| Questo è un riassunto delle parole della Nagita, in blu, che conservo da un po' e che ho già utilizzato. Impossibile per ovvie ragioni, poter scrivere tutto. Io mi lascio trascinare dalle sue parole... Quelle in nero sono mie. All'inizio alcune considerazioni sulle emozioni che indicano innamoramento e amore, prese in rete da sconosciuti. In arancio, quella che più mi ha colpito. Buona lettura!
Innamorarsi: - Pur di non perdere la persona della quale si è innamorato, è disponibile a compromettere il lavoro, troncare con i genitori e gli amici più cari, vivere in povertà. - - Mancanza, desiderio di sentirlo e vederlo. - - Stomaco chiuso, imbarazzo, batticuore. Insonnia. Gioia. Ansia. Sentirsi forti nell’affrontare il futuro. - L’amore può perfino cambiare la percezione del peso: chi è felice può sentirsi leggero (e avere l’impressione di camminare a due spanne dal suolo) e chi è depresso può, per contro, avere la sensazione che ogni passo sia come muovere un macigno. - Sentirsi pronti a cambiare il mondo - Se si ha la persona amata accanto l’amore è magia. E poi parla il corpo, un corpo impaziente che aspetta la persona amata, che ha bisogno della sua voce, del suo sguardo, della sua presenza. - Amore è complicità, cantare, parlare di fiori, ridere felici. È sentirsi a casa. Amore è gioia da condividere col mondo. L’amore è libertà. - Amore è la forza che non sapevi di avere dentro di te, quella che ti fa affrontare le situazioni difficili come non pensavi di poter fare. Amore è luce. Amore è la capacità di mostrarsi senza maschere.
“La prima immagine che mi viene in mente quando penso all’amore sono due braccia aperte per accogliere. L’amore è accettazione. Amo te per quella che sei, non perché ho bisogno di te. L’amore è reciprocità. E’ darsi attenzioni. E’ sostenersi a vicenda. E’ darsi valore. E’ arricchimento. Entrare nel tuo cuore è un’opportunità unica, come unica tu sei; non è una conquista. L’amore è desiderio, è attrazione, voglia di contatto, d’intimità. E’ voglia di andare oltre la tua pelle per spogliarti anche l’anima. E’ un letto in cui abbandonarsi mescolando i nostri sogni. L’amore è equilibrio. E’ fondersi senza confondersi. Io mi perdo in te ma non perdo la mia identità. L’amore è impegno. Non fatica, impegno. Se è fatica non è amore, è qualcos’altro. Impegno difronte alle incomprensioni e alle difficoltà. Tu hai il tuo vocabolario, le tue difese; io ho il mio vocabolario, le mie difese. Ci vuole tempo per conoscersi e affinare le intese. A qualunque età. L’amore è rispetto. Per la persona e il suo vissuto, per i suoi spazi e i suoi tempi. L’amore è dare fiducia. Non ti amo se ti controllo. L’amore è progetto. E’ costruire insieme. Sogni comuni da realizzare. Due finestre accese nel buio della notte. L’amore è una scelta responsabile, libera, matura; da rinnovare ogni giorno. L’amore è coraggio. Quando c’è l’amore nel mio cuore avverto un senso di pace e di calore. L’amore mi dà forza, entusiasmo. Non voglio che tu ti sostituisca a me. Lo zaino che grava sulle mie spalle continuo a portarlo io. Ma con te vicina è più leggero.” L’amore è… ‘Sentire’ che tu ci sei e fai il tifo per me. Avvertire che sei accanto a me anche quando siamo lontani. L’amore, quando c’è, è come essere a casa, ovunque mi trovi.“
La Nagita racconta un viaggio descrivendo ogni panorama che incontrerà la sua protagonista. Non è tanto il luogo finale del viaggio che muove il romanzo, quanto tutto ciò che avviene in quel viaggio. Il potere dell’amore invisibile che lega Candy alla misteriosa figura del Principe della Collina che la sostiene da quando è bambina, ci mostrerà come il coraggio di vivere sino in fondo quel percorso, insieme alle persone che incontrerà nel suo cammino, ci regalerà la bellezza del provare l’emozione profonda che anticipa il vivere con la persona che senti e scopri di amare dal profondo del cuore, l’amore vero.
