Candy Candy

Questi genitori..., tutto sommato è andata meglio a Candy?

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view post Posted on 11/11/2006, 01:47     +1   -1
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CITAZIONE
Nei film che io ho visto (tutti melodrammoni tipo Candy) le madri, le zie, le nonne (le donne insomma che dovevano contare qualcosa in famiglia), si limitano ad essere carine se sei un bravo e onesto uomo inserito nella società, e a infamarti se sconfini nell'immorale, come i giocatori d'azzardo o gli alcolisti (nel caso di terry).
L'atteggiamento di Eleonor allora (dolce e dimesso),in quest'ottica sembra da doversi interpretare come incapace di ripudiare Terry, di estremo amore, di preoccupazione senzxa giudizio malevolo.
Riassumendo:
sembra che Eleonor, partendo dal presupposto che non deve e non può salvare Terry, in quanto donna, abbia semplicemente compassione di lui.

Sbadatella grazie a te ho finalmente trovato l'anello mancante: il punto di vista orientale.

In effetti, pur condividendo l'analisi di Odyssea e di Lady Terence, la madre di Terry, non è raccontata come un mostro, al contrario, ci viene presentata dall'autrice come una vittima! Prova ne è il fatto inconfutabile che Candy interverrà in sua difesa e porterà Terence a cambiare idea sul suo conto. Sono le intenzioni dell'autrice che dovremmo analizzare. Secondo me sono chiare ed evidenti ed è la stessa Candy ad indicarcele. Del resto, se l'intenzione della Mizuki fosse stata quella di dipingere un personaggio negativo, Candy non si sarebbe scherata dalla sua parte, ma da quella di Terence... e il suo "bel discorsetto" lo avrebbe indirizzato alla madre e non al figlio. (Infatti totalmente diverso l'approccio di Candy col padre di Terence)

Forse è proprio per questo che se da un lato, istintivamente provo tenerezza per lei, dall'altro, se dovessi fare una valutazione del suo comportamento, la mia critica sarebbe anche più dura di quella di Ody e Lady Terence.

Insomma se, nelle "intenzioni" della Mizuki, non c'era l'idea di creare un personaggio negativo, allora i peccati di Eleonor Baker sono da imputare alla mentalità orientale... troppo distante dalla nostra.

Un'ulteriore prova è proprio il disegno della Ygarashy (e lei certamente conosceva bene le intenzioni dell'autrice e le capiva più di noi per ovvi motivi): Eleonor ha gli occhi troppo belli per essere cattiva...

...e quel velo perenne di malinconia nel suo sguardo tradisce un Amore che non ci hanno saputo (o voluto) raccontare!
 
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sbadatella
view post Posted on 11/11/2006, 15:00     +1   -1




Si, infatti quando ai personaggi si vuol dare un aspetto ambiguo o malevolo, si vede già dai tratti. Leggendo il tuo post Sciara, mi convinco sempre di più di ciò che ho detto: Eleonor sembra debba rappresetare la madre sopra le righe (attrice di inizio secolo scorso che lascia il figlio al padre), ma buona(ovvero, sempre dal punto di vista nipponico ovviamente, la madre orientale che la mizuki conosceva, che si fa da parte e lascia agire il marito, buona fino al punto di non condannare il figlioo il marito, ma di soffrire in silenzio).
 
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jasmine23
view post Posted on 11/11/2006, 16:27     +1   -1




Beh,ricordiamoci che Eleonor non s'è separata dal figlio di sua spontanea volontà,ma le è stato strappato dal duca di Granchester,che doveva soffocare lo scandalo di una sua relazione con un'attrice americana. A fine 800 - inizi 900 le attrici erano considerate, dalla buona società, delle poco di buono. E per giunta c'era l'aggravante che era americana: per i nobili inglesi dell'epoca,gli americani erano considerati esseri inferiori... Per questo non le è stato più permesso vedere il figlio: affinchè Terence non dovesse subire il peso dell'essere figlio illegittimo,nessuno doveva sapere chi era la sua madre naturale,ma doveva passare per figlio della moglie del duca di Granchester. Questo è quello che si evince leggendo il manga.
Di sicuro per lei dev'essere stato straziante separarsi dal figlio,ma la sua giustificazione era che solo crescendo col padre,in una situazione di apparente rispettabilità,Terence avrebbe potuto avere gli agi, la sicurezza ed un brillante futuro che il rango del padre gli poteva offrire,senza che sul ragazzo potesse pesare la colpa di essere figlio di un'attrice,e per giunta illegittimo...
 
