Candy Candy

L'indipendenza della Signorina O'Brien

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view post Posted on 20/6/2016, 16:16     +2   +1   -1
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Un tributo al mio personaggio femminile preferito, la dolce e timida Patty.

L'indipendenza della Signorina O'Brien
one shot di Paul McCartney


"Stair! Stair!" urlò Patty svegliandosi di soprassalto, anche in quella notte.

Per quanto tempo, per quanto tempo ancora!
Gli incubi continuavano a perseguitarla.
Ogni notte, ogni volta che chiudeva gli occhi ed il sonno finalmente giungeva, si ripresentava lo stesso incubo.
Erano passati ormai 5 anni dalla morte di Stair, eppure a Patty sembrava ieri.
"Signore, ti prego aiutami. Io non voglio dimenticare Stair, ma ti prego aiutami ad allontanare questo dolore, questa agonia che mi tormenta" così pregava Patricia O'Brien, conosciuta da tutti come Patty.

Con mani tremanti, accese la luce, si infilò gli occhiali e prese il Carillon della Felicità sempre posto in bella vista sul comodino. Lo appoggiò accanto al cuore, stretto a sé, respirando piano, in attesa che il battito riprendesse a pulsare normalmente.
La sua cara amica, Candy, aveva voluto che lo tenesse lei, perché ne aveva più bisogno. Era un prezioso regalo, ricevuto in dono durante una giornata speciale, il giorno in cui Candy aveva preso il treno per raggiungere Terence, per raggiungere la sua felicità.
Quel piccolo carillon racchiudeva in sé le due facce della stessa medaglia, gioia e tristezza, speranza e dolore, vita e morte.
L'aveva costruito Stair, era il suo più caro ricordo, ed era proprio vero che la sua incantevole melodia riusciva a scacciare via ogni tipo di malinconia.
Caricò con delicatezza la chiavetta e tenendo il carillon tra le mani, rimase ad ascoltare quella dolce musica.
Le note si espansero armoniose e delicate in tutta la camera.
A volte passava intere mezzore ad ascoltare, senza rendersi conto del tempo che passava.
Quel suono, come per incanto, aveva il potere di calmare l'anima, di scacciare gli incubi, di infondere grande serenità. Ed in quei brevi momenti, Patty sentiva il suo Stair vicino, ancora presente, ancora vivo.

"È davvero una grande stranezza" pensò Patty "fra tutte le tue invenzioni, caro Stair, questa è l'unica che continua a funzionare dopo tutti questi anni senza rompersi mai. È forse il tuo modo per essermi sempre vicino?".
Ripose il carillon sul comodino ed ancora una volta, aprì il cassetto del comodino ed estrasse una lettera, che a forza di leggere e rileggere, versare sopra lacrime e ripiegare, era tutta sgualcita.
Ma quella lettera era diventata la sua forza quotidiana, il mezzo al quale aggrapparsi per non lasciarsi andare, il fine per andare avanti ogni giorno.
Ormai conosceva a memoria ogni singola parola, ogni frase, ogni ritorno a capo... eppure, ogni volta, la leggeva come fosse la prima volta.
Per la signorina Candice White Ardlay

