghi del manga che mi sono piaciuti li riporterò fedelmente: sto leggendo la versione in inglese e quindi ne sto facendo una traduzione.
Mi scuso in anticipo se non sarà un lavoro perfetto, ma gli adattamenti della Fabbri Editore non mi hanno decisamente convinta.

Ottima osservazione :D , la versione Fabbri è penosa, volutamente lontana dall'originale. Se per caso conosci altre lingue posso dirti che la versione spagnola e francese sono anche migliori di quella inglese, che comunque è vicina all'originale.

Trasferire Candy e Terry, e tutti i personaggi ai giorni nostri è una bella sfida :P e può essere molto interessante.... in bocca al lupo, mi piace la precisione e la cura che metti nel fare le cose :)
 
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DazedAndConfused;
view post Posted on 4/3/2010, 16:43     +1   -1




Eccomi tornata con il secondo capitolo ;)
C'è ancora qualcosa che non mi convince, ma ero talmente impaziente di sentire i vostri commenti che non ho esitato a postarlo :)
Che dire? La canzone stavolta è "Vorrei Incontrarti Tra Cent'Anni", che vinse Sanremo nell'ormai "lontano" 1996 e che venne cantata in un bel duetto tra Ron e Tosca.

Precisazioni: alcuni dialoghi li ho ripresi dalla traduzione del manga che stanno facendo Esther e le altre qui :)
Se non è una cosa legale, non esitate a farmelo sapere, mi raccomando!

Ed ora vi lascio alla lettura :)


2. Vorrei Incontrarti Tra Cent’Anni


Dopo essersi sfilata le cuffiette, Candy s’infila il cappotto elegante ed esce dalla sua stanza a grandi passi, decisa a scacciare un po’ di malinconia e a cambiare aria.
Affacciatasi al parapetto, guarda il disco madreperlaceo che si specchia sulla distesa d’acqua, assente d’increspature.
L’aria pungente però la fa rabbrividire, ed allora si stringe ancora di più in tutto quel grigio del tessuto grezzo e nella sciarpona coloratissima, dono di Miss Pony e Suor Maria.

L’Inghilterra… Che posto sarà? Là incontrerò Archie e Stear… In loro compagnia, qualunque posto diventa interessante e divertente…

Persa nei suoi pensieri, la ragazza sposta lo sguardo dall’oceano e guarda alla sua destra, notando la presenza di un’ombra.

Anthony…

Incredula, Candy muove un passo alla volta, staccando con sempre più fatica la pianta del piede dal pavimento.

Assomiglia così tanto ad Anthony… Chi è?

Ormai gli è vicinissima, e con gran dispiacere può constatare che lo sconosciuto non è una reincarnazione dell’amato principe azzurro.

Anthony… No… Non ha i capelli biondi, ed è più alto di lui…

Ma lo stupore aumenta, non appena la ragazza nota che il giovane sta piangendo: allora, decisa a non disturbare, fa per andarsene.

«Chi è là?»
«Ehm, scusa… Volevo solo scambiare due chiacchiere, ma avevi un’aria così triste.»

L’espressione malinconica del ragazzo diventa in un attimo burlesca, tanto che scoppia a ridere come un pazzo.

«Triste? Ma stavi parlando di me? Uh, lei ha detto di avermi visto triste!» e giù risate euforiche.

Candy lo guarda perplessa, in silenzio: E’ così divertente? Pensavo stesse piangendo fino ad un attimo fa.

Ma la voce vellutata dello sconosciuto la riporta alla realtà:
«Danno una festa, là dentro. Sei fuori per una passeggiata?»
«Non mi piacciono le feste.» ribatte lei, asciutta.
«Scommetto che non sei riuscita a trovare un partner, signorina Tutte Lentiggini!» e giù risate euforiche.
«Non è vero!»
«Suvvia, non arrabbiarti: così le tue lentiggini si noterebbero ancor di più!» le apostrofa con tono saccente.
Dopodiché le si avvicina pericolosamente, per poi esclamare: «Uuuh, sono così tante! Che peccato!»