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Lady Terence
view post Posted on 11/11/2006, 17:22     +1   -1




Interessante la disamina della mentalità orientale. Ma io non ho mai condannato Eleanor per la separazione dal figlio, visto che si tratta di fatti che possono avvenire per forza maggiore; la cosa che mi urta profondamente è proprio il suo non intervento dopo, quando il figlio cade in depressione. Se questa è la mentalità orientale, ben venga, capisco quindi perché la Mizuki si sia espressa in tal modo.
Purtroppo, da occidentale e da latina quale sono, accetto la spiegazione ma con dispiacere, perché, come ho detto, io interverrei anche se non fosse mio figlio.
E' proprio vero che, spesso, quando le mentalità sono così differenti si fatica a capirsi.
:infelice: :infelice: :scocciato:
 
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jasmine23
view post Posted on 12/11/2006, 12:09     +1   -1




Beh,è difficile cercare di aiutare qualcuno che non vuole il tuo aiuto...
Non mi risulta che Terence,nonostante la riconciliazione avvenuta l'estate famosa in Scozia,abbia più cercato la madre. Quando s'è trasferito in America non l'ha mai contattata,per la sua carriera teatrale se l'è cavata da solo,non l'ha mai invitata a vedere i suoi successi (lei andava travestita per non farsi riconoscere...),meno che mai le ha chiesto aiuto e sostegno affettivo nei momenti di crisi... Che cosa poteva fare lei? Solo seguirlo di nascosto,come un'ombra,gioiendo silenziosamente dei suoi successi,e piangendo in fondo ad un teatro per la sua disperazione.
 
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Lady Terence
view post Posted on 12/11/2006, 13:54     +1   -1




Per quanto mi riguarda, sempre tenendo conto della mia mentalità, non sarei certo io ad aspettare di essere cercata da mio figlio. Mi sentirei davvero immatura se pretendessi che un figlio da me abbandonato corresse poi sempre fra le mie braccia nei momenti di difficoltà.
Eleanor è stata latitante per molti anni, ovviamente a causa di precisi motivi, e quindi non ci si può neppure aspettare che suo figlio ricorra a lei in ogni difficoltà.
Chi è la madre e chi è il figlio? In teoria, dovrebbero essere i genitori, più adulti e più maturi, a tentare un dialogo, altrimenti il loro ruolo si limita a mettere al mondo altri esseri umani. Una cosa un po' triste, almeno per me. Significa anche essere ingenerosi.
Non penso che Terence non voglia l'aiuto di sua madre, penso piuttosto che sia disabituato a ricevere aiuto da chiunque, a parte Candy, e infatti si affeziona sinceramente proprio a lei, e nel riconciliarsi con sua madre subisce l'influenza di Candy.
Terry non ha mai avuto genitori, si è sempre arrangiato sul piano affettivo, e quindi come si fa a pensare che nel momento del bisogno corra a cercarli? E cosa accadrebbe se ogni genitore del mondo dicesse: "Mio figlio non mi cerca, quindi non vuole il mio aiuto"?.
Se la mentalità giapponese è quella, m'inchino. Ma io spero davvero di essere un po' più generosa con chi ha bisogno del mio affetto, spero proprio di riuscire a fare il primo passo, specialmente, lo ripeto, con un figlio. Lo aiuterei anche a costo di farmi insultare, e comunque credo che, alla fine, sarebbe contento del mio aiuto.
 
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Odyssea
view post Posted on 12/11/2006, 16:36     +1   -1




CITAZIONE (Lady Terence @ 12/11/2006, 13:54)
Eleanor è stata latitante per molti anni, ovviamente a causa di precisi motivi, e quindi non ci si può neppure aspettare che suo figlio ricorra a lei in ogni difficoltà.

