Nel programma radiofonico "la bomba" in onda su Radio Deejay il sabato mattina, condotto da Vic e Luciana Littizzetto, c'è un angolino culturale curato con la collaborazione di Germana Pasquero (doppiatrice, attrice, insegnante di doppiaggio, comica) dove, al termine di un divertente quiz, il vincitore si aggiudica come premio, la lettura e dedica di un haiku
mi sono quindi incuriosita sugli
Haiku ovvero i componimenti poetici presenti nella letteratura giapponese
e, non so se ispirata dalla voglia di saperne di più sulla letteratura giappo oppure voler essere più vicina a Mizuki, fatto stà che una volta scoperti questi magici componimenti, ho pensato di aprire un topic per approfondire l'argomento
per saperne di più:
"Un attimo di vita che diventa verso"
[immagine e didascalia tratte da:
http://japan.iobloggo.com/16/haiku---poesia-giapponese]
Gli Haiku sono brevi poesie tipicamente giapponesi, formate da tre versi caratterizzati rispettivamente da cinque, sette e di nuovo cinque sillabe. La loro caratteristica principale, oltre all'estrema brevità, è il fatto che tra i vari versi non vi è quasi mai un nesso se non velato, in altre parole, l'haiku sembra riflettere un pensiero, un' emozione, è come catturare un momento fugace, il desiderio di voler raccontare qualcosa senza modificarlo in alcun modo.
[tratto da: http://japan.iobloggo.com/16/haiku---poesia-giapponese]L'haiku, la poesia giapponese
Perché nelle scuole non si parla mai di poeti giapponesi?
Eppure il tesoro della poesia giapponese è davvero immenso e non era affidato solo al genio di grandi poeti, ma anche al modo di esprimersi di ogni persona, ricca o povera, colta o incolta. È una poesia semplice e istintiva, fatta per lo più di immagini, che arriva dritta al cuore.Le prime raccolte di poesie comparvero all'inizio dell'ottavo secolo: la forma poetica originaria era la "Tanka", un componimento breve di cinque versi ispirato al contrasto tra la natura e il sentimento stesso del poeta che la contempla.
La maggiore raccolta resta il Manyoshu (raccolta di "Miriade di foglie"), un'antologia che comprende circa cinquemila componimenti poetici, tra cui spiccano sicuramente le opere del grande Yamabe No Akahito.
Vi fu dopo questa raccolta (il cosiddetto "Periodo Tokugawa") un forte risveglio nazionale e letterario che diede origine a una nuova forma poetica: l'haiku o haikai, breve componimento di tre versi (il primo e il terzo di cinque sillabe, il secondo di sette)
in cui la natura diviene spesso un pretesto per riflettere, per esternare uno stato d'animo o un pensiero. Caposcuola indiscussi dell'haiku sono Matsuo Basho (1644, 1694), autore che seppe dare alla poesia giapponese un tono più misurato e riflessivo, e Issa Kobayashi (1763, 1823 ), continuatore dell'opera di Basho: i suoi haiku sono splendidi.
[tratto da:
www.kultunderground.org/archivio.asp?art=4450]
Haiku , Tanka , frammenti da incorniciare
[tratti da: www.raccontiepoesie.org/Haiku/Haiku.htm]
di Matsuo Bashõ
dilegua l'eco della campana del tempio;
persiste la fragranza delicata dei fiori;
ed è sera
***
qui
raggiungono il mio occhio
solo cose fresche
***
di Kobayashi Issa
in questo mondo contempliamo i fiori; sotto, l'inferno
***
in questo mondo
dall'alba già tribola
pur la farfalla
***
l'allodola
del mio villaggio: non la vedo
ma so che canta
***
di Ikenishi Gonsui
c'è una meta
per il vento dell'inverno:
il rumore del mare
di Takarai Kikaku
che ci sia luna
sul sentiero notturno
di chi porta i fiori
di Oshikochi Mitsune
debbo di nuovo partire,
ma, nella brezza montana,
mi è difficile lasciare
la fresca ombra degli alberi
di Hino Sõjõ
pulisco la lente
degli occhiali - anche dalla parte
dell'occhio cieco
***
chiudendo gli occhi
in un antico amore
mi riscaldo
se qualcuna/o di Voi ne conosce altri, possiamo raccoglierli e condividerli qui
Edited by Pupavoice - 15/2/2011, 17:07