Candy Candy

Saggi di Kyoko Mizuki

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view post Posted on 3/5/2010, 10:24     +1   -1
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I seguenti brani sono tratti da saggi di Kyoko Mizuki tradotti da giapponese a inglese da fans coreani.
I testi in inglese ci sono pervenuti tramite Nila e Gentillefille
La forma inglese non è ottima (anche Nila lo dice all'inizio del primo saggio) e non è stato semplice renderla in italiano, dove abbiamo ritenuto necessario abbiamo inserito delle spiegazioni tra parentesi.
La traduzione è mia e della sempre preziosa Miss Freckles
I saggi riguardano la vita di Kyoko Mizuki, come è nata Candy Candy, la collaborazione con Igarashi, i problemi intorno alla realizzaione del manga



SAGGIO 1



Trovato negli archivi. Avevo intenzione di aggiungere questo al mio sito, ma è proibita la (pubblica) diffusione dei saggi su altri siti.

La traduzione dei saggi di Mizuki da questo sito:

http://www1.odn.ne.jp/~lila/candy_candy/contents_top.html grazie ai fan coreani.

Mi scuso, a volte la traduzione è poco chiara e difficile da interpretare.

Questa è la storia di come lei ha incontrato Candy



Quello che scrivo nei fumetti per me non è un lavoro... è come un gioco in un mondo piacevole. Forse non sono una scrittrice consapevole. Prima di parlare del fumetto originale, devo introdurvi la famiglia Andrews. Ho creato la famiglia Andrews quando avevo 12 anni durante il primo anno delle scuole medie. La elaborai in parte... elaborarla in parte significa che... ci ho provato con quest’idea, ma la lasciai ad un mio amico. ( NB non sono sicura del significato dell’ultima frase)



Ho creato un amico del quartiere, ma mi sono accorta subito che era inutile.

Ero molto affezionata alla famiglia Andrews, ma mi accorgevo che non avevo nessuno con cui giocare.

Comunque... ho sopportato la solitudine.

Da sola ho creato un piccolo progetto sulla famiglia Andrews.

Ogni giorno scrivevo sul fratello maggiore, sulla macchina nuova, sul cuore spezzato della sorella più grande. A briglia sciolta, ma in silenzio ogni giorno... io scrivevo.

Quegli appunti stanno dormendo da qualche parte in casa mia.



La fine degli anni 50... un romanzo per ragazzi ambientato in America fu pubblicato in Giappone.

Leggevo romanzi in cui spesso i cuori palpitavano. Era come se mettessi piede in un mondo sconosciuto.

Avevo smesso di scrivere appunti sulla famiglia Andrew.

Forse...

“Per favore... ripara la sedia del terrazzo,” la mamma domandò a papà.

I fell by the way side until that. (intraducibile nel contesto... a meno che non sia una metafora che spiega che lei è ricaduta nella nostalgia quando si è rotta questa sedia e ha ripensato al padre e alla famiglia Andrews)



A 19 anni scrivevo in una vecchia rivista (l’amico/a delle ragazze)... a quell’epoca...

Fui messa alla prova con un tema difficile

"Fin dove possono arrivare le speranze degli innamorati?"

Nel mio primo lavoro [rivivere... e estate] una ragazza incontra un ragazzo inquieto, poi lui muore...

"Essi devono inevitabilmente dirsi addio anche se nutrono un grande amore l’uno per l'altra" (non posso farci nulla, anche se c’è l'amore)

Questo tema... Vorrei collegare questa tematica a Candy e Terry. E 'ancora il mio immutabile filo conduttore (tema).

Romanzi per ragazzi...

Contavo di scrivere romanzi giovanili per riviste di fumetti.

In quel periodo il caporedattore di un periodico mi chiese di scrivere un fumetto...

Quando ho cominciato a scrivere, la famiglia Andrew ritornò da me.

Ancora (oggi) mi guardano...



A 12 anni persi mio padre... è stato ammalato per due anni. Se fossi riuscita a prepararmi per la sua morte sarebbe stato meglio.

