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DAL DIARIO DI CANDY Martedì,23 novembre 1920 L’autunno si era annunciato con un tripudio di colori. Molte tra le piante che popolavano il territorio,sia nei campi che nei boschi davano ancora un tocco di colore al paesaggio,che si preparava ad affrontare l’inverno. Quella era per me una stagione colma di ricordi malinconici e niente riusciva a sopire la mia sofferenza. Quel giorno ero sola in casa e tentavo di allontanare la grande tristezza che mi aveva assalito, guardando dalla finestra lo spettacolo della natura. Ma il mio pensiero tornava immancabilmente al giorno in cui avevo dovuto dire addio per sempre all’uomo che amavo:Terence.Vi ero stata costretta da una tremenda sciagura che ci aveva inesorabilmente travolto e separato. Era l’anno 1914 quando durante alcune prove dello spettacolo di Romeo e Giulietta,un riflettore delle luci cadde sul palcoscenico proprio mentre lui stava recitando. Terence non rimase ucciso solo perché Susanna Marlow,l’attrice che avrebbe dovuto interpretare Giulietta,si gettò verso di lui e lo spinse rimanendo ferita al suo posto,perdendo cosi una gamba. Fu in quel periodo che Terence scoprì che lei provava dei sentimenti nei suoi confronti e Il già forte senso di colpa che aveva per l’accaduto fu alimentato ancora di più dal rancore della madre della ragazza,la quale pretese che lui le restasse accanto per tutta la vita e lui non indifferente al gesto di Susanna accettò di restarle accanto,consapevole però che non l’avrebbe mai potuta amare,come si aspettava lei e che il suo cuore sarebbe sempre stato da un’altra parte. Ma lei venuta a conoscenza dell’amore che lo legava a me,non volendo certo che le restasse accanto solo per compassione e non volendo essere la causa della sua infelicità, in preda alla disperazione tentò il suicidio e fui proprio io che la trovai sul tetto dell’ospedale in procinto di farlo e che l’afferrai per impedirglielo. Ero andata in ospedale proprio per parlare con lei,per dirle che non era giusto che si approfittasse del suo gesto per legare a sé Terence e condannarlo così all’infelicità. Avevo appreso la notizia dell’incidente da dei pettegolezzi fatti in teatro da alcune donne,Terence non mi disse nulla al riguardo,forse perché non voleva distruggere la gioia che entrambi avevamo per aver avuto finalmente l'occasione di rivederci e la possibilità di poter stare un pò di tempo insieme dopo un lungo periodo passato lontani.Forse non voleva distruggere la felicità che stavamo condividendo in quegli istanti,l'unica che ci era stata offerta e che ci era rimasta e lo capivo.Ma una volta in ospedale trovandola sul tetto in procinto di suicidarsi mi resi conto della sua disperazione e dell’amore profondo che la legava a lui,lo amava a tal punto da farsi anche da parte pur di vederlo felice e per non ostacolarlo nella sua felicità con me.Se pur con il cuore a pezzi decisi di tirarmi indietro e di farmi da parte,lasciando Terence e obbligandolo a stargli accanto,in quanto ritenevo più giusto che fosse lei in quel momento ad avere più bisogno di lui,delle sue cure e delle sue attenzioni e cosi decisi di partire.Una volta via,avrei cercato di rifarmi una vita lontano da lui e infatti fu così,da allora ho continuato la mia professione di infermiera e sono andata vivere alla Porte,all'orfanotrofio di Suor Maria e Miss Pony dove sono cresciuta.Nonostante i suoi vari tentativi di fermarmi,dal momento che,malgrado tutto,Lui era un ragazzo onesto e buono,alla fine fece come gli chiesi. Per come stavano le cose,non poteva certo chiedermi di continuare a vederci e dunque tra noi era tutto finito,per sempre. Anche se da quel momento in poi avremmo dovuto condurre due vite separate,ognuno per la propria strada,sapevamo che però i nostri cuori si sarebbero appartenuti per sempre e che non avremmo mai potuto sperimentare nei confronti di un’altra persona un trasporto altrettanto forte come quello che si era istaurato tra di noi un amore assoluto e intenso che ci avrebbe accompagnato per tutta la vita. Quel distacco per entrambi fu un colpo durissimo e ci costò molto. Io non avevo dubbi sul fatto che anche lui ne soffrisse,perché quando lo vidi in ospedale l’addio fra di noi fu straziante. Terence mi rincorse per le scale,abbracciandomi tra le lacrime. Non lo avevo mai visto