Ti quoto interamente, Lady Terence.. una madre non può essere soltanto un contenitore biologico e poi defilarsi con buona pace di tutti... certo non sopporto nemmeno la figura della mammina che si impiccia di tutto, ma almeno una sana via di mezzo...
Comunque, è più che naturale che al "nostro", dopo aver fatto a meno della figura materna per anni, non venga del tutto naturale chiedere l'aiuto della madre...Terence è un solitario, un orgoglioso, e, con riferimento agli accadimenti successivi alla separazione da Candy, è per giunta talmente sconvolto che si chiude sempre di più in se stesso... Dovrebbe essere la madre a fare il primo passo, a cercarlo, e a stargli vicina! E invece Eleanor, che persevero nel non tollerare minimamente come personaggio benché non sia una vera cattiva, rimane nell'ombra, ad osservare il suo caro figliolo che si consuma... Capisco che sia una mentalità diversa dalla nostra quella che ispira la narrazione, essendo la Mizuki e la Igarashi giapponesi nonostante raccontino di personaggi americani, e sicuramente la donna-madre giapponese di quegli anni incarnava i canoni della bella statuina destinata a fare da cornice al maschio, a struggersi in silenzio e non muovere un passo, ma nonostante tutto è una cosa che proprio non riesco ad accettare... Vedere Terence che si autodistrugge e la cara mammina che resta indietro sol perché lui non l'ha cercata, mi fa pena e mi fa rabbia... Razionalmente capisco le ragioni culturali di questo atteggiamento, ma istintivamente mi irritano non poco... E' come per la separazione da Candy, o come quando Candy vede Terence ubriaco e invece di farsi avanti si nasconde...ne comprendo in qualche modo le motivazioni, e tante volte io stessa ho giustificato questo o quel comportamento portando ad esempio la mentalità orientale e il differente punto di vista della Mizuki, ma il mio cuore, in fondo, inorridisce... Certo, nel caso di Eleanor c'è l'aggravante della maternità!
In sintesi, aveva ragione Kiara quando ha dato il via a questo topic. E' andata meglio a Candy. L'unica ad avere dei veri genitori è quella che non conosce i propri parenti biologici...gli altri sono comunque soli, abbandonati a se stessi...

Edited by Odyssea - 12/11/2006, 20:42
 
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Lady Terence
view post Posted on 12/11/2006, 17:11     +1   -1




Cara Odyssea, hai perfettamente ragione nel definire Terence "orgoglioso": è proprio così. Ed è tanto più orgoglioso in quanto nessuno si è occupato di lui. Potrebbe forse umiliarsi e chiedere a gran voce l'amore che nessuno ha voluto dargli? Neppure io lo farei. Non a caso, il più grande affetto di Terence sembra essere Candy.
Benissimo la mentalità orientale, credo al cento per cento a ciò che è stato scritto qui a tale riguardo, però anche le gatte salvano i loro piccoli quando sono in difficoltà, è istintivo...
Anch'io ho sempre considerato Candy più "fortunata", pur nei suoi innegabili disagi. Miss Pony e Suor Maria sono attive e intervengono nelle esistenze dei loro orfanelli, non stanno ferme a guardare e a compatire in silenzio, o almeno così io ricordo. Loro sì che mi sono sembrate madri.
:angel1:

 
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kiara2005
view post Posted on 16/11/2006, 01:45     +1   -1




