Candy Candy

La penna di Robert, (remake e continuazione)

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view post Posted on 7/10/2012, 20:07     +1   -1

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Eccomi qua! :lol: Un nuovo inizio per la Penna!

Come vi avevo già anticipato, scriverò con un altro colore le modifiche che apporterò rispetto al racconto precedente, in modo da renderle immediatamente visibili. Le farò in ROSSO SCURO. Invece, siccome sono assolutamente un'abitudinaria, l'idea di cambiare il colore dell'intero testo mi mette a disagio. Allora ho pensato di fare così: quando ci sarà un post con l'aggiornamento, la parte scritta in colore diverso sarà l'introduzione, come in questo caso. Così per cercare gli aggiornamenti, saprete di dovervi fermare nei post che esordiranno col colore viola. Spero che questo non dia troppo disagio. :P
... Che altro dire? ... Per chi volesse iniziare per la prima volta a leggere questa ff, anticipo che oltre a Candy ci sono tre protagonisti maschili: Robert, Terence e Albert. Se però mi conoscete anche solo un pochino, saprete per chi stravedo, nonostante tutti e tre mi piacciano assai! (pure Robert, poverino!) ^^
L'idea dei tre finali non penso sia sbagliata, vorrei vedere quanto riesco a modificare radicalmente la narrazione a partire da un certo punto che devo ancora decidere, e che sarà diverso per ciascuno dei due altri protagonisti; inoltre tempo fa promisi una ff terenciana alle mie prime lettrici, e sto ancora vagliando se sia il caso di dare altre versioni della Penna, o di continuare "Caccia all'Aquila". Vedremo, comunque adesso mi voglio concentrare su quello che preferisco.
(tra parentesi ci terrei a dire, che anche qualora facessi altre versioni della Penna, la PRIMA rimarrà sempre quella ufficiale, e non desidero portare questa ff in nessun altro sito).
Detto questo, vi auguro Buona Lettura, e vi offro la solita scatola di cioccolatini virtuali
:singer: :chocolate box:




Cap.1

“Robert Ladder”



- Va bene. Ora chi mi sa dire qual è la capitale dell’Alaska?
Il giovane maestro sorvolò con lo sguardo la classe esitante, non riuscendo a reprimere una smorfia di disappunto divertito.
- John…? … Amy? …… Allora??
- Seattle?
- No!
- Chicago?
- No, no!! … E poi Chicago è poco distante da qui, non lo sapete?!
In quel momento sulla soglia della piccola aula comparve l’educatrice più anziana, sfoggiando il suo inossidabile sorriso sintomo di una ben radicata serenità che il ragazzo tanto le invidiava. La rapida occhiata che si scambiarono servì a comunicare al maestro la fine della sua lezione.
- … Va bene! La buona Miss Pony ci sta avvisando che è ora di pranzo! Riponete i vostri quaderni, lavatevi le mani e… Ah! Voglio che per domani ripassiate le capitali degli Stati Uniti. Guardate che se non le saprete vi metterò dei brutti voti!
- Ah ah! Maestro, tu non li metti mai, i brutti voti!
- John, bada a come parli! Il primo brutto voto potrebbe essere il tuo!!
Mentre i bambini ritiravano le loro matite e quaderni, facendoli scomparire nel cassetto sotto il ripiano alzabile del proprio banco, Suor Maria, che aveva raggiunto Miss Pony sulla soglia dell’aula commentò contenta il misto di disciplina e spensieratezza che sapeva comunicare il giovane maestro e concluse che questi pareva essere proprio la persona giusta per insegnare ai loro bambini. “È davvero un valido insegnante, Suor Maria – le rispose a mezza voce la più anziana, per non farsi sentire dall’interessato – Se non fosse per…”
- Miss Pony, Suor Maria… vogliamo avviarci?
- Sì, Robert. Sarai affamato, vero?
- Più o meno. Io non mangio mai tanto. Prego, dopo di voi!

