Candy Candy

La lettera mai spedita..., e tutte le altre lettere della nostra storia del cuore

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Odyssea
view post Posted on 14/4/2005, 11:49 by: Odyssea     +5   +1   -1




Carissimi, ho trovato e tradotto il testo integrale della famosa lettera che Candy scrive a Terence ma non ha il coraggio di spedire. Nel leggerla ho provato una profonda malinconia, devo ammettere che mi ha sinceramente commossa. Da essa trapela, accanto alla voglia di ricominciare a vivere, una nostalgia struggente....E' un elenco di teneri ricordi, Candy è emozionata, sembra quasi di poterla vedere mentre scrive, in silenzio, al tramonto, con la finestra che guarda alla Collina di Pony, il cuore che palpita, e un miliardo di dolci memorie che le si accavallano nella mente. Se mai ve ne fosse stato il dubbio, la lettera in questione ( scritta ufficialmente da Kyoko Mizuki e non da qualche fan romantico, quindi come se fosse stata Candy in persona a crearla e pertanto del tutto attendibile) dimostra inequivocabilmente che Terence è stato ( e sarà per sempre) un grande grandissimo Amore. Il fatto che la storia di Romeo e Giulietta sia la "loro storia" è emblematico, quasi a parafrasare il loro amore, che in qualche modo finisce con una duplice morte, anche se non drastica e definitiva come quella narrata da Shakespeare.
Mi chiedo, perché Candy non spedisce la lettera?
Perché la considera un addio definitivo e il suo cuore inconsciamente lo rifiuta? Perché se la spedisse metterebbe troppo a nudo i propri sentimenti? ( anche un cieco si renderebbe conto che Terence è artigliato al suo cuore con una tenacia assoluta). Perché teme di far soffrire Terence? Perché si sente in colpa nei confronti di Albert? Ne avrebbe motivo, in quest'ultimo caso, considerato che non lo nomina mai, se non per parlare di lui come di un benefattore, il padre adottivo, colui che le è stato sempre vicino ( a differenza di tutti coloro che per un motivo o per un altro la lasciano sola).
Ne sono definitivamente certa, ormai: Terence è colui che lei avrebbe voluto, ma ha perso per ragioni più immense. Albert è colui che lei ha, ma nessuno mi convincerà mai che, al momento della lettera ( che è scritta già dopo la storia che conosciamo, probabilmente abbastanza dopo considerato che anche se non ce ne accorgiamo il tempo trascorre impetuoso tant'è che Candy conosce Terence che ha quindici anni e scrive la lettera verosimilmente intorno ai venti, comunque dopo che ha scelto di restare con Albert), Candy non nutra ancora nei suoi confronti un tenero sentimento niente affatto sopito. E' piena di nostalgia, non ha ancora il coraggio di rivederlo neanche mentre recita, conserva tutti i giornali in cui lui appare, secondo me non ha superato la separazione come vuole farci credere con tutte le ripetute affermazioni di felicità. Non è la lettera di una persona felice. E' la lettera di una persona che tenta di essere felice, che si aggrappa alle cose buone che ha per dimenticare disperatamente ciò che non ha. Come disse Kiara, Candy non concepisce minimamente l'idea di rivedere Terence, e questo può accadere solo per due ragioni, o se la persona che hai lasciato ti ha fatto tanto male da odiarla e disprezzarla ( ma non è questo il caso, Candy approva la scelta di Terence), o se l'hai amata troppo, e rivederla potrebbe travolgere tutti gli equilibri faticosamente raggiunti.
E' così, come ho già scritto altrove, o con Terence o senza di Terence.
Così non spedisce la lettera, forse la straccia, forse la conserva, i suoi pensieri vanno probabilmente ad Albert, ma se fossi Albert morirei dinanzi a quei pensieri subordinati. Morirei dinanzi a tanta malinconia, a quel "non dimenticherò mai il calore del tuo petto sulla mia schiena". Invece Albert capirà, tollererà, conforterà, aspetterà, spererà. E' per questo che Candy lo ha scelto, perché è l'unico che "è sempre con lei". Questa frase dice tutto.
Ecco a voi la lettera, dunque, e ditemi cosa ne pensate. Vi abbraccio forte forte forte.
P.S. Ho sostituito i nomi originari con quelli conosciuti in Italia, Terrus è diventato Terence, Eliza Iriza etc..