Gentile signorina Candice,
mi trovo in un territorio di guerra e temo di aver ricevuto la sua lettera con un certo ritardo. Posso solo sperare che questa mia risposta arrivi fino a lei, affidandola alla misericordia di Dio.
Se posso esprimermi con sincerità, parlare di Alistair Cornwell è per me qualcosa di molto doloroso. Lui era un mio prezioso ed eccellente sottoposto. Anche nell'esercito lo chiamavamo tutti Stair, utilizzando il suo soprannome, e immagino non le risulterà difficile credere che tutti noi gli volevamo molto bene.
Il suo sorriso così luminoso e puro ha senza dubbio portato, in questa situazione così claustrofobica, grande conforto a molti dei suoi compagni, me compreso.
Si definiva un grande inventore, ma il più delle volte le sue creazioni si trasformavano in fonti di ilarità. Per farle qualche esempio, una volta ha progettato un dispositivo per far uscire l'acqua dalla tromba suonata per il risveglio dei soldati, mentre in un'altra occasione, durante le esercitazioni di volo, è riuscito a tracciare nel cielo un arcobaleno.
Tuttavia, la sua abilità nel volo e nella manutenzione del velivolo era grande, tanto da farmi domandare in cuor mio dove avesse acquisito tutte quelle conoscenze. Il mio unico rammarico è non aver avuto modo di elogiarlo nemmeno una volta.
Probabilmente, Alistair Cornwell era un uomo molto lontano dalla realtà della guerra.
Prima di leggere la sua lettera, non sapevo che avesse una fidanzata, e che quest'ultima portasse gli occhiali. Ora, però, capisco perché sul suo aereo fossero disegnati proprio degli occhiali. Stair se n'è andato insieme alla sua amata, sparendo nel sole del tramonto.
Soprattutto ora che ci ha lasciato, immagino sia difficile capire i sentimenti che spingono qualcuno a raggiungere volontariamente i campi di battaglia per trovarsi faccia a faccia con la morte, ma ci sono cose davanti a cui un uomo non può tirarsi indietro.
Io credo che combattere fosse per lui come una preghiera.
Dalle notizie ricevute, il suo aereo è stato abbattuto dopo un'accesa battaglia nel cielo. Sembra che non siano mancate occasioni per colpire il nemico, ma Alistair Cornwell ha deciso di immolarsi.
La guerra è qualcosa di spietato e di disumano. Di certo lui ne era consapevole.
Mi è stato riferito che il suo aereo, più che precipitare, si è come tuffato con impeto nel sole. Voglio che sappia che quel giorno il cielo al tramonto si è illuminato di una luce intensa, meravigliosa e dolce, come non mi era mai capitato di vedere dal mio arrivo in Francia.
Animato dalla speranza che questa guerra finisca presto, continuerò a impegnare le mie forze a favore dei paesi alleati.
Prego ogni giorno che l'anima di Alistair Cornwell trovi la pace e che la sua famiglia possa ritrovare la serenità.
Rolf Baughmann
(Candy Candy Final Story pagg.167/168)

Finito di leggere, appoggiò la lettera sul letto e con entrambe le mani ripulì gli occhi dalle lacrime.
Avrebbe mai smesso di piangere nel leggere quella lettera?
Un giorno forse si, un giorno forse non sarebbe più stato necessario leggerla per l'ennesima volta, un giorno, che a Patty sembrava ancora così lontano, sarebbe stata capace di lasciare quella lettera dentro il cassetto del comodino, come un qualsiasi ricordo da custodire.
Ma non ancora, sentiva in cuor suo che quel momento non era ancora arrivato.

Le parole del Comandante Baughmann la rincuoravano sempre nel sapere che Stair era stato benvoluto da tutti e che aveva portato conforto, un sorriso ed anche risate tra quei soldati suoi compagni, in mezzo a chissà quali scenari di profonda disperazione e di morte.
Era tipico della sua bella e cara persona.
"Proprio come Icaro" pensò tra sé Patty, in quel momento.
Stair, se n'era andato durante un luminoso tramonto, tuffandosi nel sole, per poi precipitare rovinosamente al suolo, mentre i suoi compagni, in preda all'angoscia, lo vedevano cadere senza poter fare nulla per lui.
Quest'ultimo pensiero l'accompagnava sempre; il suo Stair, il sole del tramonto con i suoi raggi e la sua luce potente, quasi a voler aprire le braccia per accogliere un soldato che non aveva nulla in comune con la guerra, se non il grande ideale di servire il suo paese, lo scopo di rendersi utile agli altri, la sua ferrea volontà di non stare con le mani in mano, quando tanti giovani della stessa età stavano già combattendo al fronte.