La biondina allora scoppia: «Mi dispiace molto per te, ma io sono molto affezionata alle mie lentiggini e mi stavo proprio chiedendo come fare per averne delle altre! E sono sicura che tu ne sei geloso perché non ne hai neanche una!»
Per tutta risposta il ragazzo ostenta un falso fischio da “pericolo scampato”, ma riparte all’attacco:
«E allora immagino che tu vada molto fiera anche del tuo naso, no?»
«Certo che sì!»

«Miss Candy…»
Una voce pacata interrompe il crescendo di battutine acide tra i due adolescenti.
«E così il tuo nome è Candy…» riflette il giovane a voce alta «Beh, felice anno nuovo signorina Tutte Lentiggini!» e se ne va, fischiettando.

«George, chi era quel ragazzo?»
«Chi, il signor Grandchester? Perché, lo conosce?»
«No, non lo conosco… Dunque si chiama Grandchester…»
«Esatto, ed appartiene ad una nobile famiglia inglese.»
«Famiglia nobile?»
Il maggiordomo annuisce e aggiunge: «Perché, le ha per caso dato fastidio?»
«No, assomiglia ad Anthony.»
«Assomiglia ad Anthony?»
«Lo credevo, ma mi sono sbagliata… E’ completamente diverso! Anthony è… Anthony era…»
La nuvola bionda le copre gli occhi bassi.
«Anthony era molto meglio.» sussurra a fatica.
Attimi di silenzio denso, poi la voce di George finalmente lo spezza:
«Vogliamo andare al ballo, miss Candy?»
«Preferirei tornarmene in cabina, grazie lo stesso. Buonanotte George.» lo saluta, abbozzando stancamente un sorriso.
«Buonanotte anche a lei, Candy.»

Tornata in camera, si sfila lentamente il cappotto, quasi in un movimento meccanico, per poi gettarlo su una sedia.
Si butta di peso sul letto e preme “Play”, lasciando i suoi pensieri liberi di vagare.

Anthony… Come ho potuto anche solo pensare per un attimo che quel giovane potesse lontanamente assomigliarti?

“Vorrei incontrarti fra cent'anni,
tu pensa al mondo fra cent'anni…”



E lo farò. Questa è una promessa, lo giuro.

“Ritroverò i tuoi occhi neri,
tra milioni di occhi neri;
saran belli più di ieri.”



Delle iridi cobalto fanno capolino tra i ricordi di Candy che, indispettita, scuote la testa.
Ma alla fine un sorrisetto timido nasce sulle sue labbra.


Ringraziamenti:
• Grazie alla mia Pupavoice <3 che mi incoraggia sempre :)
La citazione di Shakespeare è stato un fulmine a ciel sereno, me ne sono innamorata all'istante e l'ho trovata perfetta per Candy e Terence image
• tella661, sono felice di suscitarti curiosità: spero di averti soddisfatto con questo capitolo ;)
• klimt_1974: ma grazie, mi fai arrossire con tutti questi complimenti! ^_^ Grazie ancora, grazie di cuore. :wub:
• jorinda belle: col francese me la cavicchio, ma di spagnolo purtroppo non so niente, anche se amo quella lingua :wub:
Quindi credo che mi toccherà continuare sulla strada bretone :lol:
Grazie per i complimenti :)


Ringrazio voi tutte per aver apprezzato la descrizione dello stato d'animo di Candy: avevo paura che fosse banale, scontato o troppo "piagnone". Sono ben contenta di sapere che per voi non è stato così ^_^

Ah, io sono casinista di natura: se vi sentisse mia madre, a farmi tutti questi complimenti per la mia presunta meticolosità! :lol:

Edited by DazedAndConfused; - 5/3/2010, 13:58
 
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Pupavoice
view post Posted on 4/3/2010, 17:06     +1   -1




Ciao Sara image

mi è piaciuta molto la descrizione dell'ormai celeberrimo incontro tra i ns. amati protagonisti image
l'aver usato alcuni dialoghi del manga è un bell'omaggio a Esther e alle sue collaboratrici di traduzione image

Ma Candy mi sembra ancora un pochino triste per via di Anthony image anche se nella sua mente, fanno capolino 2 occhi color oceano image

Bellissima la canzone di Ron che hai scelto image

N.B. 1: Perchè non fai leggere a tua Madre i ns. commenti?! Sono certa che sarebbe orgogliosissima di Te ;)

N.B. 2: grazie per avermi citata nei ringraziarmi Tesoro image tutte noi ti incoraggeremo sempre ;)
 
