Carissime, su richiesta di Flo Flo, Flow_tg istituzionalmente parlando
, posto la traduzione di questa one shot (o è uàn sciòt, Flo Flo?
) di Eleanna. Vi avverto, è un pezzo davvero pepatino e piuttosto forte, una hottissima, per intenderci, anche se Flow ha cercato di ingentilire il linguaggio, senza assolutamente stravolgere il senso dello scritto. Almeno questa è la mia impressione, visto che l'ho letta anche in versione originale
! Quindi... Ambasciator non porta pena:Eleanna l'ha scritta, Flo l'ha tradotta e io la posto, secondo le sue indicazioni, perché mi ha chiesto la cortesia di farlo in quanto oggi non poteva collegarsi. Infatti troverete una frase sotto spoiler perché.... beh, il perché lo capirete se la leggerete... Flow così mi ha chiesto ed io....
"eseguishhhhhco" (sic! ). Dimenticavo: Eleanna, ovviamente, ha autorizzato la traduzione di questa one shot che, udite udite, a quanto mi consta è inedita oltreoceano
...
Modifica del 3.01.2013: no, ho detto una sciocchezza: udite udite è pubblicata sul candyterryforum, in sezione erotica
. Mi ero sbagliata...
Buona lettura per questo brindisi all'anno nuovo davvero con i botti
! E grazie mille a Flo Flo
!
Brindiamo all'anno nuovo
La festa di Capodanno era terminata. Erano rincasati con il morale ancora alto, ridacchiando come dei ragazzini. La vita matrimoniale non aveva cambiato di molto le cose fra di loro. Si tolsero i cappotti e lui sparì in cucina. Riemerse con una bottiglia di champagne ghiacciato.
“Che ne dici di un brindisi al nuovo anno solo per noi due?” le disse.
“Perché non la apri, e la riponi nel cestello del ghiaccio così possiamo brindare nella nostra camera da letto …” rispose lei con uno sguardo birichino.
“Ti ho mai detto quanto apprezzi il modo in cui la tua mente funziona?” rispose lui con un mezzo sorriso.
Lei rise.
“Vado a cambiarmi …” , disse Candy recandosi verso la camera da letto.
Terence la raggiunse poco dopo con il cestello del ghiaccio e lo champagne. Lo appoggiò sul comodino prima di togliersi giacca, cravatta e camicia. Candy riemerse dalla stanza da bagno con indosso una vestaglia trasparente e delle mutandine arricciate alla francese. I lunghi e ricci capelli biondi le coprivano le spalle, gli occhi sorridevano trepidanti, gli si avvicinò e gli diede un leggero bacio sulle labbra.
“Vedo che hai pensato a tutto …”
Candy percorse lentamente con un dito il petto nudo di lui.
“Non hai ancora visto nulla …” rispose lei dandogli una lieve spinta.
Lui si lasciò cadere all’indietro. Candy gli si mise cavalcioni, le sue mani scivolarono sul suo torso, si chinò verso di lui, tracciando con le labbra quelle di lui prima che il bacio diventasse più profondo, assaporando la sua bocca e la sua lingua dietro la folta massa bionda dei suoi capelli. Aveva appoggiato le mani sul petto del marito lasciando che i suoi capezzoli le accarezzassero i palmi delle mani mentre, roteando i fianchi, si strofinava sul bacino di lui. Le mani di Terence le massaggiavano il fondoschiena, spingendola contro il suo bacino dato che lui si stava eccitando piuttosto rapidamente. Si lasciò sfuggire un gemito al tocco dei palmi delle mani di Candy che gli accarezzavano gentilmente i capezzoli.
“Signora Granchester sei proprio una piccola sfacciata …” disse con voce profonda e sorridendo.
Lei sentì il respiro del marito accarezzarle le labbra mentre le parlava.
“E' colpa tua Terence...”, disse lei, cercando di schiarirsi la voce.
Lui le spostò i capelli all’indietro per poterle fissare il viso accaldato, i luminosi occhi verdi che gli dichiaravano amore ogni qual volta lui li fissasse. Si sollevò leggermente per darle un fugace bacio.
“Devo togliermi i pantaloni amore”, disse prima di portarsi le dita alla fibbia della cintura.
Candy gli spostò le dita dalla fibbia fissandolo con fare giocoso.
“Lo faccio io”
Terence ricadde indietro sul letto sogghignando.