Intanto si era fatta l'alba, ed un altro nuovo giorno stava per cominciare.
Patty ripiegò con cura la lettera e la lasciò scivolare dentro il cassetto del comodino.
Era ora di prepararsi e di scendere a fare la colazione con nonna Marta, per poi uscire ed andare a scuola, dai suoi alunni.
Poi nel pomeriggio c'era il nuovo corso di violino che lei stessa aveva introdotto da poco tempo a scuola e molti alunni avevano aderito all'iniziativa, poi c'erano anche i pomeriggi dedicati alla lettura a favore dei bambini più piccoli, per allietare la loro giornata con tante belle storie nuove e c'erano pure le sere in cui insegnava a leggere e scrivere a qualche persona adulta meno fortunata di altri, che non aveva potuto frequentare la scuola all'età giusta.
Questo era diventata la sua vita, un continuo impegno a favore degli altri, per non pensare, per non perdersi nei ricordi, per non sentirsi sola.
Niente svaghi, niente divertimento, solo tanti impegni, uno dopo l'altro.
E poi era arrivato anche il corso di ballo.
Si era stupita di sé stessa, quando improvvisamente l'idea di frequentare un corso di ballo, l'aveva colta quel tardo pomeriggio tornando da scuola.
Un volantino pubblicitario, sospinto dal vento, volando leggero nell'aria, era giunto fino ai suoi piedi.
L'aveva raccolto spinta dalla curiosità e dalla vivacità dei colori, l'aveva letto e quando aveva visto quei ragazzi immortalati nella tipica posa di un valzer, aveva subito pensato a Stair ed a quella lontana giornata dedicata alla Festa di Maggio presso la Royal Saint Paul School di Londra.
Quanti anni erano già passati e quanti ricordi restavano ancora impressi nella mente!
Alcuni dolorosi, certo, ma sempre belli ed ancora vivi.
Lei e Stair alle prese con il loro primo ballo, entrambi uno più imbranato dell'altra, al punto da dover lasciare la pista da ballo, tra i rimproveri delle altre coppie che danzavano. Era stato grazie a quel primo ballo che si erano conosciuti e che si erano innamorati.
Più di una volta, Patty aveva pensato che quel volantino non fosse capitato lì per caso, che lo spirito geniale e ricco d'inventiva di Stair, ci avesse messo in qualche modo le sue ali.
Le piaceva pensare così.
E così si era iscritta al corso di ballo, aveva iniziato le lezioni ed aveva imparato a ballare. Non le importava nulla dei ragazzi che a turno ballavano in coppia con lei; qualcuno, più audace di altri, le dimostrava pure un discreto interesse.
Patty invece, in quei momenti si estraniava; le bastava chiudere un attimo gli occhi ed entrava in un altro mondo, in un'altra sala da ballo piacevolmente inondata dalla splendida luce del mese di Maggio, e dove il cavaliere, suo compagno di ballo, era proprio Stair.
Durante quelle lezioni, lei ballava ogni volta con il suo Stair, con quel ragazzo sempre sorridente, solare, e dall'espressione amabile.

In fondo non era mai sola, aveva il suo lavoro di insegnamento, molti bambini che l'adoravano, tanti adulti che la stimavano, i suoi più cari amici, ed infine c'era quella cara vecchina, la nonna Marta.
Lei aveva sempre nonna Marta su cui poter contare, la quale però non la smetteva mai di combinare appuntamenti, e di fronte al suo disappunto, tutta seria, l'arzilla nonnina, rispondeva sempre allo stesso modo: "Le nonne servono anche a questo, bambina mia! E poi, non vorrai mica restare zitella e rinunciare a quel bendidìo che c'è la fuori?".

Poteva bastare tutto questo?
Poteva condurre un'esistenza simile per il resto della sua vita?
Si, poteva farlo, ed a lei bastava. Ne era certa.
Non aveva bisogno di null'altro.
Perché in fondo aveva la sua indipendenza di signorina per bene, e nel volto degli amici e nella sua professione aveva scoperto un altro nome dell'Amore.
 
