"Il gesto di consegnarsi al destino.
Quella è un'emozione: senza più dilemmi, senza più menzogne.
Sapere dove. E raggiungerlo.
Qualunque sia, il destino."
Alessandro Baricco
Episodio 4: Una lettera di AnnieDopo che Annie ha lasciato la casa di Pony, Candy si sente molto triste e sola e continua a sognare il ritorno dell'amica con cui ė cresciuta. Spera che Annie si metta in contatto con lei per via epistolare e con la sua consueta delicatezza e temperanza diventa il peggior incubo del Sig. Marsh (il postino) che sarà vessato per giorni e giorni in ogni modo da Candy e dai bambini della casa di Pony: non appena lo vedono arrivare lungo la salita che porta alla casa di Pony, si avventano in branco su di lui come avvoltoi per estorcergli la posta (rendendosi così colpevoli in un sol colpo di diversi reati federali sulla violazione del segreto epistolare). In un'esilarante occasione, alcune lettere sparse al vento dai pestiferi ospiti della casa di Pony vengono salvate per puro caso dalla voracità di alcune pecorelle, uscite da chissà dove per fiondarsi sulle succulente buste sparse per il prato dall'orda barbarica...
L'anziano postino, però, nonostante il timore di essere aggredito che lo assale ogni volta che deve portare corrispondenza alla casa di Pony, è profondamente intenerito dall'ansia spasmodica con cui Candy aspetta notizie della sua amica. E così, quando finalmente arriva l'epistola tanto attesa, sale appositamente alla casa di Pony a sera avanzata, per lenire la tristezza della piccola Candy.
Candy non può credere ai suoi occhi e finalmente può stringere tra le sue mani la busta agognata come un prezioso tesoro, senza riuscire a trattenere le lacrime. Si siede quindi sul prato, illuminato da un radioso chiaro di luna, e comincia la lettura. Molto toccante la sua volontà di leggerla al buio, cosicché la lettura duri più a lungo... Fatica, ahimè, inutile, perché la lettera dura giusto quei pochi capoversi necessari ad Annie per fare sapere alla sua amica quanto siano grandi la casa e la piscina di casa Brighton e quanto sfavillanti le feste organizzate ogni settimana dai suoi genitori.. In conclusione, però, Annie rassicura la sua amica, dicendole che chiederà ai suoi genitori di farla venire in visita a casa loro... Sempre sensibile, la dolce Annie, considerando che in quella casa doveva starci Candy al posto suo... Ma andiamo oltre.
La risposta di Candy ad Annie viene intercettata dalla signora Brighton che, con particolare freddezza, spiega in poche parole ad Annie che non deve più scrivere a Candy, perché lei è il marito stanno facendo di tutto per celare le sue origini di orfana (hanno detto a tutti di averla adottata da lontani parenti) e tale corrispondenza potrebbe svelare il bluff...
Annie scrive così una lettera ancora più concisa e gonfia di affetto della precedente, in cui spiega all'amica telegraficamente la richiesta della madre e di come d'ora in poi lei e Candy non dovranno più scriversi, arrivederci e grazie.
Candy è disperata. Sotto un temporale scrosciante corre su per la collina di Pony, piangendo tutte le sue lacrime per l'amica perduta e da cui si sente tradita.
È lì, distesa piangente sulla collina tanto amata, tra le brume che si levano dall'erba al termine dell'acquazzone, che Candy farà l'incontro che condizionerà tutta la sua vita...
Mentre tra le nubi che si aprono spunta nel cielo un arcobaleno, una musica strana e nuova risuona sulla collina di Pony. Candy, la cui curiosità vince per un secondo il dolore straziante che prova, si solleva e si guarda intorno e, mentre dallo schermo risuonano le inconfondibili note della musica che impareremo ad associare a lui, compare sulla scena il Principe della Collina.
Occhi del colore del cielo mattutino, capelli biondi come il grano, un sorriso splendente che sembra spazzare via insieme alle nubi anche tutto il dolore che la bambina prova e una voce talmente dolce da lenire ogni male... Candy non riesce a credere ai suoi occhi, e fissa incantata la visione vestita in costume tradizionale scozzese che sembra apparsa dal nulla.
