Rieccomi a scrivere su questo topic che avevo iniziato molti mesi fa e non ho più ripreso, ma i vostri interventi mi hanno ispirato molte e molte risposte e adesso non so da dove cominciare….Devo dire anche che mi avete aperto gli occhi sul modo di giudicare i genitori, e ce ne sono due, anche se la mia pagella ha fatto un po’ un misto: uno è giudicare le persone per sé stesse, l’altro, forse più significativo in questo topic, è nel rapporto che hanno creato con i loro figli. In questo senso i peggiori si confermani il dua di Granchester e i genitori di Flanny. Ma mentre questi ultimi probabilmente sono il prodotto di un ambiente sociale degradato e senza possibilità di riscatto, non c’è nessuna nota che possa sfumare la negatività di lord Granchester: è freddo, cinico, bieco, agisce per il male con intelligenza e lucidità e nel pieno possesso delle sue facoltà.
Quando ho redatto la pagellina in me era ancora forte la figura di Eleanor vittima della crudeltà di lord Granchester, per questo non mi ero sentita di darle un voto inferiore alla sufficienza. La scena in cui lei piange e grida disperata sul molo guardando la nave che le porta via il suo bambino è una delle più strazianti di tutto il manga. Ma non riesco a darmi una spiegazione convincente della totale abulia che la caratterizza dopo nel non cercare più nessun contatto con il figlio. Sono sempre favorevole a giudicare tenendo conto del contesto storico con relativa mentalità, e della cultura dell’autore. Inoltre non sono così drastica nel condannare che si astiene dal fare del bene quando avrebbe la possibilità di farlo: può capitare semplicemente di non rendersi conto di quella che sarebbe la cosa giusta da fate, la gente può essere semplicemente “lenta” a percepire le situazioni , e magari nessuno di premura di fargli notare quello di cui non si avvedono…e se se ne avvedono in ritardo cosa dovrebbero fare, spararsi? O non è forse auspicabile che le vittime del loro deprecabile comportamento siano disponibili a concedergli una seconda possibilità?
Tutte attenuanti però che non riesco ad applicare nel caso di Eleanor. E non riesco neanche a farla rientrare nei canoni della femminilità orientale: se doveva incarnare questo tipo di donna i suoi connotati sono stati scelti piuttosto male…. Eleanor era prima di tutto un’attrice di principio ventesimo secolo, svolgeva quello che per una donna era il mestiere più trasgressivo dell’epoca (subito dopo un altro che non nomino), quindi una donna che conosceva il mondo, abituata a parlare coi personaggi pubblici, non occorre leggersi da cima a fondo le biografie delle varie Bernhardt, Duse, Duncan per inquadrare il tipo…insomma è impossibile ipotizzare che fosse una timida succube delle convenzioni impostale da un suo ex amante….se l’amore materno da solo non era sufficiente a farla ribellare (e tutti conosciamo il caso paradigmatico della madre che riesce a sollevare un pullman che rischia di schiacciare il figlioletto) aveva un’arma formidabile per ottenere quello che voleva: “O mi fai vedere mio figlio o faccio uno scandalo senza precedenti…” E’ vero, Terence non è stato un figlio voluto, la sua nascita ha colto sua madre di sorpresa, l’istinto materno non era nel suo DNA, non ha la minima idea di come si cresce un figlio, e questo di per sé non è una colpa, ma una volta che questo figlio c’è non basta la sua semplice presenza a supplire a doti che non si hanno in natura? Non conosce per niente Terence, per questo magari si aspetta che chiedendogli di non dire mai a nessuno che è sua madre può aspettarsi da lui qualcosa come un chinare timidamente la testa e dicendo con un filo di voce “va bene mamma….ma perché?”. Ma si era forse immaginata che un uomo che ha avuto la crudeltà di separare madre e figlio potesse essere un tenero padre? O nei confronti del duca aveva ancora i prosciutti negli occhi, o non aveva proprio idea di come funzionassero le cose giù dal palcoscenico…Terence, nella sua durezza verso sua madre, ha tutta la mia comprensione. Se poi ha scelto di riappacificarsi con lei è perché sapeva benissimo dentro di sé di avere un bisogno estremo di questo affetto, l’infanzia di freddezza e solitudine aveva lasciato un solco troppo profondo nella sua anima, e solo adesso l’influenza di Candy, che da orfana ritiene che non ci sia molto di più stupido che respingere una madre quando si ha la fortuna di averla, sta operando un profondo e irreversibile cambiamento. Ma non è per questo che l’opinione che ha di sua madre cambi, anzi, come avete giustamente rilevato, Terence non cerca mai il supporto di sua madre nelle gravi vicissitudini che il destino ha in serbo per lui; piuttosto il riavvicinarsi a lei è servito per sbloccare la passione per il teatro, che era prima l’unico legame spirituale tra madre e figlio, ma da lui rinnegato per un bel periodo in seguito alla cocente delusione subita nell’incontro di New York.
Infatti Eleanor riprende ben presto il suo ruolo di madre assente, anche per volere di Terence che non vuole affermarsi come attore grazie all’influenza della sua famosa mamma. E’ assente nei terribili momenti in seguito all’incidente di Susanna. Era forse lontana in qualche tournèe o altro evento immancabile? No, aveva assistito alla rappresentazione di Romeo e Giulietta sotto mentite spoglie, quindi non esce allo scoperto solo per mantenere ancora il segreto sulla loro parentela? Ma per favoreeeeeee!
E poi Eleanor raggiunge il suo massimo seguendo Terence nella sua corsa vero l’autodistruzione in segreto , senza mai palesarsi a lui. Che razza di utilità può portare un atteggiamento del genere? D’accordo, non sa relazionarsi con suo figlio, preferisce lasciargli carta bianca nelle sue scelte, che del resto è anche nell’indole di Terence, ma allora non aveva più senso incontrarlo, dirgli qualcosa come “Tesoro, so che vuoi fare i tuoi sbagli da solo e non vuoi intromissioni, ma sappi che la tua mamma ti è sempre vicina, soffre a vederti in questo stato, e sarà sempre presente non appena avrai riterrai di avere bisogno di aiuto”. Ma cosa doveva fare Terence per provocare un intervento più attivo di sua madre, sfiorarsi le vene con una lametta? No, deve aspettare l’arrivo risolutore di Candy “perché io so di che cosa ha bisogno il mio bambino” – è proprio quello che dice a Candy dopo aver assistito al risveglio dalle tenebre di Terry dopo aver intravisto la ragazza. Passività totale…. Forse sta davvero uscendo la donna e madre orientale…ma insisto che quest'immagine non mi torna.
Mi convince di più pensare che Mizuki non avesse nessuna intenzione di dare tutto questo rilievo alla passività di Eleanor, non credo si sia resa conto di aver creato una madre negativa, era solo un personaggio secondario funzionale a Terence, non c’era lo spazio materiale per sviluppare un suo profilo più approfondito. Forse si stupirebbe se scoprisse tutte queste critiche! Direbbe: ma come? Anche Eleanor adesso? M’immaginavo che mi demolivano Susanna o Annie, ma questa poi…
. Un’altra volta la storia è sfuggita alle intenzioni della scrittrice! Kyoko, ma sei un po’ distratta!
Insomma: si, probabilmente Candy è quella a cui è andata meglio, coi genitori o che ne fa le veci. Terence quello a cui è andata peggio! Un’altra prova che si completano! Nel caso che qualcuno ne avesse avuto ancora bisogno…..