Rieccomi a scrivere su questo topic che avevo iniziato molti mesi fa e non ho più ripreso, ma i vostri interventi mi hanno ispirato molte e molte risposte e adesso non so da dove cominciare….Devo dire anche che mi avete aperto gli occhi sul modo di giudicare i genitori, e ce ne sono due, anche se la mia pagella ha fatto un po’ un misto: uno è giudicare le persone per sé stesse, l’altro, forse più significativo in questo topic, è nel rapporto che hanno creato con i loro figli. In questo senso i peggiori si confermani il dua di Granchester e i genitori di Flanny. Ma mentre questi ultimi probabilmente sono il prodotto di un ambiente sociale degradato e senza possibilità di riscatto, non c’è nessuna nota che possa sfumare la negatività di lord Granchester: è freddo, cinico, bieco, agisce per il male con intelligenza e lucidità e nel pieno possesso delle sue facoltà.
Quando ho redatto la pagellina in me era ancora forte la figura di Eleanor vittima della crudeltà di lord Granchester, per questo non mi ero sentita di darle un voto inferiore alla sufficienza. La scena in cui lei piange e grida disperata sul molo guardando la nave che le porta via il suo bambino è una delle più strazianti di tutto il manga. Ma non riesco a darmi una spiegazione convincente della totale abulia che la caratterizza dopo nel non cercare più nessun contatto con il figlio. Sono sempre favorevole a giudicare tenendo conto del contesto storico con relativa mentalità, e della cultura dell’autore. Inoltre non sono così drastica nel condannare che si astiene dal fare del bene quando avrebbe la possibilità di farlo: può capitare semplicemente di non rendersi conto di quella che sarebbe la cosa giusta da fate, la gente può essere semplicemente “lenta” a percepire le situazioni , e magari nessuno di premura di fargli notare quello di cui non si avvedono…e se se ne avvedono in ritardo cosa dovrebbero fare, spararsi? O non è forse auspicabile che le vittime del loro deprecabile comportamento siano disponibili a concedergli una seconda possibilità?
Tutte attenuanti però che non riesco ad applicare nel caso di Eleanor. E non riesco neanche a farla rientrare nei canoni della femminilità orientale: se doveva incarnare questo tipo di donna i suoi connotati sono stati scelti piuttosto male…. Eleanor era prima di tutto un’attrice di principio ventesimo secolo, svolgeva quello che per una donna era il mestiere più trasgressivo dell’epoca (subito dopo un altro che non nomino), quindi una donna che conosceva il mondo, abituata a parlare coi personaggi pubblici, non occorre leggersi da cima a fondo le biografie delle varie Bernhardt, Duse, Duncan per inquadrare il tipo…insomma è impossibile ipotizzare che fosse una timida succube delle convenzioni impostale da un suo ex amante….se l’amore materno da solo non era sufficiente a farla ribellare (e tutti conosciamo il caso paradigmatico della madre che riesce a sollevare un pullman che rischia di schiacciare il figlioletto) aveva un’arma formidabile per ottenere quello che voleva: “O mi fai vedere mio figlio o faccio uno scandalo senza precedenti…” E’ vero, Terence non è stato un figlio voluto, la sua nascita ha colto sua madre di sorpresa, l’istinto materno non era nel suo DNA, non ha la minima idea di come si cresce un figlio, e questo di per sé non è una colpa, ma una volta che questo figlio c’è non basta la sua semplice presenza a supplire a doti che non si hanno in natura? Non conosce per niente Terence, per questo magari si aspetta che chiedendogli di non dire mai a nessuno che è sua madre può aspettarsi da lui qualcosa come un chinare timidamente la testa e dicendo con un filo di voce “va bene mamma….ma perché?”. Ma si era forse immaginata che un uomo che ha avuto la crudeltà di separare madre e figlio potesse essere un tenero padre? O nei confronti del duca aveva ancora i prosciutti negli occhi, o non aveva proprio idea di come funzionassero le cose giù dal palcoscenico…Terence, nella sua durezza verso sua madre, ha tutta la mia comprensione. Se poi ha scelto di riappacificarsi con lei è perché sapeva benissimo dentro di sé di avere un bisogno estremo di questo affetto, l’infanzia di freddezza e solitudine aveva lasciato un solco troppo profondo nella sua anima, e solo adesso l’influenza di Candy, che da orfana ritiene che non ci sia molto di più stupido che respingere una madre quando si ha la fortuna di averla, sta operando un profondo e irreversibile cambiamento. Ma non è per questo che l’opinione che ha di sua madre cambi, anzi, come avete giustamente rilevato, Terence non cerca mai il supporto di sua madre nelle gravi vicissitudini che il destino ha in serbo per lui; piuttosto il riavvicinarsi a lei è servito per sbloccare la passione per il teatro, che era prima l’unico legame spirituale tra madre e figlio, ma da lui rinnegato per un bel periodo in seguito alla cocente delusione subita nell’incontro di New York.
Infatti Eleanor riprende ben presto il suo ruolo di madre assente, anche per volere di Terence che non vuole affermarsi come attore grazie all’influenza della sua famosa mamma. E’ assente nei terribili momenti in seguito all’incidente di Susanna. Era forse lontana in qualche tournèe o altro evento immancabile? No, aveva assistito alla rappresentazione di Romeo e Giulietta sotto mentite spoglie, quindi non esce allo scoperto solo per mantenere ancora il segreto sulla loro parentela? Ma per favoreeeeeee!
E poi Eleanor raggiunge il suo massimo seguendo Terence nella sua corsa vero l’autodistruzione in segreto , senza mai palesarsi a lui. Che razza di utilità può portare un atteggiamento del genere? D’accordo, non sa relazionarsi con suo figlio, preferisce lasciargli carta bianca nelle sue scelte, che del resto è anche nell’indole di Terence, ma allora non aveva più senso incontrarlo, dirgli qualcosa come “Tesoro, so che vuoi fare i tuoi sbagli da solo e non vuoi intromissioni, ma sappi che la tua mamma ti è sempre vicina, soffre a vederti in questo stato, e sarà sempre presente non appena avrai riterrai di avere bisogno di aiuto”. Ma cosa doveva fare Terence per provocare un intervento più attivo di sua madre, sfiorarsi le vene con una lametta? No, deve aspettare l’arrivo risolutore di Candy “perché io so di che cosa ha bisogno il mio bambino” – è proprio quello che dice a Candy dopo aver assistito al risveglio dalle tenebre di Terry dopo aver intravisto la ragazza. Passività totale…. Forse sta davvero uscendo la donna e madre orientale…ma insisto che quest'immagine non mi torna.
Mi convince di più pensare che Mizuki non avesse nessuna intenzione di dare tutto questo rilievo alla passività di Eleanor, non credo si sia resa conto di aver creato una madre negativa, era solo un personaggio secondario funzionale a Terence, non c’era lo spazio materiale per sviluppare un suo profilo più approfondito. Forse si stupirebbe se scoprisse tutte queste critiche! Direbbe: ma come? Anche Eleanor adesso? M’immaginavo che mi demolivano Susanna o Annie, ma questa poi… :sconvolto: . Un’altra volta la storia è sfuggita alle intenzioni della scrittrice! Kyoko, ma sei un po’ distratta! :che botta:
Insomma: si, probabilmente Candy è quella a cui è andata meglio, coi genitori o che ne fa le veci. Terence quello a cui è andata peggio! Un’altra prova che si completano! Nel caso che qualcuno ne avesse avuto ancora bisogno…..

