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| Parole ce ne siamo dette tante, nonnina. La mia naturale riservatezza con tutti gli altri membri della famiglia con te non è mai esistita, perché tu sapevi arrivare come nessuno dritto al mio cuore. Con la tua intelligenza infinita, la tua saggezza frutto dell’età e delle incredibili esperienze di vita che hai attraversato, il tuo magnifico senso dell’ironia (a volte pungente in una maniera per me inarrivabile nonostante tutti i miei sforzi), la tua personalità carismatica che ha sempre rappresentato il faro e il collante per tutta la nostra ramificata e “terrona” famiglia che ancora oggi, a distanza di un anno esatto da quando ci hai lasciato, continua a tenerci uniti anche se sparsi a i quattro angoli del globo. Ti ho ringraziato tante volte per avermi fatto conoscere e amare il passato attraverso i tuoi racconti di vita che hanno attraversato quasi un secolo di storia. Ti ho ringraziato per avermi fatto conoscere e amare quel tuo marito meraviglioso che io non ho mai conosciuto, ma di cui non ho sentito la mancanza perché lo hai reso vivo per me, tramite i tuoi ricordi… Molte delle cose che so sull’amore, le so grazie a te. Ciò che non ti ho mai detto è quanto ancora oggi mi faccia sentire incompleta non esserci stata quando te ne sei andata. Ti ho salutato abbracciandoti forte una domenica sera per tornare in quel luogo che ti è sempre sembrato lontano anni luce, e lunedì mattina non c’eri più, come se avessi voluto aspettare ad andar via, per lasciarmi un ricordo diverso di te. Non c’ero quel giorno e non posso tornare indietro, ma da allora ti penso ogni giorno e oggi più che mai. Non rileggerò queste parole, le ho scritte di getto, ma voglio dirti solo che ti voglio infinitamente bene. Mi raccomando, continua a intercedere per me presso le “alte sfere”… hai sempre saputo che la tua voce avrebbe avuto più probabilità di essere ascoltata di quella della tua ribelle nipotina! Ciao, nonna!
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