Sono rimasta sorpresa ancor più che addolorata. (NB, credo si riferisca al fatto che in ogni caso non era preparata a lasciare il padre) La famiglia Andrews calmò le mie pene.

Ora la penso così...

E dopo 10 anni, persi anche mia madre

Candy placò il mio dispiacere, il che fu una sorpresa.

Continuo a pensare che sono come la figlia degli Andrews Nanà, e il resto della mia famiglia come la sedia della terrazza rimasta rotta.

E così questa è la mia storia prima di incontrare Candy.



SAGGIO 2



Grazie ai nostri fan coreani di Candy Candy per la seguente traduzione dei saggi di Mizuki da questo link: http://www1.odn.ne.jp/~lilac/candy_candy/episode1.html

In questo saggio Mizuki spiega come ha incontrato la Igarashi e in che modo, insieme, hanno creato Candy.



Anna dei tetti verdi (Anna dai capelli rossi) come “luogo di nascita” (punto di partenza) di Candy Candy.

La caporedattrice della rivista Nakayoshi mi disse:

“Un giorno potremmo pubblicare un fumetto a puntate.”

Sul genere di un capolavoro come Anna dai capelli rossi.

Finalmente... quel giorno arrivò...

"Perché non lavori con Yumiko Igarashi?"

Rimasi stupita da questa domanda inaspettata.

Da sempre ammiravo i manga di Igarashi, ma lei aveva lavorato esclusivamente sul Giappone.

Il mio lavoro si occupava di stranieri (una favola barbara….NB nel senso di estranea, esotica, altro da lei)

Il nostro lavoro era diverso...

“Chissà... magari sarà piuttosto divertente!” Il mio cuore palpitava.

Rimasi colpita dalla sua linea e dalla sua abilità.

Anche ad Igarashi piaceva Anna dei tetti verdi, così lei volle lavorare con me...

Il lavoro fu immediatamente stabilito.

Il racconto della vita di (Una storia capolavoro su) una ragazza... il concetto era lo stesso...

Esse (tutte le protagoniste) resistono alle avversità e trionfano sulle avversità.

Ma il carattere delle fanciulle di questi vecchi capolavori è diverso.

[Anna dei tetti verdi] intelligente, forte, attiva.

[Papà Gambalunga] animo riconoscente.

[Pollyanna] rende felice chi le sta intorno.

[Gli 8 cugini] adorabile e affettuosa.

[Il giardino segreto] padrona del destino.

[La piccola principessa Sara] una bella crescita e occhi dolci.

[Heidi] [Piccole donne] etc...

Ma Igarashi e io pensavamo che la nostra ragazza avrebbe affascinato in maniera diversa (come nessuna prima di lei)



Era l’11 novembre. Ero sempre in ritardo (sui tempi). Volevo arrivare puntuale.

Ma non potevo correre perché il mio cappotto era a forma di tulipano (e non adatto ad un’andatura rapida). Ho sempre amato creare nuovi nomignoli per gli abiti.

Soprannominai quel cappotto rosa “primo amore di tulipano”. Gobayashi piaceva a mia mamma che fece quel cappotto. (ho trovato che un certo Kobayashi fu un poeta che scriveva versi anche sulla campagna, è l’unica cosa a cui mi sono appigliata)

Comunque... Era di un velluto a coste che ha fatto epoca, molto resistente (che non smagliava); (ma) stare dentro il mio tulipano mi rendeva felice.

Igarashi e la caporedattrice erano già arrivate al dakadano bada caffè.

Igarashi e io ci salutammo (accogliemmo a vicenda, scambiammo convenevoli) per il nostro primo incontro.

Quando mi tolsi “primo amore di tulipano”...

“Oh... (esclamazione di sorpresa) ma è un cappotto? Pensavo fosse una vestito…..”

Ero sorpresa dal suo modo di fare al nostro primo incontro... ma... parlammo immediatamente in modo familiare.

Igarashi era affabile. Il berretto (lei indossava sempre un basco in quel periodo) era molto appropriato ad Igarashi.