Il primo incontro
Al sentire quella voce dolce e inaspettata, Candy sollevò il viso, sorpresa. Sullo sfondo del cielo, si stagliava la figura di un ragazzo dallo strano abbigliamento. La osservava dall'alto sorridendo..." "Il ragazzo scoppiò a ridere con la sua voce fresca..."
"Il ragazzo scoppiò a ridere di nuovo..." "Osservando quel viso sorridente che sembrava quasi emanare una luce propria, quei brillanti capelli biondi che gli scendevano leggeri sulla fronte, e quegli occhi azzurri e gentili, pari quasi al cielo sereno di quel giorno, Candy ebbe l'impressione di potergli raccontare qualsiasi cosa. "
"Nel sentire la speranza che nasceva dentro di lei, Candy sentì il cuore illuminato da un brillante raggio di luce e accarezzato da un vento leggero. Il Principe della collina era davvero un ragazzo meraviglioso. .....Si recò ogni giorno in cima alla collina piena di aspettative, ma non riuscì mai a ritrovare il suo misterioso Principe della Collina. Il giorno in cui Annie se n'era andata. Il giorno in cui aveva incontrato il Principe."
Candy a 13 anni
" Quell'oggetto era la prova che l'incontro di tanti anni prima non era stato solo un sogno. Era sicura che, conservandolo, un giorno avrebbe incontrato di nuovo il suo proprietario. Che ragazzo meraviglioso... Candy si ricordava perfettamente di quel viso sorridente che era stato in grado di alleviare il suo dolore. - Sei più carina quando ridi che quando piangi-. La sua voce era così gentile...Ripensava a quelle parole quando era triste, ed ecco che le tornava il sorriso."
Candy appoggiò la fronte alla finestra e osservò il cielo notturno. La luce della luna filtrava dolcemente nella stanza, mentre le stelle, quasi sorridendo, sembravano danzare tutt’intorno. Estrasse dalla tasca la spilla del Principe della Collina e la scosse leggermente. Il campanellino tintinnò dolcemente, come a volerla rincuorare. Tredici anni è una età scomoda...sono troppo giovane per lavorare e forse troppo grande per essere adottata...Anche tu la pensi così, campanellino?
Non sapeva perché, ma non voleva che la vedesse piangere. (la spilla). Annie le chiede di non sciverle più.
Ma forse, se adesso mi mettessi a piangere qui a gran voce, potrebbe apparire il Principe della Collina, proprio come quella volta… “Sei più carina quando ridi che quando piangi”: ripensando a quelle parole, le labbra di Candy si addolcirono. Estrasse dalla tasca la spilla d’argento - Principe della Collina...non piangerò più. - Il campanellino tintinnò dolcemente – Quanto mi piacerebbe che questo campanellino fosse magico.
Lì ripensando ad Annie, a come risolvere il problema della sua presenza alla Casa di Pony, la speranza di lavorare e che l’amica la voglia con sé, con la spilla in mano, il destino si manifesta nuovamente. Dall’alto della collina Candy vede arrivare una macchina. Una macchina che la porterà a Lakewood. Che quel campanellino suonando tra le sue mani fosse davvero magico? Non era arrivato il Principe ma le stava indicando la strada per raggiungerlo. Ma in quel momento lei desiderava solo essere adottata ma non erano le intenzioni dei Lagan.
La ragazza mise la spilla in tasca e scese la collina a tutta velocità. - Ma è meraviglioso! - Era come se l’auto stesse attraversando una tenda fiorita che si apriva al loro passaggio. Al di là del prato si stagliava un lago di un blu ancora più profondo di quello dei lupinus… o dei bluebonnet, come li chiamava il giardiniere degli Ardlay. Illuminato dai raggi del sole al tramonto, il brillante specchio d’acqua sembrava creare una strada che portasse direttamente al paradiso. Candy si sentì risollevare dalla sua tristezza e sospirò: - Non ho mai visto un paesaggio così bello… Erano i possedimenti degli Ardlay.
Da quando era nata, era la prima volta che non dormiva alla casa di Pony. Ripensa alle suore ai bambini, a Slim che sperava non facesse più la pipì a letto perché lei non sarebbe stata lì ad aiutarlo a sistemare tutto prima che gli altri si accorgessero...
Principe della Collina, non potrò più venire alla Collina di Pony. Ma sono sicura che, un giorno c’incontreremo di nuovo.