“Sono nelle tue mani”, disse lui e rivolse lo sguardo alla moglie mentre gli slacciava la cintura, il viso di lei raggiante e dire che la nudità che Terence poteva intravedere, grazie alla trasparenza della vestaglia di lei, non fosse abbastanza stuzzicante sarebbe stato un garbato eufemismo in quel preciso momento .
Candy ridacchiò alla sua ultima affermazione e si sollevò dal bacino di Terence. Lo incitò a muoversi verso la parte alta del letto e ad avvicinare la testa alla spalliera. Lui sollevò il torso appoggiandosi sui gomiti, tenendo lo sguardo fisso su quello di sua moglie mentre lei gli slacciava i pantaloni e glieli toglieva in un solo colpo. Lasciò che la testa gli ricadesse all’indietro e rilasciando una risata fragorosa.
“Stai cercando di farmi impazzire?” le disse sollevando la testa con un luccichio negli occhi.
Candy adorava la sua reazione. Desiderava ardendemente giocare con lui in quel modo, mostrandogli un lato di lei più selvaggio. Si mise carponi sul letto con Terence fra le sue braccia e le sue gambe e gli si avvicinò lentamente, fermandosi vicino al suo viso, gli occhi profondamente immersi in quelli di lui.
“Vedrai” disse lei con voce calma e lo baciò lentamente, prendendosi il tempo necessario per assaporare la bocca e le labbra di lui. Sfilò da sotto i cuscini una larga fascia di seta nera.
“Questa è per te …”, disse Candy allungandogli la fascia davanti agli occhi. “Non ti spiace se ti bendo … vero?”, gli chiese con voce gentile prima di coprire gli occhi al marito.
“Anche se la visuale non sarà più la stessa … Sono curioso di vedere cosa abbia in mente questa donna che si è impossessata di mia moglie …”, rispose Terence lentamente con uno sguardo di sfida, assecondandola nel suo gioco.
L’adorava e ancora una volta non aveva mancato di sorprenderlo, pensò mentre Candy gli copriva gli occhi con la benda, annodandogliela dietro il capo. Sentì le dita di lei tracciargli le labbra prima di avvertire quelle della moglie che premevano sulle proprie, mentre apriva la bocca per consentire alla lingua di lei di intrufolarvisi.
Lui gemette e spinse i fianchi verso l’alto per sentire il contatto del corpo Candy sui suoi lombi: avvolgendo le braccia attorno alla vita di lei e tenendola ferma sopra di sé, le prese la bocca con forza, uno scontro di lingue, mentre respiravano l’uno dall’altra. Lui le mordicchiò il labbro inferiore e le sollevò la vestaglia. Lei poteva sentire il sesso eretto di lui strofinarle il ventre. Immerse le mani sotto i cuscini, riemergendone con un paio di manette che aveva nascosto precedentemente quando era andata a cambiarsi. Dovette interrompere il vagabondare delle mani del marito, quindi le spostò dalla propria schiena e gliele fece stendere aperte, le dita intrecciate con le sue, poteva sentire il calore che si irradiava dai palmi delle loro mani. I loro respiri affannosi e veloci sfioravano loro le orecchie mentre Candy si distese completamente su Terence, sfregando il corpo su quello del marito, poi gli aprì le gambe gentilmente per poterci accomodare le proprie, le dita dei piedi che percorrevano la fine dei suoi polpacci nudi.
Spinse le braccia di lui più vicino alla sbarra di ferro della testata del letto.
“Ora fa' il bravo bambino …”, gli sussurrò all’orecchio con voce eccitata mentre con una mano agganciò le manette alla sbarra di ferro sopra la propria testa.
Poi passò velocemente l’altro anello delle manette sul polso di lui e le richiuse con un click.
“Manette, Tutte Lentiggini?? Hai paura che ciò hai in serbo per me possa farmi scappare via?”
Candy rilasciò una leggera risata e procedette a bloccare l’altra mano con le manette.