Il capolavoro sulla ragazza stava facendo progressi positivi.

La maggior parte delle disegnatrici di fumetti non collaborano con scrittori, specialmente i principali mangaka vogliono lavorare da soli.

Igarashi era una delle massime disegnatrici. “Voglio disegnare un uomo che indossa il kilt” Igarashi disse per prima.

“Allora… deve esserci un’immigrazione in (o dalla) Scozia.” Disse la caporedattrice.



---La nascita della famiglia Ardley---

Se Igarashi non mi avesse dato una simile idea da vera artista, l’incontro tra Candy e il principe non sarebbe stato così a grande effetto.

Tra l'altro in seguito... dormii in un bed and breakfast in Scozia.

Parlavo un mediocre inglese con la gestrice

"il popolo britannico è...” dissi io.

"No... noi non siamo inglesi... siamo scozzesi", proclamò lei.

'Sì... sì... Zia Ardrey,' pensai.

Igarashi disegnò alcuni schizzi nel caffè.

Il suo libro preferito era [8 cugini] e [morcoveata: freckles boy] (NB non abbiamo capito il secondo titolo)

"Beh... metterei le lentiggini sul viso della protagonista..." Disse Igarashi mentre disegnava.

"Wow... bene... kawaii *..." Esclamai (* kawaii significa carino in giapponese)

“Sì, mi sembra vada bene... potremmo provare con questo. Scriviamo il primo manoscritto in fretta,” disse la caporedattrice.

La rivista aveva bisogno di annunciare un manga e noi dovevamo trovare un titolo al più presto.

Dopo di che... Igarashi e io facevamo progressi sulla (falsariga della mia) storia originale (e personale) stando al telefono di notte.

La sentivo come se fosse una grande amica, come se ci conoscessimo da molto tempo.

“Ho riferito all’assistente un attimo fa... beh... il nome della ragazza è... qualcosa tipo Candy?” mi disse Igarashi al telefono.

Un attimo... e vidi una luce brillante di fronte ai miei occhi... Candy... Candice... Candy...

“Sì... va bene... perfetto...”

Potevo vedere la ragazza. Fino a quel momento, nella mia mente la vedevo solo di spalle, ora invece si voltò verso di me. E la ragazzina mi sorrise dolcemente.

La prima volta che incontrai Candy.



SAGGIO 3



I nostri fan coreani hanno tradotto questa pagina:

http://www1.odn.ne.jp/~lilac/candy_candy/episode2.html



Ricordo quella mattina. Per la prima volta scrissi il titolo sul manoscritto. Era l’alba.

Avevo scritto tutto. Fine.

Scrissi ciò --Candy Candy-- Mizuki Kyoko

C’è una scrivania ( una scrivania in stile giapponese tradizionale... una scrivania bassa) accanto ad una finestra della stanza al secondo piano. Sembrava che ci fosse come un velo fuori dalla finestra, il tenue bagliore rosa del mattino sul tetto confinante. Il vento sembrava soffiare nella mia mente, anche se avevo lavorato tutta la notte.

Guardai il panorama per qualche tempo.

Poco dopo aver terminato il mio lavoro, avvertii una persistente agitazione, sentii che ero ancora dentro il mondo della mia storia... non potrei spiegare il piacere e l’eccitazione.

Aprii la porta e una tiepida luminosità sembrò riversarsi in me. (investirmi)

Il primo lettore fu la caporedattrice...

Ero seduta su una sedia del caffè in attesa che lei finisse di leggere.

Che momenti interminabili...

Non sapevo come i freddi (insensibili) occhi della caporedattrice avrebbero accolto i miei sentimenti

La caporedattrice sollevò la testa. L’espressione dei suoi occhi era positiva

Di solito era una donna di poche parole.

Spesso parlava con gli occhi. “Metti tutto nell’opera di Igarashi”. Sembrò che le piacesse il lavoro che aveva letto.

Sentivo che era di buon auspicio. Sentivo scorrere l’entusiasmo.

"Sarà inserito nell’opera di Igarashi?"