"LA LETTERA MAI SPEDITA
Caro Terence
ho appena letto un articolo sul tuo Amleto nel quale si dice che ha ricevuto critiche favorevoli. Sono felice di sentirlo. Congratulazioni per il tuo successo!
Ho sempre creduto che il momento sarebbe arrivato.
Se fossi stata lì, avrei sentito gli interminabili applausi scroscianti rivolti a te. E ti avrei visto nel tuo costume bianco oltre il sipario rispondere con un sorriso alle numerose chiamate del pubblico.
Miss Pony e Suor Maria dicono che sei il miglior Amleto che abbiano visto in tutta la loro vita. Erano incantate nel vedere la tua fotografia sul giornale, e gioivano come due ragazzine.
Bene, Terence, hai visitato la Casa di Pony una volta, non è vero?
A quel tempo, anch’io vi stavo tornando.
Il tempo corre spietatamente. Se mi fossi fermata meno a lungo per riposare, avrei potuto incontrarti là.
La Collina di Pony era come l’avevi immaginata? Somigliava alla seconda collina di Pony, non è così?
Benché non fossi là, posso quasi vederti solitario sulla collina di Pony, quando sei venuto in un giorno in cui nevicava.
Io ero tornata negli Stati Uniti dopo di te, e stavo studiando per diventare un’infermiera, sognando di rivederti prima o poi.
"C’è qualcosa che voglio fare veramente ".
Così hai detto quando hai lasciato la Royal St. Paul School. Vorrei che vedessi come sono andata avanti per la mia strada con le mie sole forze.
Credevo che ti avrei rivisto un giorno.
Ero così felice quando ho letto per la prima volta un articolo dedicato a te in un giornale.
Terence Graham-----
Ho scoperto che la G di Terence G. Grantchester stava per Graham quando l’ho visto. E io che avevo sempre creduto che G significasse Gorilla! Ho sentito che tua madre Eleanor Baker ti chiamava Graham!
Ero così commossa di sapere che avevi deciso di rinunciare al nome dei Grantchester quando hai lasciato l’Inghilterra. Da questo ho capito la tua determinazione.
Ad ogni modo, la gente di Broadway ha fiuto per scoprire un nuovo attore di talento. Hanno immediatamente riconosciuto il tuo.
Ogni volta che leggo tue notizie, sono solita pensare che dovrei essere là con te.
Non puoi neanche immaginare la felicità che ho provato quando ho saputo che saresti arrivato a Chicago per uno spettacolo con la Compagnia Stratford.
A quel tempo non sapevi che anch’io ero negli Stati Uniti, pensavo alla grande sorpresa che ti avrei fatto comparendo lì all’improvviso.
Sfortunatamente, lo spettacolo era riservato agli ospiti forniti d’invito. Non c’era motivo perchè io fossi invitata dal momento che ero solo un’infermiera. Quando avevo quasi perso la speranza, Archie e Steir hanno preso un biglietto per me, e questa è stata una vera fortuna.
Tuttavia, quello non era il mio giorno.
Avevo il turno di notte, e nessuno avrebbe preso il mio posto. Ma desideravo così tanto vedere il tuo spettacolo che lasciai furtivamente il lavoro per venire in teatro. Come sai, sono molto brava a scappare. Ma avevo la responsabilità di un lavoro all’ospedale, non era come a scuola. Dopo quella notte, fui severamente redarguita da Flannie che è capo infermiera alla scuola per infermiere.
Ero arrabbiata di non poter vedere lo spettacolo dalla mia poltrona a causa dell’intromissione di Iriza.
Comunque, ti ho visto da dietro le quinte. Eri meraviglioso come Re di Francia --- avrebbero potuto darti il titolo di Re di Francia invece di Re Lear, ecco cosa penso.
Ho ascoltato la tua voce chiara e trascinante giungere dal palco. Ho visto il tuo portamento raffinato sotto la luce dei riflettori. Ti riflettevi confusamente nei miei occhi pieni di lacrime.
