Candy Candy

Non è tutto finito...

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Tinette
icon12  view post Posted on 29/4/2010, 19:26     +2   +1   -1




Avendo avuto il gentile permesso dell’autrice, provo a tradurre la sua fanfiction piuttosto hot sperando di riuscire a rendere almeno in minima parte la sensualità di certe scene birichine…;) :gongolo:
Buona lettura!



Nota della webmistress

Questa fanfiction per via delle sue numerose scene erotiche si rivolge a un pubblico adulto.
Al fine di evitare reazioni negative contro la storia, vogliate dunque prendere in considerazione tale avvertimento…




NON E' TUTTO FINITO...



di Nanou





Capitolo 1 : Non partire…


« E’ partita dritta davanti a sé, senza voltarsi…» mormorò Terry.

- Terry, fai ancora in tempo a raggiungerla…Sei completamente libero, te l’assicuro…

Solo il silenzio rispose a Susanna.

- Terry?

Egli guardò dalla finestra colei che amava più di ogni altra cosa allontanarsi, la seguì fino alla fine della via, tanto lontano quanto gli occhi glielo permettevano. Non poteva credere che si fossero appena separati, che non l’avrebbe rivista mai più. Come erano arrivati a quel punto? Terry aveva l’impressione di vivere un incubo. No, non poteva lasciarla partire, loro due avevano vissuto tante di quelle cose insieme! Era lei che in un certo senso l’aveva riportato alla civiltà, era lei che gli aveva fatto amare la vita, era lei che l’aveva riconciliato con sua madre…

- Hai ragione, Susanna – esclamò posando la mano sulla spalla della giovane donna – Sono ancora in tempo…nulla è perduto!

E senza attendere oltre, si lanciò all’inseguimento di Candy.
« No, non può finire tutto così. Non è tutto finito tra noi, Candy...»

Susanna l’osservò correre a perdifiato. Sospirò. Lei non aspirava che a vivere al suo fianco ma sapeva molto bene che non avrebbe mai avuto un posto nel suo cuore, almeno non come lei sperava.

« Oh Terry, se tutto potesse essere diverso… »
Nascose il viso tra le mani e pianse amaramente.


Candy era arrivata nella sua camera d’hotel; non sentiva più le gambe e le lacrime che le scorrevano sulle guance le facevano sentire ancora più freddo. Tremando, aprì la porta e vi si addossò.

« E’ così…è tutto finito, non lo rivedrò mai più...»

Le lacrime fecero di nuovo la loro apparizione.

« Oh Terry, perché? Perché io e te non possiamo vivere felici? Avevo talmente atteso questo momento, talmente sognato il nostro incontro…tutto questo perché noi alla fine ci separassimo? »

Gettò il berretto e il mantello a terra, mise gli stivali da parte, in un angolo della stanza; la vista le si confondeva.

« Non lo rivedrò mai più…Terry…amore mio… »

Si precipitò nella camera e si lasciò sprofondare sul letto. Il suo corpo era scosso da singhiozzi: piangeva.

A qualche metro di distanza da lei, Terry continuava a correre.

« Aspettami Candy, non partire prima di sapere… »

Rischiò di cadere nel prendere una curva troppo rapidamente. Si aggrappò al muro di un edificio…

« Questo non è il momento di rompermi qualcosa, la donna della mia vita mi aspetta! »

Infine, arrivò tutto trafelato all’ingresso dell’hotel. Il réceptionniste, che lo conosceva bene, lo lasciò passare senza porre domande. Il giovane uomo riprese fiato prima di bussare alla porta. Non ne ebbe bisogno, perché questa non era chiusa.

Dolcemente, entrò. La cercava con lo sguardo quando sentì dei singhiozzi soffocati provenire dalla camera.

« Candy… »

Spinse la porta: lo spettacolo che vide lo desolò immensamente. La sua cara Candy era allungata sul letto, il corpo agitato dai singhiozzi. Il dolore di lei ne esplicitava i pensieri più profondi.

« Oh Terry…io ti amo così tanto! »

- Ti amo anch’io Candy, se tu sapessi fino a che punto!

Candy sussultò e si girò subito; smise di piangere all’istante e sgranò gli occhi per lo stupore.

- Te…Terry ??

Il ragazzo tratteneva a stento le lacrime.

Lei era ora seduta sul letto, gli occhi arrossati, i boccoli che le uscivano dai nastri. Terry la trovava irresistibile. Egli non aveva che una voglia, quella di baciarla e di stringerla a sè.


- Non partire Candy, resta… - riuscì ad articolare prima di fondersi nella sua bocca.