Robert Ladder era arrivato alla Casa di Pony sette giorni prima. Viaggiava con un piccolo e modesto bagaglio e aveva subito consegnato a Miss Pony una lettera di presentazione da parte del preside della scuola elementare della non lontana cittadina di Woodstock. Alle due istitutrici che lo guardavano con esitazione, aveva chiesto di poter insegnare ai bambini della Casa di Pony in cambio di vitto e alloggio. “Un maestro ci farebbe comodo, in effetti. Ma non possiamo pagarle uno stipendio.” “Come ho già detto, chiedo solo vitto e alloggio. Vedete, oltre a un maestro, sono uno scrittore e sto cercando un posto tranquillo e isolato per poter meditare e scrivere il mio romanzo.”
“Ah, siete un romanziere?” – gli aveva fatto coro Suor Maria accendendosi di entusiasmo per la piega della conversazione.
“Non ancora. Sto meditando la mia prima storia lunga. Ma scrivo racconti!”
“Ohh, che genere di racconti?”
“……… Dell’orrore.”
Dopo quella dichiarazione la conversazione era un po’languita.
“… Bene, Signor Ladder, io direi di fare una prova. Voglio capire se ci sapete fare con i ragazzi.”
“Grazie. Miss Pony, era quanto speravo!”
“Inizierete domani. Eh, per favore…… le chiedo di non traumatizzarmi i bambini con storie dell’orrore.”
“State tranquille. So tenere ben separati i due ambiti!”
Detto questo aveva sollevato il suo bagaglio e s’era diretto con risoluzione verso l’uscita della saletta di ricevimento, intenzionato a farsi mostrare subito la stanza che l’avrebbe ospitato.

E ora era trascorsa una settimana da quel giorno.
Con i bambini era indubbio che ci sapesse fare: sapeva tenere il buon umore nella classe, aveva subito imparato tutti i nomi e sapeva ricordarsi piccoli fatti che riguardavano ciascuno di loro, tanto da dare la piacevole sensazione di conoscerli e capirli, quasi fossero già mesi che viveva con loro.
- Robert, perché-
- John, devi chiamarlo ‘Signor Robert’! ricordati che è il tuo maestro!
- No, Robert va bene. In fondo sono giovane.
- … Mi spieghi perché hai quelle occhiaie? – riprese John – Non ho mai visto nessuna persona giovane con delle occhiaie come le tue!
Il ragazzo guardò John con un guizzo di ribellione che però si sciolse immediatamente in un’occhiata più ragionevole.
- Perché dormo poco. – disse scostando con la mano una ciocca indisciplinata di capelli corvini dai riflessi blu che gli percorreva la fronte separandogli gli occhi.
- Ed è per questo che sei anche così pallido?
- John, sii più educato! – tuonò Miss Pony.
Robert si accarezzò il pizzetto che unito ai baffi gli incorniciava la bocca in un sottile quadrato di peluria color inchiostro. Stirò le labbra in un sorriso forzato che sembrò evidenziare quanto fosse sciupato. Dalle borse sotto gli occhi si levavano, più su, due iridi grigi che sembravano da tempo aver perso di vista l’azzurro del cielo. I capelli, ondulati e dal taglio indefinito, scendevano a ciocche ora lunghe ora corte; quelle corte gli incorniciavano il viso, mentre la restante massa più lunga era stretta da un nastro di seta all’altezza della nuca, e scendeva sulla schiena anche fin sotto le scapole. Il nastro era assurdamente rosa, e stonava sempre con il colore delle camicie che indossava. Queste erano di una certa fattura pregiata anche se non propriamente ricca, ma Robert le portava sempre fuori dai pantaloni e aperte all’altezza dei bottoni in fondo. I pantaloni erano sempre di fustagno scuro, ora violacei, ora verde bottiglia, ora rosso sangue, lunghi fino ai piedi a sfiorare delle calzature solitamente da quattro soldi.
Inutile dire che a Miss Pony l’aspetto trasandato da nobile in decadenza di Robert non piaceva affatto.
Suor Maria lo scusava dicendo che era un artista. Ma l’istitutrice più anziana era preoccupata per l’esempio che questi dava ai bambini. “Non dovremmo chiedergli di infilarsi almeno la camicia nei pantaloni? E magari pettinarsi un po’ meglio?” – aveva commentato più di una volta Miss Pony. “Almeno si rade ogni giorno e si tiene in ordine il pizzetto.” – le rispondeva conciliante Suor Maria.

- Vedi, John, la mancanza di sonno può fare brutti scherzi... Comunque parliamo d’altro. Allora: Qual è la capitale dell’Alaska??
- NO, MAESTRO, NON INSEGNARE ANCHE A TAVOLAAA!!! – fu il coro di proteste dei bambini.

