Candy Candy

Posts written by arikam

view post Posted: 10/3/2021, 12:12     FIORI D'ARANCIO - FF in sospeso...
Nel cuore della notte, la successiva, quando anche a prestare orecchio il più possibile non si ode alcun rumore, una figura avvolta in un lungo mantello nero cammina per le strade della città, silenziosa eppure incapace di impedire il rumore delle scarpe sul selciato.

All’improvviso un’altra figura avvolta nella medesima penombra sbuca da un vicolo e agguanta il coraggioso avventore.

-Bene, Adolfo, adesso siamo solo noi due! Adesso mi dirai cosa ci fai qui a quest’ora di notte! Ti ho seguito dalla villa. Per chi lavori? Confessa!

-Vi prego, signor Terence, non mi fatemi del male!

Il cameriere di Villa Florio, alto e segaligno, lo implora con gli occhi di lasciarlo andare.

-Ero solo uscito a fare una passeggiata, signore. La signora era stata informata, potrà confermarglielo. Non posso dirvi altro, potete pure uccidermi!

-Bene, hai confermato i miei sospetti. Dimmi un’altra cosa: sei stato tu ad entrare nelle camera della signorina Candy e a manomettere il quadro, è così?

Un lampo di stupore attraversa lo sguardo dell’uomo, e per Terence è sufficiente.

-Come vi ho detto, signore, non posso dirvi nulla, ma sono dalla vostra parte, questo è giusto che lo sappiate!

-Sai molto più di quello che dai a vedere e impiegherò pochissimo tempo per scoprirlo, sappilo…adesso torneremo insieme alla villa, a meno che tu non voglia aspettare qui con me il tuo complice!

Tornati in villa la signora conferma di aver permesso ad Adolfo di uscire per andare a trovare la sua famiglia, il che rafforza i sospetti di Terence sul cameriere, quindi quest’ultimo si ritira.

Il ragazzo scorge Candy sulla rampa delle scale, indossa la camicia da notte e sopra una vestaglia rossa. È molto simile a quella che indossava quella volta in Scozia, quando la madre ne lasciò una simile e la ragazza la usò per proteggersi dal freddo. Terence rimane paralizzato, ma poi si rende conto che Candy è preoccupata.

-Terence, hai visto Albert? È tutta la sera che lo cerco. In camera sua non c’è, ho chiesto in giro e guardato pure in giardino, ma niente. Di solito ogni sera abbiamo l’abitudine di augurarci la buonanotte.

Terence non sa perché ma pensa che avrebbe preferito un insulto dalla ragazza piuttosto che quella amara confessione. Candy e il suo tutore ogni sera si augurano la buonanotte, lei con indosso quella vestaglia, lui che distoglie lo sguardo dalle sue carte e le risponde in modo affettuoso meravigliandosi di quanto diventi ogni giorno più bella.

-Vieni, Candy, aspettiamolo insieme-riesce ad articolare lui, contento che almeno quella sera il rito non avrà luogo, ma subito dopo giunge un pensiero terribile. E se la sua sparizione avesse a che fare con Adolfo, il cameriere?

Siedono sul divano del salotto, Candy con le mani in grembo, imbarazzata, Terence solo apparentemente più rilassato.

-Sai Terence, in tutti questi anni ho avuto lui, solo lui. È sempre stato lui a proteggermi, sin da quando avevo sei anni! È stato un fratello, un amico, il padre che non ho mai avuto. Come farei senza di lui?

Inizia a singhiozzare e per Terence è naturale abbracciarla, come farebbe chiunque nella sua posizione. È lieto perché tra i tanti appellativi dati ad Albert la ragazza non ne ha menzionato nemmeno uno che potrebbe lasciar trasparire un interesse di un certo tipo, quello di cui lui vorrebbe ancora essere il destinatario.

Solo dopo qualche minuto il ragazzo si rende conto di avere di fronte proprio Albert, l’alta figura avvolta in un soprabito coperto da stille di pioggia e le scarpe sporche di fango.

-Scusatemi, non volevo interrompervi. Candy, che ti è successo?

-Albert, ero preoccupata per te! Dove sei stato?

-Ero uscito a fare una passeggiata in città e la pioggia mi ha sorpreso…

-Ma come mai non ti sei fatto accompagnare da nessuno, Albert? Ero così preoccupata!

-In realtà pensavo di tornare con un amico, solo che non ci siamo messi d’accordo sul luogo dell’appuntamento e così sono dovuto tornare da solo, ma non dovevi stare in pensiero, l’importante è che io sia qui.

