“Io e Annie.
L’episodio che ha cambiato profondamente la mia vita.
Il giorno in cui Annie è entrata a far parte della famiglia Brighton…”
Kioko Mizuki
EPISODIO 3°: ADDIO ANNIE.Dopo l'avventura a casa Brighton la vita per Candy e Annie alla casa di Pony sembra essere tornata alla normalità. Candy trascorre le giornate a raccontare agli altri piccoli ospiti della casa di Pony del pantagruelico barbecue goduto a casa del RICCO SIGNORE, con dovizia di particolari. I bambini, totalmente disinteressati a ogni altro dettaglio della giornata, sembrano invece affascinati solo dal numero e dalla varietà di ghiottonerie contenute negli ormai mitici spiedini.... E proprio mentre sono tutti in giardino intenti a rievocarli, il buon uomo arriva alla casa di Pony con un carro pieno di leccornie. Quasi fosse Maometto, e come se avesse letto nel pensiero dei piccoli della casa di Pony, il sig. Brighton ha portato il barbecue a loro, anziché portare loro al barbecue.
Mentre i bambini stanno gustando il lauto pasto, però, il sig. Brighton, lontano da occhi indiscreti, svela a Miss Pony il vero motivo della sua visita, che però Annie ha già intuito visto che, con sguardo preoccupato, dice a Candy che pensa l'uomo sia venuto per adottare una di loro.
La sera, Candy e Annie sono a letto e Candy che, non dimentichiamolo, nella puntata precedente aveva quasi addentato Annie alla giugulare perché l'amica aveva solo osato accennare all'ipotesi di farsi adottare dal sig. Brighton, compie una giravolta mentale che solo la giovane età in cui abbiamo visto per la prima volta la puntata non ci ha fatto notare, e dice ad Annie che non le sarebbe dispiaciuto affatto se effettivamente l’uomo fosse venuto per adottare una di loro due.... Mah!
A questo punto, Candy viene chiamata a colloquio da Miss Pony che, insieme a Suor Maria, conferma alla bambina che effettivamente l'intenzione del sig. Brighton è proprio quella di adottarla. Prima che Candy possa dare la sua risposta, però, Annie, nascostasi dietro la porta per ascoltare tutto il colloquio (essendo, come scopriremo in prossime occasioni, quello di origliare le conversazioni altrui il suo passatempo preferito, subito dopo il frignare ogni cinque minuti) scappa via in lacrime. Candy, spaventata per la sua amica, la segue.
Annie si produce nel quattrocentocinquantanovesimo pianto in meno di tre puntate (record mondiale di anime, ancora imbattuto) e il sospetto che, più che dispiaciuta per il fatto di doversi separare dall'amica, sia invidiosa per la fortuna capitatale è più che concreto... Comunque, Candy, generosa e altruista come sempre, oltre che legata da sincero affetto all'amica del cuore, la rassicura, dicendole che non andrà mai da nessuna parte senza di lei.
In realtà, i preparativi per la partenza di Candy proseguono e Miss Pony e Suor Maria addirittura ufficializzano la proposta di adozione per Candy a tutti i bambini, che non riescono a trattenere le lacrime, essendo Candy una sorta di capo per loro tutti. Annie è straziata e chiede a Candy di insegnarle ad arrampicarsi sul grande albero, in modo da poterla seguire con lo sguardo il più a lungo possibile il giorno in cui andrà via... ma Candy la rassicura ancora una volta: ha un piano che le consentirà di restare alla casa di Pony.
La domenica seguente il sig. Brighton giunge all’orfanotrofio con la moglie, che non ha ancora conosciuto Candy, e la pestifera bambina entra in azione, facendo credere all'uomo e all'altezzosissima moglie di avere il brutto vizio di bagnare il letto tutte le notti. La sig.ra Brighton è ovviamente scioccata e convince il marito a rinunciare al proposito di adottare Candy, mentre pare molto colpita dalla dolcezza di Annie.
Quella stessa sera, Miss Pony e Suor Maria comunicano ad Annie che i Brighton hanno deciso di adottare lei e la bambina, compiendo uno dei più grandi tradimenti della storia del mondo, tale da far impallidire quello di Bruto ai danni di Giulio Cesare, accetta...
Non ci sono parole per descrivere la mia sensazione di fastidio di fronte alle ridicole lacrime di coccodrillo con cui Annie comunica la notizia a Candy. Quest’ultima, che aveva messo in secondo piano la sua felicità pur di non separarsi dall'amica, di fronte alla notizia scappa via sotto la pioggia, incredula di fronte a tanto voltafaccia... Ma all'alba, di fronte ad una Annie, tanto per cambiare in lacrime, che pronuncia le assurde parole: "Cos'altro potevo fare, Candy?", invece di prenderla a randellate sulle gengive, come ogni altra decenne che avesse rinunciato alla propria felicità per quella di un'amica tanto indegna avrebbe fatto, Candy la rassicura e le dice di andare incontro alla sua felicità, sollevandola anche dal senso di colpa che avrebbe invece dovuto giustamente portarsi dietro a casa Brighton. Madre Teresa.
Il giorno in cui Annie lascia la casa di Pony, affidando a Candy il procione Clean che madama Brighton non vuole assolutamente vedere neanche in fotografia, Candy la segue con lo sguardo dalla cima dell'alto albero, ripensando a tutti i momenti della sua giovane vita che l'hanno indissolubilmente legata all'amica e sentendosi molto sola...
N.B. La vicenda dell'adozione di Annie è molto romanzata nell'anime rispetto al manga. Tutta la vicenda della rinuncia di Candy e del "tradimento" di Annie è frutto delle malefiche menti degli sceneggiatori della Toei. Nella storia originale della Mizuki Annie viene scelta fin dall'inizio dai signori Brighton e la vicenda della sua adozione è molto brevemente e asciuttamente narrata in poche tavole. Non riesco a trovare altra ragione di questa scelta, se non la volontà di enfatizzare la generosità d'animo di Candy (come se ce ne fosse bisogno...) con il risultato, però, di rendere assolutamente insopportabile il personaggio di Annie e quasi ingiustificabile l'affetto incondizionato che Candy proverà sempre per lei...
Edited by cerchi di fuoco - 24/5/2015, 19:40