Sorpresa, Candy non reagì subito ma la bocca di Terry si fece più insistente e carezzevole, allora anche lei si lasciò andare e chiuse gli occhi.
Ella gemette quando sentì la lingua di lui tentare di aprirsi un varco per giocare con la sua. Egli inghiottì con ingordigia le lacrime che le colavano ancora. Si separarono col respiro corto.

- Terry…tu vuoi che io sia felice ma lontana da te come potrei esserlo?
- Candy…

E di nuovo ella pianse, le sue lacrime non avevano fine. Terry raccolse ciascuna perla salata tra le labbra.

- Non piangere amore mio, io non ti lascerò…io ho bisogno di te…

Egli accompagnò ciascuna parola con dei gesti teneri. Ora le succhiava le labbra, ora le leccava il collo. I suoi baci si fecero sempre più pressanti.

- Terry… e Susanna? – riuscì ad articolare lei.

Terry smise di baciarla e le prese il viso tra le mani.

- Non pensare a lei, non ora, questo momento non appartiene che a noi…

Egli sfregò la sua bocca contro la propria prima di riprendere le sue labbra più avidamente. Allora Candy smise di porsi delle domande e si lasciò andare a questa dolce tortura…

Nessuna parte del corpo di Candy fu privata di carezze, ma il tessuto del vestito era un freno a una esplorazione più spinta. Certo, era inverno ma Terry trovava che la giovane donna fosse troppo coperta per i suoi gusti. Egli aprì velocemente la cerniera della giacca di lei continuando a baciarla. Candy si dimenò un poco ma le mani di Terry così dolci e i baci di lui così brucianti ebbero ragione delle sue inquietudini.
Egli snodò i nastri e affondò le dita nei boccoli biondi della sua bella che a sua volta accarezzò la capigliatura bruna dell’amato.



Improvvisamente egli si rialzò e la fissò, lo sguardo febbricitante. Baciò le sue dita e la invitò a disfarsi della giacca. La ragazza eseguì l’ordine: le dita le tremavano per l’agitazione, il rossore le invadeva le guance. Egli sorrise, divertito dalla timidezza di Candy. Presto il gilet e la camicia del giovane uomo seguirono il cammino della giacca e caddero a terra. Egli ne approfittò per mettere via le proprie scarpe e imprecò contro il nodo che aveva fatto troppo stretto, cosa che fece sorridere lei.
I loro cuori battevano forte. Terry prese la mano della giovane donna e ne baciò il palmo prima di riprendere le sue labbra. Egli la serrò contro di sè e baciò ciascuna particella di pelle che denudava. Candy non aveva nient’altro che la gonna e il corsetto ed egli soltanto i pantaloni.

Il giovane non ne poteva più, voleva gustare la pelle della fanciulla. Una delle sue mani venne a posarsi su uno dei seni di Candy che sospirò. Con il pollice, egli le accarezzò il capezzolo che si drizzò fieramente nonostante l’ostacolo del corsetto. La ragazza era finalmente pronta ad andare oltre nei loro giochi amorosi.

Si guardarono con amore, una fiamma danzava nei loro occhi. Per non restare passiva, Candy accarezzava il dorso del ragazzo facendo correre le proprie mani dall’alto in basso. Questo contatto lo elettrizzò. Il suo desiderio non poteva essere contenuto più a lungo. Egli privò la giovane donna delle sue vesti e fece altrettanto con i propri pantaloni e con le proprie mutande.

Entrambi erano ora completamente nudi. Candy rabbrividì sotto lo sguardo avido del giovane. Era la prima volta che si ritrovava nel suo aspetto più naturale davanti a un uomo. Ma non era uno qualsiasi, era colui che lei amava più di ogni altra cosa. Ella arrossì nel posare lo sguardo sulla virilità gonfia di lui. Per via della sua professione, ella aveva visto degli uomini nudi in numerose occasioni ma non vi aveva mai veramente prestato attenzione, troppo preoccupata dallo stato di salute dei suoi pazienti. Ma ora era diverso…

Imbarazzata, distolse lo sguardo e tentò di nascondere la propria nudità. Ma Terry le passò un dito sotto il mento e la obbligò a guardarlo.

- Non nasconderti mia cara, sei così bella. No, non distogliere lo sguardo amore mio, vedi come il mio corpo ti reclama. Io non ho mai provato un tale desiderio davanti a una donna, tu sei la sola che mi faccia vibrare così - le sussurrò con voce rauca.

Ella fu come ipnotizzata dalle sue parole. Il desiderio…lei non sapeva che cosa fosse ma lo leggeva chiaramente nello sguardo di Terry. Il suo corpo non era più lo stesso, il basso ventre le bruciava, aveva l’impressione di consumarsi interiormente. Voleva che Terry posasse di nuovo le sue mani su di lei, il che non tardò ad avvenire perché egli aveva appena preso possesso delle sue labbra.