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nannetta70
view post Posted on 4/3/2010, 17:28     +1   -1




Cara Sara sei bravissima :bravo: , ti faccio davvero tanti complimenti per la cura dei dettagli e per la melodia che metti nella scelta delle parole. La tua è una storia veramente originale e non è facile scrivere qualcosa di singolare dopo i fiumi di inchiostro spesi da tutti i fans del mondo. Continua così, il tuo racconto è bellissimo!
:mizia:
 
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view post Posted on 4/3/2010, 17:53     +1   -1
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CITAZIONE
Delle iridi cobalto fanno capolino tra i ricordi di Candy che, indispettita, scuote la testa.
Ma alla fine un sorrisetto timido nasce sulle sue labbra.

:wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub:

Questa rende davvero l'idea di come "Qualcuno" si insinua e lascia il segno :D :P
 
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view post Posted on 4/3/2010, 19:00     +1   -1

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Complimenti Sara, hai descritto molto bene questi passaggi dei due amati. ;)
Hai seguito una giusta sequenza fluida e scorrevole! Brava!! :lol:

Continua così che sta venendo molto bene!
 
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klimt_1974
view post Posted on 4/3/2010, 23:08     +1   -1




cara Sara, innanzitutto grazie anche da parte mia per avermi inserita nei tuoi ringraziamenti, e per quanto riguarda i complimenti te li sei meritati!
Concordo con i commenti di Pupa, anche per me dovresti far leggere i commenti a tua madre, e concordo anche con nannetta e le altre ragazze.
Scrivi molto bene, le tuo descrizioni sono molto coinvolgenti, sembra di essere lì con loro, a bordo di quella nave.
Aspetto di leggere il seguito
Daniela
:tella: :bravo:
 
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Andy Grim
view post Posted on 4/3/2010, 23:15     +1   -1




:andy:

E' una fortuna, per Terence, che Candy non abbia mai portato i tacchi a spillo...!

Ottimo inzizio, Dazed. Continua così...!

:bravo:
 
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DazedAndConfused;
view post Posted on 5/3/2010, 17:36     +1   -1




Ecco il terzo capitolo, con i link per le tre canzoni dei capitoli precedenti e di questo:
www.youtube.com/watch?v=nCRawbdIhfI
www.youtube.com/watch?v=WwiIJ4TKIoQ
www.youtube.com/watch?v=Zx4Hjq6KwO0&feature=fvst


3. Everybody's Changing.



Le grida festanti di bambini, contenti di essere finalmente giunti a destinazione, svegliano Candy, che si è addormentata dopo una notte piuttosto movimentata, trascorsa in compagnia di miriadi di pensieri non proprio rosei.
Dopo essersi preparata con cura e aver finito di sistemare i bagagli si precipita fuori, dove c’è il signor George che l’aspetta sorridente.
«Buongiorno signorina Candy! Visto che bella giornata che ci attende? Lei è davvero fortunata: capita di rado un così bel tempo qui a South Hampton!»
«Buongiorno George! Ma dice sul serio? Che bellezza, già mi piace quest’Inghilterra!» ride spensierata lei.