:doll 5:
 
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view post Posted on 9/5/2007, 20:18     +1   -1

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Questo argomento e' veramente interessante e credo che fare il genitore non e' facile perche' richiede l'insegnamento e l'educazione dei propri figli malgrado sia una grande responsabilita', inoltre e' importante per i figli l'appoggio dei genitori.

Irizia e Neal si sono dimostrati perfidi e cattivi che hanno preso l'esempio della madre anch'ella meschina per mettere contro Candy... e il padre era un buono che si faceva vedere ben poco... poi alla fine Neal cambia in meglio diventando gentile perche' si innamora di Candy....

La famiglia Andrew invece e' piuttosto accogliente ed unita, visto il giovane Anthony cosi' dolce e gentile come la sua mamma che purtroppo e' mancata ed e' la sorella del misterioso Albert il quale ha adottato Candy e lo vedo come un buon padre perche' si e' dimostrato generoso, premuroso e sapeva come prendere ed ascoltare le persone ed era molto protettivo verso Candy che l'ha aiutata sempre nelle difficolta', nonostante sia orfana e' stata anche allevata da Miss Pony e Suor Maria che sono due persone straordinarie, quasi come le due mamme.
(quindi complimenti ad Esther per la scelta di Albert hehehe!)

I fratelli Archie e Stear, due ragazzi molto bravi e gentili con la testa sulle spalle in particolare Stear che, con le sue invenzioni era pazzerello.... ma i loro genitori? mai visti.