Mi aspettavo che Igarashi volesse dipingere la scena a tutto schermo con la sua fantasia, e ho pensato che avrei potuto completare la scena (Candy e il principe che s’incontrano sulla collina) nel primo periodo di lavoro, ma la caporedattrice insistette affinché allungassi la storia.

Così... nel primo periodo... scrissi rapidamente la scena di Candy e Anthony che s’incontrano davanti al giardino delle rose.

Nel frattempo volevo scrivere più passi (l’infanzia di Candy e il suo addio ad Annie)

La storia della casa di Pony non è importante. Quello che conta è l’incontro...

" ma queste parti renderanno più piacevoli i primi capitoli”

Igarashi e la caporedattrice sembravano lottare per decidere un nome.

“Entrai” (I did enter non lo capisco…….non ha senso, sembra che lei sia entrata mentre le altre due parlavano….)

Sentii così le novità dalla Igarashi.

Credo di sì... forse.

Sembrava sentirsi soddisfatta della prima parte.

"Me l’aspettavo".

Igarashi sembrava piena d’energia. Me la ricordo così.

Aspettavo la prova stampa col cuore che pulsava. La prima verifica di uno scrittore è la prova stampa.

Ricevetti la prima bozza stampata dal caporedattore.

La fragranza delle rose sembrava provenire dal terreno... la casa di Pony... l’atmosfera piena di calore...

scossa dalla brezza... odore di erba ... la voce degli stagni e degli alberi...

Quindi... amai Candy ancor di più... “Candice White è davvero, davvero una brava ragazza.“

“Ho ottenuto ottimi risultati dalla Igarashi” dissi mentre tenevo fra le braccia la bozza stampata.

La caporedattrice concordò molte volte .

Gli eroi del mio scritto si alzavano dai disegni di Igarashi. È il settimo cielo per un autore.

Quella mezzanotte... lessi più volte la bozza stampata... i miei occhi si focalizzavano su un’unica pagina... “Ragazzina... sei molto più carina quando sorridi.” Quando lo scrivevo, lo trasmisi alla mia mente. (NB credo intenda che la sua mente tornò indietro a dei ricordi, si capisce dopo)



Ma passiamo oltre... a 17 ... 4 mesi (calcolo giapponese) persi mio papà, a 21 ... 5 mesi (calcolo giapponese) persi mia mamma. (NB non so perché qui risulta 17)

Sicché un mio amico disse scherzando, "Per essere un’orfana per strada è troppo grande per andare in un orfanotrofio."

Ma io ero in lutto e spaventata . Credo di sì...

Coi risparmi dei miei genitori, difficilmente avrei potuto tirare avanti e a 21 anni cominciai a lavorare.

Entrai a far parte di un gruppo di poesia e scrivevo versi. Frequentai un gruppo di poesia dopo molto tempo.

Tempo dopo ricevetti una lettera da una dei senior (anziano). La senior era molto silenziosa e quasi non parlavamo tra noi. Così rimasi sorpresa , ma aprii la lettera e lessi. ( N.B forse senior era semplicemente una più grande che frequentava il corso da più tempo)

“Penso che sei più bella quando hai un’espressione gioiosa che quando hai l’aria triste, dovresti indossare il sorriso che avevi ai vecchi tempi, quando portavi il tuo cappello.”

In quel momento... il mio cuore era stanco. Ero stanca delle espressioni spigolose della gente.

“Così ho una faccia triste? E... qualcuno ha focalizzato l’attenzione (si sta concentrando) su di me.”

“Mi sento offesa” pensai con una risata.

Sì... per qualcuno che mi aveva osservato... anche se era così... Io indossavo sempre un cappello. Ricordai immediatamente.

In estate... portavo un cappello di paglia.

“Non me lo ricordo” Risposi alla senior.

Se io le avessi inviato un messaggio... Non riuscivo a dire che quelle parole scuotevano il mio petto.

Credo di sì... Ho sempre custodito quelle parole importanti dentro di me.



Da allora non ho più incontrato la senior. Forse lei ha dimenticato di avermi mandato una lettera.