“No … ma meriti di essere punito per aver ammiccato a quella attricetta bruna alla festa con quel seno finto che quasi le usciva dal vestito … ”
Terence non poteva vederla ma immaginava molto chiaramente il suo sguardo malizioso, i suoi occhi verde smeraldo che lasciavano intendere che sarebbe passata all’azione. Desiderò avere le mani libere, per poterle dare una sculacciata prima di potersi concentrare con la bocca sull’intimità di lei , fino a quando non gli avesse chiesto pietà per aver pensato che potesse preferirle una qualunque ragazza da quattro soldi. Era vero; aveva guardato quella attricetta con il grosso seno rifatto ma solo per istinto maschile. Per la miseria era pur sempre un uomo focoso ma qualsiasi altra donna per lui non significava nulla. Candy era il centro del suo universo fin da quando si erano incontrati e niente avrebbe mai potuto cambiare questo dato di fatto . Lui lasciò ricadere la testa all’indietro sui cuscini, emettendo un sospiro di resa. Le donne sarebbero sempre state gelose.
“Ahhhh! La mente contorta delle donne …” disse lui.
“Non cercare di incolpare il mio modo di ragionare … gli occhi non mentono, e tu la stavi fissando e più di quanto la semplice curiosità potrebbe giustificare”, disse lei alzandosi, e versandosi dello champagne in un flute di cristallo.
Portò il bicchiere pieno con sé e si riposizionò cavalcioni su Terence, che giaceva legato e bendato sul loro letto.
I capelli sulla nuca di lei si rizzarono, si sentiva eccitata e cominciava a sentire le sue mutandine inumidirsi al solo vederlo giacere lì di fronte a lei completamente impotente.
“Candy sai che sei la luce dei miei occhi …” disse lui lentamente sentendosi intrappolato fra le sue cosce morbide.
“Non voglio essere la luce dei tuoi occhi … “ gli rispose sollevandogli delicatamente la testa e portandogli il bicchiere alle labbra. “Champagne?” gli chiese poi inclinando il bicchiere in modo tale che Terence ne potesse prendere un sorso prima che ne prendesse uno anche lei.
Sentì le bollicine dello champagne pizzicarle la lingua. Trattenne il liquido frizzante in bocca e lo baciò profondamente, un bacio che si intrecciava con lo champagne, lui beveva dalla bocca di Candy e poteva sentire il proprio sesso indurirsi col passare dei minuti. Era più che soddisfatto della loro vita sessuale ma solitamente lei era gentile mentre ora pareva aver preso le redini, lasciandolo all’oscuro e facendogli provare una nuova euforia che spingeva il grado della sua eccitazione a livelli sconosciuti. Lasciò le labbra di lui e gli sussurrò all’orecchio:
“Voglio essere l’eccitazione nella tua vita Terence …”
Lo spinse di nuovo sul letto e gli rovesciò lentamente dello champagne al centro del petto. Terence rilasciò un gemito, la freschezza del liquido che si stava espandendo sul suo corpo gli causò la pelle d’oca. Chiamò il nome di lei prima che la lingua di Candy viaggiasse verso il basso, torturandolo mentre seguiva le tracce che lo champagne gli aveva lasciato sul corpo. Raggiunse il suo ombelico per risalire nuovamente.
“Voglio che ti senta elettrizzato quando pensi a me Terence”, disse lei con una voce tranquilla ma senza fiato a causa dell’eccitazione che provava.
Con la lingua tracciò lentamente dei cerchi attorno ai capezzoli del marito facendoli indurire. Lui, di riflesso, strattonò le manette. Non si poteva muovere di un centimetro dalla posizione in cui Candy lo aveva bloccato.
“Visto ciò che mi stai facendo Candy, non penso di avere molta scelta”, rispose lui con voce roca prima di inspirare improvvisamente, avendo percepito una nuova traccia umida che iungeva sino al suo ombelico.
Poteva sentire i fianchi di lei muoversi verso l’alto, mentre si era quasi accomodata sulla sua erezione prima che la sua lingua riprendesse il suo gioco, leccando via lo champagne, fermandosi proprio all’altezza dei suoi boxer, al di sopra dei quali gli accarezzò il sesso.
“Hmmm … ci siamo quasi …” sussurrò sfilandoglieli “Non ne abbiamo più bisogno”, aggiunse infine lanciandoli sul pavimento assieme alle sue mutandine.
Prese il sesso di lui fra le mani cominciando a giocarci con gesti lenti, mentre con le mani si muoveva per tutta la sua lunghezza. Lui si sentiva sopraffatto, il suo respiro divenne affannoso, i suoi gemiti più forti mentre Candy lo spingeva verso l’apice.
“ Come ti senti dolce marito mio?”, gli chiese.