Candy gli chiede se per caso non venga dallo spazio e perché tenga tra le braccia uno strano piffero panciuto e il giovane si sente a questo punto in obbligo di spiegare che trattasi rispettivamente di kilt e cornamusa..e noi già gli siamo profondamente grate per essere riuscito nell'improba impresa di fare formulare dopo quattro puntate a Candy una intera frase che non contenesse la parola "Annie"...
Di fronte al saggio di bravura con la cornamusa in cui si esibisce a quel punto lo strano personaggio, Candy afferma che il suono assomiglia a quello di un gruppo di lumache che strisciano (e qui, da circa trent'anni tutti noi ci chiediamo invano: ma che cavolo di lumache ci sono nell'Indiana?????) e su questa surreale affermazione i due scoppiano entrambi a ridere, anticipando quella che rimarrà per sempre una delle frasi simbolo di questa storia:
"Esattamente come pensavo: sei più carina quando ridi che quando piangi!"Ma saranno le ultime parole che Candy ascolterà per molto tempo da quella dolce voce, perché, distratta da un colpo di vento che rischia di farle volare via la lettera di Annie (è sempre colpa di Annie...) si allontana e, quando finalmente torna a rivolgere la sua attenzione a lui, si accorge che il bellissimo ragazzo si è dissolto nel nulla.
Candy sente una struggente sensazione di vuoto, e sta cominciando a pensare di avere sognato tutto quando scorge qualcosa brillare nell'erba. Si china per raccogliere l'oggetto, che si rivela essere uno strano medaglione a forma di aquila con una "A" impressa sopra. Quella è la testimonianza che non si è trattato di un sogno e Candy lo stringe al cuore, precipitandosi giù per il pendio, sperando di intercettare il ragazzo scomparso.
Alla casa di Pony altre sorprese però la aspettano: Miss Pony la sta cercando, con un visitatore la cui sfarzosa automobile posteggiata davanti alla casa ha attirato l'attenzione e la curiosità di tutti i bambini.
Immaginiamo la sorpresa e la meraviglia di Candy nello scoprire che lo stemma sull'automobile è quasi identico al medaglione perso dal principe della collina.
La sorpresa aumenta quando l'ospite, rivelatosi il maggiordomo della famiglia Legan, una delle più ricche della zona, la informa che è giunto alla casa di Pony perché i suoi padroni desiderano adottarla!
In quel momento Candy non riesce a credere alla sua fortuna: la famiglia a cui sembra appartenere il principe appena conosciuto desidera adottarla! E, senza un attimo di esitazione, accetta frettolosamente la straordinaria proposta, tanto è il suo desiderio di rivedere il ragazzo che tanto l'ha colpita. Vicenda questa che, rivista con gli occhi di un'adulta, conferma vieppiù la teoria secondo la quale non bisogna mai prendere decisioni sull'onda dei sentimenti per un uomo appena conosciuto, perché nel 99,9% dei casi ci porteranno dritte dritte in bocca a qualche Iriza e Neal.
E così, cedendo il suo posto alla casa di Pony ad un'altra bimba bisognosa, Candy dà una svolta alla sua esistenza e decide di andare a Lakewood per iniziare una nuova fase della sua vita in casa Legan, dove è convinta la stia aspettando la più splendente delle felicità...
N.B. Il sig. Marsh è un personaggio che ricorre spesso nelle puntate ambientate alla casa di Pony. Non di rado, come in questo caso, ha un ruolo non da semplice comparsa ma da vero e proprio comprimario. E, tra parentesi, io adoro i suoi baffi.
L'indirizzo del destinatario vergato sulla busta della lettera di Annie è l'unico indizio della localizzazione della Casa di Pony, oltre alla vicinanza al lago Michigan. Attraverso il primo piano della busta, scopriamo così che l'orfanotrofio si trova a La Porte, Indiana.
Edited by cerchi di fuoco - 3/1/2014, 06:16