Poi, egli la sollevò e l’allungò di nuovo sul letto. Egli ricoprì il viso di lei con una pioggia di baci e si avventurò verso il collo della giovane donna di cui titillò il nervo con la lingua. Candy s’inarcò sotto quelle dolci sensazioni. La reazione dell’infermiera lo incoraggiò a proseguire la propria esplorazione. Egli arrivò ai capezzoli induriti che stuzzicò, quasi inghiottendoli.

Candy si morse le labbra per non gridare. Ma che cosa le stava facendo? Mai lei aveva provato tali sensazioni, voleva che lui non si fermasse più. Come se ne avesse sentito il desiderio, Terry le mordicchiò le punte, facendola gemere. Lei s’inarcò un po’ di più, ma lui non aveva ancora intenzione di lasciarla. Lasciò la propria lingua avventurarsi un po’ più in basso, e raggiunse il suo ombelico. Là affondò nel piccolo orifizio, il che la fece sussultare.

Il corpo di Candy era un braciere, aveva sempre più caldo. Ella sentì il respiro di lui contro la propria intimità e la respirazione accelerò. Dolcemente, egli le allargò le cosce non smettendo di accarezzarle. Depose un bacio all’entrata della sua intimità prima di far scivolare la propria lingua all’interno.

La giovane donna lanciò un grido. Con una piccola pressione, egli le manteneva ferme le ginocchia perché ella restasse nella stessa posizione, il tempo che egli si dilettasse. Candy gemeva sempre più forte man mano che i colpi di lingua s’intensificavano.

- Te…Terry…hmmmm

Ella non riusciva più ad articolare parola. Non sapeva più dove fosse; tutto ciò che sapeva, era che le piaceva ciò che lui le stava facendo. All’improvviso, sentì le dita di Terry accompagnare la sua lingua ma inoltrarsi più profondamente ancora. Inarcò la schiena e strinse le lenzuola molto forte.

- Io non ce la faccio più…Terry, io…io…

Terry non si trovava in una condizione migliore. Egli assaporava quella pietanza tanto desiderata. Alla fine, i libri delle prostitute di Charlie gli erano stati molto utili ma non avrebbe mai pensato che avrebbe messo in pratica così in fretta tutto ciò che vi era descritto! Lei era così dolce, così calda anche nella sua intimità. A quel ritmo, non avrebbe resistito a lungo. Alla fine, ella gridò quando il titillamento della lingua si fece più rapido e la spinse alle porte del massimo godimento. Terry bevette il nettare che ne risultava con molto piacere.

Il giovane uomo sollevò la testa e tuffò il suo sguardo in quello della sua amante. Era così bella, completamente abbandonata alle sensazioni che egli destava in lei. Ella ansimava, le guance rosate e lo sguardo brillante. Terry risalì fino al suo viso e la baciò languidamente, dividendo con lei quel nettare intimo.

Lasciandole appena il tempo di riprendere respiro, egli sollevò leggermente le proprie anche e si piazzò tra le gambe di lei. Le sue mani afferrarono quelle di Candy ed intrecciò le proprie dita a quelle di lei. Lentamente, molto lentamente, entrò in lei e vinse la piccola resistenza della sua verginità con un colpo secco.

Candy sentì male, una lacrima le scivolò silenziosamente mentre le sue dita si contorcevano strette da quelle di Terry. Egli la baciò teneramente, acchiappando al suo passaggio una piccola lacrima e le mormorò all’orecchio delle parole tenere. Le disse di rilassarsi, che il dolore sarebbe passato.



Dopo qualche secondo il dolore si attenuò. Terry ne approfittò per iniziare un lento va e vieni. Egli prendeva tutto il tempo necessario perché la giovane donna si abituasse a quella intrusione nella propria intimità. Ella ricominciò a gemere, sempre più forte…

Terry accelerò il ritmo, poi si fermò, per farle assaporare ciascun colpo di reni. Candy aveva sempre più caldo, si muoveva al diapason delle anche del suo amante. Le sue grida si fecero sempre più acute, la sua respirazione più affannosa. Il sudore ricopriva i loro corpi. I movimenti di Terry si fecero più intensi, il suo bacino si muoveva sempre più in fretta.