* * *



Erano passati due mesi dall’arrivo di Robert alla Casa di Pony. Tutto sembrava procedere per il meglio.
- Oh, guardate, c’è anche una foto! – disse Suor Maria allegramente indicando il foglietto color seppia che spuntava dalla busta che Miss Pony aveva in mano. I bambini si accalcarono per vederla, ma una folata di vento la strappò quasi subito dalle mani forse troppo emozionate della suora e fu raccolta al volo da Mina, la cagnona, che scappò col bottino quasi fosse un osso prezioso.
Robert vide la scena da lontano, mentre tornava da una passeggiata a piedi sulla Collina di Pony. Mina corse verso di lui, e invece di evitarlo gli saltò addosso rendendolo instabile sulle gambe per qualche secondo, che bastarono al ragazzo per notare la graziosa infermiera che spuntava dalle fauci del San Bernardo. Riuscì a non cadere e ad afferrare la fotografia, che uscì dalla bocca di Mina accompagnata da una sottile scia di bava vischiosa.

Il giovane maestro fissò la foto umida e gocciolante: capelli biondi e vaporosi raccolti in due grossi codini laterali e sormontati da un cappellino bianco con lo stemma di una croce rossa (che dai toni seppia appariva quasi nera); occhi grandi e profondi come il mare; la bianca divisa da infermiera mezza nascosta dal diploma che la ragazza esibiva con orgoglio, e infine gli stivali dalle punte presumibilmente rosse che richiamavano il colore del distintivo. …
Mina abbaiò riportando Robert alla realtà.

- Questa è Candy, Robert! – spiegò Suor Maria ricevendo la foto dalle mani del ragazzo che intanto le aveva raggiunte. – Anche lei è cresciuta alla Casa di Pony, e ora è diventata una bravissima infermiera diplomata dell’Ospedale Santa Johanna di Chicago!
- Chicago…
- Candy è molto famosa tra i nostri bambini – continuò Miss Pony, comodamente adagiata sulla sua sedia a dondolo sistemata di fronte alla casa per controllare la ricreazione di quelle piccole pesti – Ogni volta che viene a trovarci i bambini le fanno grandi feste e la chiamano addirittura ‘capo’!
- La conoscerai anche tu, prima o poi! – concluse la suora con un sorriso.
- Ne sarò felice! – rispose automaticamente il maestro entrando in casa.
I bimbi avevano ripreso a giocare con Mina e Clean, e Miss Pony ripose accuratamente i fogli della lettera di Candy nella loro busta.
- Ha notato, Miss Pony, come Robert guardava la foto della nostra Candy?
- Sì, Suor Maria… La nostra piccola Candy è diventata una bellissima ragazza, e i giovanotti non sono indifferenti al suo fascino, perfino quando guardano una sua fotografia…

* * *



“… ‘Fermati, mostrami il tuo volto!’ – disse il vecchio con un ultimo guizzo d’energia. La luce rallentò, si fermò a mezz’aria. Tremolò nell’oscurità dei sotterranei freddi. E lentamente, molto lentamente, il punto luminoso iniziò a trasformarsi rivelando il fantasma che era.”
SBADABRANG
- Accidenti, il mio inchiostro!
Robert si lanciò rapidamente sul botticino di vetro a base quadrata caduto per terra cercando di impedire un’ulteriore fuoriuscita del liquido. Il vetro del contenitore, molto spesso e resistente, non si era rotto, ma aveva fatto un baccano incredibile squarciando il silenzio della notte. Il giovane temette di aver svegliato i bambini.
Restò col fiato sospeso per ascoltare se ci fossero rumori, ma sentì solo il fievole crepitio della sua lampada ad olio appoggiata sulla scrivania. Si sporcò tutte le mani di nero pulendo il pavimento con la carta assorbente, e infine si diresse in cucina per lavarsele.
Mentre apriva leggermente il rubinetto e s’insaponava le dita sotto un filo d’acqua, la sua mente fantasticava il seguito del racconto: “Il fantasma… il fantasma finalmente era lì: una bellissima donna fluttuante nell’aria. Una chioma di capelli ricci e ribelli, che in vita erano stati biondi, lunghi e morbidi… che le contornavano la testa come una criniera…”
- Non sarebbe meglio lavarsi le mani in bagno?
- Co- ?? Oh! Miss Pony!
- Nel lavandino ci sono alcune tazze sporche. Con tutto il tuo inchiostro…
- Oh, mi scusi! Comunque l’inchiostro non s’appiccica alle tazze… Ad ogni modo vado subito in bagno!
- Robert, ascolta! … Perché non provi a dormire?!
- … Sto bene così, Miss Pony… Buona notte! Scusi se ho fatto rumore.