Negli incontri fra persone... le parole possono farci sentire a disagio. Le parole possono risollevarci (tirarci su il morale)

Albert parlò allegramente (alla leggera) a Candy, ma il messaggio nascosto avrebbe dato a Candy un segno di riconoscimento più di uno stemma (NB ho inteso che quelle parole per Candy identificano il principe ….)

Chiunque sembra più bello con l’aria allegra che con l’aria triste.

E ognuna deve corrispondere a qualcosa... Sciarpa? Giacca a quadretti? O camicia verde?... Voi quale tipo di combinazione (accostamento, abbinamento) fate? ( NB questa è fuori come un balcone)



CITAZIONE

Una citazione tradotta che prelude al saggio di Mizuki:

In un primo momento pensai che fosse un bene (giusto) lasciare Candy nel cuore dei fan.

Ma ho scoperto che mi stavo sbagliando.

Così per i fan... ho intessuto una storia di come ho conosciuto Candy Candy.

Questa storia di Candy che ha vissuto nella mia mente.



SAGGIO 4



Speciale per i fan di Anthony!

Tradotto dai nostri fan coreani di Candy Candy.

Anthony, la cui morte è stata decisa sin dal principio.

Questo era l’intenzione originale per il racconto.

Ma non avevo stabilito la causa della morte di Anthony.

Anthony Brown (Oh! È un nome (personaggio) che rimpiango e ho dovuto riflettere molto su di lui)

La prima volta che ho incontrato Anthony attraverso Igarashi (come prova stampata).

Ho visto la sua tenerezza, un vento leggero che soffiava tra i capelli d'oro di Anthony, un balenio di immagini luminose.

Una profonda malia gravava su di lui (c’era un forte fascino su di lui) [il ragazzo morirà...]

Mi sentivo triste e in colpa, dato che io lo sapevo.

Solo io percepivo la morte di Anthony quando sviluppavo il lavoro originale, perché io ero a conoscenza della sua fine.

Che dolore... penso che mi faccia venire le lacrime agli occhi.

Anthony era il proprietario del cancello delle rose.

Il problema per una scrittrice è come raccontare la sua morte.

Che atto davvero crudele.

L’unico pensiero dello scrittore non è quello di salvare, ma la morte.

"Voglio darti una bella morte... Anthony." Promisi ad Anthony, nella mia mente.

(una morte) che sia come Anthony... serena e bella... e lui non sarà cosciente durante il segreto (mistero) del trapasso.

Decisi di seguire lo stile di Rilke.

Il poeta tedesco Rainer Maria Rilke (1875 ~ 1926).

“Rilke alla sua morte è stato punto da una spina.”

La morte è come un poeta?

Sì... il dolce profumo delle rose di Rilke... Potrei donarlo a Anthony.

Essere punto da una spina e morire...

Il racconto della morte di Anthony... una volta che la caporedattrice fosse stata d’accordo.

La sua morte era importante per la scena culmine in questo fumetto.

La caporedattrice voleva creare una morte a forte impatto.

Ero d’accordo... era interessante vedere che anche lei rifletteva intensamente.

L’odore delle rose della morte doveva essere bello … ma c’è la questione dell’impatto e della efficacia

Notai che gli occhi della caporedattrice non erano luminosi.

La verità è che l’improvvisa morte di Rilke non fu causata da una spina.

La ferita da spina in realtà era una forma acuta di leucemia, così morì improvvisamente in pochi giorni.

Anthony era un ragazzo sano. Morì improvvisamente... perché adoperava sempre insetticidi tossici.

"Aspetto la morte di Anthony, con la fragranza alle rose", Igarashi disse fin dall'inizio.

Un fertilizzante per le rose... una storia nella storia (un intreccio secondario sull’insetticida)... disegna l’insetticida” domandai così.

Il sig. Whiteman sollevò un insetticida . Il marchio nero ben visibile sul pesticida significava la morte di Anthony.

Infine arrivò il giorno in cui dovevo scrivere.

Una scena memorabile nei miei ricordi.