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view post Posted on 22/6/2016, 10:19     +1   +1   -1
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Ma che bella questa one shot, caro Paul!
Grazie per aver condiviso con noi la tua visione della cara, forte, dolce Patty.
Mi piace molto la sua determinazione ad andare avanto da sola, armata dei suoi ricordi e della sua personalità!
Complimenti
 
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view post Posted on 22/6/2016, 12:47     +1   -1
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Grazie cara Barbara per il tuo apprezzamento!
Mi ha fatto davvero molto piacere, e chissà che io non provi a scrivere dell'altro...
Mai dire mai!

Saluti

Paul
 
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view post Posted on 23/6/2016, 22:52     +1   +1   -1
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Che bella!! :wub: Complimenti!

Bella e vera :)
E' stato un piacere leggerla... Grazie :)
 
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view post Posted on 24/6/2016, 10:48     +1   +1   -1
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Grazie a te, cara fanciulla, per aver letto e commentato.
Buona continuazione di giornata.

Paul
:mizia:
P.S. Per caso, la mia Patty, ti ispira un bel disegno? :woot:
 
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view post Posted on 24/6/2016, 11:27     +1   +1   -1
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Ehm... Lo sai che ci stavo davvero pensando? blush-anim-cl
Vediamo... ^_^ ;)
 
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luna71
view post Posted on 24/6/2016, 14:38     +1   +1   -1




<b>Bravissimo Paul hai descritto una Patty dalla spiccata intelligenza, altruista verso le persone meno fortunate di lei, dolce e sensibile.
Sincera amica di Candy.b>
 
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view post Posted on 24/6/2016, 20:17     +1   -1
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CITAZIONE (sere sere @ 24/6/2016, 12:27)
Ehm... Lo sai che ci stavo davvero pensando? blush-anim-cl
Vediamo... ^_^ ;)

Fanciulla... meravigliosa questa nostra sintonia.
Aspetterò fiducioso.
Buona serata.

Paul

CITAZIONE (luna71 @ 24/6/2016, 15:38)
<b>Bravissimo Paul hai descritto una Patty dalla spiccata intelligenza, altruista verso le persone meno fortunate di lei, dolce e sensibile.
Sincera amica di Candy.b>

Dolce luna71, grazie per il tuo commento.
Molto gradito.
Patty è davvero un bel personaggio, e da adulta la immagino proprio così.
Un caro saluto.

Paul
 
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view post Posted on 28/6/2016, 10:30     +1   +1   -1
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Ciao Paul!
Il tuo lavoro mi è piaciuto molto: credo che tu abbia colto molto bene l'essenza di Patty.
E anche che i traumi hanno bisogno di tempo e di impegno per essere superati, senza fretta, con i propri tempi. E chissà se un giorno quell'amore...arriverà nuovamente. Non ci è dato saperlo... Ma mi piace pensarlo!
Ciao! :)
 
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view post Posted on 29/6/2016, 13:39     +1   -1
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Ciao cara mrsgraham!
Grazie per il gradito commento.
Hai colto alla perfezione lo stato d'animo della mia Patty.
Il ricordo dell'amore di Stair, il primo amore, l'accompagnerà per tutta la vita, ma come dici tu... è bello pensare che un giorno possa innamorarsi di nuovo... chissà...
Un affettuoso saluto.

Paul
 
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view post Posted on 2/7/2016, 21:20     +1   +1   -1
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Bravo Paul.
Bella one shot per un gran bel personaggio.
:ok2.gif:
 
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view post Posted on 2/7/2016, 22:20     +1   -1
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Grazie, fanciulla!
Mi fa piacere che anche tu apprezzi il personaggio di Patty.
Un caro saluto.

Paul
 
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view post Posted on 19/6/2022, 08:19     +1   +1   -1
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Non è la prima volta che leggo questo racconto che vede protagonista Patty.
Oggi, giorno del compleanno di Patty, ho voluto rileggerlo.
È un racconto che mi tocca sempre il cuore è ben scritto e mi compara davanti ai miei occhi una Patty vista con gli occhi dell'autore.
Grazie per questo breve ma intenso racconto.
 
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