La famgilia Granchester invece e' un po' come "in alto mare" perche' Terence figlio del Duca e di Eleanor Baker che, quella volta dopo aver abbracciato la madre venne a sapere di non svelare a nessuno che e' suo figlio!! (Non ho mai capito bene la storia sinceramente) Il povero Terence ha comunque passato un'infanzia infelice senza ricevere affetto ed amore e il comportamento di Eleonor verso Terence mi ha deluso perche' ha manenuto certe distanze e grazie all'intervento di Candy si riappacificano ma.... non condivido il suo allontanamento dal figlio anche quando si separa da Candy per via di Susanna che poteva almeno stare vicino a Terence per confortarlo in quel momento doloroso ed eventualmente dare un consiglio sapendo che era costretto a stare con una donna senza amore! Nonostante gli volesse bene, andava a vedere i provini e le recite di suo figlio ma non si' e' dimostrata una brava ed affettuosa madre per Terence.

La famiglia Brighton di cui ha adottato Annie mi sembra che fin dei conti non e' stata particolarmente tanto seguita dalla madre che l'ha obbligata ad non scrivere piu' le lettere a Candy! Insomma non mi e' sembrata una delle migliori! Magari mi sbaglio!

La dolce e sensibile Patty anch'ella cresciuta sicuramente dai bravi genitori e in particolare la sua simpatica nonna che le sta vicino e la porta in Florida per farla alleviare dal dolore della perdita di Stear.

La famiglia Hamilton invece non ha dimostrato affetto per Flanny avendo il padre ubriaco che non teneva solida la famiglia....

Poi non ne parliamo della madre di Susanna che nei confronti di sua figlia e' stata molto protettiva e concordo perche' la mamma e' sempre la mamma ci mancherebbe! Ma dover imporre Terence sfruttandolo a stare con Susanna per tutta la vita si e' dimostrata proprio assillante ed autoritaria!

E se Albert ed Eleonor si fossero conosciuti? magari avrebbero accompagnato gli sposi novelli Candy e Terence all'altare...... che bello! immagino gia' la scena.....

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Edited by tella661 - 2/9/2007, 11:21
 
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Silver Bear
view post Posted on 26/11/2007, 11:09     +1   -1




QUOTE
Mi convince di più pensare che Mizuki non avesse nessuna intenzione di dare tutto questo rilievo alla passività di Eleanor, non credo si sia resa conto di aver creato una madre negativa, era solo un personaggio secondario funzionale a Terence, non c’era lo spazio materiale per sviluppare un suo profilo più approfondito. Forse si stupirebbe se scoprisse tutte queste critiche! Direbbe: ma come? Anche Eleanor adesso?

Uahah, anche io la penso così...non credo che la passività di Eleanor sia voluta dall'autrice.....era solo funzionale a creare Terence....
Innegabile però che sia un pessimo modello di madre....
Per quanto ci sia da considerare la cultura orientale.....alla fien Eleanor era americana,e attrice!Quii abituata ad essere tutt'altro che debole e sottomessa....
Ma forse l'atteggiamento del duca in fin dei cont le ha fatto comodo....ha preferito la vita da attrice libera a quella di madre con figlio....pur amando ill figlio, alla fine le ha fatto comodo non averlo tra i pieid mentre era impegata a conquistare il successo.....
Per questo non tenta mai di riavvicinarsi....è troppo impegnata nella scalata e non ha tempo né voglia....solo dopo, ormai famosa e quando suo figlio va a cercarla, si sveglia....comoda,eh.. -____-"" ...sarò cattiva, ma alla fine è proprio così,no?
Quello che accade dopo è abbastanza logico...
Terence non è abituato ad appoggiarsi a qualcuno nelle difficoltà, è semrpe stato solo...e perchè dovrebbe correre dalla madre, che alla fine non conosce?
Dall'altro lato anche Eleanor non consoce il figlio, e quindi non sa proprio come dovrebbe compotarsi o quando dovrebbe intervenire...non ha il coraggio dia gire, e quidni si limita a seguirlo per sapere cosa fa....
Forse si sente anche troppo in colpa, e per questo non trova il coraggio d spronarlo o aiutarlo nei momenti di difficoltà: credo che pensi di non averne il diritto.
.... e quindi lascia che se la cavi da solo, patendo per lui in silenzio.

