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Il mondo di Elena che ci aveva segnalato Danda sulla sezione Candy sul web e ho trovato due storie che a me sono piaciute quindi ve le trascrivo, ma allo stesso tempo vi invito a dare un'occhiata allo Zibaldone di Candy perchè se pur non graficamente ineccepibile per alcuni versi, è veramente pieno di contenuti interessanti. Dimenticavo, l'autrice delle due storie è proprio Elena, ma ve ne sareste accorti anche voi leggendo.
LA VIA DELLA FELICITÀTitolo: La via della felicità
Autore: Elena Azusa
Genere: Candy fanfiction
Rating: PG 13 per sicurezza
Sommario: Scena persa: Susanna decide di lasciare libero Terence.
Non volevo questo. Non volevo una persona che non mi amava, che pensa ad un'altra, che pur di non stare con me si perde dietro all'alcol.
Dal primo giorno che ho visto Terence Granchester ho sempre sognato che lui fosse mio. Mio, di Susanna Marlowe, la figlia di papà che aveva deciso di non diventare un'inutile signora dei salotti per seguire la sua vocazione, essere attrice. Ho voluto che lui fosse mio. Terence era diverso dagli altri attori, che approfittano dell'ascendente che hanno sul pubblico per flirtare con le ammiratrici. Lui era sempre solo. E adesso so perché e so a chi pensava.
Avrei dovuto odiare Candy. E mi sono sforzata di odiarla, l'ho messa sulla pista sbagliata, ho nascosto le sue lettere. Ma non ci sono riuscita. E non solo perché lei mi ha salvato la vita e ha rinunciato a Terence.
La mia partita è persa, e non solo perché sono su questa sedia a rotelle, senza una gamba. E' persa perché ha vinto lei.
Terence è tornato da me, vuole riprendere il suo posto alla compagnia Stafford. E vuole sposarmi.
Ma io non voglio un matrimonio così. Non voglio Terence a queste condizioni.
Lo amo e lo amerò sempre. E per questo ho deciso di lasciarlo andare. Da Candy o dove vorrà andare.
Io girerò pagina, tenterò di riprendere a recitare paralizzata, scriverò, farò qualche cosa. Ma so che questo non fa per me, questo non è amore.
Devo dirglielo. E' la parte peggiore. Ma lo devo fare.
Credevo che una scelta così mi avrebbe distrutto. Invece no. Mi sento serena... quasi sulla via di essere felice.
Sarò felice a non essere legata ad un uomo che non mi ama, sarò felice a vederlo felice, sarò felice ad andare avanti invece che compiangermi e suscitare pietà.
Ecco l'ultimo atto: lascerò Terence libero, per sempre.
RIMPIANTITitolo: Rimpianti
Autore: Elena Azusa
Genere: Candy fanfiction
Rating: PG 13 per sicurezza
Sommario: Un anziano e amaro signore ricorda il suo unico amore Candy.
Era bionda, allegra, piena di vita e generosa.
Da bambino la odiavo, ma solo perché mia sorella non la poteva vedere, e io mi accodavo a lei. Così lei mi ha sempre detestato.
Poi sono cresciuto, lei diventava sempre più bella e ovviamente non mi considerava neanche. Io avevo intorno delle ragazze odiose, come Daisy Dillman, quell'amica di mia sorella che mi faceva il filo. E ho cominciato ad accorgermi di lei. Della sua simpatia, del suo carattere tutto fuoco, della sua bellezza. E mi sono innamorato di lei.
Già, ma quando si è come me, non si sa amare una come lei. Così l'ho solo ossessionata per mesi, finché lei non ha fatto intervenire il capo della nostra famiglia, che ha messo tutto a posto, compresi i piani di mia madre e di mia sorella per usare per i loro fini il nostro eventuale matrimonio.
Così ho perso ogni possibilità. E ho iniziato a invecchiare. A diventare sempre più solo, malgrado o proprio a causa del mio matrimonio con Daisy Dillman, che si è dimostrato una catastrofe annunciata.
Lei è stata felice. Ha sposato chi amava, ha potuto fare la strada che voleva nel suo lavoro, tutti la amano.
Anch'io la amo e adesso capisco dove ho sbagliato. Ho sbagliato quel giorno in cui le ho tirato addosso il secchio d'acqua gelida, ho sbagliato a farle tutte quelle cattiverie, ho sbagliato a volerla costringere ad amarmi.
Ed ecco il risultato.
Ecco la mia immensa tristezza.
Oggi l'ho vista ai giardinetti, attorniata di gente, di bambini, di felicità. Io ero solo e la guardavo. La guardavo come si guarda il sole, perché ci scaldi il cuore e l'anima.
Lei avrebbe potuto essere il mio sole, e non lo è stato.
Mi ha fatto un cenno di saluto. Un mezzo sorriso e un cenno con la mano. Avrei voluto ben altro da lei anni e anni fa. Ma oggi mi basta per scaldarmi il cuore un attimo, mentre mi ridirigo verso la mia casa ricca e vuota, mentre penso a quello che avrebbe potuto essere e non potrà mai essere....
Un mese dopo Neal Legan morì a 76 anni nel sonno. A parte la quota dovuta per legge, non lasciò niente a sua moglie Daisy Dillman. Lasciò tutto ad un orfanotrofio del Michigan, chiamato La Casa di Pony. E tra i suoi ricordi personali, nascosti nella sua scrivania, il suo segretario non trovò niente che ricordasse il suo matrimonio. Trovò un vecchio fazzoletto anni Dieci, pieno di pizzo, con le iniziali CC e la foto di una ragazzina primi del secolo in uniforme da collegiale. Una ragazzina con gli occhi azzurri di stelle e i capelli biondi di grano. Una ragazzina che irradiava amore, dolcezza e caparbietà. Una ragazzina chiamata Candy.