La tua popolarità era straordinaria. Ero così sorpresa di vederti circondato da tante ragazze tutte insieme. Ho gridato a squarciagola "Terence!" ma il mio urlo è stato vano.
Mentre ero spinta dalla folla di spettatori, ho visto te e Susanna montare sulla vettura.
Ripensandoci adesso, credo che fosse un’anteprima della nostra futura separazione.
Ci siamo sfiorati e mancati molte volte, come alla Casa di Pony, al teatro e anche in hotel a Chicago.
Quando ho visitato l’albergo dove alloggiavi, Terence, tu stavi aspettando il mio ritorno di fronte all’ospedale, non è vero?
Oh, come vorrei averlo saputo prima! Mentre tu eri lì Susanna mi mandava via dall’albergo, ed ero profondamente addolorata per non averti potuto incontrare, ponendomi molte domande sola lungo la strada mentre camminavo distrattamene fino all’alba.
Continuavo a mormorare tra me e me, "Terence, possibile che tu mi abbia già dimenticata?...No, non può essere vero."
Steir in seguito mi ha raccontato che dopo lo spettacolo eri al ricevimento organizzato dal sindaco di Chicago, e che hai saputo da lui che ero tornata negli Stati Uniti. La notizia deve averti sorpreso. Avrei voluto solamente vedere il tuo sguardo stupito ma non ero lì e mi mancavi.
Ho provato una gioia immensa quando Steir mi ha raccontato che, non appena hai saputo che mi trovavo a Chicago, hai immediatamente lasciato il salone senza curarti degli altri ospiti che cercavano di scambiare qualche parola con te.
Oh davvero, abbiamo avuto molte opportunità e molto tempo per incontrarci nel corso di quella serata, se solo la fortuna ci avesse aiutati.
Comunque sono stata veramente felice di vederti anche solo per poco tempo e scoprire quanto sei bravo.
Proprio dopo aver avuto il tuo messaggio dal portiere il giorno successivo a mezzogiorno, mi sono precipitata alla stazione. Quando sono arrivata, il treno era già partito. Sono corsa verso la staccionata perchè ho pensato che mi sarebbe bastato vedere il treno sul quale credevo viaggiassi.
Ti ho visto in piedi sulla passerella.
I nostri sguardi si sono incontrati solo per un istante. Niente di più...ma è bastato a rendermi felice.
I nostri dolci ricordi vanno avanti, Terence.
Se avessi saputo ciò che era accaduto ti avrei scritto molte altre lettere. Avrei voluto ricevere spesso le tue. Ma ora è troppo tardi, vero?
Dopo il nostro breve incontro, sono andata a NY. Non avrei mai creduto che quello sarebbe stato per noi il giorno dell’addio.
Quando mi hai mandato il biglietto per Romeo e Giulietta e un biglietto di sola andata per raggiungerti, ho creduto che la mia lunga attesa per rivederti era ricompensata finalmente da questo grande regalo.
Oh, si, avevo atteso a lungo l’arrivo di quel momento, contando i giorni sulle dita.
Soprattutto, conservavamo entrambi un ricordo particolare di quest’opera, Romeo e Giulietta. Ero così sorpresa di sapere che avresti interpretato davvero Romeo!
Il giorno in cui ti avrei rivisto a NY sarebbe stato il momento più felice della mia vita perchè non ci vedevamo da troppo tempo ormai. Conservo ancora quell’emozione dentro di me.
In quel periodo, ero spaventata nel sentirti spesso depresso. Ma ero troppo felice per preoccuparmene.
Ora so che dovevi essere angosciato per le condizioni di Susanna in ogni istante. Mi dispiace tanto di non aver fatto nulla per te in quei momenti di sofferenza. Ora sono così triste per questo.
L’incidente di Susanna non è avvenuto per colpa tua, ma è vero che lei ti ha protetto sotto le sue ali. E’ vero che si è sacrificata al tuo posto.
Quando ho scoperto ciò che Susanna provava veramente per te avevo già deciso di dirti arrivederci, Terence.