Candy si inarcò così bene che il ragazzo si ritrovò completamente dentro di lei; ella lo circondò con le gambe. Ansimava, sospirava, supplicava Terry di liberarla. La passione sommergeva i loro corpi in ebollizione. Presto, essi arrivarono al culmine del piacere, l'uno gridando il nome dell’altra nell’orgasmo finale.
Nel riprendere fiato, Terry la baciò con dolcezza. Egli allentò la pressione sulle dita della giovane donna e posò la testa sul suo seno. I loro cuori battevano come impazziti. Ebbero bisogno di un po’ di tempo prima di poter riprendere un ritmo quasi normale.

Dopo qualche minuto egli si sollevò e scostò le ciocche umide che sbarravano la fronte di Candy. La ragazza fece altrettanto. Egli le chiese un bacio che lei gli donò volentieri. Le sorrise, ella ricambiò il sorriso. Mai si era sentito così appagato, così felice…

PS: le due fanarts che ho inserito a commento di questo primo capitolo della ff di Nanou sono rispettivamente di Vale e Sophie, dal sito Candy and Terry's Paradise.

Edited by Tinette - 29/4/2010, 23:51
 
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klimt_1974
view post Posted on 29/4/2010, 20:25     +1   +1   -1




Tinette, sto andando a fuoco :laura: Di tutte le ff che ho letto in giro sul web questa mi mancava. Mi ricorda un pò La trampa di Alys. Direi che questa è la scelta che noi tutte ci aspettavamo da Terence, ma che donna Mizuki purtroppo ha scartato. Sono proprio curiosa di leggere il proseguimento, non c'è nulla di male a sognare un lieto fine.
Chissà cosa ne penseranno le altre!
Grazie Tinette :tella: :bravo: :bravo: :bis:
 
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nannetta70
view post Posted on 29/4/2010, 20:29     +1   -1




Effervescente Amica, che bella sorpresa che hai fatto a noi tutte forumelle oramai appassionate di versioni hot di questa meravigliosa storia d'amore. :D

Certo che è un bel po' piccantina, ma veramente molto carina, e poi lui, sempre così focoso e passionale, con un DNA da vero macho men, di cui Candy ha, ovviamente, l'esclusiva.

L'unica cosa che mi chiedo è perché non si riesca mai a far arrivare questa soave fanciulla illibata fino al matrimonio, visto che negli anni 20 le brave ragazze attendevano il matrimonio prima di concedersi (o forse sono troppo ingenua) :huh: . Sarà che al nostro cavaliere pirata (grazie Mizia, l'espressione che hai usato gli calza a pennello) non è possibile resistere troppo a lungo? :P :wacko:

Grazie Amica carissima per l'impeccabile lavoro di traduzione, aspetto con ansia il seguito, pensa che presa dalla curiosità ho anche saltato la cena ^_^
:heart of rose:
 
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Lady Granchester
view post Posted on 29/4/2010, 20:46     +1   -1




:susi: :susi: :susi: Olè evvai Tinette! :oplà: :oplà:

Caldo, caldo, fa molto caldo qui :malato:

Complimenti carissima, sei davvero brava :bravo:

SPOILER (click to view)
Confessa, avresti voluto essere al posto di candy eh, furbona :gongolo: . . . e chi non lo vorrebbe :gongolo:
 
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Tinette
view post Posted on 29/4/2010, 22:43     +1   -1




Hai ragione klimt, anche a me ha ricordato La trampa la prima volta che l'ho letta per il suo sottile e insistente erotismo! ^_^

CITAZIONE (Lady Granchester @ 29/4/2010, 21:46)
Caldo, caldo, fa molto caldo qui :malato:

E ancora non hai visto nulla, mia dolce LadyG! Più avanti ci saranno altre scenette audaci anzichenò! :kiara: :gongolo:

SPOILER (click to view)
Confessa, avresti voluto essere al posto di candy eh, furbona :gongolo: . . . e chi non lo vorrebbe :gongolo:


SPOILER (click to view)
Ebbene sì, mi hai scoperta: ormai mi conosci troppo bene, non posso nasconderti nulla! ;)




Dany carissima, non ho letto tutte le ff candyane del globo ma a occhio e croce la vedo dura per la nostra signorina tuttelentiggini arrivare illibata al matrimonio se nei paraggi c'è Mister Virilità (alias Terence) a stanarla... ;)

Comunque, al di là delle scene osè, a me ha fatto sorridere l'inizio della ff con Terry che coglie l'occasione al volo appena Susanna gli dice che, se vuole, può raggiungere Candy: non se lo è fatto ripetere due volte, è partito come un razzo come a dire, tra sé e sé: "Svelto, più veloce della luce, prima che Bellachioma cambi idea!" :risata:
Scherzi a parte: sarebbe stato troppo facile, troppo bello...ah! (sospiro malinconico)
 
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view post Posted on 30/4/2010, 08:15     +1   -1
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Brava frizzante Tinette, hai tradotto bene, non è semplice rendere scene così piccanti, ho letto la ff in inglese tradotta da Gentillefille, ma non mi sarei sentita in grado di renderla in italiano.
Direi che la traduzione di una storia così piccantina si sposa bene con il tuo essere frizzantina e birichina ;) :P :D
Sì qui la soluzione del problemino Marlowe è fin troppo semplice.....ma è tanto per sognare......
 
