| Sulla scia della FF di Cate, ecco a voi la scena della terrazza "rivisitata" Mi scuso in anticipo per eventuali errori, ma nel terrore di non postarla più, non l'ho nemmeno riletta!!! Evviva le signorine "staseramibutto"
Era arrivata su quella terrazza guidata dalla lamentosa voce che udiva e dall'aria gelida che da lì sembrava provenire. Lo spettacolo che le si era presentato davanti la lasciò senza parole. Susanna era lì, con la sola camicia da notte a coprirla da quel vento incessante, le stampelle buttate di fianco, e apparentemente tentava di suicidarsi. Gridava verso di lei ora, le urlava che la sua vita non aveva alcun significato perchè senza Terence non valeva la pena di essere vissuta, che ormai non aveva più niente da perdere, che la sua carriera era rovinata per sempre. Le chiedeva di andarsene. Candy la guardava con espressione indecifrabile, un misto di rammarico, pena e rabbia. Rammarico perchè in fondo le dispiaceva che quella ragazza dai capelli color del sole dovesse soffrire così a causa sua e allo stesso tempo provava pena per lei, anche se era triste ammetterlo, per quello che Susanna non avrebbe mai avuto e lei si, l'amore di Terence. Eppure, nonostante tutto il sentimento che più le bruciava dentro era la rabbia. Era furiosa per quella melodrammatica scena alla quale Susanna la costringeva ad assistere ed alla quale a breve avrebbe costretto anche Terence. Era furiosa perchè quella creatura, all'apparenza così fragile e innocua stava cercando con il ricatto di intromettersi tra loro per puro egoismo, e cos'ì facendo stava minando la sua sola speranza di felicità. Non le avrebbe permesso di riuscirci, non lo avrebbe permesso a nessuno questa volta, nemmeno a Susanna Marlowe, nonostante le fosse grata per aver salvato Terence. Troppe volte e a troppe persone in passato aveva lasciato questo spazio, persone come i Legan che usavano qualsiasi appiglio per ferirla, persone come la Zia Elroy che con la sua alterigia cercava in ogni modo di farla sentire fuori luogo e indesiderata. In tanti, chissà perchè, volevano a tutti i costi evitare che fosse felice, ma stavolta sarebbe stato diverso. Non era disposta a mercanteggiare per l'amore di Terence che le spettava di diritto, non avrebbe abbozzato, non sarebbe scesa a compromessi. Avrebbe lottato per lui e per il loro futuro anche se questo poteva significare.... " Si, buttati Susanna. Fallo! Hai ragione, non c'è più niente per cui vivere " credette di dire. Era quasi certa di acer pronunciato quelle parole, tanto lo desiderava. No, non era possibile, non poteva averlo detto davvero... eppure, eppure per un attimo l'aveva vista cadere e, non solo non aveva cercato di evitarlo, ma anzi con il suo sguardo sembrava volerla incoraggiare. Era durato solo un attimo, poi era tornata con i piedi per terra e lei era ancora lì, appesa al cornicione con la camicia da notte che sventolava come un lenzuolo steso. Si accorse così, a metà tra la delusione e il sollievo che non le aveva detto niente, non l'aveva incoraggiata, anche se i suoi occhi parlavano per lei. Susanna la guardava implorante, eppure non avrebbe saputo dire se il suo sguardo la pregava di lasciarla fare o di salvarla. "Cosa vuoi? Vattene" le gridò ancora, ma di nuovo Candy non proferì parola limitandosi a guardarla. "Non provi nemmeno a dissuadermi?" le chiese infine Fu allora che Candy sembrò svegliarsi da quel suo incubo ad occhi aperti e le rispose. "No, Susanna, non proverò a fermarti. So già che non lo farai, quindi non sprecherò il mio tempo in questo. Sei solo una vigliacca in fondo, una bambina viziata abituata ad avere qualunque cosa puntando i piedi e lagnandoti. Beh, sai qual'è la notvità? Questa cosa non puoi averla. Terence non ti ama e non ti amerà mai e non solo perchè ama me, ma perchè se anche io non esistessi, lui non saprebbe che farsene di una come te. Sei una piccola serpe dagli occhi languidi, ma questo lui lo aveva già capito. Il tuo non è amore. Se lo amassi veramente desidereresti la sua felicità e non la sua prigionia. Non cercheresti di tenerlo legato a te per compassione. Oh, no, lui non potrebbe amare una persona come te in nessun caso e non sarò certo io a chiedergli di sottoporsi a questa tortura." Susanna era rimasta a bocca aperta ad ascoltare le dure parole che Candy le aveva appena detto e poi l'aveva vista voltarsi ed andarsene senza guardare indietro. Ora era di nuovo lì, sola, con il vento che le gelava le ossa ad ammettere a se stessa che Candy aveva ragione. Non avrebbe mai avuto l'amore di Terence, e non avrebbe mai avuto nemmeno il coraggio di suicidarsi. Pian piano si ritirò dalla sporgenza e recuperò le stampelle. Candy nel frattempo aveva ridisceso le scale e nel corridoio si era trovata Terence davanti. " L'hai trovata? " chiese preoccupato " Oh, si. L'ho trovata. Sta bene. È tornata in camera e si è appisolata." mentì per la prima volta. "Torneremo domani a trovarla" disse, certa che il giorno dopo le cose sarebbero andate meglio per tutti. " D'accordo. Andiamo allora. Ho un regalo da darti" e così dicendo Terence la prese sotto braccio e insieme si incamminarono verso il futuro che li attendeva.
FINE
PS: Lo so, avevo promesso che la facevo buttare di sotto, ma proprio non me la sono sentita
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