Mentre Candy & Anthony parlavano piacevolmente, Anthony all'improvviso disse una verità importante.

Quella verità era l’amore di Anthony. Da quelle parole fuoriusciva purezza.

"Che cosa hai detto?" Candy aveva già compreso il significato di quelle parole, ma fingeva di non aver capito e fece questa domanda con il cuore che batteva forte.

Ma non ci fu nessuna risposta.

Candy si voltò e vide Anthony accasciarsi al suolo.

"Anthony parla (parla, mi spaventi)!"

Non ci fu risposta e le sue ultime parole avrebbero continuato a vibrare in fondo al cuore di Candy.

"Beh non è male, ma... potresti pensare ancora un po’ ad un altro scenario per la morte di Anthony?” chiese la caporedattrice.

Quella sera consegnai il lavoro.

La caporedattrice telefonò. “Abbiamo avuto una riunione di redazione (correzione dei testi). Gli altri dicono che la morte di Anthony è poco convincente ... perciò voglio che ne parliamo insieme ancora una volta.

Percepii subito che Anthony non sarebbe più potuto morire per colpa delle rose, quindi sarebbe deceduto cadendo da cavallo.

Correggemmo ripetutamente il manoscritto della morte improvvisa.

Di sicuro era una scena a forte impatto nel manga.

Ma la caccia alla volpe e la caduta da cavallo, non erano appropriati ad Anthony.

Era un’azione crudele per Anthony.

Non ero propensa per questa scelta , ma concordavo che un simile shock fosse piuttosto adatto ad un manga di spessore (profondo).

(non potevo farci niente) ero d’accordo che la morte a causa delle rose non era convincente.

Rimanere uccisi sul colpo per colpa di un insetticida potrebbe essere poco credibile

"Non c'è nessun esperto cacciatore di volpi perché sono immigrati scozzesi. Ci sarà una formale festa di benvenuto per la figlia adottiva.”

”Sarebbe splendido da dipingere ”

Cambiai la mia opinione al riguardo.

La morte di Anthony... non si poteva cambiare...

Non riuscivo a pensare a nessun altro tipo di morte.

La scadenza era già passata. Se io ero in ritardo potevano esserci lamentele.

Così la scrissi in fretta a mente chiusa

Per un caso di giustizia (justice, forse c’entra il processo contro Igarashi) dopo 20 anni ho trovato un manoscritto su questo triste episodio.

C'è ancora la copia della scena della morte e una stesura sul profumo della morte che avevo abbandonato.

(non c’è altro sulla morte a causa delle rose che avevo accantonato)

Ho letto ancora la caduta da cavallo.

(Quella) andava bene.

Lo capisco , (ma) la mia mente segue costantemente la morte a causa delle rose.

Ad ogni modo ... grava sulla mia mente.

Il ragazzo che ama le cose ( gli esseri) viventi.

Non riusciva a scacciare dalla testa la morte della madre -- lui non amava uccidere gli animali.

Cosicché io volevo evitare che Anthony fosse un cacciatore di volpi.

(Lo stesso vale per Stear, ma ho un modo differente di immaginare (ho un’opinione diversa su) Archie. Archie deve essere garbato , ma...)

Io ero l’autrice originale.

Io scrivevo per riviste di fumetti.

Infine, mi resi conto che il mio lavoro doveva salvaguardare un buon fumetto.

Credo che finalmente la caccia alla volpe era riuscita.

Ho fatto di nuovo uso di quella scena per la cavalcata di Candy & Terry.

Ma io continuo a pensare alla scena della morte di Anthony, che scorre ripetutamente (come) al rallentatore.

Anthony cade lentamente in un mare di rose.

Un incessante profumo di rosa... petali sparsi ...

“Anthony... hai sentito dolore quando sei caduto da cavallo?”

No... non avrebbe sentito nulla, perché la morte è stata istantanea.

Ancora non riesco a visualizzare la scena convenzionale stabilita (la caduta da cavallo)

Perciò mi scuso, quando composi il manoscritto, volevo scrivere parole diverse dalle parole che lui lasciò a Candy.
 
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