“Non ti dico cosa vorrei farti … toglimi le manette …”, riuscì a dire fra i gemiti.
“Non ancora!”, rispose lei.
Prese un sorso di champagne, e lo trattenne in bocca. Si piegò su di lui e lentamente gli coprì il membro duro ed eretto con la bocca. Lui poté percepire un leggero pizzicore, la lingua di lei che lo leccava mentre lo champagne colava lungo la sua erezione . Lei con una mano gli stringeva gentilmente i testicoli, massaggiandoli mentre lui poteva chiaramente sentire che lei continuava l’opera di suzione. Per lui era così surreale provare tutte quelle sensazioni contemporaneamente, sentire i gemiti di lei che si adoperava per lui.
Con la lingua stava stuzzicando la punta lucida e rigonfia del suo pene, succhiandolo e baciandolo, mentre con una mano si muoveva su e giù lungo la sua erezione, e con l’altra teneva la propria presa sui testicoli. Le sue labbra scivolarono affamate su e giù per la lunghezza del suo membro, seguendo i movimenti della sua mano.
“Dio mio Candy!!! Liberami o prendimi subito … non potrò sopportare a lungo tutto questo “
“Mi stai supplicando Terence?” chiese lei con un sorriso.
“Sì, ti supplico! Per favore” rispose lui quasi gridando.
Lei gli tolse la benda. Lui aprì e richiuse gli occhi per riabituarsi alla luce.
Candy, dapprima una visione sfuocata, gli stava sorridendo, eccitata e sudata, i capezzoli che spuntavano duri attraverso il tessuto sottile della vestaglia. Voleva farla sua in quel preciso istante.
“Prometto di liberarti molto presto”, disse lei come se gli avesse letto nel pensiero, muovendosi verso l’alto e introducendo lentamente il membro eretto di Terence nel proprio sesso che era pronto ad accoglierlo.
Gemette con forza e digrignò i denti nell’istante in cui l’erezione del marito la penetrò completamente. Si sistemò per qualche istante, lasciando che lui fosse del tutto dentro di lei e cominciò a muoversi su e giù lentamente, roteando al contempo il bacino, mentre con la mano si accarezzava il clitoride. Stava per raggiungere anche lei l’orgasmo; approfittare così di Terence l’aveva resa più eccitata che mai. I movimenti di Candy diventarono più profondi, intensi, accogliendolo interamente dentro di sé, mentre i suoi leggeri gemiti andavano intensificandosi, fino a riecheggiare nella stanza. Terence si stava trattenendo per non raggiungere l’orgasmo … non ancora. Era incantato a guardarla mentre lo faceva suo con tale passione. Lei era completamente persa nel piacere che lo stare sopra al marito le stava procurando. Candy gridò il nome di lui inarcandosi all’indietro mentre raggiungeva l’apice del piacere; Terence se ne accorse, poteva sentire gli spasmi della vagina di lei che si contraeva attorno al suo pene. Si tirò su, per ricadere sopra lui, respirando affannosamente.
“Toglimi le manette Tutte Lentiggini …” le disse lentamente.
Lei sollevò la testa e lo baciò per poi sorridergli in maniera incontrollata. Il suo volto era come il sole che gli sorrideva.
“Sai essere tremenda quando ti ci metti d’impegno … lo sai?”, gli chiese con un sorriso malizioso mentre lei lo liberava dalle manette.
Lui ritrasse le braccia e si massaggiò delicatamente i polsi. Lei era ancora seduta sulla sua erezione e lo guardava beffarda.
“So che ti è piaciuto …”, disse lei.
“Sì e ora è il mio turno”, disse lui prendendola per la vita.
Fece in modo di fare girare entrambi per potersi posizionare sopra di lei e le sorrise, prendendo la bottiglia di champagne che era ancora nel cestello. La girò e bevve da essa prima di voltarsi verso di lei per sapere se ne volesse. Lei annuì e lui le passò la bottiglia. Candy bevve e gliela restituì.
Lui la guardò e inclinò la bottiglia in modo da rovesciare lo champagne rimasto sul suo negligee, impregnandolo, e facendo sì che aderisse alla sua pelle.
“Terence…” gemette lei.
“Hmm… sei irresistibile ed incredibilmente sexy così Tuttelentiggini”, le disse con voce profonda e muovendo un po’ i fianchi, mentre il suo sesso era dentro di lei, facendola ansimare.