Terence inizia a capire. L’indomani dovrà fare una chiacchierata con il suo amico.
view post Posted: 2/3/2021, 15:06     FIORI D'ARANCIO - FF in sospeso...
Alla luce fioca di una lampada in stile liberty, sul letto in camicia da notte, Candy esamina perplessa il quadro che le ha appena regalato Albert.

-Chissà perché lo cercavano, e chissà perché Albert lo ha portato con sé in Sicilia. E chissà chi glielo ha donato…

Quello è davvero il castello della famiglia di Terence, il castello dove è andato ad abitare con Susanna. Lo deduce dal grande balcone dove una sera durante le vacanze estive scorse la madre di Terence, Eleanor, lo deduce dalla posizione del castello sul lago, dal profilo dei monti retrostanti. Le finestre sono tutte illuminate, come se all’interno vi fosse un ballo. Ma c’è qualcosa di diverso rispetto all’ultima volta in cui lo vide a New York, anche se in un primo momento non sa spiegarsi cosa.

Tocca con mano delicata ogni punto, ogni angolo di quel piccolo quadro. È tetro, immerso in una profonda oscurità. Non c’è nemmeno la luna a rischiarare la facciata della costruzione, le finestre sono gli unici punti luce, come se all’interno avessero deciso di dare una festa nonostante il nulla all’ esterno.
Poi la vede.

Una di queste finestre non brilla, all’interno non è stata accesa alcuna lampada, alcun camino, alcun lampadario.
Com’è possibile? Perché solo quella?

Passa il dito su quella finestra e nota una differenza nel rilievo. Quella è una macchia apposta malamente con del colore nero. Qualcuno ha fatto scempio del quadro. Qualcuno chissà con quale intento o disposizione d’animo ha voluto annerire proprio quella finestra al piano terra sul lato destro del castello.

È stato Albert, geloso di Terence e di tutto ciò che rappresenta? Albert che vorrebbe essere più di un tutore, che vorrebbe condividere la vita con lei proprio come un giorno condivisero un panino seduti sulla sponda del lago?
O forse è l’ora tarda a farle questi brutti scherzi o le emozioni di quella giornata, di quel duello.
Terence…se fosse morto non se lo sarebbe mai perdonata. Non si sarebbe mai perdonata il distacco di quegli ultimi giorni in Sicilia, non si sarebbe mai perdonata di non avergli chiesto se fosse felice.
E ora…come sta? È vivo, abita in quella stessa casa. Può chiederglielo. Albert non è nessuno per impedirle di informarsi sulle condizioni di un vecchio amico e poi ha tanta voglia di mostrargli il quadro che Albert gli ha dato.

A piedi scalzi, nella sua lunga camicia da notte rosa, i capelli sciolti, mette sotto il braccio il quadro e percorre silenziosamente il corridoio fino alla porta del giovane ferito.

Sente delle parole…no, piuttosto dei lamenti…no, sono delle risate. Con chi è Terence?

Apre lentamente la porta e vede il ragazzo disteso sul letto a baldacchino, un braccio dietro la nuca, l’altro tiene qualcosa in mano. Inciampa e apre bruscamente la porta, il ragazzo trasale.

-Chi è là?-e istantaneamente afferra una lampada, unico oggetto contundente alla sua portata.

-Scusami Terence-fa eco la ragazza, visibilmente imbarazzata.

-Entra pure Candy-risponde sollevato lui.

-Volevo sapere come stavi e poi…sono venuta a farti vedere una cosa…

-Sono proprio curioso, sai? Non avrà mica a che fare con quell’oggetto che porti tranquillamente con te nel cuore della notte?-Terence ha ripreso il suo tono divertito di prima.

-Sì Terence, si tratta proprio di questo quadro…ma cosa è quella?

Candy poggia il quadro per terra e afferra la foto che giace sul letto, un dagherrotipo in bianco e nero, la fonte dell’ilarità del ragazzo. Ritrae proprio lei qualche anno addietro con una scimmietta in braccio.

-Terence, ora capisco perché ridevi! Sei il solito mascalzone!

Anni addietro, lo zoo di Londra. Erano andati a trovare Albert. C’era un fotografo che scattava a pagamento delle foto. Era stato Terence a proporle di posare insieme con una delle scimmie dello zoo, poi all’ultimo si era allontanato lasciando di stucco la ragazza e facendo sì che l’inesorabile macchina fotografica imprimesse per sempre quello stupore. Lei con quella faccia sbalordita e la scimmia in braccio.

-Terence, se non fossi così malconcio ti picchierei!

-Ora ti dimostro che sono un gentiluomo. Tieni la foto, stracciala, così non rimarranno più prove del misfatto!