Speriamo sia un bel segno per i giorni che mi aspettano in quel college…

«Ma quanta gente! Come faremo a trovare Archie e Stear?»
«Non si preoccupi; vedrà che saranno loro a trovare noi…» le risponde il maggiordomo, con un occhiolino scherzoso.
Difatti, non appena George finisce la frase, dal molo provengono delle urla euforiche, e Candy riconosce il caschetto castano di Archie e i riccioli neri di Stear, troneggiare in mezzo a tutte le altre teste.
Allora si sporge al parapetto e li saluta gioiosa, sbracciandosi come una forsennata.
E, non appena sbarca, li abbraccia con affetto, entusiasta di averli finalmente rincontrati.
«Archie, Stear! Non vedevo l’ora di rivedervi!»
«Candy, da quanto tempo!» le va incontro Alistair.
«Non siete cambiati proprio per nulla, che bello!»
«Nemmeno tu, Candy!» la stringe a sé Archibald.
«Credo proprio che sia il caso di festeggiare il tuo arrivo, no?» li interrompe il moro, mostrando loro una pistola intarsiata.
«Oddio, che razza di diavoleria hai inventato stavolta?» gli chiede preoccupato il fratello.
«Vai tra’ e sta zitto: secondo i miei calcoli, una bella pioggia di coriandoli e stelle filanti darà il benvenuto alla nostra Candy!» continua Stear, tappandosi le orecchie.
Il moro preme il grilletto, ma il fallimento è dietro l’angolo, così come gli sfottò del fratellino:
«Oh, che peccato! Che c’è che non va nella tua nuovissima creazione?»
«Ma perché cavolo…?»
«Sarà per via dell’umidità, no?» ipotizza Candy, intromettendosi nella discussione.
«Oh sì, sarà sicuramente così!» le risponde con voce mielosa Stear.
«Candy, non mi dirai che sei dalla sua parte!» ribatte scocciato Archie.
Ma Candy è troppo concentrata a guardare verso il molo, dove un ragazzo dalla chioma lunga e bruna ammira l’oceano, perso nei suoi pensieri.
D’improvviso si volta e la fissa impassibile con occhi dello stesso colore delle onde di South Hampton, per poi rigirarsi, senza averle fatto alcun cenno.

Tsk… Mi ha detto tutte quelle cattiverie ed ora fa finta di niente… Allucinante!

«Ho trovato un taxi, venite!» li richiama George. «E’ ora di andare alla St. Paul School.»
«Prima non potremmo gironzolare un po’?» propone speranzoso Stear.
«No, lo sapete benissimo che ci tengono molto alla disciplina, in quella scuola.»
«Scuola? Vorrà dire prigione! Andrò fuori di testa se rimarrò lì dentro ancora per molto, ne sono certo!» esclama Archie.
«Ma sarebbe un vero peccato non approfittarne: abbiamo perfino chiesto un permesso speciale!» dice il fratello.
«Già, in quella scuola non si fa altro che parlare di regole e di come rispettarle!»
«Dai, Archie: perché ti preoccupi delle regole? Quand’ero alla Casa di Pony non le ho mai rispettate, nemmeno una volta!» replica Candy sorridente.
Ma uno scoppio interrompe le chiacchiere, seguito da un urlo di gioia:
«Eureka, ce l’ho fatta!»
Ma Stear si ricompone in fretta: «Ehm, mi spiace, signor George…» per poi ribattere ad Archie:
«Chi è che parlava di fallimenti, eh? Si trattava sicuramente dell’umidità! Volete un bis?»
Un’occhiataccia di George basta però a dissuadere il Cornwell maggiore dal suo intento.
«Ah, ragazzi: volevo informarvi che anche Iriza e Neal frequenteranno la vostra stessa scuola.» precisa il maggiordomo.
L’informazione è ovviamente accolta dagli adolescenti con scarso (se non del tutto assente) entusiasmo.
«Cooosa? Quella serpe e quel mammalucco nel nostro stesso college? Ma che sfiga, daaaai!» esclama Archie con grande disappunto.
«Ero convinto che andassero in un altro istituto, caspita!» aggiunge Stear.
«Fatti forza, Candy cara!» la rassicura il Cornwell più giovane, sorridendole di un sorriso sincero.
«Ok, ho capito: non mi lasceranno in pace neanche qui…» si lascia sfuggire Candy, rispondendo però con un sorriso altrettanto radioso.

Alla fine il tassista, dopo aver fatto una deviazione per il centro di Londra, li conduce alla St. Paul School.
Una volta davanti al grande cancello di ferro, Archie le si avvicina:
«Ecco il luogo che ti tormenterà, che odierai per mesi e mesi a venire: la nostra prigione, Candy.»
Il giovane si affretta però a tapparsi la bocca, perché è arrivato qualcuno ad accoglierli, mentre Candy è troppo assorta per notare la nuova presenza.

E’ così… E’ così diversa dalla Casa di Pony… Così austera, così tetra, così lugubre… Non mi sento tranquilla qui: troppo grigio, troppa tristezza…

Il flusso dei suoi pensieri viene però interrotto dallo schiarirsi di una voce e dalla successiva domanda:
«Miss Candice White Andrew, vero? La madre superiora la sta aspettando nel suo ufficio.»