Tornato nella penombra della sua stanza, il foglio col racconto, l’unica cosa veramente illuminata dalla piccola lampada sulla scrivania, lo attendeva brillando di bianco e separandosi dal legno del tavolo come se splendesse di vita propria.
“il fantasma. Quella donna giovane e apparentemente vitale, lo chiamava a sé: giù, sempre più giù, con lei nella tomba…”
- Con lei nella tomba… - Robert sospirò. Un altro racconto che avrebbe venduto al solito giornale.
E un’altra notte senza sogni: infatti in quel momento, sul far del mattino, si sentiva abbastanza stanco da esser sicuro che avrebbe dormito un paio d’ore senza incubi. … Era tutto quello che desiderava: brevi sonni senza incubi.
Tra un paio d’ore si sarebbe alzato, e nonostante la stanchezza sarebbe andato a insegnare. Nel pomeriggio avrebbe riposato un altro paio d’ore… aveva paura di dormire più a lungo: non voleva più sognare. Non voleva più abbandonarsi.
Non voleva più agitarsi nel sonno e destarsi di soprassalto, sudato e col timore, un giorno, di non riuscire più a svegliarsi.

* * *



L’incontro con Candy era avvenuto in modo del tutto imprevisto.
Quel giorno, molti mesi dopo il suo arrivo alla Casa di Pony, Robert stava tornando all’orfanotrofio dopo essere stato alla sede del giornale di Woodstock.
- Si fermi qui, per favore! – aveva detto al conducente della carrozza molto prima di essere a destinazione.
- Ma, mancheranno ancora due miglia, signore!
- Non importa!
Congedò il conducente pagandogli la somma dell’intera corsa e si strinse nel mantello apprestandosi alla camminata. I cavalli della carrozza ripartirono scalpitando mentre eseguivano l’inversione di rotta sulla strada stretta. Quello di destra sfiorò Robert che s’era bloccato in mezzo alla carreggiata e per poco non lo colpì con uno zoccolo.
- Stia attento, signore! – gli gridò in ritardo il vetturino.
Il ragazzo non rispose e tenne gli occhi chiusi fino a quando gli ultimi rumori della carrozza si persero in lontananza lasciando al loro posto solo il suono del vento che spirava gelido scendendo dalle vette delle colline. Preferiva sempre camminare, anche nello scuro pomeriggio invernale.
Finalmente intravide le luci della Casa di Pony e da lontano notò un aprirsi e chiudersi di porte, quella di casa e quella della stalla, e un rincorrersi. “Qualche bimbo deve averla combinata grossa” pensò il maestro stupito dall’agilità di Suor Maria.
… Comunque sembrava essersi risolto tutto prima che lui varcasse lo steccato di cinta.
Mentre entrava in casa sentì Bob, nella stalla, martellare un’altra delle sue croci.
Incuriosito andò a bussare alla stanza col caminetto dove stavano Miss Pony e Suor Maria:
- Avanti! – disse l’anziana istitutrice.
- Oh, è tornato Robert! – intuì Suor Maria da dietro la porta – Adesso te lo presento!
Il maestro mosse un passo nella stanza salutando e togliendosi il mantello umido e semicongelato per riscaldarlo davanti al fuoco. Si bloccò appena vide l’ospite.
- Candy!
La ragazza guardava verso di lui ma era immersa nei propri pensieri. Dopo qualche istante reagì.
- Ah! Tu sei Robert, Miss Pony e Suor Maria mi hanno parlato di te.
Col fiato sospeso, il giovane scrittore fissò la ragazza per alcuni istanti. Lei sembrava sul punto di piangere, un atteggiamento ben diverso da quanto s’aspettasse. Ma nonostante ciò, era lui che per certi versi stonava… Infatti, aveva sperato di essere considerato di più, durante il loro primo incontro, e per la prima volta dopo tanto tempo si sentì veramente sciupato e impresentabile.
- Anch’io … ho sentito molto parlare di te, e … volevo conoscerti. – concluse distogliendo lo sguardo mentre appoggiava il mantello sullo schienale della sedia di fronte al caminetto. – E… resterai qui per qualche giorno?
Mentre parlava, Robert notò un album di fotografie sul tavolo davanti a Candy.
- Purtroppo no, Robert. Candy andrà via domani mattina! – rispose Suor Maria, che non essendo riuscita a fare le presentazioni, si sentiva comunque in dovere di dare qualche spiegazione.
- Ah! … peccato.
Visibilmente confuso e a corto di parole, Robert si accomiatò di lì a poco per ritirarsi nella sua stanza.