Candy afferra la foto e no, non può distruggerla. Più che vergognarsi sorride. Era lei? No, un’altra, una ragazza che viveva la sua personale età dell’innocenza dove pur nel dolore delle mancanze, degli abbandoni, c’era la speranza. La restituisce.

-Ti ringrazio, ma preferisco che la conservi tu. Mi consola sapere che dopo tutto questo tempo tu abbia ancora un motivo per sorridere…
-Vieni qui, Candy, siedi. In fondo non abbiamo ancora parlato sinceramente, noi due. Lo sappiamo entrambi che non tornerà più quel tempo, è andato. Ma tornarvi con la memoria è bello, sai? È consolatorio…

Ecco la risposta alle sue domande. Terence non è felice, ma possono i ricordi consolare veramente qualcuno?

-So perfettamente cosa vuoi dire, Terence. Ma…ecco, non sono venuta a parlare di questo. Volevo mostrarti il quadro…ecco vedi, questo quadro ritrae il castello della tua famiglia in Scozia, vedi? Ma c’è qualcosa di strano. Questo quadro era a New York, ce l’aveva Albert, ne sono sicura. Allora, quando lo vidi, non c’era nulla di strano, adesso osserva bene, una di queste finestre è stata annerita, e poi mi chiedo perché mai una persona come Albert avrebbe affrontato un viaggio transcontinentale con un quadro…

Terence è sconvolto, è come se qualcuno gli avesse rivelato una scomoda verità.

-Hai fatto bene a farmelo vedere, Candy, ma ascolta, nessuno deve sapere quello che hai scoperto e nessuno deve sapere di questo incontro, va bene? È molto importante!
view post Posted: 22/5/2020, 10:57     FIORI D'ARANCIO - FF in sospeso...
Ecco qui il nuovo capitolo. Fortunatamente era quasi tutto scritto, ma ho dovuto fare un lavoro di compilazione sugli indizi veri e falsi, sui vari misteri di questa storia e sul colpevole.

-Mi dispiace ancora, Mister Granchester, non avevo idea che quella macchina fosse difettosa, altrimenti non ve l’avrei fatta provare.

Con queste parole donna Franca cerca di scusarsi con Terence dell’incidente automobilistico del giorno precedente, dovuto non ad un sabotaggio come qualcuno aveva ipotizzato ma ad un difetto di fabbrica.

-Non vi preoccupate, preferisco dimenticare ogni cosa, tanto più che presto ripartirò per l’Inghilterra, ma vi assicuro che la mia partenza non ha a che fare con quanto mi è successo, diciamo che mi è venuta in mente una questione importante che deve essere affrontata con la massima tempestività.

-Capisco, spero che dimostrerete di non essere, dopotutto, offeso con questa piccola combriccola unendovi a noi per un ballo che ho organizzato in vostro onore questo pomeriggio in giardino.

-Ma certo, con grande piacere.

Ma il dio della pioggia quel pomeriggio ha deciso di sabotare l’idea, così invia uno di quei temporali tanto imprevisti quanto burrascosi.

-Mi dispiace gentili ospiti, ma la festa in giardino è rinviata, e temo che spostarla in questo salone, con questo tempaccio, non sia esattamente la stessa cosa. Potremmo organizzare un torneo di poker, se la cosa è di vostro gradimento -propone la padrona di casa.

-Perché invece non ci raccontiamo delle storie misteriose, con fantasmi e cose del genere? In Inghilterra è un piacevole passatempo…-a proporre questo genere di distrazione è stato Sir Arthur, e alcuni degli ospiti, entusiasmati all’idea di aggiungere altri brividi a quelli provocati dal temporale, accettano all’istante.

Il consesso prende posto in salotto occupando tutte le poltrone e i divani disponibili, e comincia un susseguirsi di storie romanzate e con effetti speciali su Federico II, Carlo Magno e i suoi paladini, sul cosiddetto Conte di Cagliostro, colui che avrebbe avuto un ruolo particolare nell’intrigo della collana che tanta parte ebbe nella rovinosa caduta della regina Maria Antonietta di Francia, nonostante tutto il fango gettato sulla povera Jeanne Valois. Tutti gli ospiti ascoltano con interesse, anelando a loro volta a ricevere l’attenzione degli altri una volta che la parola passerà a loro.