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Pupavoice
view post Posted on 30/4/2010, 10:25     +1   -1




ammazza Tinette meno male che non l'ho letta ieri sera altrimenti chi dormiva più ;)

che scena fantastica restano poche parole da dire

forse bisognerebbe sentire i sospiri di tutte noi nel leggere questo capitolo

Diciamo che leggere di Susy che incita Terry (e lui prende e va) a raggiungere Candy in quel brutto momento nel quale aveva deciso di rimanerle accanto, è la soddisfazione migliore che potessimo prenderci image

image carissima per la traduzione ^_^
 
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klimt_1974
view post Posted on 30/4/2010, 15:58     +1   -1




( Tinette 29/04/2010, 23:43 )
CITAZIONE
Dany carissima, non ho letto tutte le ff candyane del globo ma a occhio e croce la vedo dura per la nostra signorina tuttelentiggini arrivare illibata al matrimonio se nei paraggi c'è Mister Virilità (alias Terence) a stanarla...

Fantastica Tinette :risata: :risata: :risata:
Mi sono sempre chiesta cosa sarebbe accaduto in quei giorni a N.Y. se non si fosse intromessa Susanna. :gongolo: :gongolo:
 
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nannetta70
view post Posted on 30/4/2010, 16:19     +1   -1




CITAZIONE (klimt_1974 @ 30/4/2010, 16:58)
Mi sono sempre chiesta cosa sarebbe accaduto in quei giorni a N.Y. se non si fosse intromessa Susanna. :gongolo: :gongolo:

Klimt cara, anche io me lo sono sempre chiesta e la risposta per me è solo una: l'avrebbe sposata il giorno successivo alla prima di Romeo e Giulietta, non le avrebbe mai chiesto di vivere con lui senza consolidare il suo amore ufficialmente. Lui è un vero gentiluomo e Lei una Signora :tella:
 
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klimt_1974
view post Posted on 30/4/2010, 18:12     +1   -1




Bella risposta dany ;)
 
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Perlad'argento
view post Posted on 30/4/2010, 21:41     +1   -1




che caldoooo ma che bello :wub: :laura: :laura: :laura: :loveyou:
 
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abionda79
view post Posted on 1/5/2010, 14:24     +1   -1




Bravissima Tinette :bravo:

ho appena scoperta questa ff veramente hot, che Terrence focoso che ci hai descritto!! :bis:
Mi hai fatta venire una sete tremenda :anthony:
Se mio marito non fosse al lavoro a quest ora povero lui!!!

Non vedo l'ora di leggere il seguito.

Vai Tinette sei tutte noi, regalaci presto altri momenti da fuoco.
 
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view post Posted on 1/5/2010, 17:37     +1   -1

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complimenti Tinette...wow che uomo image anni 20 o medioevo ragazze sinceramente chi saprebbe resistergli?image
 
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annaloco
view post Posted on 3/5/2010, 10:12     +1   -1




Oh...grazie Tinette per questo splendido regalo!!!!
é davvero bello cominciare la settimana leggendo una ff come questa... :laura:
Attendo con ansia il seguito.
:tella:
 
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Tinette
view post Posted on 6/5/2010, 19:22     +1   -1





Capitolo 2 : Confessioni sul cuscino e decisione


La prese tra le braccia e baciò la sua fronte umida.

- Ti amo signorina tuttelentiggini – le confidò sulla bocca.
- Anch’io ti amo Terry… - confessò lei accarezzandogli il dorso.
- Ho creduto di perderti questa sera…è stata necessaria una piccola frase di Susanna perché io mi rendessi conto della mia stupidità.

Candy si mosse tra le sue braccia e lo guardò negli occhi. Egli le accarezzò i capelli e continuò il suo racconto.