Quando Suor Maria andò a chiamarlo per cena non ebbe risposta. Bussò più forte, e ancora niente. Allora girò la maniglia aprendo lentamente la porta, e … lo trovò addormentato.
- Miss Pony! – chiamò correndo in refettorio.
- Cosa c’è?
- Robert sta dormendo!
- … Davvero sta dormendo??
- Sì, Miss Pony! Cosa facciamo? Io dico di non svegliarlo!
Le due istitutrici si precipitarono nella stanza del maestro seguite da tutti i bambini che si facevano l’un con l’altro il segno di silenzio sulla bocca. In realtà Miss Pony, che era più smaliziata, era preoccupata che il ragazzo avesse fatto uso di qualche farmaco particolare e cercava di tenere indietro i bambini per evitar loro spiacevoli scoperte. Ma quando non trovò nessuna traccia di sostanze sospette, avrebbe gridato al miracolo se non avesse avuto paura di svegliarlo!
- Andiamo, bambini, lasciamolo dormire! – disse sottovoce, e quando tutti furono usciti in punta dei piedi, richiuse con molta attenzione la porta.

Robert dormì per tre giorni di seguito. Candy partì all’alba della mattina dopo il loro incontro, diretta a Grey Town.

Quando il maestro infine si svegliò, si sentì in forma e felice di non aver avuto nessun incubo.

* * *




9/10/2012 Ho appena aggiunto un pezzo in fondo al cap1, ma non l'ho scritto in rosso perché si tratta solo di uno spostamento dal cap 2. Baci! :giusy: :giusy: :giusy:

Edited by Karen.ucsg - 9/10/2012, 15:04
 
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view post Posted on 7/10/2012, 20:31     +1   -1

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:esther:
Evviva!!!! :hula hop:
Ricomincia la Penna!!! Io me la rileggo proprio volentieri, pezzi vecchi, pezzi nuovi, fa lo stesso. Anche perché, sono sincera, non è che mi ricordi tutto proprio bene :auri: e un ripassino ci vuole proprio. Bella l'entrata in scena di Robert, come maestro alla Casa di Pony. Quando l'avevo letta la prima volta, pensavo che fosse un vampiro!!!! :risata: :risata: Comunque, a mia discolpa, c'è il fatto che a tratti Robert è davvero inquietante, soprattutto se non conosci tutta la sua triste storia.
Ti rifaccio i complimenti Karenuccia. Mi sto riappassionando alla Penna, mi era mancata!! :tesoro:
Bravissima. :mizia:
:giusy: :giusy: :giusy: :giusy:
 
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myriamsilv
view post Posted on 7/10/2012, 21:17     +1   -1




eccomi non potevo mancare io la rileggo volentieri aspettando il seguito
 
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piccoletta76
view post Posted on 8/10/2012, 12:57     +1   -1




Anche io avevo proprio bisogno di un bel ripassino, ci sono dei particolari bellissimi in questo capitolo che ad una rilettura più consapevole risaltano ancora meglio, tanto che in certi punti mi sono stupita di non vedere niente di rosso...
Brava Karenuccia, aspettiamo impazienti il seguito....
E se specie in queste prime parti non hai bisogno di rimaneggiare troppo procedi svelta che non vedo l'ora di leggere la parte saltata ed il seguito :)
Bacioni!!!!!!
:giusy:
 
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view post Posted on 8/10/2012, 14:03     +1   -1
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Evviva la nostra Karen è tornata più in forma che mai.
Anche io rileggo volentierissimo la Penna, anche perchè come dice bene Piccoletta la seconda lettura è ancora più interessante. Si capiscono tante cose che inizialmente ci erano sfuggite.
Grazie Karen.
 