-Bene, è arrivato il mio turno-esordisce Sir Arthur-la mia storia ha come sfondo le nebbiose lande della Scozia. Qui esiste ancora oggi ben visibile un misterioso castello che ha visto numerosi e orgogliosi membri di quella casata avvicendarsi e accrescere il loro prestigio in seguito a spedizioni militari e crociate in Terra Santa, al seguito di personaggi del calibro di Guglielmo il Conquistatore ed Edoardo III. Ma esiste una maledizione in quel castello; pare che le mogli non amate dei nobili abitanti di quel castello scompaiano misteriosamente e vengano in seguito ritrovate assassinate. Così accadde a Lady Catherine Malfoy, sposa di Richard Villeirs primo duca di Grantchester, così accadde a Lady Constance du Blois, seconda moglie di Geoffrey St. James, scomparsa esattamente come la prima, e che Geoffrey rimpiazzò poco dopo con una cortigiana francese, spia-a quanto si dice-durante la Guerra dei Cent’anni. La cosa che accomunava tutti questi illustri personaggi è la solerzia con la quale contraevano un nuovo matrimonio, senza rispettare un periodo di lutto, con delle nuove compagne che, in alcuni casi, si rivelarono già incinte.

Gli spettatori ascoltano in attesa che sir Arthur prospetti la soluzione di quei misteri, ma ci sono tre spettatori, Terence, Candy ed Albert, che nel momento stesso in cui è stato pronunciato il famoso cognome nobiliare hanno prestato una maggiore attenzione degli altri alle parole di sir Arthur.

-Ma il mistero si ripete…questa volta siamo nel ventesimo secolo, il secolo dei viaggi transatlantici e della velocità…un’attrice americana, brava ma sfortunata, sposa un discendente di questa nobile famiglia, e solo dopo due anni di matrimonio scompare come chi l’ha preceduta…è una maledizione, la maledizione della casata dei Granchester, oppure…oppure…è un omicidio, dovuto per l’ennesima volta al carattere fedifrago degli uomini di questa casata!

-Questo è un oltraggio! Come vi permettete! - risponde alterato Terence-Non vi concedo in alcun modo di mettere in dubbio l’onestà del mio casato! Piuttosto voi Sir Arthur Wickham, siete proprio sicuro di essere un nobile? Il vostro nome non è citato in alcun Ordine, e mai ho avuto il piacere di sentir parlare di qualche vostro illustre antenato!

-Mi state dando dell’impostore e questo non posso permetterlo! Dunque risolveremo la cosa alla maniera dei gentiluomini! Vi sfido a duello domattina all’alba, scegliete il luogo e l’arma.

Al sentire le parole di Sir Arthur Candy trasale, e si avvede dell’inquietudine dell’amico Albert che meccanicamente avanza di un passo come a voler fermare quello scempio, quell’inutile bagno di sangue così demodè, ma sa bene che il buonsenso degli americani può molto poco di fronte a certi inutili orpelli di chi crede di essere nato con un sangue di colore diverso dalla gente comune.

-E sia! -ribatte Terence- domattina in spiaggia alla Marina, pistole!

L’alba seguente, la città ancora immersa nel silenzio e nel fresco mattutino, i duellanti con i loro padrini calpestano con sprezzo del pericolo e un tantino di presunzione la sabbia ancora umida dalla notte. Quello è il momento in cui sembrano cessare gli odori della città e perfino il mare piatto ha rinunciato ad accompagnare con il suo ritmo cadenzato i gesti degli esseri umani che vi abitano.

I padrini di Terence sono Albert e il Principe di Torrearsa, quelli di Sir Arthur Ercole Montalfano e suo fratello.

Dall’altra parte della strada dentro una carrozza in compagnia di Donna Franca, un’angosciata Candy stringe il fazzoletto portandolo alla bocca. Non è una cosa da donne, le avevano detto tutti la sera prima e la stessa mattina.

In fondo è una cosa di poco conto, vengono spiegate brevemente le regole e poi ciascuno può giocare come meglio crede alla sua personale roulette russa. Schiena contro schiena, venti passi in avanti, ci si gira e si spara. Non può essere un duello all’ultimo sangue, siamo nel ventesimo secolo e poi Donna Franca non merita di essere sulla bocca di tutti per un omicidio.

Partono i colpi, due ferite nel silenzio. Ognuno di loro colpisce l’altro di striscio, con una precisione millimetrica. Lo si nota perché entrambi vacillano e poi si accasciano. Albert corre a soccorrere Terence, Ercole Montalfano Sir Arthur.

È finita, lo sfidante ha avuto soddisfazione.

I duellanti vengono riportati a casa a medicarsi le ferite.

-Candy, non puoi vedere Terence, ha bisogno di riposo! - afferma Albert nel suo tono più imperioso- Devi stare tranquilla, lui e Sir Arthur si sono fatti semplicemente un graffio, sai è stata tutta scena, per dimostrare quanto ci tengono al loro onore!