cosi sinceramente addolorato. In quell’istante, consapevole del dolore che provocava a me e a se stesso quella separazione,mi manifestò tutto il suo dispiacere e mi confermò ancora di più i suoi sentimenti nei miei confronti. Sapevamo entrambi che anche se da quel momento in poi avremmo vissuto lontani, saremmo sempre stati vicini l’uno all’altra con il cuore ricordando e ripercorrendo con la mente tutti i bellissimi momenti passati assieme. Io avevo il cuore a pezzi e non sapevo quanto tempo ci avrei messo a guarire da quella ferita. Avevo pianto ancora molto per lui,ma non gli avevo mai scritto,non avevo più cercato in alcun modo di contattarlo,Perché più il tempo passava e più mi accorgevo dell’impossibilità che avevamo di amarci liberamente come entrambi tanto desideravamo. Terence,non sarebbe mai stato completamente mio,dovevo capirlo e stare lontana da lui era la cosa più giusta che potessi fare e inoltre dovevo cercare di dimenticarlo,per non soffrire ancora ulteriormente. Cosa che col passare del tempo è divenuta impossibile. Sono passati sei anni dall’ultima volta che lo vidi ma la sua immagine più viva che mai nella mia mente ogni giorno e in ogni istante mi viene incontro e sono sicura che sarà con me per sempre. Non passava giorno che io non lo pensassi e non pensassi con rimpianto a ciò che poteva essere con lui e che non era stato e ogni volta a quel pensiero ,la tristezza tornava ad assalirmi … e anche ora mi trovavo a pensare a lui. Ripensavo con tanta nostalgia ai mesi trascorsi a studiare alla Royal St.Paul School,ai bellissimi giorni passati insieme a Londra e in Scozia. Mi mancavano i nostri incontri,le risate,gli scherzi e i dispetti che ci facevamo a vicenda. Tra noi in quel periodo era nata subito una bellissima amicizia che presto si trasformò in un sincero e profondo amore. Ripensavo a quel bacio che mi diede durante i giorni trascorsi al collegio su quella collina che io battezzai come la mia seconda collina di pony,proprio quando meno me l’aspettavo. Fu un lungo bacio appassionato,che all’inizio mi sorprese lasciandomi sconcertata,io non avevo mai baciato nessuno nella mia vita e quella per me fu la prima volta. Ma fu bello e ne conservo tuttora il ricordo. Quelli erano stati i giorni più belli della mia vita,istanti indescrivibili e indimenticabili che non sarebbero tornati mai più e che non avrei mai dimenticato. Forse se fossi uscita,una breve passeggiata mi avrebbe aiutato ad attenuare almeno in parte il grande dolore sempre costante nel mio cuore. Cosi mi diressi verso la collina di pony. Si stava bene fuori,la brezza della sera quasi imminente,mi accarezzava il viso e il profumo degli ultimi fiori di quel prato e di quella collina mi dava un po’ di sollievo che però non bastava del tutto ad alleviare la mia malinconia. Era stato bello sentire quella dolce brezza sul viso,ma mi ricordava le mani di Terence e quel pensiero mi aveva messo ancora più tristezza. Avevo sperato che una passeggiata potesse aiutarmi ad allontanare questi tristi pensieri e invece mi accorgevo che era inutile perché ovunque andassi i brutti ricordi,ma anche quelli belli,mi tornavano inevitabilmente alla memoria. Era stato ancora un altro revival del passato,dei momenti meravigliosi che avevo vissuto con lui. Poi,con una stretta al cuore,tornavo alla triste realtà e mi dicevo che quello era stato soltanto un sogno stupendo presto svanito. Io non so cosa mi riserveranno il futuro e il destino,ma l’unica cosa certa che so è che ho vissuto un amore stupendo e un’esperienza meravigliosa e indimenticabile,che mi accompagnerà per tutto il resto della mia la vita. Forse adesso sono più matura ,più adulta e quindi più saggia,forse ho condotto un’altra vita da allora,ma so per certo che quando alla fine arriverà la mia ora,i ricordi di quelle meravigliose giornate saranno le ultime immagini che scorreranno nella mia mente.In tutti questi anni non ho mai sentito il desiderio di cercarmi un altro e non ho mai nemmeno una volta immaginato la mia vita insieme ad un’altra persona che non fosse lui. Lo amo ancora e non ho mai minimamente pensato,nemmeno per un momento che ci potesse essere qualcuno in grado di sostituirlo e di prendere il suo posto nel mio cuore e credo che sarà cosi per sempre. Candice White Andrew
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