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view post Posted on 8/10/2012, 15:32     +1   -1
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Karen continua come meglio credi, sei talmente brava che ti leggerei anche se tu decidessi di mettere Candy con George :risata: :risata: :risata: Continua ti aspettiamo... ;)
 
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view post Posted on 8/10/2012, 17:28     +1   -1

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CITAZIONE (italia74 @ 8/10/2012, 16:32) 
Karen continua come meglio credi, sei talmente brava che ti leggerei anche se tu decidessi di mettere Candy con George :risata: :risata: :risata: Continua ti aspettiamo... ;)

Noooooo!!!! Candy e George no!!!!! :sorrisone: :sorrisone: :sorrisone: So' gelosa!!!!
Comunque in questa ff George è descritto meravigliosamente :tesoro: , Karenuccia nostra è stata proprio brava!!! Lo amooooooo!!!! :tesoro: :tesoro: :tesoro:
Scusate mi sono lasciata un pò trasportare!!!! :auri:
 
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view post Posted on 8/10/2012, 19:22     +1   -1
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CITAZIONE (candy75 @ 8/10/2012, 18:28) 
CITAZIONE (italia74 @ 8/10/2012, 16:32) 
Karen continua come meglio credi, sei talmente brava che ti leggerei anche se tu decidessi di mettere Candy con George :risata: :risata: :risata: Continua ti aspettiamo... ;)

Noooooo!!!! Candy e George no!!!!! :sorrisone: :sorrisone: :sorrisone: So' gelosa!!!!
Comunque in questa ff George è descritto meravigliosamente :tesoro: , Karenuccia nostra è stata proprio brava!!! Lo amooooooo!!!! :tesoro: :tesoro: :tesoro:
Scusate mi sono lasciata un pò trasportare!!!! :auri:

:risata: :risata: :risata: non ti preoccupare non te lo tocca nessuno il tuo George, era uno scherzelletto :sorrisone:
 
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view post Posted on 8/10/2012, 21:35     +1   -1

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CITAZIONE (candy75 @ 8/10/2012, 18:28) 
CITAZIONE (italia74 @ 8/10/2012, 16:32) 
Karen continua come meglio credi, sei talmente brava che ti leggerei anche se tu decidessi di mettere Candy con George :risata: :risata: :risata: Continua ti aspettiamo... ;)

Noooooo!!!! Candy e George no!!!!! :sorrisone: :sorrisone: :sorrisone: So' gelosa!!!!

Ma Candyuccia a me sembra di ricordare che quella che doveva scrivere la ff tra George e Candy eri proprio tuuuuuu!!!!! E allora, io sono in attesa............... :sorrisone: :risata: :auri: (non so bene quale smiley scegliere, la mia 'attesa' è un insieme di tutte queste emozioni! XD ).

Io vi ringrazio tanto per l'accoglienza, per avermi già fatto sentire a casa in questo nuovo topic! :tesoro: :heart of rose:

Vi ringrazio soprattutto per la pazienza di rileggere!... effettivamente un ripasso dopo tanto tempo serve per tutti, anche per me per riprendere lo spirito!!! :P Oggi stavo leggendo i capitoli successivi e mi sono venute in mente delle idee da inserire... ma state tranquille, non stravolgerò la storia precedente, vorrei solo riuscire a far scorrere di più la trama.

È vero Piccolì, il primo capitolo non l'ho proprio toccato perché a suo tempo l'avevo già meditato così a lungo prima di pubblicarlo, che ormai lo considero definitivo! :D
Però nel secondo capitolo vorrei apportare qualche cambiamento, mi servono giusto un paio di giorni per pensarci, scusate l'attesa. È vero che ho già scritto un pezzo lungo e potrei solo caricarlo con le aggiunte annunciate, ma in fondo questa è un'occasione per sistemare certe cose: qualche passaggio che a suo tempo non mi convinceva, certe scene che non mi piacevano tanto... se non lo faccio adesso, allora quando??
Vi prometto che cercherò d'andare abbastanza veloce, però vorrei darmi anche la possibilità di fare queste revisioni.

A prestissimo quindi, con il secondo e forse il terzo capitolo!!!
SIETE FANTASTICHE, GRAZIE!!!! :giusy: :giusy: :giusy: :giusy: :rose rosa:


 
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view post Posted on 8/10/2012, 22:38     +1   -1

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CITAZIONE (Karen.ucsg @ 8/10/2012, 22:35) 
Ma Candyuccia a me sembra di ricordare che quella che doveva scrivere la ff tra George e Candy eri proprio tuuuuuu!!!!! E allora, io sono in attesa............... :sorrisone: :risata: :auri: (non so bene quale smiley scegliere, la mia 'attesa' è un insieme di tutte queste emozioni! XD ).