- ...Principe? - Seduto in cima a un cancello di ferro arcuato e circondato da una miriade di rose rosse, c’era proprio il suo Principe della Collina, che la osservava sorridendo. - Sto... sognando? -Trattenendo il fiato, Candy guardò confusa il Principe della Collina e i suoi occhi lucidi vennero invasi dal sorriso del ragazzo, circondato dal colore rosso delle rose. Finalmente...Sono riuscita a incontrare di nuovo il mio Principe… In quel momento , insieme ai petali rossi dei fiori, dall’alto giunse di nuovo la sua voce. Era come se all'interno del bosco ci fosse una singola zona rossa e fiammeggiante. Dall'alto del meraviglioso cancello di ferro scendevano, leggeri come il sorriso degli angeli, i petali scarlatti.
Si trattatava dell'immagine di un'aquila, identica a quella che Candy rimirava quasi ogni giorno. Emozionata, estrasse dalla tasca la spilla d'argento -Sono identiche... Sentiva girarle la testa. Con le dita tremanti sfiorò l'incisione. (l'emozione di un cuore innamorato di quel suo Principe)
Perché la risata di Anthony le faceva batter così forte il cuore?
La rassomiglianza
A prima vista le erano sembrati identici, ma a ben vedere sia il sorriso che i capelli dorati del ragazzo tra le rose apparivano di un colore più spento.
Le voci del principe della Collina e del ragazzo delle Rose si sovrapposero, e Candy sentì una dolce sensazione inondarle il cuore. Era scomparso improvvisamente e sparito allo stesso modo. Già...proprio come aveva fatto quel giorno il Principe della Collina, lasciando nel suo cuore una delicata brezza.
No non è vero...se li osservi bene, si nota subito che anche se si somigliano, sono totalmente diversi... "Quel viso sorridente, luminoso come il sole, era stato a pochi centimetri dal suo. Le loro mani si erano toccate delicatamente. Il suo corpo si era fatto leggero e le era sembrato quasi di tornare alla casa di Pony. Il viso del Principe con la cornamusa si sovrappose al sorriso di Anthony. (emozioni da innamorata)
-Aiuto un pirata!- - Niente male come saluto - rise lui dolcemente. Sollevata da quella voce cortese che non corrispondeva affatto al suo aspetto, Candy balbettò qualche scusa. Il Pirata sorrise. Sembrava profondamente sollevato, ed in un attimo la sensazione di pericolo si dissolse, lasciando il posto ad una atmosfera gradevole. rivelando degli occhi di un azzurro simile al colore del lago al mattino. il signor Albert si lasciò andare a un'allegra risata ecc. Ma tu piuttosto da dove arrivi? Non sarai caduta dal cielo vero?
Londra
-Candy allora sei proprio tu-, disse a quel punto la presenza misteriosa. La giovane si fermò sorpresa. Conosceva quella voce, ma dove l'aveva sentita'? Si voltò di scatto. L'uomo che le apparve sotto la luce del lampione portava degli occhiali da sole ecc. La voce gentile si addiceva poco al suo aspetto ecc. Rimase imbambolata mentre l'uomo le si avvicinava. -Non ti ricordi più di me?- chiese lui ridendo ecc Gridando di gioia Candy gli si gettò al collo. - Signor Albert è lei veramente? Non è un sogno? Perché mai dovrebbe essere un sogno...?- Albert la sollevò da terra e la fece volteggiare
Allo zoo Fu raggiunta dalla risata del sig. Albert. Il cuore iniziò a batterle forte, preso dalla nostalgia di sentire di nuovo quel suono.
Cara Candy tra noi non potrà esserci un addio. Io so che ci incontreremo ancora. Fino ad allora, voglio che tu stia sempre bene e che rimanga sempre te stessa!
La rivelazione (Candy ha 20 anni)
mi sembra ancora di vivere un sogno. Come avrei potuto mai immaginare che il Principe della Collina ...fosse Albert! In altre parole lei, il prozio William, è il Principe della Collina! Tremo ancora per la sorpresa e l'emozione! Non ho mai dimenticato il Principe della Collina. Non credo proprio che stanotte riuscirò a prendere sonno.
Albert È normale che tu sia arrabbiata. Io ho infatti continuato a nasconderti la mia identità di prozio e il mio vero nome: William A. Ardlay.