Mentre stanno camminando per il corridoio, Candy esclama a voce alta:
«Hey, questo corridoio è simile a quello di Casa Andrew, vero Archie e Stear?»
Ma, alle sue spalle, Archie e Stear la stanno pregando in silenzio, facendo mille gesti buffi, di stare zitta, solo che la predica della suora che aveva dato loro il benvenuto non si fa attendere:
«Silenzio! E’ severamente vietato parlare nei corridoi!»
«Ehm, mi scusi…» mormora allora lei, con vocina flebile.

Caspita! Aveva ragione Archie: è veramente peggio di Regina Coeli(1)!

Una volta arrivata al suo ufficio, Candy è costretta a salutare George e a separarsi da Archie e Stear, che devono far ritorno al dormitorio maschile. Successivamente, subisce il discorso solenne di Suor Gray, la madre superiora, che le illustra il regolamento rigido della scuola, sottolineando il fatto che essa sia un privilegio per pochi.
Dopo un’ora abbondante, la ragazza è finalmente libera di tornare in camera sua a disfare i bagagli e rilassarsi; il letto, l’armadio in legno di ciliegio, la scrivania antica, il computer, le poltrone: tutto sembra così perfetto.
Ma in cuor suo, Candy sa che in quella scuola non troverà mai il calore e la serenità che le hanno saputo dare la semplicità e l’innocenza della sua infanzia trascorsa alla Casa di Pony.


“So little time,
try to understand that I'm
trying to make a move just to stay in the game,
I try to stay awake and remember my name,
but everybody's changing
and I don't feel the same.”



(1) Licenza non proprio "poetica" XD


Ringraziamenti:
• Grazie alla mia Puponaaaa :wub:
Effettivamente, come non resistere a quegli occhi? *O*
Mia madre è scoppiata a ridere, leggendo i vostri commenti, e ha detto che si vede che non mi conoscete bene :D
Come darle torto? XD
Grazie ancora, tesoro <333
• nannetta70: oddio, sono felicissima che tu l'abbia notato ** Difatti io credo che la musica sia ovunque e che sia nostro compito scovarla e mostrarla agli altri ;)
Infatti è un po' dura, con tutte le storie scritte :)
Grazie ancora per i complimenti ^^
• jorinda belle: quella è la mia parte preferita, infatti *____*
Grazie mille :)
• tella661: yeeeaaah, che bello! La mia paura più grande è infatti quella di rendere tutto pesante o banale, ma vedo che l'ho scampata anche stavolta :D
Grazie mille anche a te ^^
• klimt_1974: che dire? Sapere che ti ho coinvolto nella storia mi rende davvero felice; è uno dei più bei complimenti che mi possiate fare ** Grazie mille :)
• Andy Grim: esatto, ahahaha :D Grazie anche a te ;)

Grazie davvero di cuore a tutti per i complimenti, e anche a chi ha letto ma non ha commentato :)

Ho dovuto modificare i ringraziamenti perchè avevo copiato il nuovo capitolo qui, quindi avevo cancellato tutto -.-
Un casino D:


Edited by DazedAndConfused; - 10/3/2010, 16:19
 
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Pupavoice
view post Posted on 5/3/2010, 20:52     +1   -1




Saretta ho letto solo ora il nuovo capitolo e l'ho trovato molto divertente :lol:

mi è piaciuto soprattutto il comitato d'accoglienza per Candy: Archie e Stear sono sempre fortissimi, impossibile non essere di buon umore con loro ;)
Stear e le sue pazze e irresistibili invenzioni

comunque c'è sempre quel paio d'occhi color oceano che ormai hanno catturato l'attenzione della sig.na Tutte lentiggini, dunque ormai la pace dei sensi dovuta alla tristezza per Anthony, si stà risvegliando alla grande :D

I Keane !!!!
Stò ascoltando il singolo Spiralling nel mio lettore MP3, sai?

E così la tua Mamma si è divertita a leggere i ns. commenti? :lol: :lol: :lol:
salutala per me



Edited by Pupavoice - 5/3/2010, 22:44
 
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klimt_1974
view post Posted on 6/3/2010, 15:12     +1   -1




Bravissima Sara, siamo tutte con te!
Non vedo l'ora di leggere il proseguimento. :P

Un saluto anche alla tua mamma
 
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28 replies since 3/3/2010, 20:58   825 views
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