- Ah sì?
- Sì, mi ha detto che ero ancora in tempo a raggiungerti, che ero libero di farlo e io ho riflettuto, ho visto i momenti passati con te sfumare davanti ai miei occhi e mi sono reso conto fino a che punto avessi bisogno di te…
- Terry… - fece lei, un singhiozzo nella voce.
- Aspetta, lasciami finire per favore…Tu sei la cosa più bella che mi sia arrivata nella vita, credo che gli dèi mi abbiano fatto un regalo nel farmi incontrare te su quel battello…eri così bella…io non pensavo che in seguito ti avrei rivista alla Saint-Paul School…ho potuto scoprire lì la tua personalità, la tua generosità, la tua gioia di vivere. Non sono mai stato tenero con te ma tu occupavi già un posto nel mio cuore. Anche se ho detestato quel collegio a causa delle sue regole troppo rigide, vi ho passato il più bel periodo della mia vita grazie a te.

Candy non poteva contenere la propria emozione davanti alle dolci confessioni di Terry. Delle lacrime bagnarono il dorso del giovane uomo. Egli si sporse verso di lei e la baciò teneramente.

- Non puoi sapere quanto mi sia dispiaciuto lasciarti dietro di me quando sono partito dal collegio. Pensavo a Iriza e Neal e speravo che non ti facessero del male.
- Tuttavia hanno ricominciato a tormentarmi una volta che tu sei partito, Terry…la vita diventava un inferno laggiù senza di te…io ho perciò deciso di partire senza nemmeno avvisare Annie, Archibald e Alistair. Nemmeno Patty. Ma arrivare in America non è stato facile – sospirò lei.
- Raccontami, per favore – le propose lui accarezzandole la guancia.

E Candy gli riferì le sue peripezie, dagli avvenimenti gradevoli ai più sgradevoli: il suo rapimento organizzato da un venditore di bambini, il suo viaggio come passeggera clandestina, il suo incontro con Charlie e Sandra, la figlia del capitano Nieven, e per finire la sua vocazione d’infermiera e il suo lavoro in ospedale.

- Mia povera cara, ne hai passate di traversie! Avrei voluto essere là per proteggerti…
- Ma tu eri là, nel mio cuore, ed è ciò che mi ha spinto a battermi e ad andare avanti…
- Candy…

Egli la strinse contro di sé coprendola di baci.

- Quando ho saputo che eri diventato un attore famoso e che saresti venuto a Chicago, non stavo in me dalla gioia. Volevo vederti ma la folla delle tue ammiratrici me l’ha impedito; sono dunque andata al tuo hotel ma Susanna mi ha detto che tu dormivi, allora sono tornata in ospedale dove Flanny mi ha fatto la predica perché avevo scambiato il mio turno di guardia con quello di un’altra infermiera.
- Hum, Susanna ti aveva mentito, io non dormivo ma ti cercavo dappertutto: sono andato all’ospedale sperando di vederti ma c’era solo un’infermiera inacidita che non si mordeva certo la lingua! Dunque ho lasciato un messaggio per te al giardiniere e sono rientrato al mio hotel. Non ho dormito quella notte.
- E’ sicuramente Flanny che devi aver visto! Per quanto riguarda il tuo messaggio, non l’ho ricevuto che nella tarda mattinata e il seguito lo conosci.
- Sì, non ci siamo incontrati per un soffio, avevo l’impressione che la sorte si accanisse a separarci…e poi c’è stato l’incidente di Susanna…io mi sento talmente colpevole…
- Tu non sei responsabile Terry, è il destino…lei ha voluto salvarti e nel farlo ha perso la gamba…

Un silenzio si diffuse nella camera.

- Lei ti ama così tanto, lo sai…mi ha detto che si augurava di vivere al tuo fianco per sempre, anche se non avrebbe più potuto calcare le scene…tuttavia aveva deciso di mettere fine ai suoi giorni!

La voce di Candy era strozzata dai singhiozzi.

- Lo so, sua madre mi ripete tutti i giorni che sua figlia ha sacrificato la sua gamba per me e che sarebbe mio dovere prendermi cura di lei sposandola!
- Oh…
- Ma io non ho ceduto…fino a questa sera, quando tu hai deciso di lasciarmi…
- Terry, quella è stata la decisione più difficile della mia vita, ma non volevo che tu soffrissi per colpa mia, che tu fossi incastrato tra Susanna e me…
- Candy, ho riflettuto bene a tutto ciò: non abbandonerò Susanna, sarò sempre là se lei avrà bisogno di me ma non posso sposarla perché è te che amo…
- Terry…
- Io non voglio che tu esca dalla mia vita Candy, non voglio che tu mi lasci…parlerò con Susanna domani, non sarà facile ma è necessario che io lo faccia.
- Lei me ne vorrà…ho paura che voglia tentare nuovamente il suicidio…
- Non penso che lei lo ritenti. E poi non dire sciocchezze: tu piuttosto avresti motivo di serbarle rancore; lei conosceva i miei sentimenti per te e malgrado tutto mi ha detto di amarmi.
- Lo sai Terry, io non posso volergliene, non si può andare contro i propri sentimenti. Quando ho deciso di lasciarti a lei, il mio cuore sanguinava ma sapevo che eri in buone mani; lei ti ama quanto me, se non di più…ma rientrando all’hotel, ho sentito un grande vuoto, nulla in confronto all’idea di non vederti più. Sono stata male, così male…
- Andiamo…mia piccola tuttelentiggini, io sono qui e non ho intenzione di andarmene – mormorò lui al suo orecchio mordicchiandoglielo – D’altronde, bisogna recuperare tutto il tempo perduto, e ciò fin da questo momento…
- Ma come?
- Così!