Tutto quello che volevo era solo vegliare su di te con discrezione. desideravo parlartene proprio nella stagione in cui ci siamo conosciuti la prima volta, lì sulla Collina di Pony. In quel modo avevo l'impressione di poter tornare ad essere il ragazzo di un tempo. Vorrei incontrarti subito Candy aspetto con ansia una tua lettera e vorrei che stavolta ti rispecchiasse appieno.
Caro Principe della Collina Il signor William Albert Ardlay non fa altro che sorprendermi. A una persona fragile come me, non basterebbero dieci cuori per sopportare tutte queste rivelazioni! Penso che da oggi in poi la chiamerò sempre “prozio” almeno questo dovrà sopportarlo! Però devo ammettere che il modo in cui mi ha svelato la verità è stato meraviglioso! Eravamo sulla collina di Pony, dove ti ho incontrato per la prima volta. Proprio come allora, c’era un cielo azzurro e terso e si sentiva il profumo dell’erba. Quando quel giorno il prozio si è presentato senza preavviso alla Casa di Pony, io ho iniziato a sentirmi inspiegabilmente agitata.
aveva un'aria diversa e mi aveva fatto sobbalzare il cuore. Il prozio ha rifiutato il tè che gli era stato offerto e mi ha detto con espressione seria: "Candy, andiamo alla Collina di Pony"... ho avvertito dentro di me un indefinito presagio Arrivati sula collina, siamo rimasti un po' in silenzio, poi prendendo coraggio lui si è voltato verso di me e, con un sorriso imbarazzato, ha detto: "Candy...non pensi che sia arrivato il momento di restituirmi la spilla?". Davanti ai miei occhi , c'era il Principe della Collina e mi stava sorridendo. ho subito chiesto:" Io...sono più carina quando sorrido, vero?" Con gli occhi lucidi, tu mi hai risposto:" Ora sei carina anche quando piangi piccolina". La tua voce era un po' incrinata. Sì, quella era la voce del Principe...Era senza dubbio il suo modo di parlare! Quella voce mi era stata sempre accanto, e io l'ho sempre ascoltata, ma non mi sono mai accorta di niente...Però ho capito finalmente perché fosse in grado di rasserenare il mio cuore. Allo stesso modo, ho compreso il motivo per cui il prozio mi era sembrato diverso. L'uomo apparso improvvisamente alla casa di Pony non era il prozio, ma il Principe della Collina. Non riuscivo a smettere di piangere, ma questa volta erano lacrime di gioia.
Albert Ed è stata anche la prima volta in cui ho potuto ammirare un sorriso così meraviglioso La tua immagine mi ha colpito al cuore Se quel giorno sono sparito all’improvviso è stato a causa di Georges. L’ho visto risalire la collina e sono scappato dall’altra parte, lungo il pendio, rapido come il vento. Tu eri intenta a indicare un punto ai piedi della collina (la Casa di Pony!) e parlavi da sola a gran voce. Probabilmente non ti eri accorta che me n’ero già andato. Su quella collina io ho scoperto il modo in cui volevo vivere. Nemmeno io ho mai dimenticato quella piccola bambina per questo ti ho riconosciuta subito quando ti ho salvata dopo che sei precipitata dall'alto della cascata. Al collo portavi una croce e la mia spilla Quando mi hai raccontato di te, io ho sentito il desiderio di renderti felice. Volevo che la ragazza che avevo davanti ai miei occhi trovasse la sua felicità. Ti aspetto a Chicago, Albert
Cara Candy, voglio che tu sappia che non mi sono limitato a divertirmi in giro per il mondo. Se mi trovavo in Inghilterra era anche per seguire la preparazione di un nuovo progetto d'affari. Il fatto che ci siamo incontrati così per caso, però, mi fa pensare a quel filo misterioso che ci unisce e di cui mi parli sempre. Finito il mio dovere e tranquillizzatomi nel vederti di nuovo serena a Londra, ho deciso di lasciare lo Zoo per raggiungere la mia amata Africa. Ovunque andassi, non mi sono mai dovuto preoccupare del lavoro o di come avrei vissuto. Sono sempre stato attanagliato dal dubbio di non riuscire a fare nulla da solo, ma il viaggio in Africa mi ha permesso di affrontare questa paura. Ho scelto di andarmene tagliando i contatti anche con Georges, proprio perché volevo provare a cavarmela da solo. Gli affari degli Ardlay erano stabili e avevo pensato che, anche se fossi sparito per un bel po', non ci sarebbero stati problemi. Come potevo esser stato così egoista? adesso mi vergogno molto per la mia superficialità. Chicago,... quest'unica parola rimasta nei miei ricordi, è stata in grado di salvarmi e mi ha ricondotto fino a te. Hai fatto tutto questo per un uomo che ti è stato d'aiuto una volta nella vita. Le parole non riusciranno mai ad esprimere la mia gratitudine nei tuoi confronti. Anche in futuro, voglio fare in modo che tu riesca a trovare la felicità. Bert