Credo che invece gli farebbe molto piacere vedermi, pensa Candy, che ha deciso di fare di testa propria piuttosto che aspettare l’assenso di quello che le sembra ormai un vecchio severo zio, anche se non ne ha affatto la fisionomia. Ma di colpo resta esterrefatta. Sul muro della stanza di Albert c’è ancora quel quadro che aveva notato a New York, il quadro che ritrae il castello di Terence in Scozia.

-Perché lo hai portato con te, Albert?

-Oh, quello! - Albert si dirige alla parete dov’è appeso il quadro e lo stacca- Ti dirò una cosa, mia piccola Candy. Questo quadro è il motivo per cui l’altro giorno hanno messo a soqquadro la tua stanza. Questo è quello che cercavano.

-Cercavano questo? Perché?

-Per dei motivi che una ragazzina come te non è tenuta a sapere- e qui Albert col tono della voce dismette i panni del tutore per tornare ad essere l’amico compagnone- Ma puoi prenderlo. Non verranno più a cercarlo.

Candy afferra quel quadro con la stessa gioia di un bambino che ha appena ricevuto una fetta di torta.
view post Posted: 30/4/2020, 09:57     FIORI D'ARANCIO - FF in sospeso...
Ragazze non disperate, complice il periodo di quarantena ho intenzione di continuarla, devo solo ritrovare gli appunti di sei anni fa...non mi ricordo più come continuava, ma si può?? ;_; X)
view post Posted: 21/4/2017, 16:36     Commenti a "FIORI D'ARANCIO" di Arikam - Spazio commenti alle Fan Fiction
Hai letto, April! Lo so, è passata un'eternità da quando ho postato l'ultimo capitolo, aspetto di avere tempo e voglia :)
view post Posted: 9/3/2017, 09:40     È forse un errore nella trama quello che preclude il finale albertiano? - La Storia
L'altra sera dopo tanti anni ho rivisto il film a alla fine mi ha lasciata con l'amaro in bocca, non perchè Candy non fosse con Terence, ma perchè non mi è stato mostrato chi sarà il suo compagno di vita, chi si prenderà cura di lei. In fondo lo merita, ha tribolato gran parte della sua vita, no? Ho capito che anche Albert mi sarebbe andato benissimo, ed è vero che non si riesce ad immaginarlo come un innamorato a tutti gli effetti perchè il suo personaggio almeno nell'anime non è stato approfondito in questo senso.
view post Posted: 2/6/2014, 10:06     Commenti a "Inseguendo un sogno" - Spazio commenti alle Fan Fiction
Cara gioia, ho letto passo passo i tuoi aggiornamenti e che dire, sono rimasta un po' così....il tuo Terence è davvero complesso e in un certo senso "difficile", credo di non aver mai letto una ff in cui occhioni blu risultasse così complicato, almeno è così che la vedo io, certo non è mai stato un tipo lineare e prevedibile ma pensavo che una volta cominciata la storia con Candy si sarebbe ammorbidito...ma questa è la tua storia e sono i tuoi personaggi...
E questa Candy non è da meno, con le sue remore...certo ancora il rapporto si deve evolvere....vedremo quale piega prenderà...ciao!
view post Posted: 3/5/2014, 15:17     Mini Tag 2.0 - Cassetta Postale
oggi mi sono imbattuta in questa parodia delle telenovelas del trio
-sono Perito Peraria
-sono Dolores :risata:
e poi l'esasperante lentezza dei dialoghi, il microfono visibile sopra l'attore, i colori sgargianti degli anni ottanta e le pettinature, il doppiaggio male eseguito.... :risata:



Edited by arikam - 3/5/2014, 17:54
view post Posted: 3/5/2014, 15:08     Commenti a "Inseguendo un sogno" - Spazio commenti alle Fan Fiction
Siiiiiiiiii :susi: :susi:
Che capitolone, mia cara gioia! li ho "vissuti" intensamente questi due piccionicini, godendomi quella introspezione psicologica che ho imparato ad amare nel tuo modo di scrivere.
Anche io, come jani, sono del parere che dopo una seprarazione come quella di C e T non ci sia più posto per alcun tipo di remora da parte di Terence, ma, se così si può dire, non faccio testo, visto che tendo ad idealizzare il nostro bel duchino...
Continua così Congratulations_red_gold_glitter
view post Posted: 17/4/2014, 11:17     Commenti a "Inseguendo un sogno" - Spazio commenti alle Fan Fiction
Gioiuzza, lettooooo! :esther: :esther:
Allora, devo confidarti una cosina...lo sai che leggendo di Candy che studia alla Sorbona e del prof Benoit ho avuto un flash? Mi sono ricordata del famoso volume della Fabbri in cui si racconta della trasferta di Candy alla Sorbona, sì lo confesso, lo avevo anche io!
E ti confesso anche che a quel tempo mi confuse non poco, non sapevo se poteva essere una probabile continuazione, cosa che ho poi totalmente escluso quando qualche tempo dopo ho avuto la possibilità di leggere il manga originale!
Mi pare di ricordare un fotogramma in cui Candy si trova alla pensione di cui parli, nonchè di tale prof. Benoit e di un certo Pierre...a meno di non essere andata nel pallone, comunque sulla trasferta di Candy a Parigi sono sicura!
E rifletto anche sul fatto che sin da quando è stato pubblicato il manga, tutti abbiano sentito l'esigenza di continuare la storia o di aggiustarla/rimaneggiarla, insomma la storia di Candy, con la varietà dei suoi personaggi e la poca chiarezza che ci ha riservato il finale, ha da sempre stimolato il bisogno di scrivere delle fiction! :risata:
Mi ha fatto piacere ripercorrere questa avventura e leggere le nuova esperienze della protagonista narrate nel tuo abituale piacevole stile.
Approfitto di questo spazio e di questo momento riservato al chiarimento del modo in cui percepiamo i personaggi per risponderti su questo punto:

CITAZIONE
Lui per me sfuggente lo è sempre un po' stato, non ci sarebbero altrimenti stati tanti problemi se nel baciarla si fosse dichiarato, se lasciando Londra le scriveva una lettera più chiara, se a New York avesse agito con più razionalità e maturità, l'abbiamo sempre detto no? Se la metteva al corrente dell'accaduto e decidevano insieme il da farsi o se avesse , pur dovendo mentire, anche solo per me detto alle Marlowe di essere comunque già fidanzato e in procinto di sposarsi , di poter essere per Susanna solo un caro amico.
Invece è sempre stato ambiguo e io ho seguito un po' quella scia...e così ora ,ancora una volta, trascinato dalla madre e da Hathaway..è partito in tutta fretta .

Per onestà intellettuale devo dirti, gioiuzza, che io sfuggente non l'ho mai percepito.
Se a Londra non si è dichiarato apertamente, cosa che me lo rende, a dirla tutta, ancora più meritevole (vuoi perchè le parole a volte sono superflue, vuoi perchè questo parlar poco di Terence me lo ha reso sempre molto affascinante) non è secondo me indizio del suo essere "sfuggente", ma di delicatezza nei confronti dell'animo acerbo e ingenuo di questa ragazzina che poco sa e poco dimostra di sapere dell'amore; per quanto riguarda le due paroline che ha lasciato a Candy il giorno della partenza, penso che sia una giustificazione sufficiente il non voler compromettere ancora di più la sua Candy, dato che non aveva l'assoluta certezza che il biglietto sarebbe finito nelle mani della ragazza, e sulla questione New York, molto è stato detto e molto ancora si dirà, ma se volessi usare questa parola (l'essere sfuggente) la userei come una condizione non voluta da Terence, forse l'unico muro che ha saputo opporre a quella catastrofe che si era abbattuta su di lui, un ragazzo neanche diciottenne.

Grazie gioia per averci stimolato a riflettere, ti mando un bacio :giusy:

Edited by arikam - 17/4/2014, 17:49
view post Posted: 10/4/2014, 15:50     Commenti a "Inseguendo un sogno" - Spazio commenti alle Fan Fiction
ecchimeeeeeeee :doll: :doll:
questa sono io che arrivo, trafelata e di corsa ma contenta dopo aver letto il tuo aggiornamento.
Non posso che straquotare quello che le altre prima di me hanno scritto, penso davvero che lo scontro tra padre e figlio e l'incontro tra i due piccioncini siano quanto di meglio abbia prodotto la tua inventiva.
Quanto all'incomprensione generazionale tra Richard e Terence mi fa un po' effetto sapere che siamo nel 1969, in piena contestazione, in pieno Woodstock, in pieno tutto, è una coincidenza o tu hai voluto collocare il periodo del collegio proprio in quegli anni?
Che dire di Richard, il fascinoso duca brizzolato che non ha capito un acca di suo figlio e della purezza dei sentimenti che nutre per Candyna nostra? Arrivato alla sua età il fascinoso duca senior, che da giovane si era lasciato trasportare dalla passione per Eleonor, ora ha dimenticato cosa significhi provare un interesse puro e disinteressato per qualcuno, ed è capace di pensare solo al male.
Per quanto riguarda Candy penso che un po' tutte avevamo avuto il sentore che qualcosa al suo arrivo sarebbe successo e invece lei che fa? Si scoraggia!!! Presto, un'iniezione di autostima, grazie!!!
Spero che non ci farai aspettare molto per il tuo prox aggiornamento, continua così!!! :ok.gif:

Edited by arikam - 10/4/2014, 17:38
view post Posted: 30/3/2014, 16:56     Commenti a "Inseguendo un sogno" - Spazio commenti alle Fan Fiction
CITAZIONE (cerchi di fuoco @ 29/3/2014, 20:02) 
Vi lascio però con una riflessione su cui mi piacerebbe sentire la vostra opinione.
se avessi dovuto assegnare due "sponsor" per i due pretendenti al ruolo di Anohito, nella mia mente avrei forse invertito l'ordine dei fattori. Nel senso che mi sembra più Miss Pony quella che avrebbe vagheggiato una quieta e appagante vita domestica con il facoltoso zio William, rispetto alla forte, carismatica, intraprendente Suor Maria che, nel mio immaginario, si sarebbe sentita terribilmente vicina alla personalità forte, indomita, anche problematica, perchè no, ma straordinariamente affascinante del nostro Terence.

Ottima riflessione, cerchiuzzi! Io, se devo dire la verità- veritina (come direbbe Flanders dei Simpson) sono più sulla linea di gioiuzza, vedo molto bene Miss Pony e non Suor Maria come "sponsor" di Terence. Miss Pony mi sembra una donna molto dolce, carina, piena di buoni sentimenti, sarà anche autorevole per via dell'età e dell'esperienza, ma in fondo mi viene da paragonarla appunto ad una torta strapiena di panna, dolce e burrosa, una donna con un passato da gran sognatrice-romanticona un po' ingenua. Insomma la vedo come una donna un po' idealista e sognatrice anche ora che la sua principale occupazione è la gestione di un orfanotrofio. Suor Maria è più energica, maliziosa, ha più senso pratico, e sponsorizzerebbe un tipo come Albert, dicendo a Candy "Ma chi te lo fa fare struggerti in questo modo per un amore finito quando potresti sposare un tipo come Albert? pensa alla salute!"
E Miss Pony: "Che romantica, Candy, la tua storia con Terence! Sarebbe stato un amore stupendo!"
view post Posted: 28/3/2014, 10:17     +1Dalle stelle alle stalle - L'anime di Candy Candy, puntata per puntata
Leggendo il titolo della puntata ho pensato subito a quale si riferisse.
Ottimo riassunto, cara cerchi! Devo dire che anche a me il comportamento della signora Legan risulta rivoltante, perchè non è solo cattiva, crudele, pure un po' scema e superficiale, ha cresciuto due piccoli mostri, come giustamente hai scritto, eccetera eccetera, e mi sono pure limitata con i complimenti, ma pure falsa e ipocrita, dell'ipocrisia della peggiore specie, quella che vorrebbe far passare come un atto di generosità una scelta che non ha nulla di generoso, l'aver adottato una bambina da un orfanotrofio.
Grande Suor Maria che vorrebbe riportarla alla casa di Pony...insomma è una suora, ma mica scema, e tra l'altro è pure giovane, chissà quanti anni avrà, secondo me una trentina massimo quaranta, ed è vero che il taglio è un po' particolare...
Comunque Anthony è un grande, non ha mai avuto cedimenti, sin dalla puntata precedente, sta sempre lì a difendere la sua Candy nonostante in effetti la conosca da poco, è stato letteralmente folgorato da quei due codini...anche se in fondo questi colpi di fulmine sono normali a quell'età, e poi la chiusa di questo capitolo è di un romantico...e il motivo della dolce Candy riciccerà fuori altre volte.
Insomma, rivedere queste puntate da adulta mi fa un certo effetto! Ogni fotogramma, ogni scena, ogni dialogo non sono mai un di più, ogni cosa ha un senso.
view post Posted: 28/3/2014, 09:49     Commenti a "Inseguendo un sogno" - Spazio commenti alle Fan Fiction
Ciao cara, posso farti davvero i miei più sentiti complimenti? Mi piace da pazzi questo cambio di scenario, una vera e propria boccata d’aria, in tutti i sensi, dato che siamo alla casa di Pony. Non mi è dispiaciuto per niente, e non sono a quanto pare la sola, lasciarmi alle spalle Greta Garbo.
Una bellissima e tenerissima scena quella delle due mamme con i bambini e Candy mentre consumano la loro semplice cena, con dei dialoghi che ci fanno capire che Candy è tornata a casa sua, sì perché nonostante tutti i suoi viaggi, nonostante tutti i posti che ha visto e le esperienze che ha affrontato, quella rimane casa sua, il posto da dove proviene e che sarà sempre in grado di accoglierla con calore. Le sue mamme e i suoi fratellini.
Ma anche lì…si ritrova a dover lavorare, un bambino con l’appendicite! Mi ha fatto venire in mente la puntata della bambina che si ammala sul treno e lei è costretta a prendere il successivo per occuparsene, dove capita capita c’è sempre qualcuno che si ammala, la piccola dei Carson, Cuki, la bambina con l’emofilia…mi sembra la signora in giallo che ovunque vada si imbatte in un omicidio….
Comunque, a parte la battutaccia, chapeau, chapeau davvero, per la sensibilità che hai dimostrato nel descrivere queste scene tenerissime, per la profondità psicologica, che nell’anime si può solo intuire, di Suor Maria mentre ricorda l’infanzia di Candy, lei l’ha capita veramente come ha capito come va la vita, è più smaliziata e realista di Miss Pony (bellissima la metafora della torta) e sa bene che un tipo come Albert non sarebbe affatto da buttare…ti confesso che da adulta ho rivalutato, come dire, ehm, certi aspetti (anche pecuniari, ammazza quanto sono spoetizzante :piscina.gif: ) di Albertuzzo… no, scherzo, mi piace perché è un uomo fatto e finito che sa quello che vuole e che potrebbe aiutare Candy in qualsiasi circostanza, nella realtà chissà che non lo preferirei a Terence…sì ma Terence è stato il mio primo amore, che dilemma…
E adesso ti posso dire con certezza che il titolo della tua storia non poteva essere più azzeccato, bellissima questa ricerca ognuno del proprio sogno, e, come si dice, a volte il viaggio è più bello della meta.
Grazie per i complimenti all'avatar e alla firma :giusy:
view post Posted: 21/3/2014, 17:11     Commenti a "Inseguendo un sogno" - Spazio commenti alle Fan Fiction
Cara gioia, data l’ora tarda in cui hai postato, io, che di solito vado a letto con le galline, ho dovuto attendere il giorno dopo per leggerti e uno ancora per commentare, dato il tempo stringato che ultimamente dedico a questa passione, la storia di Candy.
Il tono e l’ambientazione della vicenda sono decisamente cambiati; è un capitolo nuovo e interessante con il ritorno di altri personaggi che fino a questo momento non erano comparsi sulla scena e che mi ha fatto piacere rincontrare. Archiviata la tragica vicenda di Susanna e dimenticata per un po’ (ma solo un po’) la separazione con Terence (che sappiamo non essere definitiva) assistiamo alla rimpatriata con Annie, Archie e Albert, quest’ultimo descritto in maniera decisamente affascinante