Gli altri genitori di cui si parla nell'opera sono, come dite voi, altrettanto inclassificabili, dai Legan che crescono i figli come piantine distorte, volontariamente nel caso della madre, con la passività nel caso del padre, ai genitori di Flanny, persi nei loro problemi che influiranno inevitabilemente e pesantemente sui figli.
 
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view post Posted on 20/5/2021, 17:12     +4   +1   -1
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Bene, il punto che intendo io è completamente un altro.
Nella storia di Candy mi ha colpito, una volta diventata adulta, la visione della famiglia in negativo, per come la vediamo, e di sicuro non solo noi in questa parte del mondo. L'unica vera, alla fin fine, è quella composta da Miss Pony e Suor Maria. Il giovane papà non lo prendo in considerazione, è arrivato in questa "figura" per ultimo, dire che si comporta più da tutore al di là della sua posizione legale è anche per me corretto e Candy, da come mi racconta Maurina, ha due buone mamme.
Non si può dire altrettanto di tutti i coprotagonisti.
Anthony ha perso la madre da bambino. Il padre, non apprezzato all'inizio dalla famiglia, lo lascia a Casa Ardlay mentre è in giro per lavoro. È sicuramente un uomo buono e sincero, lo troviamo nella lettera di Candy e nella descrizione che ne fa Albert, ma considerarlo una vera figura paterna per me ce ne corre. Oltre a questo, dopo la moglie, perde anche suo figlio e mentre lui è lontano.
Stear e Archie hanno i genitori in Arabia, non proprio a due passi da Chicago e con possibilità di comunicazioni non proprio globali come le nostre attuali. Nel manga la signora Cornwell disperata chiede ad Archie quanto Stear fosse alto. Nemmeno quello sapeva. Il padre si rimorde la coscienza, e meno male ma certo non rappresentano due genitori attenti e/o interessati alla crescita dei loro figli.
Annie viene adottata e amata e tuttavia anche i Brighton, nella figura materna, non sfuggono del tutto allo snobismo dell'alta borghesia americana che, di fondo, ricalca alla perfezione quella nobiliare europea e in peggio pure.
Patty: due genitori invisibili. Collegio, poi spedita in America per la guerra, ospitata presso famiglie anche buone ma mai la vediamo con la sua vera famiglia. Potrebbe essere orfana anche lei, a 'sto punto.
Terence no comment, sappiamo tutto anche se si riconcilia almeno con la madre.
Flanny no comment il doppio, personaggio che fluttua tra il negativo oppositivo a Candy, magari per far risaltare ovviamente quest'ultima ma poi scopriamo in che stato è la sua di famiglia.
L'unica vera famiglia, oggi diciamo tradizionale ma replicata in America, Europa, Asia e Africa è quella dei Lagan. Due genitori sempre presenti, due figli, una prozia (che nell'albero genealogico è la matrigna di Sara quindi un rapporto più stretto c'è): e se sono un esempio positivo io sono la Jennifer Lopez di vent'anni fa.
Sappiamo che Candy non doveva essere l'eroina "alla ricerca della famiglia perduta". In realtà la trova praticamente subito, alla Casa di Pony e, come mi ha ricordato Maurina, nella lettera alla prozia Elroy accenna questo fatto, anche se parla in favore di Annie più che di sé stessa.
C'è una specie di contrapposizione, le due buone mamme povere contro le indifferenti mamme ricche. La crescita "solitaria" e indipendente, da quel che vedo io, non riguarda solo Candy, tutti loro alla fine trovano la cosiddetta strada da soli, non hanno avuto nessuno vicino che li consigliasse... tranne i Lagan appunto! E si è visto come li hanno tirati su i loro nobili rampolli.
L'insistenza sullo stato di orfana è un pò in contrasto con il fatto che anche Albert a tutti gli effetti lo è. Il suo essere erede della famiglia e l'avere altri parenti ovviamente lo distingue, mentre Candy come anche Annie ignorano tutto dei loro genitori e consanguinei correlati. Però, se onta doveva essere per le due amiche, onta avrebbe dovuto essere anche per lui.
Trovo singolare, in sintesi, che coloro che più rappresentano gli antagonisti di Candy e pessimi che più pessimi non si può (ad un pubblico di BAMBINI, non lo dimentico) siano nella storia la "perfetta famiglia tradizionale".
 
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