Albert a Lakewood le ripete le parole di Rosmary in merito alle difficoltà iniziali a far accettare alla famiglia il suo amore per Mr Brown "la felicità non dipende dai soldi, o dal prestigio sociale, ma dalla possibilità di vivere con la persona che si ama"
Ultima lettera epilogo ad Albert:
Piccolo Bert...Oggi le scrivo perché vorrei parlarle con uno spirito rinnovato. In quelle poche ore trascorse a Lakewood, è come se una parte di me fosse rinata. Le sue visite improvvise non mi fanno tanto bene al cuore, ma il fatto che mi stia abituando significa che sto anche diventando più forte vero? Questo vale anche per le direttrici. .... Mentre mi avvicinavo alla residenza dei Lagan (si riferisce ai 13 anni), il mio cuore però traboccava al tempo stesso di speranza per la prospettiva di una nuova vita. Piccolo Bert, riesce a immaginare la mia emozione di ritrovarmi stavolta in compagnia del Principe della Collina (è l'ultima volta lo prometto!) e del prozio William (anche per questo sarà l'ultima volta)?
E poi siamo andati in quella stanza...la stessa in cui ho saputo chi era davvero. Sulla scrivania c'era il mio diario. Lei... voleva restituirmelo... "Perché per te è qualcosa di prezioso". Lei ha mormorato quelle parole guardando fuori dalla finestra. La sua voce era serena... Quel diario è ora qui vicino a me, ma non l'ho mai riaperto e ho intenzione di restituirglielo, proprio come lei mi ha ridato la spilla.
Io sono davvero grata ai miei genitori per avermi abbandonata alla Casa di Pony. Grazie a loro sono riuscita ad incontrare lei! Sono io a non avere parole per esprimere la mia riconoscenza. si signor Albert: ho raggiunto la mia felicità. Oh non credo proprio che riuscirò a chiudere occhio nemmeno stanotte, ma spero che il piccolo Bert possa fare degli splendidi sogni! Con amore e riconoscenza Candy
Anohito Il destino non è sempre oscuro; a volte è in grado di emanare una luce abbagliante. all'improvviso la luce della stanza si accende. - Candy che ci fai al buio? - sento quella voce gentile, in grado di farmi sempre battere forte il cuore. Lui è lì, davanti alla porta, e mi guarda rivolgendomi quel sorriso che tanto adoro. -Bentornato!- esclamo con voce spezzata. Mi alzo assaporando la gioia di poter pronunciare quella parola, e mi tuffo tra le sue braccia spalancate.
L’amore potrà arrivare quando Albert riuscirà a gettare tutte le sue maschere e ad essere se stesso senza più nascondersi. L’amore arriverà grazie alla consapevolezza di entrambi di ciò che li lega uno all'altra e quando saranno liberi di essere completamente loro stessi.
Chi ha la Nagita nel suo cuore alla fine del romanzo quando scrive la sua postfazione? Per me la persona al centro della vita di Candy da sempre. Scrive la Nagita nella postfazione: " Mi sarebbe piaciuto restare immersa ancora per un po' nella narrazione di questa storia, ma alla fine è arrivato il momento di scrivere la sua postfazione. Dentro di me si agitano sentimenti contrastanti: mi sento molto triste, ma al tempo stesso nel mio cuore soffia un vento leggero."
E chi sarà questo vento leggero che le soffia nel cuore? Per me ce lo ha scritto a chiare lettere, il Principe della Collina alias William Albert. Queste sono le emozioni della Nagita, quei sentimenti che ha nel cuore, che cerca di trasmettere attraverso FS per non avere rimpianti, così come il suo animo detta, con delicatezza e forza, emozione mai urlata ma che ti avvolge con calore e serenità, immersa nella nostalgia dei tempi passati.
Edited by october1972 - 30/4/2018, 11:26
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