CITAZIONE
- Tutto bene Candy? –le domanda l’uomo , di circa una trentina d’anni, molto alto, affascinante , un radioso sorriso , biondi capelli smossi dalla brezza, limpidi occhi azzurri come il cielo di un mattino di primavera : un pantalone marrone svasato al fondo e un’ elegante camicia in seta beige portata con disinvoltura ,con le maniche arrotolate , sembrano valorizzarne il fisico atletico .

Davvero brava, complimenti! MOLLIE89

Mi ha colpito molto l’ambientazione, nonché l’alternarsi di momenti dolorosi e tragici, come la comparsa di Patty in questa storia, con momenti più leggeri, con i quali hai saputo descriverci la spensieratezza di questi giovani in un momento particolare dello scorso secolo, gli anni Settanta, e in un luogo particolare, la California, il tutto condito con il tuo stile curato e ricco di particolari; mi sembrava di essere con loro in quella splendida baia, accarezzata dal sole della California, con il Golden Bridge all’orizzonte…e poi mi hai catapultato in questa roboante e ribelle notte..ogni tanto inserisci qualche particolare sull’abbigliamento di quegli anni, lo hai fatto anche negli altri capitoli, e la cosa ha il potere di farmi visualizzare non solo la tua storia, ma anche la mia primissima infanzia, con il ricordo di quella moda che rivedo tutte le volte che mi cade sotto gli occhi la foto di mia madre con l’abito a fiori dalla linea comoda e di mio padre con il dolce vita….potenza della scrittura!
Ovviamente, come non appassionarsi e commuoversi alla vicenda della dolce Patty? Qui devo dire mi sono quasi commossa…non solo per il simpatico Stear ma anche alla considerazione del fatto che questo ragazzo era tutto per lei…
Ma…c’è un ma…il corpo non è stato ritrovato….non è che ci farai una bella sorpresa, gioia?
Ancora complimenti, adesso sono più curiosa che mai! groupwave
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