Egli la piantò contro il materasso e si mise sopra di lei. Depose dei lievi baci sul suo collo poi la baciò di nuovo. Le sue mani erravano dappertutto sul suo corpo prima che la passione li infiammasse nuovamente. Solo all’alba i loro corpi spossati misero fine a quell’esplorazione dei sensi, appena poco prima di soccombere a un sonno riparatore…

L’indomani mattina, fu Terry a svegliarsi per primo. Il suo primo sguardo fu per la dea al suo fianco. Ne approfittò per contemplarla: ella aveva spostato il lenzuolo e i suoi boccoli setosi cadevano a cascata sulle sue anche. Era semplicemente magnifica. Delle piccole lentiggini cospargevano il suo corpo da una parte e dall’altra fino alla sua intimità. Egli sorrise ripensando al numero di volte in cui l’aveva fatta arrabbiare chiamandola « Signorina Tuttelentiggini » o « Signorina Tarzan ». Bei tempi quelli in cui l’amava senza preoccuparsi di nulla. Ma ora aveva un problema tra le mani e questo problema si chiamava Susanna.

Egli doveva assolutamente parlarle e farle comprendere come stavano le cose. Ciò sarebbe stato meno facile se sua madre fosse stata là. La signora Marlowe rischiava di avvelenare le cose e di ingarbugliare Susanna. Sospirò: ad ogni modo non aveva altra scelta perché voleva che Candy facesse parte della sua vita interamente. Tornò a contemplarla; moriva dalla voglia di toccarla ma se l’avesse fatto, non sarebbe uscito dal letto per il resto della giornata! Si fece violenza e abbandonò le braccia della sua bella non senza averle prima dato un bacio leggero come una brezza; prese poi la direzione della stanza da bagno. Qualche istante più tardi, con passo deciso, si diresse verso l’ospedale dove Susanna era ricoverata…

Ospedale Saint-Joseph…

- Sì, entrate!
- Buongiorno, Susanna…
- Ah Terry, sono contenta che tu sia qui…suppongo che la notte debba essere stata corta per te, o che forse tu non abbia dormito affatto!
- Susanna, non essere volgare per favore…
- Scusami Terry…io so che non hai dormito a casa tua…
- Mi fai sorvegliare ora?
- No, mia madre è passata da te in tarda serata e tu non eri là, ne ho dedotto che avessi passato la notte con lei…
- Hum…è di questo argomento che sono venuto a parlarti…

Susanna strinse le dita sulla sua sedia a rotelle. Cercava di darsi coraggio, perché sapeva che ciò che Terry stava per dirle non le sarebbe piaciuto. Terry si mise davanti alla finestra, dando le spalle alla giovane donna.

- Io ho molto discusso con Candy ieri sera. Mi sono reso conto che non potrei mai separarmi da lei. Ho rischiato di perderla ma questo non accadrà più. Ma io non ti dimentico…sarò sempre qua se tu avrai bisogno di me…
- Io non voglio la tua pietà Terry ! – gridò lei.
- Susanna, io…
- No, non dire niente, immaginavo che mi avresti tenuto un tale discorso…avevo sperato di avere un po’ più di spazio nella tua vita, ma è evidente che tu hai deciso diversamente…
- Ascolta Susanna, tu sai fin dall’inizio che io non sono innamorato di te, allora perché insisti tanto?
- Non posso farci niente Terry, io ti amo talmente! – finì lei in un singhiozzo.
- Te ne prego, non piangere…mi rendi le cose più difficili…
- Difficili? Hai pensato un po’ a me? Ti rendi conto che io non ho più un avvenire? E’ finita la mia carriera di promettente attrice!
- Susanna…sarei dovuto essere io al tuo posto in questo momento, tu non avresti dovuto salvarmi…perché?
- Io non ho riflettuto, è successo tutto troppo in fretta, solo la tua vita contava in quel momento…Terry, io non avrei sopportato di vederti in una sedia a rotelle, io avrei dato la mia vita per te!