Ops!!!! Tu dici? Ero io? L'ho detto davvero? Non mi ricordo!!!! :auri: :sorrisone:
Un giorno.... forse.... chissà.... :auri: :auri: :auri: :auri:

CITAZIONE (Karen.ucsg @ 8/10/2012, 22:35) 
Vi ringrazio soprattutto per la pazienza di rileggere!... effettivamente un ripasso dopo tanto tempo serve per tutti, anche per me per riprendere lo spirito!!! :P Oggi stavo leggendo i capitoli successivi e mi sono venute in mente delle idee da inserire... ma state tranquille, non stravolgerò la storia precedente, vorrei solo riuscire a far scorrere di più la trama.
....
Però nel secondo capitolo vorrei apportare qualche cambiamento, mi servono giusto un paio di giorni per pensarci, scusate l'attesa. È vero che ho già scritto un pezzo lungo e potrei solo caricarlo con le aggiunte annunciate, ma in fondo questa è un'occasione per sistemare certe cose: qualche passaggio che a suo tempo non mi convinceva, certe scene che non mi piacevano tanto... se non lo faccio adesso, allora quando??
Vi prometto che cercherò d'andare abbastanza veloce, però vorrei darmi anche la possibilità di fare queste revisioni.

Revisiona, revisiona Karen. Ti aspettiamo!!!!
:giusy: :giusy: :giusy: :giusy:
 
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piccoletta76
view post Posted on 9/10/2012, 11:56     +1   -1




Lo hai detto tesoro lo hai detto, in qualche pagina dei commenti a me, quindi.... Procedi!!!!

Forza Karenuccia forza!!!!!! Non vedo l'ora... :wub:
 
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view post Posted on 9/10/2012, 12:56     +1   -1

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CITAZIONE (piccoletta76 @ 9/10/2012, 12:56) 
Lo hai detto tesoro lo hai detto, in qualche pagina dei commenti a me, quindi.... Procedi!!!!

Verba volant, scripta manent!! :angelo1:
Mannaggia a me!!!!! :risata:
 
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view post Posted on 9/10/2012, 14:12     +1   -1

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Abbiamo delle memorie di ferro.... rolleyes


Ragazze, ho appena aggiunto un pezzo al cap.1, ma non l'ho scritto in rosso perché si tratta solo di uno spostamento dal cap.2. È un pezzo abbastanza importante: il primo incontro tra Robert e Candy. Quindi se non ve lo ricordate vi consiglio di dargli un'occhiata.
Il prossimo capitolo avrà del rosso, ci sto lavorando.
Baci e a presto! :giusy:

 
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view post Posted on 9/10/2012, 15:46     +1   -1
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CITAZIONE (Karen.ucsg @ 8/10/2012, 22:35)
È vero Piccolì, il primo capitolo non l'ho proprio toccato perché a suo tempo l'avevo già meditato così a lungo prima di pubblicarlo, che ormai lo considero definitivo! :D

... le ultime parole famose... :risata: :risata: :risata: :risata:

CITAZIONE (Karen.ucsg @ 9/10/2012, 15:12)
Ragazze, ho appena aggiunto un pezzo al cap.1, ...

Appunto!!!
:risata: :risata: :risata:
 
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view post Posted on 9/10/2012, 17:39     +1   -1
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CITAZIONE (lady oscar @ 9/10/2012, 16:46) 
CITAZIONE (Karen.ucsg @ 8/10/2012, 22:35)
È vero Piccolì, il primo capitolo non l'ho proprio toccato perché a suo tempo l'avevo già meditato così a lungo prima di pubblicarlo, che ormai lo considero definitivo! :D

... le ultime parole famose... :risata: :risata: :risata: :risata:

CITAZIONE (Karen.ucsg @ 9/10/2012, 15:12)
Ragazze, ho appena aggiunto un pezzo al cap.1, ...

Appunto!!!
:risata: :risata: :risata:

:risata: :risata: :risata: dovrei pagarti io, perchè tu sei un toccasana per il mio umore, mandami la parcella a casa. :tesoro:
 
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