"Sono stufo di questo", disse e le strappò di dosso la vestaglia bagnata, lasciandola nuda, la pelle di lei calda e umida, scintillante di champagne. Le prese in bocca il capezzolo sinistro e lo succhiò con forza mentre stringeva e stropicciava l'altro tra le dita. La sentì gemere e muoversi sotto il suo peso. Si tirò fuori di lei e le baciò il collo, leccandole l’incavo tra le clavicole, muovendosi verso il basso. Spargeva baci ovunque come fiammelle sul corpo di lei, mordendola dolcemente e leccandola.
“Terence…” gemette lei.
“Shhh”, rispose Terence, “Questo è ciò che accade alle donne che ammanettano i propri uomini Candy”.
Prese la bottiglia con lo champagne rimasto e le aprì le gambe, versandolo lentamente dall’ombelico fino alla sua intimità che in quel momento era così accaldata che accolse con sollievo la frescura e quel formicolio che sentì fra le gambe, rendendola ancora più vogliosa di sentire Terence dentro di sé. Lui le passò le braccia dietro e sulle gambe in modo da tenerle aperte mentre si muoveva verso il suo sesso, assaporando le sue turgide labbra bagnate, e succhiando via lentamente lo champagne da esse, prima di spostare la lingua sul suo clitoride . Lo succhiò forte, spingendovi la lingua, con movimenti circolari. Ondate di piacere sopraffecero Candy, che inarcò la schiena sollevandosi dal letto e tenendo gli occhi chiusi, mentre si abbandonava alle sensazioni che i giochi della lingua del marito le procuravano, lungo la sua intimità, introducendovisi con forza.
Lui la stava facendo sua con la propria lingua, assaporandola tra lo champagne, mentre i gemiti di Candy gli facevano contrarre il sesso. Non poté resistere oltre. Le sollevò le gambe e se le appoggiò sulle spalle mentre la prendeva con tutto sé stesso. Candy strinse le lenzuola ed emise un leggero grido a causa della sua profonda penetrazione. All’inizio Terence cominciò a muoversi lentamente per assaporare quel momento. Stavano raggiungendo una dimensione tutta loro, dove nulla oltre al piacere reciproco che si stavano dando contava, circondati dall’amore che provavano l’uno per l’altra. Lui notò il luccichio negli occhi di lei, lo fissava mentre si muoveva al suo stesso ritmo, i suoi respiri che si trasformavano in gemiti e lamenti, le sue guance arrossate, le sue labbra rosso scuro e gonfie. Poi le sue spinte si intensificarono, diventando più profonde e veloci. Si muovevano e gemevano insieme, madidi di sudore e champagne, gli occhi dell’uno immersi in quelli dell’altro mentre insieme raggiungevano l’apice, la sensazione dell’orgasmo inondò i loro corpi prima che Terence le rilasciasse le gambe per abbandonarsi delicatamente su di lei, mentre il suo membro si contraeva ancora dentro di lei.
Si sollevò e i suoi occhi le sorrisero prima di darle un lungo bacio.
“Felice Anno Nuovo Signora Granchester”, le disse lui.
“Felice Anno Nuovo Signor Granchester”, rispose lei con un ampio sorriso.
“Non c’è nessun’altra per me in questa vita oltre a te Candy a parte te …” le confessò dopo una breve pausa.
“Lo so Terence … stavo solo scherzando” rispose lei ridendo.
Lui reagì come se la risposta di lei lo avesse sorpreso, prima di ridere a sua volta.
“Allora, a che cosa brindiamo?”, le chiese.
Lei ci pensò qualche secondo.
“Brindiamo a molto più champagne per quest’anno” disse lei.
“Ci sto!” rispose lui prima di immergersi nuovamente nel collo di lei per baciarla.
Candy pensò che poter abbracciare Terence come stava facendo in quell’istante, sentendo il peso del corpo di lui sul proprio, mentre le baciava il collo, fosse la definizione di una vita di felicità, e che Terence non fosse lontano dal pensarla alla stessa maniera.
In molti dicono che le favole non esistono ma loro due … avrebbero potuto essere l’eccezione perché per entrambi l’avere l’altro, era senz’altro una favola.
Edited by candyforever - 8/8/2013, 00:27
a Flow per la traduzione e a Candynafor per la revisione.
me lo sono chiesta anch'io... 