I suoi singhiozzi raddoppiarono. Terry si avvicinò a lei e si mise alla sua altezza.

- Susanna, non fare così, ti prego…Io non voglio abbandonarti ma cerca di capirmi, non posso amarti come tu vorresti, io provo dell’affetto per te ma…
- Lo so Terry e so anche che io non potrei cambiare le cose. Candy è molto fortunata…
- Sai, Candy non ha avuto una vita facile, ha dovuto lottare per arrivare dov’è. Non ha avuto genitori che la guidassero ma ha sempre avuto degli amici che l’hanno aiutata. E’ stata adottata da una delle famiglie più ricche d’America ma non ha mai contato su di loro per vivere la sua vita…
- Sono desolata Terry, devo sembrarti molto egoista…
- Niente affatto: tu soffri, e per colpa mia…
- Non dire così, io sono la sola colpevole del mio stato, tu non devi accusarti. Scusami di essere stata un po’ dura con te…
- No, non scusarti. Sono desolato di non poter ricambiare i tuoi sentimenti, spero solo che con il tempo tu finisca per dimenticarmi…
- Dimenticarti? Questo sarà difficile…ma come hai detto, forse con il tempo…
- Ti chiedo solo di promettermi una cosa…
- Quale?
- Di non riprovare mai più ciò che hai fatto poco tempo fa, ovvero mettere fine ai tuoi giorni…promettimelo…
- Te lo prometto Terry, e poi io non posso lasciare mia madre tutta sola… - disse lei posando la sua mano su quella di Terry.
- Grazie, non puoi sapere come la tua decisione mi faccia piacere…ora devo lasciarti, sono atteso…
- D’accordo. Porterai i miei saluti a Candy, dille che sono desolata per tutti i fastidi che le ho causato.
- Posso rispondere anche ora al suo posto: Candy non ti serba rancore, al contrario, lei prova molta pena per te…
- Ciò non mi stupisce, lei è talmente gentile: era pronta a sacrificare la sua felicità per me…bene, io non voglio trattenerti più a lungo…
- Verrò a trovarti questa sera…
- No Terry, non è il caso: non potrò dimenticarti se vieni a trovarmi tutti i giorni !
- Ma Susanna…
- Per favore…io te lo chiedo come un servizio…
- Molto bene, dal momento che lo vuoi…prenditi cura di te…se mai tu avessi bisogno di qualunque cosa, fammi un segno…d’accordo?
- D’accordo…
- Chiederò tue notizie al tuo medico, se tu non vuoi vedermi…
- Come vorrai…
- Arrivederci Susanna…
- Arrivederci Terry…buona fortuna con Candy!
- Grazie…

Egli depose un bacio sulla sua fronte prima di lasciare la stanza…

Una volta che Terry fu partito, Susanna riversò tutta la sua tristezza in un torrente di lacrime. Aveva tentato di contenersi davanti a lui ma ora non poteva più trattenersi. Non voleva più che egli venisse a trovarla, aveva dovuto attingere a tutte le sue forze per dirglielo. Se solo lui avesse saputo che la sua sola presenza la riportava alla vita ogni giorno! Ma allontanarlo da lei era il solo mezzo per poterlo dimenticare un giorno o l’altro.

« Oh Terry, io ti amo così tanto! »

Malediceva e invidiava Candy nello stesso tempo. Lei aveva avuto diritto a un semplice bacio sulla fronte mentre quella ragazza aveva la fortuna di crollare sotto i baci e le carezze di lui.

« Se avessi avuto la mia gamba, avrei potuto competere con lei ma così…Che idiota che sono: se io non fossi in questo stato, Terry non mi avrebbe mai rivolto il minimo sguardo! In un certo senso dovrei considerarmi fortunata…»

Sua madre la trovò affranta sulla sua sedia a rotelle e le domandò spiegazioni sul suo stato. Susanna non voleva dirle nulla ma non aveva valutato la tenacia della signora Marlowe. Dopo molti minuti, ella riuscì infatti a piegare sua figlia e a strapparle delle confessioni. Ella sapeva che Terry era più o meno legato al dispiacere di Susanna ma sapere che egli abbandonava sua figlia per un’altra le mise addosso una rabbia folle. Sua figlia a stento la calmò. La signora Marlowe era una donna che aveva dovuto cavarsela da sola con la sua bambina alla morte del marito. Aveva dovuto sacrificare molte cose per la felicità di sua figlia, e ora vederla handicappata a vita e con il cuore spezzato era insopportabile per lei. Senza metterla al corrente, ella architettò un piano per sbarazzarsi della rivale di sua figlia…

 
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