Non avrei potuto continuare a vederti angosciato. Soprattutto non saremmo riusciti a restare insieme felicemente lasciando Susanna sola nella più profonda disperazione.
Quando ti ho detto addio, hai detto stringendoti alle mie spalle "Sii felice altrimenti non ti perdonerò".
Grazie Terence, sono felice adesso.
Ho sempre tanti amici che si prendono davvero cura di me. Più di ogni altra cosa conservo ancora nel cuore i dolci ricordi dei momenti che abbiamo condiviso. Non dimenticherò mai il calore del tuo petto sulla mia schiena per il resto della mia vita.
D’altro canto, Terence, non saresti stato felice se non avessimo rotto. Eri talmente disperato da non poterti più dedicare anima e corpo alla recitazione e allora hai lasciato la compagnia... eri come impazzito Terence.
Come se non bastasse, sono stata così stupida da preoccuparmi solo del mio dolore, sono stata un’egoista.
Penso sia stata una guida divina a permettermi di trovarti per caso in quel teatro di una compagnia di strada.
Recitavi ubriaco e barcollante.
Stavo quasi per saltare sul palco di fronte a te, colpirti con forza sul petto e gridare "Ritorna te stesso!" Avrei voluto farlo per te.
Terence, hai sentito la mia voce dentro di te in quel momento?
Improvvisamente durante la rappresentazione ti sei trasformato. Sembravi una persona completamente diversa che recitava con vigore. Non ho potuto trattenere le lacrime per l’emozione che ho provato, sarebbe difficile da descrivere.
"QUESTO sei tu. SEI TU TERENCE." Ripetevo a me stessa.
Hai saputo che tua madre era tra il pubblico in quel momento? Più tardi, Eleanor Baker, tua madre, mi ha chiamata. Mi ha rivelato di aver annullato la sua parte in un film per seguirti in segreto.
E’ stata così gentile da inviarmi un biglietto per l’Amleto, il giorno successivo. Ad ogni modo gliel’ho rimandato indietro.
Non sono ancora abbastanza coraggiosa da rivedere una tua performance a Broadway.
Terence, sono tornata alla casa di Pony e lavoro qui come infermiera.
Sono successe troppe cose da quando ci siamo lasciati.
Steir, un ragazzo gentile, è partito volontario per la Francia nell’aviazione ed è morto in guerra.
Sono così addolorata di perdere le persone a me più care una dietro l’altra, proprio come nella filastrocca I Dieci Piccoli indiani, ma solo Albert è sempre con me.
Terence, indovina cosa!? E’ lui il mio padre adottivo. Zio William.
Siamo stati abilmente ingannati.
Dimmi, credevi che Albert potesse essere un attore?
Oh caro! Sono sorpresa di riguardare questi fogli di carta che ho scritto. Mi sto chiedendo il perchè di una lettera così lunga che non intendo spedirti, che non spedirò mai.
Credo mi abbia ispirata l’articolo sul successo del tuo Amleto.
E’ quasi arrivato il tramonto. Posso sentire l’eco del suono delle campane attraverso le montagne.
Terence, ti prego, abbi davvero cura di Susanna.
Ho letto la sua intervista quando sei tornato a Broadway da una compagnia di strada dopo una lunga assenza.
"Signorina Susanna, ha temuto che Terence l’avesse lasciata e fosse scomparso?"
"No, davvero. Perchè mi sono sempre fidata di lui qualsiasi cosa facesse."
Quando ho letto l’intervista, le lacrime sono scivolate sulle mie guance. Credo che Susanna Marlowe sia davvero una bella persona. Come te, Terence.
In quel momento non hai scelto me ma Susanna dopo penose riflessioni. Approvo ancora la tua scelta.
Terence, Broadway è così lontana da qui, ma spero che non dimenticherai che io sarò sempre una tua affezionata ammiratrice da una piccola campagna degli Stati Uniti.
Ti prego ricorda sempre i miei applausi mentre sei sul palco.

Tarzan tuttelentiggini

PS: Ti ho amato.
 
 
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